Vai al contenuto

Obama inaugurerà il Marine One di Agusta Westland


Messaggi Raccomandati:

La cosa non mi stupisce, accade anche da noi...o almeno in alcuni ambiti so per certo che accade così per testimonianza diretta

Difatto è un modo per fare tornare in gara gli esclusi o far tornare in gara "amichetti" esclusi da un nemico comune in precedenza.

Difatto però Bush aveva cannato in pieno...che kaiser pretendeva di avere un elicottero più costoso di un 747? Se le pretese fossero state più normali forse avrebbero avuto un pretesto in meno ;)

 

花は桜木人は武士

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 75
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Difatto però Bush aveva cannato in pieno...che kaiser pretendeva di avere un elicottero più costoso di un 747? Se le pretese fossero state più normali forse avrebbero avuto un pretesto in meno ;)

400 mln di $ per un elicottero, per quanto equipaggiato, erano infatti una cifra spaventosa.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

Contando che stanno contestualmente "uccidendo" il colossale progetto F-22, dando un definitivo stop alle commesse in modo da farne produrre meno di 1/4 del previsto, credo che stiano proprio cercando di tagliare il tagliabile, risparmiare sull'immediato e rinviare ad un decennio più florido le spese grosse, spesso superflue, ma utili a far girare certe economie.

Se non altro, con la cancellazione della commessa l'Augusta riceverà in tempi ragionevoli un cospiquo risarcimento e non dovrà invece attendere anni una risposta, col rischio di atrofizzarsi nell'attesa.

Link al commento
Condividi su altri Social

Il Pentagono raccomanda la cancellazione del Marine One in cui è impegnata anche AgustaWestland

Il programma prevedeva inizialmente investimenti da circa 6 miliardi di dollari

Usa, stop all'elicottero presidenziale

salta la commessa a Finmeccanica

Il segretario alla Difesa Gates ha annunciato che fino al 2010

saranno stanziati ulteriori 500 milioni di dollari, ma senza citare il nome delle aziende

WASHINGTON - Battuta d'arresto dal Pentagono al programma di sviluppo del nuovo elicottero presidenziale Usa. I maxi-tagli della Difesa americana portano notizie non buone per l'Italia, visto che il VH-71, meglio noto come Marine One, l'elicottero destinato al trasporto del presidente degli Stati Uniti d'America, è basato sulla piattaforma dell'Us101, la variante americana dell'Eh 101 costruito da AgustaWestland (controllata di Finmeccanica).

Nel gennaio 2005, vincendo sulla statunitense Sikorsky, il team Us101 (guidato dall'americana Lockheed Martin con AgustaWestland e Bell) si è aggiudicato la gara per la fornitura di 23 elicotteri per la Marina Usa. Il segretario alla Difesa Usa, Robert Gates, dopo un lungo tira-e-molla, ha proposto lo stop al programma che prevedeva inizialmente investimenti da circa 6 miliardi di dollari. Gates ha anche annunciato che fino al 2010 verranno messi a disposizione ulteriori 500 milioni di dollari per elicotteri, ma senza citare il nome delle aziende che li forniranno. Gates ha dato l'annuncio durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio della Difesa per il prossimo anno.

Il programma per l'elicottero presidenziale US101 "in origine era pensato per fornire 23 elicotteri - ha detto Gates - al costo di 6,5 miliardi di dollari. Oggi il programma ha una stima di costi oltre i 13 miliardi di dollari, è in ritardo di sei anni, e corre il rischio di non poter fornire le capacità richieste". Il ministro ha spiegato che il Pentagono "svilupperà in fretta opzioni" per un programma alternativo, destinato a venir finanziato nell'anno fiscale 2011.

Sono state una serie di richieste legate alla sicurezza dell'elicottero presidenziale, avanzate dalla Marina militare e dal Secret Service - l'agenzia che si occupa della sicurezza del presidente - a far salire i costi e allungare i tempi in questi anni. L'annullamento del contratto per ragioni di costo da parte del Pentagono, dovrebbe ora prevedere il versamento di forti penali alle aziende produttrici.

Gates ha ipotizzato la possibilità di una nuova gara d'appalto. Insieme al programma dell'elicottero presidenziale, tagli significativi o completa cancellazione sono stati annunciati per altri programmi-chiave del Pentagono, come quello per i caccia F-22 (140 miliardi di dollari).

