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Andamento titolo Fiat in Borsa


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Per Mediobanca il potenziale di crescita per il 2010 è del 50%

Fiat riesce a mantenersi al di sopra della soglia dei 10 euro, senza tuttavia dare vita a slanci in avanti, complice anche l'incertezza dell'indice delle blue chips.

Non riesce a scaldare le quotazioni del titolo neanche il giudizio positivo di Mediobanca Securities che ha confermato quest'oggi la raccomandazione “outperform”, con un prezzo obiettivo a 15 euro. Gli esperti ritengono che le azioni del Lingotto siano sottovalutate ed eventuali sorprese durante il prossimo anno, in termini di risultati sopra le attese, potrebbe favorire un'ascesa in direzione del fair value indicato a 15 euro.

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Fiat: incassati 850 mln di ecoincentivi nel 2009 (Giornale)

ROMA (MF-DJ)--Ammonterebbero a 850 milioni di euro gli ecoincentivi incassati dal gruppo Fiat nel 2009. Una buona parte degli aiuti assicurati alle case automobilistiche dallo Stato per rilanciare il settore dell'auto, il Lingotto la deve alla propria gamma ecologica.

Lo riporta Il Giornale aggiungendo che per il gruppo di Torino "il pieno" e' stato soprattutto garantito dalle vendite delle vetture ecologiche: 5.000 euro di sconto sul metano grazie alla rottamazione.

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Fiat: Marchionne, in 2 anni investiremo 8 mld in Italia (fonti)

ROMA (MF-DJ)--Nei prossimi due anni il gruppo Fiat investira' in Italia 8 miliardi di euro. Lo ha affermato, secondo quanto si apprende, l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, nel suo intervento al tavolo di Palazzo Chigi.

Fiat: Marchionne, previsione domanda auto 2010 stabile (fonti)

ROMA (MF-DJ)--"Le previsioni per la domanda di auto nel 2010 sono stabili". Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, nel corso del suo intervento al tavolo di Palazzo Chigi.

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Fiat: Marchionne, su utilizzo manodopera disparita' Italia-estero (fonti)

ROMA (MF-DJ)--"Esiste una forte disparita' nei livelli di utilizzo della manodopera tra gli stabilimenti automobilistici in Italia e all'estero".

Lo ha affermato, secondo quanto riferiscono fonti presenti al tavolo di Palazzo Chigi, l'a.d. di Fiat Sergio Marchionne, illustrando i problemi di alcuni stabilimenti italiani.

Marchionne ha inoltre invitato ad affrontare questo problema "di petto", perche' "da quello che decideremo dipende il nostro futuro. Se non lo facciamo, sarebbe una rovina".

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  • 3 settimane fa...

Il titolo FIAT si appresta a superare nuovamente gli 11 Euro, toccati in mattinata.

Alcuni possibili driver che potranno sostenere il titolo sono:

l'attesa per i dati del quarto trimestre 2009, che usciranno il 25 gennaio (solitamente vengono chiuse le posizioni short onde evitare spiacevoli perdite in caso di dati rialzisti, e quindi il movimento nei giorni precedenti può essere positivo).

La quotazione di CNH sul mercato americano, che venerdì è salita di un 5% portandosi a 28,27 $ col dollaro a 1,45 sull'Euro (gli anni scorsi era arrivata fin sopra i 60 $ e quindi di strada ne deve percorrere ancora parecchia...).

Il rapporto Euro/real brasiliano, il real si è portato sotto i 2,50 sull'Euro rafforzandosi ancora e riflettendo la forza economica del Paese carioca. Gli utili di Fiat Auto Brasile (che fanno la maggior parte del risultato operativo di Fiat Auto) saranno così ancora più forti.

Le voci di riorganizzazione degli stabilimenti italiani, improntate al taglio dei costi ed alla maggior profittabilità.

L'avvicinarsi delle future sinergie con Chrysler e del raggiungimento dei 4 step per salire al 51%.

