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Alfetta!


bialbero

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bhe è purtroppo verità, le lamiere alfa comiciavano ad essere adeguatamente protette solo sul finire dei 70, mentre per gli assemblaggi avrei da ridire, le alfa peggiori sotto questo aspetto sono le ultimissime 90 e 75 e in generale le alfa anni 80, quando ormai cioè l'azienda era in crisi prima di esser regalata alla Fiat.

ma non hai tutti i torti nemmeno tu, anche perchè è sbagliato fare un paragone sui segmenti come noi oggi li conosciamo e i vecchi segmenti che forse nemmeno esistevano, appunto l'alfetta era una sorta di crossover, a cavallo tra il D e l'E, anche se non ha mai avuto (purttroppo) una 6 cilindri (al contrario della rivale serie 5 o mercedes W123), questo fatto è direi da attribuirsi al fatto che il pianale dell'alfetta ha dato vita a praticamente tutte le successive o contemporanee sorelle, dalla Giulietta alla 90 e finendo con la 75, con quasi le stesse dimensioni. Una 90 certo difficilmente poteva essere paragonata ad una Thema o ad una serie 5.

quoto questo e certo come abbiamo detto tante volte è difficile fare paragoni del passato e oggi in terimini di segmento.

Ma ripeto quello che ho gia detto: è vero che si facevano tanto di paragoni con Thema ecc. della "90" che infatti ormai aveva un ruolo ben chiaro quando usci, La 90 doveva (in modo un po forzato) fare la concorrente di queste auto di quei tempi gia considerate ammiraglie (Thema, 740, w124, Audi ecc) pero in attesa della ammiraglia vera cioè la 164 che come sappiamo era "in lavorazione".

MA tornando ad alfetta, ripeto, una 1.6 e una 1.8 non erano delle concorrenti delle serie5, delle Citroen CX, delle Mercedes w123, delle Lancia Gamma, delle Rover, delle stesse Alfa6: questa era la ligna che oggi possiamo definire *piu vicina al segmentoE" e qua al limite possiamo "infilarci" le Alfetta 2.0 (dimensione diversa dalle altre Alfetta e innalzata anche per altri aspetti di allestimento)

Beta e Alfetta con cc inferiori erano quello che oggi possiamo definire delle ottime segmento "D preimum" ma non quello che oggi metteremmo con le 5er.

Poi ripeto ancora i paragoni sono un po forzati anche perche c'era l'altro aspetto "solo italiano" (che è poi quello che fa la differenza nella concezione di ste auto italiane) e cioè l'Iva al 38% sopra i 2.0cc, che rendeva per noi impossibile realizzare una vera "E" competitiva e vendibile: da qui il motivo per cui auto come Gamma e Alfa6 uscirono anche col 2.0... motore che era gia di suo sottodimensionato per la mole delle vetture, figuriamoci quindi il pensare al 1.8 o 1.6 ecc che nemmeno le muovono: cose che evidentemente i tedeschi rischiavano sulle loro grosse...... ma praticamente solo per i nostri mercati, da loro una 518 forse non era nemmeno in vendita... anche perche vorrei ricordare che fino al 1983 la Bmw 3er non aveva le 4 porte... quindi dovevano (per l'Italia in particolare), sopperire a questa mancanza adattando in qualche modo la piu grossa 5er a cilindrate piu abbordabili.

CMQ per dare un po ragione a tutti, a fronte di quest'ultimo particolare "italiano", possiamo dire che le nostre "D" (che tali erano) dovevano spesso fare anche le veci e concorrenti forzate di "E" (almeno nei loro allestimenti "superiori" visto che le nostre "E" non potevano vantare gli investimenti che erano necessari per farle davvero concorrenziali, non avendo nessun mercato interno numerico di rilievo)

Modificato da Lanciaboxer
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continuando con l'Alfretta, invito alla lettura di questo interessante articolo redatto da una sapiente penna qual'e Luca Goldoni:

http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv/Luca%20Goldoni%20e%20l%27Alfista.pdf

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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E' vero, l'avevo notato anche io.

Alfetta e Giulietta venivano viste più staccate di quanto furono 75 e 90. Forse per 75 e 90 il fatto di nascere così ravvicinate e figlie di uno stesso pensiero (intendo rimodernamento ottantesco, intendo come estetica, con plastiche e via dicendo) le mise vicine... probabilmente fu anche il fatto della miglior riuscita di 75, inteso di come riuscì a crearsi subito uno spazio con carattere, mentre la 90, forse fu vista in maniera più blanda.

Di certo il progetto estetico era più riuscito, personalmente non ho mai trovato che Bertone avesse fatto un lavoro divino sulla 90, Cressoni fu molto più in gamba IMHO.