Il 1 aprile, il presidente e ad di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, nel corso di un'audizione alla Camera, aveva invitato Londra e Roma a prendere posizione sulla commessa: "Visto che è anche una decisione politica i nostri governi devono farsi sentire", aveva detto il manager. Nei mesi scorsi alcune parole di Barack Obama avevano fatto ipotizzare una revisione dell'intero programma. "La marina americana - aveva detto Guarguaglini - vuole elicotteri più performanti mentre il presidente Obama vuole risparmiare sul programma", aveva detto il manager, alludendo alle polemiche che si erano scatenate negli Usa intorno ai costi raddoppiati del progetto. Guarguaglini aveva spiegato che se fossero state mantenute le implementazioni della prima tranche, cioè l'attuale configurazione, per i 18 elicotteri sarebbero bastati altri 3 miliardi circa, portando il totale della commessa a circa 7 miliardi.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

L'F-22 purtroppo e' l'emblema di cio' che succede quando i costi salgono troppo.

Inutile avere un caccia da superiorita' aerea quando i tuoi avversari allo srtesso costo acquistani 6/10 Sukhoi .

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Link al commento
Condividi su altri Social

Elicottero Usa, Guarguaglini rilancia

Il numero uno del colosso è convinto che non sia ancora chiusa

"Non è ancora finita. E non aspetteremo seduti"

ROBERTO GIOVANNINI

MOSCA. Si vede che non è molto contento, il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Arriva a Mosca per siglare una serie di accordi nel quadro del Forum Italia-Russia, ma è chiaro che pesa (eccome) l'ultimo atto della telenovela dell'elicottero presidenziale “Marine One”. Guarguaglini e i suoi veramente l'avevano ben compreso che gli americani ormai pensavano alla cancellazione della commessa per i 23 superelicotteri prodotti da AgustaWestland insieme alle società americane Lockheed Martin e Bell . Non a caso, spiega, «non avevamo mica "budgettato" i ricavi della seconda tranche nel bilancio 2009». Almeno a parole il numero uno del colosso pubblico dell'aerospazio e difesa sembra convinto che la faccenda non sia ancora definitivamente chiusa. «Non aspetteremo seduti - dice - cercheremo di muoverci. La storia comincia qui». Insomma, esiste un “Piano A” di Finmeccanica per cercare di convincere gli americani a ricambiare idea? «Guardi - chiarisce Guarguaglini - questo è soltanto il primo passo, la cosa sarà lunga. Ci vogliono diversi mesi, perché gli americani dovranno presentare tutto il budget generale della Difesa a metà maggio, e il Congresso lo approverà verso ottobre».

E nel frattempo? L'idea di Finmeccanica è che, intanto, gli Usa dovranno pagare al prezzo pattuito tutti i primi 9 elicotteri della prima tranche (5 operativi e 4 di test, già in fase di consegna). Poi c'è ancora spazio perché decidano di rivedere al ribasso le richieste in termini di prestazioni e sicurezza che hanno fatto impennare il prezzo della seconda tranche. Non è uno scenario un po' irrealistico, ormai? «Paghino i primi nove elicotteri - è la replica - poi vediamo. In ogni caso, c'è un contratto firmato, e nel contratto è prevista una penale».

Certo, la penale c'è: ma anche se Finmeccanica è un grande gruppo mondiale, non è che uno va dal Presidente degli Stati Uniti e gli chiede a cuor leggero di “sganciare”. E infatti, pare di capire che c'è anche un “Piano B”: interpretando le parole del Segretario al Difesa Robert Gates - che a un certo punto ha fatto riferimento anche a possibili risorse extra per 500 milioni di dollari - al vertice dell'azienda pubblica italiana si è fatta strada la speranza di poter chiudere la partita in modo concordato e senza ingaggiare velleitari bracci di ferro con gli Usa. Ovvero, niente “Increment 2” del Marine One, ma anche niente penale. In cambio di una nuova commessa per Finmeccanica. Conoscendo Guarguaglini e la sua fama di duro negoziatore, c'è da credere che se ne vedranno delle belle. Ieri pomeriggio insieme al resto del top della delegazione italiana è stato ricevuto al Cremlino dal presidente russo Dmitri Medvedev.

Discorsi ufficiali e rinfreschi nelle sale della Presidenza, anche per festeggiare la firma di una serie di accordi. Tra questi, la (tardiva) finalizzazione dell'intesa per l'acquisto da parte di Alenia Aeronautica del 25% («Più un'azione», ci puntualizza l'ad italiano, tra una tazza di té e un dolce, mentre a pochi metri Medvedev, Scajola e Marcegaglia dialogano dei massimi sistemi via bionda interprete russa) della Scac, la società che produrrà insieme alla russa Sukhoi il Superjet 100. Un aereo commerciale a medio raggio cui Guarguaglini promette un futuro radioso. E perché tanto ritardo per definire l'intesa? «Perché i russi di Sukhoi avevano firmato un accordo - racconta cortesemente, ma con la consueta verve - che prevedeva il pagamento in rubli, più l'inflazione. Poi ci hanno ripensato, e hanno voluto dollari». Eh già: il rublo ha perso il 30% del suo valore. E com'è finita? «E' finita che hanno avuto rubli», conclude con un sorriso il numero uno di Finmeccanica. E per l'elicottero di Obama, alzate bandiera bianca? «Vorrà dire che faremo lobbing».