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Marchionne: «Entro il 2012 una gamma tutta nuova»

L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, in un meeting con gli investitori tenuto nei giorni scorsi a Londra, ha espresso forte fiducia e ottimismo sul futuro di Chrysler. Nella presentazione in cui ha illustrato il piano industriale al 2014 per la casa americana, Marchionne ha precisato che il 75% della gamma Chrysler, il cui nucleo è l'iconico marchio Jeep e dunque i fuoristrada, verrà rinnovato già l'anno prossimo e al 100% nel 2014, mentre il cash flow, negativo per un miliardo di dollari nel 2010, sarà positivo per un miliardo rispettivamente nel 2011, 2012 e 2013 per salire a 3 miliardi nel 2014. Nell'incontro di due giorni tenuto dal gruppo Fiat con gli investitori a Londra, Marchionne ha precisato che Chrysler punta a un breakeven operativo nel 2011, che dovrebbe salire tra 1,6-2,4 miliardi di dollari nel 2011, 3-3,5 miliardi nel 2012, 3,8 e 4,4 miliardi nel 2013 e 4,7-5,2 miliardi nel 2014, pari al 7-7,7% dei ricavi. Per l'utile netto é fissato un target di 3 miliardi nel 2014 (5% dei ricavi) rispetto al pareggio atteso nel 2010. L'indebitamento netto, previsto a 8 miliardi a fine 2009, dovrebbe ridursi di 4 miliardi nel periodo dal 2011 al 2013 per dimezzarsi a 4 miliardi nel 2014. Per i ricavi i target sono 42,5 miliardi a fine 2010, 52,5 nel 2011, 57,5 nel 2012, 62,5 nel 2013 e 67,5 nel 2014.

Lo sviluppo prodotto di Chrysler sarà allineato con quello del gruppo Fiat per massimizzare i possibili vantaggi, ha detto Marchionne, che ha sottolineato gli stretti controlli a cui é soggetta la gestione delle forniture per impedire un eccesso di stock e sconti dei prezzi di vendita. A livello di vendite la dipendenza dalle flotte negli Usa sarà ridotta, mentre verrà aumentata la crescita all'estero, dall'11% al 18%, sviluppando la rete di distribuzione. La condivisione di piattaforme tra i due gruppi sarà la più efficiente possibile e circa il 40% dei motori montati su vetture Chrysler verrà da Fiat o avrà tecnologia Fiat.

La casa americana sarà il centro di competenza per gli ibridi e i veicoli elettrici per il gruppo Fiat e per Chrysler a livello globale. I risparmi diretti per gli acquisti di materiali dei due costruttori sono previsti a circa 3 miliardi e la percentuale di fornitori comuni nel 2014 è attesa a oltre il 65%. Le vendite di Chrysler dovrebbero più che raddoppiare nel 2014 a 2,8 milioni di unità, da 1,3 milioni nel 2009, con crescite in tutte le aree geografiche e una quota che negli Usa é prevista a oltre il 13% nel 2014 da meno del 9% quest'anno. Le spese per la ricerca e sviluppo sono stimate a 4,5 miliardi all'anno nel periodo del piano a un totale di 23 miliardi. Marchionne ha anche indicato che la quotazione in Borsa di Chrysler sarà decisa dal Board, ma è "altamente improbabile che avvenga prima del 2011", mentre il rimborso dei fondi ottenuti nell'ambito del programma di finanziamenti Tarp/Edc sarà effettuato completamente entro il 2014.

Marchionne sostiene che il gruppo Fiat è adesso più forte dopo un anno intenso e difficile. Confermati gli obiettivi 2009, vale a dire un risultato della gestione ordinaria superiore a un miliardo di euro, un cash flow industriale netto superiore a un miliardo, un indebitamento industriale netto sotto i 5 miliardi e stime di un calo del 20% circa della domanda globale dei prodotti del gruppo quest'anno rispetto al 2008. I debiti in scadenza del gruppo sono coperti ben oltre il 2010, ha indicato Marchionne, precisando che nei prossimi 12 mesi sono previsti a 6,1 miliardi, di cui 3,9 miliardi verso le banche.

A piazza Affari da monitorare Fiat, dopo che alla vigilia l'a.d. Sergio Marchionne ha parlato di conti 2009 in linea con i target (i dati verranno resi noti il 25 gennaio), affermando che Alfa Romeo non e' in vendita.

In una nota pubblicata questa mattina gli analisti di Credit Suisse hanno confermato rating outperform e target price a 13 euro sul titolo del Lingotto.

