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Europa e aiuti al settore auto


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io non ho capito una cosa però...in un momento come questo non bisognerebbe spingere la gente a comprare, in questo caso auto, per far ripartire il tutto, anche solo per "sfizio"?

ma soprattutto Luigi è saggio perchè non cambia auto...o perche non la cambia con una meno veloce? :D

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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Esatto, prima dice una cosa (bisogna spingere la gente a comprare) e poi si contraddice elogiando la saggezza del figlio poiché ha deciso di non cambiare l'auto.

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Think: si va definendo l'aiuto statale della Norvegia

La piccola casa norvegese Think aveva recentemente annunciato di aver stoppato la produzione in seguito all’esaurimento della liquidità. Oggi sembra che la situazione si sia sbloccata con un prestito a breve scadenza che dovrebbe traghettare l’azienda verso un’iniezione di fondi privati.

Il prestito è costituito da fondi misti, pubblici e privati, e di fatto limita il coinvolgimento governativo nella vicenda, anche se solo in parte. Tra martedì e mercoledì tutti i dettagli dell’aiuto verranno definiti.

Il denaro garantirà alla Think la sopravvivenza per i prossimi due mesi (non saranno assemblati nuovi esemplari, ma solo completati quelli in stand by), il tempo necessario a istituti di credito e investitori privati interessati all’attività per definire i dettagli di un’eventuale cordata.

Via | GreenCarCongress

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Il Primo Ministro Gordon Brown ha dichiarato che è possibile l'arrivo a breve termine di aiuti all'industria automobilistica Britannica, in particolare a Jaguar/Land Rover e a GM/Vauxhall, con l'obbiettivo di cercare rimettere in moto l'economia.

Brown backs UK car industry

The prime minister has hinted at the possibility of a short-term loan to help Jaguar Land Rover through the economic crisis.

Both Gordon Brown and the chancellor, Alistair Darling, have said that the government will help out. Speaking in Liverpool, with specific reference to Jaguar Land Rover and General Motors’ Ellesmere Port Vauxhall plant, the prime minister said: “We are talking to the motor industry about what we can do to help.”

The government’s statement was in stark contrast to today’s announcement by Nissan that it will cut up to 1200 jobs at its Sunderland plant.

Darling said the government “will do whatever it can to support Jaguar Land Rover”.

Brown said: “Jaguar Land Rover has owners and we are prepared to talk to them about how the downturn can be dealt with, but in the first instance, the company is going to have to make its own decisions. The issue is to get the economy moving again.”

Immagino che anche Nissan entrerà in ballo, viste le ultime notizie poco confortanti.

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Potrebbero fornire sgravi fiscali a chi impianta nuovi siti industriali, anzichè far produrre tutto in romania, cina, india e pretendere che in madrepatria sopravvivano tutti di servizi (fumo...):roll:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Opel riceve 1,8 miliardi di euro dalla Germania

Aiuti di Stato superiori alle aspettative per uscire dalla crisi

La Germania ha deciso: Opel riceverà 1,8 miliardi di euro per affrontare la crisi che avanza. La controllata di General Motors ha ottenuto molto di più di quello che Carl-Peter Forster, responsabile di GM Europa aveva chiesto a novembre, indicando una cifra "poco più alta del miliardo di euro", anche se Opel deve ancora formalizzare la propria richiesta di aiuti in un incontro programmato per il 13 gennaio con il ministero dell'Economia. A riportalo è l'agenzia Bloomberg che cita Joachim Winkler, portavoce del ministero dell'economia del Reno-Palatino, uno dei quattro stati tedeschi dove si trovano gli stabilimenti Opel.

"La nostra è stata una decisione positiva", ha commentato con soddisfazione Winkler. "Stiamo attraversando una sfida economica senza precedenti dovuta alla particolare congiuntura a livello globale", gli ha fatto eco Forster. La scelta è dunque stata dettata, come aveva anticipato il Cancelliere Angela Merkel, dalle particolari condizioni interne alla nazione. In Germania gli operai impiegati alla Opel sono 26 mila e il timore che la crisi possa mettere questi posti di lavoro a rischio è molto alta. Dopo il calo delle immatricolazioni nei mesi scorsi e la riduzione della produzione in alcuni stabilimenti, le previsioni di vendita per il 2009 non promettono nulla di buono e l'intervento dello Stato è diventato, se non obbligatorio, concreto, come è già accaduto in Francia e in Svezia con altri marchi. Resta ancora su posizioni incerte Bruxelles, che, nonostante le promesse, non ha finora stanziato alcun aiuto comunitario all'industria dell'auto.

Autore: Eleonora Lilli

da OmniAuto.it

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Marchionne: «Servono azioni di sostegno al settore auto a livello europeo»

La nota dell'ad di Fiat dopo la decisione di Moody's di mettere in revisione i rating della casa automobilistica

Sergio Marchionne (LaPresse)TORINO - Fiat chiede interventi di sostegno al comparto auto a livello europeo. «La decisione di Moody's di porre sotto osservazione il rating della Fiat ( Moody's ha messo i rating della casa automobilistica in revisione per un possibile downgrade a "junk" ndr) è strettamente collegata alla generale situazione di difficoltà che sta attraversando il comparto automobilistico a livello mondiale». È quanto sottolinea in una nota l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne.

LA NOTA - «Siamo consapevoli - precisa Marchionne - che il business dell'auto è messo a dura prova dalla crisi che ha colpito prima il mondo della finanza e adesso anche l'economia reale. In considerazione dell'alto tasso di occupazione, diretta e indiretta, si rendono quanto mai necessarie ed urgenti azioni di sostegno a livello europeo. Solo una strategia di intervento comune, o per lo meno condiviso, può, tra l'altro, evitare - conclude - quella disparità da Paese a Paese che sta creando condizioni di diseguaglianza tra i diversi costruttori, falsando l'equilibrio dei mercati e violando i più elementari principi della concorrenza previsti dal mercato unico europeo».

TITOLO - Intanto a pochi minuti dalla chiusura il titolo Fiat perde oltre il 5%. Intensi gli scambi: sono passati di mano oltre 29 milioni di pezzi, contro una media dell'intera seduta di 17,970 milioni negli ultimi trenta giorni.

da Corriere.it

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