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Fini ammonisce i vertici Fiat


Guest DESMO16

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Guest DESMO16

Il vicepremier: "Anche l'azienda deve essere presente"

Epifani: "Il piano anti-crisi è completamente da rifare"

Fini ammonisce i vertici Fiat

"Non può fare tutto il governo"

Prodi e Monti ricordano che qualsiasi intervento

dovrà essere sottoposto all'esame della Ue

ROMA - Il governo non può fare tutto da solo: perché la Fiat si salvi, ci vogliono "comportamenti virtuosi di altri soggetti interessati, in primis i vertici del gruppo torinese". A parlare così è il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini. All'indomani del vertice ad Arcore tra Silvio Berlusconi e i più alti dirigenti del Lingotto, il piano anti-crisi sembra ancora un progetto in fase embrionale. Se Umberto Agnelli continua a ripetere che per il momento l'unico piano è quello proposto dall'azienda e il presidente del gruppo Paolo Fresco non commenta quanto partorito nella riunione di ieri, quel poco che si sta delineando sono le diverse linee politiche di approccio all'intervento.

Fini sottolinea che "è doveroso per il governo essere fortemente impegnato", ma "non tutto dipende da noi. Perchè il governo si deve muovere avendo a cuore non solo l'interesse dell'azionista, ma soprattutto l'interesse generale, cioè il mantenimento del livello occupazionale, l'effettivo e duraturo rilancio della politica industriale nazionale nel settore automobilistico e anche il corretto utilizzo del denaro del contribuente". Una richiesta neanche tanto velata ai vertici del Lingotto di assumersi le proprie responsabilità e che mette in luce certi malumori del governo a sobbarcarsi un prezzo così alto per evitare il tracollo della Fiat.

E che ci sia qualcosa da cambiare nel piano di ristrutturazione è convinto anche il segretario generale della Cgil Sergio Epifani oggi a Palermo, vicino a Termini Imerese dove c'è uno uno degli stabilimenti destinato alla chiusura: "La crisi si supera e Termini Imerese si salva solo se l'azienda cambia il suo piano. Se ci sarà un tavolo tecnico, noi saremo lì con l'obiettivo di mantenere la produzione dell'auto in Italia".

Dal ministro del Welfare Roberto Maroni arriva intanto una prima rassicurazione: i costi degli ammortizzatori sociali non peseranno troppo sui conti pubblici e non intaccheranno le risorse del Patto per l'Italia. "Questo - ha assicurato Maroni - perché gli ammortizzatori sono finanziati per lo più dalle imprese e la Fiat sotto questo aspetto ha un saldo attivo". Di più. Le risorse per la Fiat, ha aggiunto Maroni, "certamente non saranno sottratte al Patto per l'Italia".

E mentre i vari protagonisti cercano di sposatare il confine delle richieste ognuno dalla propria parte, oggi sono arrivati segnali importanti dal fronte dell'Unione Europea. Il commissario per la tutela della concorrenza, Mario Monti ha dicharato di aver parlato con Berlusconi che gli ha sottoposto "le possibili iniziative del governo italiano per trattare il caso Fiat". "Ho ricordato al presidente Berlusconi - ha detto Monti - che ogni intervento dello Stato a sostegno di imprese in difficoltà deve essere valutato dalla commissione sulla base delle regole sugli aiuti di Stato e che non deve avere esecuzione prima che la Commissione lo abbia autorizzato".

Meno di un'ora dopo il presidente della Commissione Romano Prodi, oggi a Torino, ha fatto sapere: "Mi impegno di fronte a tutti a esaminare con grande rapidità il problema Fiat e a dare risposte immediate per non turbare ulteriormente una situazione che è già pesante". "Non ho ricevuto - ha detto Prodi - alcuna comunicazione. Come sapete, l'Unione Europea non può procedere ad alcuna decisione di alcun tipo se non vi è una notifica da parte dei governi interessati che sarà poi esaminata nel quadro della nostra legislazione". "Abbiamo bloccato - ha aggiunto Prodi - nel settore automobilistico aiuti ad altre case perché non seguivano le norme legislative su cui dobbiamo procedere".