La Stampa

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 1 mese fa...

REALIZZATO DA FINMECCANICA CON LOCKHEED MARTIN

Il Pentagono: stop all'elicottero «italiano» destinato al presidente Usa

Il programma abbandonato perchè costava troppo. Ma erano già stato costruiti 7 prototipi

WASHINGTON (USA) - Il Pentagono ha ufficializzato lo stop al programma di realizzazione dell'elicottero presidenziale VH-71, un velivolo sviluppato da Lockheed Martin e AgustaWestland (Finmeccanica) per il presidente degli Stati Uniti. La decisione rende formale un passo che era già stato annunciato ad aprile dal ministro della Difesa, Robert Gates. Il Pentagono ha inviato ai propri principali fornitori militari un memorandum nel quale ordina lo stop a tutti i programmi collegati al progetto VH-71, per un problema di «crescita dei costi».

LE RAGIONI - Gates ha spiegato nelle scorse settimane di aver deciso di abbandonare il programma dopo che i costi sono raddoppiati, raggiungendo quota 13 miliardi di dollari. Subito dopo l'annuncio formale dello stop, il responsabile degli acquisti della Difesa americana, Ashton Carter, ha avviato le procedure per valutare nuove opzioni, chiedendo di ottenere una lista delle possibilità entro 30 giorni. «La U.S.Navy - afferma una nota della Marina - continua a valutare un'ampia gamma di opzioni riguardo ai velivoli VH-71 già costruiti, inclusa la vendita a parti interessate, il 'buy-back' da parte del fornitore o potenziali applicazioni per altre esigenze del ministero della Difesa».

17 maggio 2009

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

Ormai neppure il premium tira più, meglio risparmiare.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 3 settimane fa...

Da Dedalonews:

La US Navy formalizza cancellazione elicottero presidenziale

Sarà effettivo da metà agosto il licenziamento delle prime 130 persone che in Lockheed Martin lavoravano all’elicottero presidenziale VH-71 basato sulla cellula dell’Agusta Westland AW101. È questa la prima conseguenza della cancellazione del contratto per l’elicottero presidenziale Marine One annunciata dalla US Navy ieri pomeriggio alle 15 di Washington (le 21 italiane).

Il senatore Charles Schumer ed il deputato Maurice Hinchey, entrambi democratici eletti nel collegio di New York in cui Lockheed Martin effettua l’integrazione dell’avionica sugli elicotteri forniti da Agusta Westland in condizioni di volo, hanno sottolineato come l’ultima parola spetti al Congresso, il cui voto definitivo è previsto entro ottobre. C’è insomma l’intenzione di dar battaglia, sia per motivi locali che per evitare gli alti costi e i tempi lunghi di un programma per sviluppare un altro sostituto degli obsoleti VH-3 e VH-60. Secondo la stampa americana la Navy dovrà pagare penali tra 400 e 600 milioni di dollari, ai quali vanno aggiunti i 3,2 mld già spesi per lo sviluppo ed il costo della macchina che dovrà comunque sostituire la dotazione attuale.

Il contratto - spiega l’asciutto comunicato della Navy - «è stato terminato per comodità del governo», sulla base di una decisione del sottosegretario alla difesa del 15 maggio che cancellava gli Increment 1 e 2 del programma.

La capo commessa Lockheed Martin, che si era aggiudicata il contratto il 28 gennaio 2005, e Agusta Westland non hanno al momento preso posizione. Le due aziende hanno comunque ufficializzato da qualche tempo le proprie proposte per completare il programma allo standard Increment 1, restando nella previsione iniziale di spesa di 6,1 mld di dollari.

A Owego - dove ha sede lo stabilimento colpito dalla cancellazione - Lockheed Martin ha detto alla stampa locale che l’impatto occupazionale locale sarà calcolato entro fine giugno ma sarà certamente superiore a 250 posti di lavoro. Fonti industriali italiane hanno ricordato che i nove elicotteri previsti per la fase di sviluppo - quattro Test Vehicle e cinque Pilot Production - sono già stati completati e consegnati a Lockheed Martin, mentre il valore dell’Increment 2 non era ancora stato messo a budget.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.