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Rolls-Royce Phantom Coupè (Topic Ufficiale - 2008)


Touareg 2.5

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Sulla carta è vero, il musone è altissimo, ma l'hai mai vista dal vivo?

Pure io amo le linee slanciate ed affusolate, ma la Phantom ha uno stile a sè, sa essere regale e a modo suo slanciata, nonostante abbia linee antitetiche con il concetto di slanciato...

IMHO un classico (Riferito alla gamma, non a questa specifica versione, che IMHO è la "meno bella").

la phantom l'ho vista a montecarlo e devo dire che ha proporzioni perfette per il tipo di auto. Questa evidentemente dal vivo non l'ho visyta, ma in foto mi fa un po' questo effetto.. devo rivederla

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La preferivo cammuffata. :D

Sul serio, il tetto ha un disegno slegato dal resto e troppo pesante: nero opaco o addirittura in un semi-tamarro effetto acciaio spazzolato, sarebbe stato meglio.

Curioso (non ho ancora deciso se è molto di classe o molto poco di gusto) il padiglione stellato.

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ohmmadonninasanta. Non l'avevo visto il padiglione stellato!

Mi spiace, ma non può essere una roba di classe: io li metto da qualche tempo come cielo degli ascensori nelle case di riposo. (optional di moltissime marche)

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Non è colpa di RR..

sarà la cosa più fine del mondo, ma a me verrebbe sempre in mente la vecchietta sulla sedia a rotelle che mangia il semolino e guarda il cielo stellato...

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Rolls-Royce Phantom Coupé

L'imperatrice veste sportivo

Più dinamicità e un incredibile livello di comfort. Sarebbe più corretto descriverla come la coupé “definitiva” o la Phantom per il misto veloce? C’è in lei qualcosa che può apparentemente stonare non poco, un paradosso senza mezzi termini: il concetto più “tondo” di limousine, la quadratura del cerchio nel concetto di auto di lusso, la più mastodontica, la più blasonata, la più regale delle auto da sogno a quattro ruote dove niente è scontato, niente è criticabile e tutto è consentito, ha deciso di vestire i panni di un veicolo agile e che potremmo immaginare (se il suo nome è corretto) in gara con una F430 Scuderia sulla salita del Col de Turini (ammesso che ci passi!) o sulle curve del Passo della Futa o della Raticosa (dove si davano battaglia i campioni della Mille Miglia). Una realtà impossibile? Non se si tratta di uno scenario creato da Rolls-Royce.

Del resto, difficilmente potremmo vedere la Regina Elisabetta II con tuta da gara nell’abitacolo di una vettura da corsa alla 24 Ore di Le Mans. Più probabile che, in uno scatto di verve fanciullesca, decida di coprire il tragitto Buckingham Palace – Windsor Castle sul sedile posteriore di una Rolls-Royce Phantom Coupé mentre l’autista percorre qualche misto di campagna con l’incedere regale che si conviene a un sovrano.

Ecco spiegata la natura di questa portaerei con due sole porte, presente ufficialmente in anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2008. Il costruttore la definisce, con quel distaccato snobismo che caratterizza il blasone, “la quint’essenza Rolls-Royce resa con una dinamicità unica”. E’ l’auto ideale per andare da Milano alla tenuta in Borgogna per la vendemmia, o da Roma nella villa in Toscana viaggiando con un comfort e una souplesse non replicabili da altre automobili. E, naturalmente, sfruttando appieno i 395 litri di capienza del bagagliaio con tutto il necessario, anche il cestino per il pic-nic con piatti in porcellana e posate in oro.

POSSENTE

Ricalcante le linee della concept 101EX presentata nel 2006, la Phantom Coupé va a completate l’ampia gamma del listino Rolls Royce affiancandosi alla Phantom (rispetto alla quale la Coupé ha il passo accorciato di 250 mm), alla Phantom Passo Lungo e alla Phantom Drophead Coupé. E’ il terzo nuovo modello dacché il marchio è entrato nell’orbita del Gruppo BMW nel 1998.