Insomma, per me vedere in gamma 75 e 90 era come vedere in seguito 156 e 166.... la più piccola non faceva fare una bella figura alla più grande (sempre parlando di estetica, e a titolo personale)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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si c'e anche il fatto che dalla clientela le due, Alfetta e Giulietta, vennero viste come differenti, sia per il fatto che la Giulietta avesse come base di gamma il piccolo 1.3 (impreziosito con la chicca dell'albero motore della GTA) sia per il fatto che l'Alfetta era più pretenziosa. A riprova di ciò, proprio nel 1977 mentre esordisce la Giulietta, l'Alfetta venne ristilizzata ed allungata di 10 cm, curando al contempo le finiture che divennero più pregiate. Cob la versione L del 78 fece un'ulteriore balzo e divenne ancora più signorile ed elegante (ma pur sempre vista come sportiva) e la Giulietta venne a sua volta resa più sportiva.

Purtroppo la 90 non ebbe tanto successo per due motivi: design anonimo e carattere sotto le attese, a causa della scelta infelice del cambio lungo che ne mortificava le doti di potenza. La 75 al contrario venne identificata da subito come sportiva, sia per la linea che per il carattere, grazie ai cambi corti. Si cercò di rimediare con la 90 super nel 1986, dotandola degli stessi cambi della 75 (corti) ma ahime la frittata era fatta, inesorabilmente la 75 spiccò il volo, si aggiunge anche il fatto che appena l'anno dopo venen presentata la 164, che ebbe un clamoroso successo.

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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....

Purtroppo la 90 non ebbe tanto successo per due motivi: design anonimo e carattere sotto le attese, a causa della scelta infelice del cambio lungo che ne mortificava le doti di potenza. .....

Io direi che la prima motivazione ci ha messo una buona mano nel contribuire al fallimento del modello...:| preso per certo che le scelte in fatto di rapportatura del cambio si sono rivelate un boomerang. Io avevo letto che nei primi mesi di commercializzazione la 90 aveva venduto in modo discreto...fino a quando non è uscita la 75. Che era più sportiva sia come design che come comportamento stradale...e allora cosa si può dire? Mica la gente è scema. Costava pure meno della 90...:(

Non so quali fossero i capitolati imposti a Bertone nel ricarrozzare l'Alfetta, a parte mantenere il giro porte: ma di sicuro non ne è venuto fuori un capolavoro, specialmente nella parte posteriore IMHO.

Fatti i dovuti confronti, trovo che fosse riuscito meglio il lavoro fatto dalla Fiat nel far diventare Argenta la 132...:roll:

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Aggiungerei anche il fatto che i primi mesi di produzione di 90 non furono esenti da problemi di affidabilità di vario genere, che non fanno mai bene, e specialmente nel periodo in cui un'auto si sta proponendo nel passaparola della gente.

Anche Chirico nel suo libro ricorda come l'esordio non fosse dei più esaltanti, arrivando al punto da definire un programma per intervenire a fondo sui problemi della 90, quando ormai l'auto era sul mercato da svariati mesi.

Le cose migliorarono successivamente, ma comunque il tempo rimasto era poco, e la 75 era una forte rivale in casa.

Penso che 75 ebbe anche il merito (e quindi il riconoscimento nelle vendite) di essere molto più Alfa "come doveva essere" in fatto di design, proprio paragonata alla 90, che un anno prima aveva forse dato l'impressione che il design Alfa stesse andando nella direzione sbagliata...in fondo negli ultimi anni il design Alfa aveva dato qualche dispiacere... una vecchia 6 per ammiraglia, restyling con la plastica, che vabbè, era il suo momento, ma che su certe Alfa rovinavano tutto, il lancio di Arna, il Duetto spoilerato in maniera orrida... c'era la 33 che salvava, ma in effetti vedersi dopo queste cose il lancio di 90, secondo me metteva un po' di ansia per il futuro stilistico.

Probabilmente 75 apparve anche come una gran bella boccata d'ossigeno. Cioè, non era nuova nuova, ma quanto era più riuscita e Alfa? Tantissimo.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Ricordi di un bambino (ex)

erano gli anni 60, erano alla fine.

Il paese era già in subbuglio ma la crisi petrolifera era ancora distante.

Mio padre con i colleghi d'uffico parlava di tempi casello/casello, di quanto impieghi ad arrivare a GE.

Lui lavorava ai tempi per una multinazionale tedesca, i suoi colleghi arrivavano a MI con il Maggiolino, qualche alto dirigente con la BMW, il gran capo con MB.

Mio padre ormai da anni, dopo l'infelice esperienza Jm3 guidava Alfa, guidava Giulia; prima 1.3 poi 1.6.

..e sbeffeggiava i colleghi tedeschi con i loro macinini o le loro bare ambulanti.

Nell'ufficio di mio padre tanti guidavano Giulia.

Nel '71 il salto di categoria, si va da Minetti (1° concessionario Alfa Romeo al mondo, attivi fin dal 1910 in quel di Milano, la mecca alfista).

..e da Minetti si decide per la 2000.

Io ero piccolo, ma la felicità dentro di me era al massimo (infatti il 2000 è satata una delle storiche che ho fortissimamente voluto).

