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Andamento titolo Fiat in Borsa


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... e VW che stamattina saliva del 40%? Lì le prospettive sono rosee per l'automotive?

considera che lì c'è anche Porsche che sta facendo la scalata....oltre ad andare bene come titolo e introiti.

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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ECONOMIA

Stop 2 settimane alla Mirafiori (3.500 addetti), e 7 giorni alla Iveco di Torino (1.200)

All'origine la crisi del mercato. Marchionne: "Spero di non dover ritoccare gli obiettivi 2009"

Fiat, torna la cassa integrazione

Restano a casa 4.700 operai

TORINO - A luglio la Fiat aveva annunciato una settimana di cassa integrazione allo stabilimento Mirafiori. Pronostico ottimista: la grave crisi del mercato auto ha costretto oggi l'azienda torinese ad annunciare non una, ma due settimane di cassa integrazione per 3.500 operai. Che salgono a 4.700, con i 1.200 addetti alla produzione di ponti e cambi della Powertrain Iveco di Torino, a casa solo sette giorni.

Tutte le linee Mirafiori, ad eccezione di quelle riservate all'assemblaggio dell'Alfa Romeo "Mito", si fermeranno dal 3 al 16 novembre. Già a settembre, dopo venti giorni di ferie, i dipendenti dello stabilimento erano stati lasciati a casa una settimana. Anticipata anche la cassa integrazione già programmata allo stabilimento Fiat di Melfi, vicino Potenza, dove si produce la Grande Punto. Gli impianti si fermeranno dal 13 al 26, mentre la scadenza comunicata prima della pausa estiva prevedeva la sosta dal 20 ottobre.

"Non è una buona premessa per l'avvio della trattativa", hanno commentato i sindacalisti che proprio in queste settimane hanno convocato le assemblee degli operai per illustrare la piattaforma del nuovo contratto integrativo. "Il miglioramento delle condizioni normative e retributive - è scritto in un comunicato firmato da Fim, Fiom, Uilm e Fismic del gruppo Fiat - è parte inscindibile di un progetto mirato alla ripresa produttiva".

In più di un'occasione, l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, ha ribadito che il gruppo italiano manterrà le promesse e gli obiettivi che si era prefissato per il 2008. Ma aveva pure aggiunto: "Spero di non di dover ritoccare gli obiettivi del 2009, ma dobbiamo vedere lo sviluppo dei mercati internazionali nell'ultimo trimestre del 2008, vedere come si va ad assestare questa crisi finanziaria, quale sarà il suo impatto sull'economia reale".

L'aria che si respirava la settimana scorsa al salone dell'auto di Parigi era piuttosto pesante. Le principali case automobilistiche fanno fatica a formulare previsioni di lungo periodo, perché data la crisi economica in atto, è molto difficile avere una visibilità sulle vendite che vada oltre un paio di mesi.

Se infattiresta convinta che Marchionne riuscirà a raggiungere l'obbiettivo di quello che in gergo si chiama trading profit (ovvero una sorta di risultato operativo) 2008, c'è chi ritiene che la crisi renderà difficile far rispettare al gruppo le previsioni per il prossimo anno.

(8 ottobre 2008)

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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Società px al 9/10 Var % da inizio anno eps 2008 eps 2009 P/E 2008 P/E 2009 Consensus

Fiat 6,875 -61,16 1,85 1,82 3,70 3,8 Overweight

Peugeot 20,145 -61,15 5,42 4,85 3,6 4,1 Overweight

Renault 32,745 -66,25 9,08 9,65 3,5 3,4 Hold

Volkswagen 294,94 88,54 11,94 11,64 24,7 25,8 Underweight

Daimler 24,70 -62,69 4,92 4,75 5,0 5,2 Overweight

Bmw 22,00 -48,51 2,66 2,68 8,1 7,7 Hold

Porsche 53,78 -61,06 10,74 11,32 5,0 4,5 Overweight

Fonte: elaborazione Analisi Mercati finanziari su dati Dastream e FactSet

oggi tra l'altro crollo bmw , altro che fiat ....

