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Cesare Fiorio alla presidenza della CSAI?


Guest EC2277

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Cito (e sottoscrivo) da I00 Argomenti generali

IL 15 dicembre si svolgeranno, presso le sedi Provinciali dell’ACI, le votazioni per eleggere i rappresentanti che andranno ad poi a Roma ad eleggere il nuovo Presidente della CSAI.

Uno dei nomi a disposizione per la presidenza della CSAI è (finalmente, dico io) Cesare Fiorio. Credo che persona migliore in Italia non si potesse trovare sia per il suo formidabile passato, sia per il carisma che tale personaggio ha nei riguardi dell’attuale sport automobilistico.

Da ciò un invito a tutti coloro che sono in possesso della licenza CSAI di andare presso l’ACI di competenza e votare la lista composta da nomi notissimi che pubblicheremo a breve anche su questo Forum. In particolare si raccomanda a tutti gli appassionati Lancia in possesso di licenza, di non mancare all’appuntamento del 15 Dicembre.

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Cito (e sottoscrivo) da I00 Argomenti generali

ottimo averla riportata, forse il luogo piu corretto potrebbe pure essere "sport motoristici" visto che la CSAI non è altro l'ente ufficiale italiano dell'Automobilismo sportivo a 360° quindi il referente assoluto di tutti gli sport dell'auto, sia d'epoca (una piccola fetta delle attivita gestite) fino a quelle nazionali e internazionali inclusa la gestione dei rally e F1 in Italia. Ovviamente la funzione oltreche gestire l'organizzazione delle manifestazioni, campionati, regolamenti ecc... è anche quella di salvaguardare l'automobilismo sportivo *Italiano* (quindi le case, i team, i piloti, le manifestazioni) e anche la sua storia anche nei confronti e rapporti con la FIA internazionale di cui la CSAI è il referente italiano.

Sarebbe una grande cosa se uno come Fiorio andasse al timone dell'istituzione Italiana dell'automobilismo sportivo... una grandissima cosa! è come se uno come Baresi o Zoff, cioè uno che ha visto davvero il mondo del calcio da dentro, diventasse il presidente della lega Calcio al posto di tanta gente "scalda-sedia" e intrallazata da anni nel calcio...

Fiorio è uno che ama il mondo dell'automobilismo, delle corse, dei piloti e dell'automobile italiana nello sport per davvero, sarebbe una sorta di piccola rivoluzione per lo sport automobilistico nazionale e sono convinto anche della salvaguardia del passato sportivo automobilistico dei nostri marchi rispetto ad una sempre piu forte presenza di auto straniere anche nello sport del ns paese, sia moderno che in gare d'epoca.

Modificato da Lanciaboxer
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bella notizia davvero, un professinista di tal calibro

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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...

forse il luogo piu corretto potrebbe pure essere "sport motoristici" visto che la CSAI

...

Infatti ho sbagliato la sezione. :oops:

P.S. Ovviamente condivido anche il tuo giudizio su Fiorio alla guida della CSAI.

Modificato da EC2277
ho aggiunto il PS
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La cosa importante che va detta è che Fiorio è uno dei candidati in lizza e le elezioni si terranno il 15 dicembre presso tutte le delegazioni ACI di tutte le città italiane attraverso una scheda per le elezioni che possono compilare tutti i possessori di Licenza CSAI 2008 (quindi tutti i Piloti, conduttori, scuderie che hanno partecipato a campionati nazionali e internazionali ecc)

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18 novembre 2008

Gazzetta dello Sport

Fiorio punta alla presidenza della Csai!

«Voglio rilanciare i talenti italiani in F.1 e nei rally, appoggiare le Case a livello Fia, trovare nuovi investitori»

PINO ALLIEVI Dopo Dino Meneghin che si candida alla presidenza del basket, un altro grande uomo di sport, Cesare Fiorio, classe 1939, il manager più titolato dell' automobilismo nazionale, ha deciso di proporsi alla presidenza della Csai, le cui elezioni si terranno il 5 febbraio 2009, col prologo delle nomine del consiglio nazionale (32 membri), il 15 dicembre. Gino Macaluso, il presidente uscente, si è diviso negli ultimi anni tra impegni sulle piste e un gravoso quanto prestigioso lavoro nel campo dell' orologeria, dopo aver corso in gioventù nei rally. A lui potrebbe succedere un altro uomo di qualità, considerando che Fiorio ha corso e vinto come pilota, ha portato Fiat e Lancia a trionfare nei rally e nei prototipi (18 titoli iridati), è stato responsabile Ferrari in F.1, ha diretto Ligier e Minardi, è un fine talent scout, scrive, fa il commentatore tv. Tutto. Fiorio, come mai questa decisione? «Ho vissuto 50 anni dentro l' automobilismo italiano. Ho ricevuto tanto, oggi vorrei restituire questa esperienza». L' automobilismo italiano è in crisi? «C' è tanta voglia di fare, ma le infrastrutture non sono adeguate a valorizzare i talenti. Abbiamo due piloti italiani che sono in F.1 dal ' 96-' 97: non si è riusciti ad aggiungersene un terzo. E da quanto tempo un rallista italiano non gareggia stabilmente nel mondiale? Manca qualcosa alla base. Ma plaudo all' iniziativa della F.3 motorizzata Fiat che permetterà a tre nostri giovani di salire sulla Ferrari F 1. E anche al nascente Trofeo Abarth. Quella è la strada». Le prime 3 cose da fare «Primo: individuare le persone adatte ai ruoli chiave, gente di spessore sportivo e di ampia credibilità. Secondo: spingere le Regioni a fare di più per l' auto. Terzo: trovare investitori che credano nei piloti italiani. In Ligier, gli sponsor francesi volevano piloti francesi. E quando la Honda ci diede i motori, volle un pilota giapponese. Vorrei creare questa mentalità». Intanto mancano i soldi, non solo nell' auto... «Bisogna separare i programmi low-cost per chi si vuole divertirsi da quelli per chi vuol fare le cose sul serio. E poi occorre sostenere le nostre Case a livello di Fia. La Fiat che è tornata a interessarsi ai rally deve essere appoggiata nei programmi ma anche nei regolamenti». Chi la sosterrà? Chi la osteggerà? «Io credo nelle professionalità che ci sono nell' attuale Csai. Sono sempre stato per le promozioni interne, non per le rivoluzioni. I miei nemici? Forse qualcuno potrà vedermi come un intruso, visto che per anni sono stato la controparte. Ma proprio per questo ho un' esperienza che altri non possiedono».

Allievi Pino

intervista sulla Gazzetta dello Sport

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