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Impressioni di un autoparerista in Norvegia.


nogravity

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Ciao a tutti,

sono in Norvegia dal 6 di Agosto per l'ERASMUS. Vivo a Bergen (cittadina sulla costa, più a nord di Oslo), ma ho avuto modo di girare un pò il Paese.

Pensavo potesse essere interessante riportare le mie impressioni su che automobili usino i norvegesi.

Anzitutto le utilitarie (A e B) sono praticamente assenti. A Bergen, che assomiglia molto a qualsiasi città centro-europea, con i relativi spazi per parcheggi e manovre, le utilitarie saranno al massimo il 5% del totale. Nel resto del Paese sicuramente ancora meno. Per quanto poco significativo posso dirvi che ho visto una Yaris, una Grande Punto e forse una Clio. Comunque tutte super-accessoriate (la GP aveva veramente qualsiasi cosa a bordo). Nessuna utilitaria 4x4.

Il segmento C è già più presente: una Bravo, una 307, varie Golf e parecchie A3. Nessuna Serie1. Diciamo che l'auto dei giovani qui è almeno una segmento C. Non ho visto nessuna 147 (vabbè che ormai è vecchiotta) nè nessuna renault Megane.

La gran parte delle auto sono SW e Fuoristrada (ma meno di quelli che si potrebbe pensare). Le berline e le monovolume sono diffuse più o meno come da noi. I monovolume sono sopratutto francesi (Peugeot e Citroen); le berline sono sopratutto Audi, Mercedes e Bmw, saranno circa il 40% del parco auto, e questo mi ha molto sorpreso. Station Wagon delle medesime marche. Poche VW e Saab in realtà. Molte, molte Volvo.

Ho visto un'Alfa 159, una Brera e una Gt. Gli alfisti qui si salutano quando si incrociano per strada; uno di loro mi ha detto di esserci rimasto molto male quando è venuto in Italia, perchè gli altri alfisti non ricambiavano i saluti.

Moltissimi Doblò e alcuni Ranch. Per quanto riguarda i veicoli industriali, ho visto parecchi Ducato con il nuovo logo rosso. Per il resto tanti furgoni tedeschi;

La benzina costa più o meno come in Italia (sarà anche vero che hanno le risorse petrolifere, ma mantengono un sistema di Wellfare che il resto dell'occidente può solo sognare). Il prezzo del gasolio è artificialmente allineato a quello della verde.

I limiti di velocità sono rigorosamente rispettati da tutti (non ho avuto modo di vedere nessuno infrangerli palesemente). Le automobili si fermano quando uno si avvicina alle strisce pedonali; un segno di grande cività, secondo me.

Le piste ciclabili sono diffusissime: costeggiano praticamente ogni via cittadina e le principali strade che portano fuori città o a quartieri distanti (siccome sono strade a scorrimento veloce per le auto, la pista ciclabile è quasi sempre separata con le banchine in cemento). Sempre illuminate.

In città ci sono prevalentemente bus e qualche filobus. Nessun tram, anche se in passato ci sono stati, visti i binari tra il porfido. Secondo gli autoctoni è praticamente una follia far girare i treni tra le auto (condivido).

Se avete qualche dubbio o non siete d'accordo con qualche punto, ho ancora un mese e venti giorni qui:b35.

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per carità..massimo rispetto per gli scandinavi..forse la società più "giusta" del mondo di oggi..e sicuramente sulla mobilità un'altro pianeta rispetto a noi

però un venerdì sera qualsiasi (in locali o case private) getta leciti dubbi sulla "felicità" raggiunta da quella società avanzatissima....:|

il loro rapporto con l'alcool è tristissimo IMHO.

io do anche la colpa al fotoperiodo...:lol:

purtroppo quoto. La ma esperienza è limitata alla finlandia, ma devo dire che le cose non sono molto diverse. I fine settimana nelle loro discoteche (roba normale, niente di tendenze) le ho trovate un po' inquietanti sotto questo aspetto. Devo dire che non ci sono mai andato in estate. Mi dicono che le cose cambiano.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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purtroppo quoto. La ma esperienza è limitata alla finlandia, ma devo dire che le cose non sono molto diverse. I fine settimana nelle loro discoteche (roba normale, niente di tendenze) le ho trovate un po' inquietanti sotto questo aspetto. Devo dire che non ci sono mai andato in estate. Mi dicono che le cose cambiano.

esatto.

il maledetto fotoperiodo :mrgreen:

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per carità..massimo rispetto per gli scandinavi..forse la società più "giusta" del mondo di oggi..e sicuramente sulla mobilità un'altro pianeta rispetto a noi

però un venerdì sera qualsiasi (in locali o case private) getta leciti dubbi sulla "felicità" raggiunta da quella società avanzatissima....:|

il loro rapporto con l'alcool è tristissimo IMHO.

io do anche la colpa al fotoperiodo...:lol:

quoto ogni singola parola.. ed aggiungo che tra Svezia, Danimarca e Norvegia abbiamo il podio dei suicidi mondiali (aggiungiamo Jap ed abbiamo 4 delle top5).

Il totoperiodo è un fattore sicuramente, ma visto che l'essere umano ha un capacità adattativa ineguagliata tra gli esseri viventi a qualsiasi cambiamento, beh, secoli e secoli dovrebbero perlomeno aver creato una sorta di "abitudine" genetica nelle popolazioni locali.

A mio parere, e non solo, il fattore dominante del disagio è proprio il modello di società così "perfettina" e sussidiata.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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quoto ogni singola parola.. ed aggiungo che tra Svezia, Danimarca e Norvegia abbiamo il podio dei suicidi mondiali (aggiungiamo Jap ed abbiamo 4 delle top5).

.

attenzione: il suicidio in Giappone è visto in modo diverso (proprio dal punto di vista culturale)...nonè la STESSA cosa che per noi occidentali

è una via d'uscita più che onorevole....praticamente è un: "mi dimetto da questa vita"......:lol:

la religione locale/la mentalità tradizionale non lo condanna per nulla.

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attenzione: il suicidio in Giappone è visto in modo diverso (proprio dal punto di vista culturale)...nonè la STESSA cosa che per noi occidentali

è una via d'uscita più che onorevole....praticamente è un: "mi dimetto da questa vita"......:lol:

la religione locale/la mentalità tradizionale non lo condanna per nulla.

mai detto il contrario 8-) come io me non ho mai sostenuto che il suicidio vada condannato.

Ce ne fosse d+ anche da noaltri di gente che decide d iincendiarsi e lanciarsi da una rupe 8-):lol:

Scherzi a parte, chiaro che culturalmente il gesto ha radici differenti, ma è innegabile che il "driver" è il disagio rispetto alla società.

Che sia una lettera di dimissioni o di affanculo... ;)

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A quanto mi diceva la mia amica finlandese (tra l'altro sono visti dai popoli vicini come "i terroni" della scandinavia..), purtroppo il suicidio nel nord europa non è per niente un luogo comune, ma una realtà di cui ultimamente ci si vergogna un po' a parlarne. Lei imputava il problema anche allo stile di vita sempre più individualista. Diciamo anche che sono un filo più rigidi di noi nei rapporti interpersonali (non parlo del sesso, dove invece fortunatamente non hanno le nostre ipocrisie veterocricstiane)

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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