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Gli analisti di Credit Suisse hanno confermato nella nota diffusa oggi un rating "outperform" su Fiat con un target price pari a 13 euro, "citando i positivi numeri arrivati sul settore automobilistico e quello agricolo dal Brasile". L´ufficio studi della banca elvetica ha però tagliato le stime sull´utile per azione (Eps) 2010 da 0,79 a 0,61 euro. Sempre oggi gli esperti di Equita hanno invece alzato del 6% a 13 euro dai precedenti 12,3, mantenendo il giudizio "buy". Una decisione che riflette esclusivamente l`aggiornamento della controllata americana CNH (+21% dal dicembre).

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Fiat: JpMorgan taglia giudizio a underweight

21 gennaio 2010

Fiat realizza la peggiore performance del paniere principale alla Borsa di Milano, sulla scia del downgrade di JpMorgan e nonostante le rassicurazioni arrivate ieri in serata dall'a.d. del gruppo, Sergio Marchionne. Le azioni cedono l'1,15% a 10,28 euro, in un comparto europeo che guadagna lo 0,38%, mentre il socio di riferimento Exor arretra dello 0,81%. La banca d'affari americana, in un report pubblicato oggi, ha tagliato il giudizio sul titolo del Lingotto da neutral a underweight, con il prezzo obiettivo alzato da 8 a 10 euro, sottolineando che il potenziale per una valorizzazione del titolo Fiat è ai minimi, visto che le azioni quotano al livello della media storica. Neanche le dichiarazioni di Marchionne riescono a compensare il giudizio degli analisti americani. Ieri l'ad della casa automobilistica torinese ha sottolineato che i conti del quarto trimestre e del 2009 del gruppo «sono oltre la media del consensus degli analisti», che il gruppo non ha bisogno di emettere bond per fare fronte al piano di investimenti da 8 miliardi di euro e il 2010 «sarà meglio del 2009». Nel comparto europeo, secondo JpMorgan, il titolo con maggiore potenziale è Peugeot (+1,78% a Parigi), che ha visto alzare il rating da neutral a overweight. Rating confermato invece per Bmw (neutral), Volkswagen (neutral) e Daimler (overweight). (Il Sole 24 Ore - Radiocor)

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/01/fiat-jpmorgan-underweight.shtml?uuid=2b97ae56-066f-11df-95a1-a27b81b5948d&DocRulesView=Libero

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Fiat: Credit Suisse stima IV trim 'molto forte', debito 2010 sotto 4 mld

Trading profit 2010 previsto nella fascia alta delle attese

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 gen - Nella sua

analisi, Credit Suisse stima un trading profit 2009 per il

Lingotto superiore al target iniziale del gruppo di un

miliardo di euro e si aspetta che Fiat "riesca a portare

l'indebitamento netto sotto i 5 miliardi, un risultato

importante visto il livello di debito di 5,8 miliardi alla

fine del terzo trimestre". Tale performance e' da

attribuirsi, oltre che al miglioramento di Cnh e Iveco,

anche alla maggiore redditivita' del settore automotive e a

potenziali crediti fiscali. Per il 2010 gli analisti di

Credit Suisse ritengono che, in presenza di incentivi in

Italia, Fiat manterra' il target 2010 di 1,5 miliardi di

euro a livello di trading profit, che scenderebbe a 1,2

miliardi senza incentivi. "Crediamo tuttavia - aggiungono -

che Fiat possa realizzare un risultato della gestione

ordinaria nella fascia alta delle attese, anche in assenza

di incentivi in Italia, grazie alla continua forza

dell'attivita' in Brasile e al miglioramento di Cnh". Credit

Suisse sottolinea inoltre che "il fatto piu' importante e'

che gli incentivi in Italia finora hanno avuto meno impatto

sul cash flow di Fiat rispetto a quanto creduto dal mercato,

permettendo quindi al management di esprimere un outlook

piu' fiducioso a livello di debito netto a fine anno.

Stimiamo plausibile un target sotto i 4 miliardi a fine

2010". Tra i titoli outperform per Credit Suisse figurano

anche Daimler (rating a 47 euro, alla Borsa di Francoforte

quota 33,8), Porsche (a 69, quota 44,17), Renault (a 43,

quota 35,87), Vw (a 83, quota circa 60) e Continental (a 52,

quota 40,7). Rating 'underperform', invece, per Bmw,

Michelin, Man, Psa Peugeot Citroen, Scania e Volvo.

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