Mentre dunque il governo è intenzionato a fare i passi necessari a Bruxelles, alla Borsa di Milano il titolo Fiat ha vissuto una nuova giornata negativa. Il titolo ha chiuso con una perdita del 3,69% a 8,7 euro, mentre Ifi è avanzata dello 0,83 a 11,33 e Ifil ha ceduto il 2,62% a 3,159.

Ad Arese, l'altro stabilimento che deve chiudere, hanno manifestato i lavoratori dell'Alfa Romeo. Operai e impiegati hanno bloccato per qualche ora un tratto dell'autostrada dei Laghi e sono tornati in fabbrica.

http://www.repubblica.it/online/economia/autocaloquattro/autocaloquattro/autocaloquattro.html

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Mentre dunque il governo è intenzionato a fare i passi necessari a Bruxelles, alla Borsa di Milano il titolo Fiat ha vissuto una nuova giornata negativa. Il titolo ha chiuso con una perdita del 3,69% a 8,7 euro, mentre Ifi è avanzata dello 0,83 a 11,33 e Ifil ha ceduto il 2,62% a 3,159.

L'ARTICOLO è VECCHIO COME IL CUCO !!!

GUARDA IL VALORE DELLE AZIONI FIAT....

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Guest DESMO16

Fini: "Ora la Fiat sta uscendo dalla crisi ma non paga più Pantalone"

Per il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini, che ieri ha partecipato ad una manifestazione di partito a Bologna, da quando c'é il centrodestra al governo "é cambiata la musica" anche per la Fiat, che durante il governo Berlusconi ha attraversato "l'ennesima brutta pagina della sua storia.Noi -ha detto- non l'abbiamo sostenuta come faceva la sinistra, tanto pagava Pantalone, ma quando é arrivata la crisi gli abbiamo chiesto prodotti più competitivi, perché questo era il suo problema, il non avere prodotti competitivi. Ora la Fiat sta uscendo dalla crisi e non sta pagando Pantalone". Fini, che ha parlato durante un convegno promosso da An ha poi aggiunto che l'azienda torinese é una strana azienda, che prima di quest'ultima crisi, "privatizzava gli utili e socializzava le perdite".

COMMENTI:

ma quando é arrivata la crisi gli abbiamo chiesto prodotti più competitivi......

..immagino che ora si vantano di glorie e meriti che non hanno a seguito del recupero che la Fiat sta raggiungendo grazie a prodotti come Panda e la nuova Ypsilon (presentata da Morchio proprio a lui stesso, che ha definito bella...)...lo presenteranno tra qualche tempo come spot elettorale...

...Ora la Fiat sta uscendo dalla crisi e non sta pagando Pantalone". Fini, che ha parlato durante un convegno promosso da An....

..peccato che fra tutti i ministri di An nemmeno uno dispone di auto italiane, 166 o Thesis che siano..invece (come molti in An sono Bmwisti dichiarati..)....il bello é che si definiscono nazionalisti e difendono l'unità nazionale!!!...sarebbe meglio che si dedicassero di più alle esigenze del Paese ed in particolare alle imprese (soprattutto quelle medio piccole che stanno scomparendo soffocate da centri commerciali, tasse ancor più pesanti e accerchiate dalla concorrenza cinese..)..mentre continuano a fare i "figurini" (per non dire "i fighetti")....oltretutto hanno sbagliato politicamente, perché grazie ai loro errori hanno mandato un gruppo di italiani al macello!!....ALTRO CHE VANTARSI, VERGOGNA

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Guest DESMO16
Ma Desmo l'articolo di Repubblica e' datato 14/10/2002 :shock: non ti sembra un po vecchiotto :lol:

..però ieri su "La Stampa" é comparso quest'altro con riferimento al congresso di An a Bologna...non credo che "la Stampa" abbia sbagliato articolo..

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