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Reparto Esperienze, Reparto Sperimentazione, Centro Stile: l'Alfa lascia Arese


thorsen82

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Che schifo.

Ormai la Fiat si comporta come l'IngSoc, cancella tutto dell'Alfa Romeo, forse un giorno proveranno a dire che non è mai esistita.

Ma quelle sono le tracce della miglior via italiana all'automobile.

Chi cancella il passato non merita futuro.

Dico una cosa davvero cattiva, perché la Fiat mi sta facendo diventare cattivo: se non vendono a VW o a chicchessia, spero che falliscano. Veramente, tanto gli operai in questi casi non hanno da perdere più di quanto non abbiamo con la normale gestione, perché aziende di quelle dimensioni vanno in amministrazione controllata e poi gli asset vengono redistribuiti a nuovi acquirenti (proprio come Fiat ha fatto con Chrysler) che magari diminuiscono il livello di occupazione, ma si prendono "branche" di azienda a prezzo di saldo, tenendosi magari buona parte degli operai. Del resto, anche senza fallire Fiat sta chiudendo Termini Imerese, dunque... Ma almeno se fallisse, verrebbero tolti dai coglioni gli attuali burattinai che vogliono questo scempio dell'Alfa.

Se non sono Maglione, Montezuma e gli ovini a voler lasciare libero il marchio Alfa Romeo, che sia un cazzo di ammistratore straordinario. Se non altro, lui non avrà paura di fare una figura di merda a vendere il marchio a chi lo saprà far fruttare. E con i soldi della cessione ci paga almeno il TFR a chi viene mandato a casa.

Sbaraccare il museo... viene da vomitare, davvero.

Intanto, nel mio piccolo, quest'anno spero che la Ferrari faccia una figura di merda. Mi spiace per Alonso e Massa, ma dopo trent'anni di tifo (a dir la verità, trent'anni fa c'era ancora l'Alfa Romeo e io la preferivo alla Ferrari,ma insomma tifavo anche la Ferrari) in Formula Uno, rinnego totalmente il cavallino rampante. Basta. Non voglio più fare niente a favore della Fiat, neanche augurarle qualcosa di buono, neanche alle sue controllate. Mi dispiace per Iveco e le macchine agricole, movimento terra. Ero contento che un'azienda italiana costruisse queste cose, ma adesso li odio tutti. Davvero. Non è razionale e non provo neanche a sperare che qualcuno condivida. E mi scuso con chi lavora in Fiat e scrive su questo forum, so che non è ovviamente colpa sua e lavora per campare. Ma certo gli auguro di trovare presto un altro lavoro e allontanarsi da quell'azienda, l'aria che si respira là dentro deve essere tossica.

Non solo ti capisco alla perfezione GTVeloce, ma condivido al 100% ogni tua singola parola!!! Anche se non sono più un utente Fiat da molti anni, le ho sempre augurato tutto il bene, sperando che quando l'occasione avesse dato le tecnologie e le economie di scala giuste ci avrebbe ridato anche le Alfa (e le Lancia) che il mondo dell'auto merita... Ma dopo gli ultimi avvenimenti sono schifato e sconcertato!!! E come dici tu, chi non ha rispetto della storia non merita futuro!!! Mi spiace ma quello che è stato fatto ed è tutt'ora in corso è un enorme opera di distruzione senza senso, ed è intollerabile!!!

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'90 Fiat Tempra 1.4 ('99 - '00) - '96 Fiat Coupé 1.8 16v ('00 - '01)

'92 BMW 316i ('01 - '05) - '03 BMW 318Ci 2.0 16v ('05 - '15)

'09 BMW 320d xDrive ('15 - now)

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bike: special su base Ducati Monster 800S i.e.

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Quello che sta succedendo all'amata Alfa mi ricorda tanto la fine che ha fatto un' altra storica casa sportiva lombarda, la Gilera.

Smantellato lo stabilimento di Arcore, trasferita la produzione a Pontedera oggi Gilera è ridotta a marchio delle versioni più sportive degli scooter Piaggio.

E anche in questo caso, corsi e ricorsi storici, a capo di tutto c'era un ovino ...

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  • 4 settimane fa...
Ormai è tardi.

Eh dai cancelli non si vede piu davvero nulla, almeno tempo fa davanti alla FPT c'era parcheggiato qualche cosa (per lo più Fiat Linea) che testimoniavano qualche lavoro... hanno davvero già tirato via tutto, almeno questa è l'impressione :(

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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  • 3 mesi fa...

