Vai al contenuto

Europa e aiuti al settore auto


Messaggi Raccomandati:

  • Risposte 370
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Allarme concessionari: senza aiuti chiudiamo

Dal governo serve una risposta chiara, il 40% potrebbe fallire entro il 2009

La situazione del mercato automobilistico si complica. Il calo generale delle immatricolazioni, dall'Europa agli USA passando per l'Italia, sta portando con sè una valanga di conseguenze negative. Meno domanda significa meno produzione in fabbrica, meno ricavi per i concessionari e meno profitto per le Case automobilistiche. In cifre, è stato calcolato dalle Associazioni di categoria italiane che senza interventi da parte del governo si passerà dai 2 milioni 150 mila immatricolazioni del 2008 a 1 milione e 850 mila con la chiusura di due fabbriche in 2 anni. E se le Case automobilistiche sono costrette a fare i conti con una situazione economica senza precedenti e con la fine degli incentivi per la rottamazione preparando nuove promozioni, i concessionari non ce la fanno più e si ipotizza la chiusura per almeno il 40% di essi entro il 2009.

Un giorno prima del vertice politico-industriale che esaminerà un piano di rilancio dell'intero settore, abbiamo sondato gli umori di chi con le auto "ci vive". "Qui non si tratta di vendere qualche auto in più, qui si chiudono le fabbriche", ha detto Vincenzo Malagò, presidente di Federaicpa, la federazione che raggruppa i maggiori concessionari italiani. "La politica faccia le scelte giuste anche a livello europeo per programmare l'industria automobilistica quando ci sarà la ripresa economica. Noi lo diciamo da tempo che in Europa si producono 2 milioni di auto di troppo''.

"E' da qualche anno che noi concessionari riferiamo alle Case che la produzione di automobili è superiore alla richiesta di almeno un 10%", ha confermato Luciano Merlin, presidente dell'Associazione Concessionari Italiani SEAT e Responsabile Commerciale della Merlin Automobili. "Non è ragionevole continuare a forzare il mercato riempiendo in misura sproporzionata i parchi auto dei concessionari di KM 0 (auto dimostrative e aziendali) solo per soddisfare numeri, con il dannoso risultato di imporre costi e perdite finanziarie spesso letali per le aziende stesse oltre ad inquinare il vero valore del veicolo nel mercato dell’usato. In questo modo si rischia di non lavorare con una reale percezione delle potenzialità del nostro mercato", ha aggiunto, ribadendo la necessità di incentivi alla rottamazione.

Domani a Palazzo Chigi è molto probabile che si parlerà anche di questo, così come di aiuti diretti all'industria, seppure la Lega abbia già detto NO al rifinanziamento di Fiat. "Sarebbe opportuno da parte del nostro governo, oltre agli incentivi, di intervenire anche con la riduzione dei costi riferiti ad assicurazioni, passaggi di proprietà, bollo e come qualche altra nazione ha in preventivo ridurre l'IVA per l'acquisto di vetture nuove", ha detto Piero Branca, manager Volkswagen presso gli Autocentri Balduina S.r.l., la cui opinione è simile a quella di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente dell'Unione Concessionari Italiani smart e Mercedes, che dal governo si aspettia "una risposta chiara. O è sì oppure è no, l'importante è che arrivi una risposta definitiva. L'attesa sta paralizzando il mercato, già sofferente, e l'eccessiva aspettativa rischia di deludere e peggiorare la situazione".

Da giorni anche l'UNRAE, che esprime il punto di vista delle Case automobilistiche estere in Italia, chiede misure urgenti a sostegno del settore, per cui si prevede un 2009 ancora più buio. "Il 2008 è stato un anno difficile e il 2009 sarà anche peggio. Aveva ragione l'avvocato Agnelli quando diceva che il mercato italiano vale al massimo 2 milioni di auto. Le altre sono una forzatura'', ha detto all'AdnKronos Andrea Colaneri, manager dell'omonimo gruppo che distribuisce i marchi Fiat, Citroen, Hyundai, e Mitsubishi a Roma. ''Le case automobilistiche sono costrette a fare promozioni in questo momento gennaio e febbrario sono mesi storicamente difficili per il mercato. Ci vogliono quindi stimoli importanti. Le case devono seguire il mercato", ha proseguito, con la stessa fiducia di Mario Silva, rappresentante dell'Associazione Concessionari Volvo. "Sono fiducioso che interverranno provvedimenti che riusciranno a fare superare questa, per molti versi, drammatica situazione, ma non potremo pensare sempre di risolvere i problemi con l'intervento di aiuti esterni", ha detto, sottolineando come però "i cambiamenti più importanti dovranno avvenire da subito e a partire dalle Case produttrici".

I Costruttori hanno anche la responsabilità di "rivedere i piani di produzione e le alleanze strategiche", come ha detto Michele Lombardi, presidente dell'Unione Concessionari Skoda. Tuttavia, è pur vero che "i tempi di risposta di un sistema produttivo così complesso come l’auto sono lenti a fronte delle rapide oscillazioni dell’economia, sempre meno prevedibili, e questo farà sì che la sfida sarà molto lunga e difficile. Il 2009 si prospetta un anno durissimo e denso di avvenimenti che probabilmente rivoluzioneranno i pesi e gli equilibri fra i Costruttori a livello mondiale e fare una previsione oggi sui volumi anche a distanza di pochi mesi è impossibile".