Disegnate pensando ad estremizzare un certo dinamismo (secondo l’ottica di un produttore di limousine), la Phantom Coupé conserva le sue forme mastodontiche, la sua immagine possente. Estremizza i suoi muscoli, le linee slanciate, l’idea di una scultura in (maggior) movimento.

MECCANICA

Sviluppata attorno a un telaio del tipo space-frame in alluminio inaugurato con la Phantom Berlina riceve un controllo accurato per assicurare la dovuta robustezza. La struttura portante di ogni esemplare riceve attente e amorevoli cure da parte da un pool di tecnici che controllano ogni singolo angolo della scocca per assicurare un livello di robustezza e sicurezza adeguato a un’auto del genere. Il suo livello di sicurezza è oltremodo assicurato dalla presenza di altri sistemi coordinati dal dispositivo ISIS (Intelligent Safety and Information System): l’auto è inondata di sensori che, al verificarsi di un impatto, eseguono 4.000 operazioni di calcolo al secondo per implementare la migliore strategia possibile a benedicio dei passeggeri: questa si attiva attraverso il funzionamento di Dynamic Stability Control e Dynamic Traction Control, frenata “intelligente”, pretensionatori alle cinture e sei airbag.

Il cuore della Rolls Phantom Coupé è un motore 12 cilindri di 6,75 litri che utilizza alimentazione a iniezione diretta di benzina e distribuzione con fasatura variabile. L’accurata progettazione di questo motore sta tutta nella sua erogazione: il 75% della coppia è già disponibile a 1.000 giri. La potenza massima è di 453 cavalli a 5.350 giri, la coppia massima ha il suo picco di 720 Nm a 3.500 giri. A dispetto di un massa di circa 2.600 chili, scatta da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e raggiunge 250 km/h.

Lo schema meccanico si completa con sospensioni anteriori a doppi triangoli e posteriori a bracci multipli (con assetto irrigidito), ruote da 21 pollici, dischi freno da 374 mm di diametro all’anteriore e 370 al posteriore (con pinze rispettivamente a due pistoncini e pistoncino singolo), trazione posteriore, cambio automatico con selezione “sport” che rende le cambiate più sportive (anche il kick down è più immediato).

FINITURE

Acquistare una Rolls significa acquistare il meglio. Senza compromessi. Ecco l’essenza di un esemplare della mitica vettura inglese. Pensare a qualcosa di straordinario non è abbastanza. Rolls lo è di più. Basta prestare attenzione a dove l’arte artigianale e la cura al dettaglio ha il suo picco: nell’arredamento dell’abitacolo. Una squadra di tecnici specializzati si occupa di creare il salotto perfetto, dove tutto è un tripudio di pellame, componenti di qualità, attenzione e cura per il dettaglio grazie all’utilizzo di materiali naturali (e tranquillamente definibili “i migliori”) e a un’esperienza consolidata nel campo delle vetture di lusso. Inutile descrivere la pregiata manifattura di pellami per i sedili (totalmente a regolazione elettrica) i legni per le radiche di rivestimento di plancia, pannelli porta e tunnel centrale, inutile descrivere le cinque mani di vernice per la carrozzeria esterna. Molto meglio sognare come dovrebbe essere la nostra Rolls dei nostri sogni: ecco, è esattamente così che Rolls-Royce ve la crea!

Autore: Alvise-Marco Seno

da OmniAuto.it

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a me è sempre piaciuta, si da quando era un prototipo, aperta sarebbe stupenda ma anche chiusa la trovo interessante... quel cielo stellato sull'imperiale forse è un po' pacchiano ma di sicuro impatto!

E' la prima auto al mondo con motore a 6 cilindri a V di 60 gradi e con frizione, cambio e differenziale in un unico blocco sull'asse posteriore, transaxle, ..., è il 1950 e lei è l'Aurelia. (www.lancia.it)

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beh, ma qui si parla di RR, mia di Audi... le RR quel "tempio" l'hanno sempre avuto, non è un vezzo inventato...

E' la prima auto al mondo con motore a 6 cilindri a V di 60 gradi e con frizione, cambio e differenziale in un unico blocco sull'asse posteriore, transaxle, ..., è il 1950 e lei è l'Aurelia. (www.lancia.it)

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