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Auto, la crisi colpisce l'industria dei motori

La crisi finanziaria che sta sconquassando l'economia mondiale rischia nel 2009 di portare il mercato globale dell'auto ad un «collasso totale». E non solo in riferimento al prevedibile crollo delle vendite di automobili in Europa e Stati Uniti, ma anche al drammatico rallentamento che subiranno i mercati finora trainanti come la Cina e l'India.

La previsione shock, la più «tremenda» finora avanzata sul settore auto, è di J.D.Power, uno degli istituti di analisi più autorevoli al mondo. Già nel 2008, secondo J.D.Power, le vendite in Europa dovrebbero scendere rispetto al 2007 del 3,1%, ma solo grazie alla buona performance dei paesi dell'est, perché nella sola Europa occidentale la stima è di un calo del 7,5%. Negli Stati Uniti, invece, le vendite di veicoli dovrebbero scendere nel 2008 a 13,6 milioni (contro i 16,15 milioni del 2007) e nel 2009 a 13,2 milioni.

Global Insight, invece, stima nel 2009 una perdita secca di volumi per il mercato mondiale dell'auto di 3,5 milioni di unità che porterà le vendite a 70 milioni (dai 69 stimati nel 2008). Si tratta del «taglio più consistente almeno dal 1960», anno in cui l'istituto ha iniziato ad elaborare le proprie stime. Inoltre, sempre Global Insight, stima che combinando insieme le flessioni previste in Usa ed Europa occidentale i costruttori di auto perderanno in mancati ricavi 110 miliardi di dollari.

La crisi colpisce di conseguenza i titoli automobilistici. Dopo il tracollo di General Motors e di Ford a Wall Street, che hanno registrato nella seduta del 9 ottobre rispettivamente il calo peggiore degli ultimi 58 anni e 26 anni, anche il gigante giapponese Toyota ha visto una discesa del valore azionario che non ha precedenti in 34 anni (-4,7 a 3,220 yen) alla Borsa di Tokyo. La casa nipponica non era così in basso dai tempi dello shock petrolifero. Honda ha lasciato sul terreno l'8,9% e ha chiuso la settimana con un vero tracollo (-26%). Ed è il peggior calo da oltre dieci anni. Nissan invece ha perso il 9,4%, ed è al livello di sette anni fa. E in Europa le cose non sono andate meglio. Tutti i principali titoli automobilistici hanno registrato forti contrazioni negli ultimi giorni. E in pratica, analizzando, l'andamento da inizio anno si salva solo Volkswagen. Il titolo del colosso di Wolfsburg, infatti, da gennaio ha guadagnato l'88,54 per cento portandosi a quota 294,94 euro. Fiat ha invece lasciato sul terreno il 61,16% a 6,975 dollari. Diminuzioni paragonabili sono stati registrati da Psa (-61,15%), Renault (66,25%), Daimler (62,69%) e Bmw (-48,51%).

La stessa Toyota, ha visto il valore de suo titolo calare di oltre il 61% dallo scorso mese di febbraio.

Il motivo va rintracciato nella crisi finanziaria e di consumi e nelle aspettative negative. La recessione mondiale che si sta accendendo impatta e impatterà pesantemente sulle vendite di veicoli. Tutto il settore automobilistico accusa, infatti, gli effetti della crisi finanziaria e si prepara a una raffica di tagli alla produzione per far fronte al rallentamento della domanda. Ma questo potrebbe essere solo l'inizio: la Confindustria tedesca avverte che è sempre più difficile per i propri associati ottenere linee di credito e molti esperti prevedono tempi duri per il ceto medio del Paese. All'indomani del lunedì nero delle Borse mondiali, le principali case automobilistiche in Germania (tedesche e non) hanno reagito con pesanti tagli alla produzione in vista di una domanda sempre più debole.

Opel, Bmw, Daimler e Ford hanno tutte annunciato stop temporanei delle fabbriche, che almeno per il momento non dovrebbero tradursi in esuberi. Ma c'è di più: la crisi avrà effetto non solo sulla domanda ma sulla capacità di finanziamento della case automobilistiche. Ed è palese che sarà sempre più difficile e più costoso per le aziende ottenere linee di credito mesi. Intanto, le cause automobilistiche tedesche non esitano a ricorrere alla cassa integrazione.