I tempi casello-casello si riducono ulteriormente, la Liguria è più vicina.

Presentazione Alfetta, mio padre viene invitato da Minetti ad un aperitivo con relativa presentazione.

Io ci sono, con noi suoi colleghi Alfisti e non con relativi pargoli.

Io interessato, gli altri bimbi portati li quasi per forza (autopareristi si nasce)

Una blu l'altra bianca, due esemplari in visione (ovviamente 1.8 unica cilindrata possibile)

..................rimasero tutti delusi. :shock::shock::shock:

Scendere da una 2000 con i suoi interni in legno e salire su Alfetta 1.8 lasciava l'amaro in bocca.

Anche Giulia Super sembrava avere un interno più ricco. :shock:

Il collega lancista che arrivò in Flavia cominciò a sbeffeggiarli. :? :?

Rimasero tutti delusi.

A ripensarlo oggi rimane inspiegabile.

L'entrata in produzione della 1.6 economica (la monofaro) agli occhi dei 1750/2000 isti la faceva sendere ancora di considerazione.

Per anni Alfetta sembrò più la sostituta di Giulia che di altro.

Poi le cose cambiarono.

6 continuava ad avere rinvii e 2000 non ebbe una sostituta.

Cosi Alfetta divenne una berlina più importante grazie anche alla motorizzazione 2000.

Giulietta si stabilizzò nella fascia 1.3-1.8 che alla fine era quella di Giulia.

Alfetta era divenuta il Top Alfa Romeo anche dopo l'arrivo di 6.

Mio padre si riavvicinò ad alfa (dopo peregrinazioni in Peugeot, Lancia e R30) con Alfetta 2000 (1981) e con la splendida Quadrifoglio ultima serie (83).....dopo arrivarono 90 ecc.

Però capire se Alfetta fosse alla sua nascita una vera E (come diremmo noi oggi) è ben difficile.

Agli occhi dei Giulisti (2000milisti) lo divenne solo alla fine degli anni 70.

Di certo non si poteve definire una D quello lo era Giulia e poi Giuletta.

Qualche anno fa mi offrirono una 1.8 seconda serie, andai a visionarla con il 2000 per vedere se l'effetto era uguale.

Dopo 35 anni non cambiò nulla :|

A fronte di una linea splendida fecer per troppo tempo un interno non all'altezza (a mio avviso ovvio)

Solo con 2000L le cose cambiarono.

Quadrifoglio 83 per me rimane il Top dell'epoca, preferibile anche a 90.

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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Io direi che la prima motivazione ci ha messo una buona mano nel contribuire al fallimento del modello...:| preso per certo che le scelte in fatto di rapportatura del cambio si sono rivelate un boomerang. Io avevo letto che nei primi mesi di commercializzazione la 90 aveva venduto in modo discreto...fino a quando non è uscita la 75. Che era più sportiva sia come design che come comportamento stradale...e allora cosa si può dire? Mica la gente è scema. Costava pure meno della 90...:(

Non so quali fossero i capitolati imposti a Bertone nel ricarrozzare l'Alfetta, a parte mantenere il giro porte: ma di sicuro non ne è venuto fuori un capolavoro, specialmente nella parte posteriore IMHO.

Fatti i dovuti confronti, trovo che fosse riuscito meglio il lavoro fatto dalla Fiat nel far diventare Argenta la 132...:roll:

90

Argenta

Trevi

tre modelli tappabuchi in attesa delle Progetto 4.

90 a me è sempre piaciuta, e anche molto (ma io sono strano e non faccio testo :pz:lol: )

Però chi voleva l'ammiraglia o aspettava 164, quando mio papà firmò per 90 Super 2.0 6V salutò il commerciale con "ci vediamo per 164", era considerato da tutti di transizione; o si rivolgeva alla concorrenza (Thema in primis)

Chi voleva la sportiva prendeva 75, che non aveva il 2.0 6V ma ti dava il 2.5 o se volevi il 1.8 turbo.

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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concordo con Duetto circa il fatto che gli interni delle Alfetta prima serie erano un po sottotono, almeno da chi era abituato non solo alle precedenti 1750 e 2000. Con il restyling del 1977 e l'allungamento di 10cm fecero una Alfetta ben più pretenziosa (ma più morbida) e con la L si raggiunse a mio avviso un ottimo livello, culminato poi con la Quadrifoglio Oro.

un esempio, per chi veniva da questi interni

1750_INT.jpg

sopra 1750, sotto 2000

2000_INT.jpg

vedeva un po sottotono questi di Alfetta prima serie

aialfaromeoalfettavistaev2.jpg

mentre già si migliorò parecchio con la L (in foto la mia :lol::lol:)

P1000501.jpg

P1000503.jpg

e si raggiunse il top con la QO

DSC_0180.jpg

però gli interni della 90, pur con l'uso ormai generalizzato della plastica, non sono per nulla male:

90_interno.jpg

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