Posto qui la notizia invece di aprire un nuovo thread:

24/06/2010

100 ANNI ALFA, I COBAS DAVANTI AL MUSEO DI ARESE

“It’s a shame. A real shame!” Jan è uno spilungone con i baffoni a manubrio ed è uno dei 300 olandesi che sono calati sull’Italia a bordo delle loro Alfa Romeo per i festeggiamenti del centenario dell’Alfa Romeo, che cade oggi. E’ partito dall’Olanda qualche giorno fa per una vacanza all’insegna del Biscione, su una splendida 6C 2500 Touring Superleggera da lui stesso restaurata: “Era di mio nonno, un’auto di famiglia. L’ho rimessa in sesto. Dentro ho una cassa di champagne, ero venuto qui per fare festa, peccato”. Jan parla così perché l’accesso al Museo di Arese è bloccato dai Cobas SLAI (Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriali): baricentro degli eventi organizzati per festeggiare la ricorrenza del 24 giugno 1910, quando a Milano fu costituita la società Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, il museo è bloccato da un manipolo di autonomi.

Sono una cinquantina di lavoratori ex-Alfa Romeo, alcuni dei quali ora impiegati (ma in cassa integrazione, poiché non servono più essendo lo stabilimento chiuso) in una società di servizi esternalizzati (la Innova Service Srl). Sono una parte di quelli che a suo tempo furono ricollocati, quando Fiat iniziò a chiudere gli stabilimenti di Arese. Molti hanno lavorato anni qui, in catena di montaggio, alla verniciatura o ai collaudi, per molti anni: “Il bello è che abbiamo anche ricevuto l’invito per venire a festeggiare - dice Antonio, uno dei manifestanti - ma adesso non ci fanno entrare”. Perché? “Perché hanno paura che facciamo casino nel museo”.

Non sarà perché siete venuti con bandiere, striscioni e megafoni a urlare contro la Fiat? “Secondo noi vogliono solo tenerci fuori dai piedi perché diamo fastidio”. La situazione alle 10 del mattino pareva una foto anni ’70 in sedicesimo: i Cobas schierati davanti al cancello, fronteggiati da carabinieri e polizia; un furgoncino con almeno trent’anni di vita e sopra quattro megafoni che emettevano slogan con rime da Potere Operaio e canzoni in stile Claudio Lolli; più indietro, centinaia di appassionati: tantissimi olandesi, ma anche tedeschi, francesi, inglesi e qualche italiano. Più in là, la visione grottesca di splendide Alfa Romeo parcheggiate ai bordi del viale Alfa Romeo intasato di Tir, con la Polizia Locale di Arese impegnata a gestire l’emergenza. Dopo un attimo di tensione, con un autonomo che si è seduto di fronte a una macchina che cercava di uscire dai cancelli del Centro Direzionale, all’interno del quale si trova il Museo, la situazione si è allentata. Verso mezzogiorno qualcuno cominciava a ritirarsi e un po’ di appassionati riuscivano a entrare: “Tra poco ce ne andremo, ormai quello che volevamo l’abbiamo ottenuto – dice ancora Antonio: le televisioni e la stampa ci hanno ripresi”.

Alla fine, dunque, tutto si riduce a questo: la visibilità, mostrare di esserci, anche se si intonano gli stessi slogan di 40 anni fa. Dunque, tirando le somme, i Cobas restano fuori, gli appassionati che hanno percorso migliaia di km in nome del marchio Alfa Romeo restano fuori; poliziotti e carabinieri cuociono nelle divise sotto il sole. “E’ sempre bella l’Italia”, commenta un olandese con un gran sorriso.

Francesco Pelizzari

Automobilismo - 100 anni Alfa, i Cobas davanti al Museo di Arese

BMW M135i xDrive 306 cv

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Mah.. disapprovo perchè in queste situazioni internazionali la brutta figura la si fa tutti.

I panni sporchi si lavano in casa imho.

brutta figura? peggio di come ci si trascina da 30 anni? hanno fatto strabene perchè non tutti sanno che arese è morta.

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ma sapere che ormai non ci lavora più nessuno e prossimamente diventerà villette e centro commerciale non lo sanno tutti e di certo non lo sanno i moltissimi alfisti stranieri. fammi capire, la dirigenza sono anni che stupra un cadavere anche alle spalle di chi ci lavorava e vorrebbe continuare a farlo ma bisogna stare buonini per salvare la faccia? a sto punto che sputtanamento a 360° sia.

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