Opel ha confermato che si avvia a chiudere gli impianti di Bochum ed Eisenach rispettivamente per una e tre settimane, lasciando a casa circa 6.800 dipendenti. Ma la controllata del gruppo Gm potrebbe puntare più alto: secondo indiscrezioni di stampa, Opel sta pensando a tagli alla produzione per 40mila unità in Europa, con stop dei macchinari nel Regno Unito e in Spagna.

Bmw, da parte sua, chiuderà l'impianto di Lipsia per quattro giorni nell'ultima settimana di ottobre, con un taglio alla produzione di 2.800 auto, mentre il 17 dicembre Daimler fermerà per la pausa natalizia l'impianto di Sindelfingen, il più grande in Germania, vicino a Stoccarda, e lo riaprirà - secondo indiscrezioni - soltanto il 18 gennaio. Ford, infine, ha annunciato che taglierà 204 posti part-time nel suo stabilimento di Saarlouis. E Volvo, infine annuncia, nuovi tagli.

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  • 11 mesi fa...

Riprendo questo vecchio topic (cercavo quello in cui si parlava di Moody's e del rating dato ai titoli Fiat, ma non sò se era in Off Topic!) in caso mod spostate pure.

Oggi in borsa:

A metà mattinata accelera Fiat in Piazza Affari. Il titolo del Lingotto segna un rialzo del 3,99% portandosi a quota 8,72 euro. Vivaci gli scambi per oltre 14,3 milioni di pezzi, pari all'1,3% del capitale. Credit Suisse ha migliorato il giudizio sul titolo, indicando 'outperform' (rendimento superiore all'indice) rispetto al precedente «underperform» ed elevando nel contempo il prezzo obiettivo da 6,5 a 11 euro. Fiat è stata inoltre inserita nella focus list del gruppo svizzero.

C'è di mezzo Marpionne?

In principio fu lo scudo, poi i bulloni, quindi i cerchi a turbina, poi i fari,quindi i led,poi il pianale,quindi il nome,poi venne il turno della plafoniera, non fu da meno il bagagliaio, infine (per poco ancora) il volante con i tasti della punto. Ho dimenticato qualcosa? :mirror:

Ah si, il peso dichiarato rispetto la Bravo, il feeling dello sterzo, lo schema delle sospensioni, i motori.

Ovviamente anche il devioluci ed il prosciutto, la maschera della plancia.

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che nel giro di 1 anno un titolo vada su e' giu' , viste le speculazioni di borsa, e' una cosa "normalissima", senza scomodare Sergione.

e in effetti imho sarebbe decisamente meglio aggiungere il tuo post al discorso generale del rating che Tu stesso citavi per tenere traccia di quanti alti e bassi (giustificati?:roll:) piuttosto che a questo specifico.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Riprendo questo vecchio topic (cercavo quello in cui si parlava di Moody's e del rating dato ai titoli Fiat, ma non sò se era in Off Topic!) in caso mod spostate pure.

Oggi in borsa:

A metà mattinata accelera Fiat in Piazza Affari. Il titolo del Lingotto segna un rialzo del 3,99% portandosi a quota 8,72 euro. Vivaci gli scambi per oltre 14,3 milioni di pezzi, pari all'1,3% del capitale. Credit Suisse ha migliorato il giudizio sul titolo, indicando 'outperform' (rendimento superiore all'indice) rispetto al precedente «underperform» ed elevando nel contempo il prezzo obiettivo da 6,5 a 11 euro. Fiat è stata inoltre inserita nella focus list del gruppo svizzero.

C'è di mezzo Marpionne?

<<Scarface>>

Non esiste peggior ignorante di quello convinto di sapere...

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beh qualche mese fà Fiat ha fatto un record da piu 27% :D

Comunque rottimo rialzo, come un po tutto il comparto industriale in questi ultimi mesi mi sembra, forse si rompe qualche resistenza verso i 9-10 €...

Occhio che da piu parti dicono che c'è aria di correzione in vista...

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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