Autore: Eleonora Lilli

1486064684650356737.gif.a00f8cace62773a93b9739b2906757ee.gif

Link al commento
Condividi su altri Social

Allarme concessionari: senza aiuti chiudiamo

Dal governo serve una risposta chiara, il 40% potrebbe fallire entro il 2009

La situazione del mercato automobilistico si complica. Il calo generale delle immatricolazioni, dall'Europa agli USA passando per l'Italia, sta portando con sè una valanga di conseguenze negative. Meno domanda significa meno produzione in fabbrica, meno ricavi per i concessionari e meno profitto per le Case automobilistiche. In cifre, è stato calcolato dalle Associazioni di categoria italiane che senza interventi da parte del governo si passerà dai 2 milioni 150 mila immatricolazioni del 2008 a 1 milione e 850 mila con la chiusura di due fabbriche in 2 anni. E se le Case automobilistiche sono costrette a fare i conti con una situazione economica senza precedenti e con la fine degli incentivi per la rottamazione preparando nuove promozioni, i concessionari non ce la fanno più e si ipotizza la chiusura per almeno il 40% di essi entro il 2009.

nel male una cosa positiva. Darwin...

...Noi lo diciamo da tempo che in Europa si producono 2 milioni di auto di troppo''.

"E' da qualche anno che noi concessionari riferiamo alle Case che la produzione di automobili è superiore alla richiesta di almeno un 10%"....
da qualche anno?? ma dov'erano questi monghi quando NEL 1988!! il mercato viaggiava verso record mai visti e le case impostavano la produzione conseguentemente proprio perchè avidamende cieche di quello che stava succedendo??

Erano a contare i soldi nel sottoscala, erano... invece di fare qualcosa di concreto!!

Perchè c'erano quelli che DAVVERO avevano avvertito la cosa ed avevano pure scritto a chicchessia...

.... In questo modo si rischia di non lavorare con una reale percezione delle potenzialità del nostro mercato", ha aggiunto, ribadendo la necessità di incentivi alla rottamazione.

...eh, già, perchè con gli incentivi invece lavori con la percezione reale!! ma chi è questo, topogigio?? vi rendete conto che gente manda avanti le aziend italiane (ma non solo!!)?? Ribadisco... DARWIN...

....intervenire anche con la riduzione dei costi riferiti ad assicurazioni, passaggi di proprietà, bollo e come qualche altra nazione ha in preventivo ridurre l'IVA per l'acquisto di vetture nuove", ha detto Piero Branca, manager Volkswagen presso gli Autocentri Balduina S.r.l., la cui opinione è simile a quella di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente dell'Unione Concessionari Italiani smart e Mercedes, che dal governo si aspettia "una risposta chiara. O è sì oppure è no, l'importante è che arrivi una risposta definitiva. L'attesa sta paralizzando il mercato, già sofferente, e l'eccessiva aspettativa rischia di deludere e peggiorare la situazione".
questo è sacrosanto, o fai o non fai...

riguardo agli interventi proposti, a mio parere, IVA a parte, dovrebbero essere permanenti, altro che stato di crisi...

DARWIN anche per lo stato italiano!!

....Aveva ragione l'avvocato Agnelli quando diceva che il mercato italiano vale al massimo 2 milioni di auto...
per Odino, mi ridono anche i tarzanelli, sbuffo come un bufalo pieno di freccie ::~

Ma chi c'era, negli anni 80 e 90 quando si è impostata la capacità produttiva, a gestire la fiat (e le altre)??? la bella Ubalda??

Ma porcozio,non si vergognano neanche di riproporre certe cose!!

Impuniti...

E cmq, altro che 2 milioni... il mercato italiano per funzionare secondo regole commerciali che facciano contenti tutti non deve essere sopra 1,7 max 1,8 milioni.

Il resto è fuffa finanziaria.

ps: visto che io penso (e mi auspico che qualcosa succeda per far si che si realizzi) che l'italia non dovrebbe avere oltre 35 milioni di abitanti, invece che 60, beh il mercato allora sarebbe giusto sopra il milione di vetture.

Ergo, RAUS...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

Rompo le scatole egoisticamente: non si potrebbe fare qualche bell'incentivo per toglierci dalle palle tutti quei cazzo di furgoni/camion leggeri diesel aspirati non catalitici che ancora intasano le nostre strade?

Non se ne può più di rompere le palle alla gente di cambiare le €3 per le €4 quando ancora girano ammassi di latta targati PC 0000001, veicoli che ormai risalgono ancora alla metà degli anni '70 e che ti intossicano se li hai davanti nonostante il ricircolo del'laria inserito, lasciamo perdere se ci sei dietro in moto :roll:

Oltre che aiutare la produzione si aiuterebbero pure i miei polmoni :roll:

 

花は桜木人は武士

Link al commento
Condividi su altri Social

Cito da corriere.it:

LEGA - C'è chi però come la Lega continua a puntare i piedi sui possibili aiuti alla Fiat da parte dello Stato. E lancia una proposta choc. «L’unica soluzione per poter aiutare il settore dell’auto, che in Italia è Fiat, è di acquisire da parte dello Stato e a costi bassi pacchetti azionari della società, dopo un aumento di capitale, in attesa del rilancio economico». E’ quanto dichiara, in una nota, il capogruppo della Lega in commissione Bilancio del Senato, Alberto Filippi, secondo il quale bisogna partire dal presupposto che «non debba essere sempre il contribuente italiano a sostenere in momenti di difficoltà la casa torinese. Quando la Fiat è momenti di splendore - afferma Filippi - non mi sembra che lo Stato ne ricavi qualcosa. Con l’acquisto dello Stato di pacchetti azionari del gruppo Fiat, si eviterebbero casse integrazioni, rilanciando così il settore senza che il contribuente debba omaggiare a fondo perduto».

Anche il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, (leghista) ribadisce il suo no agli aiuti alla Fiat: «Un conto è se si interviene sull’intero settore, un conto è se lo si fa su una singola azienda. Sessantamila posti non sono a rischio solo alla Fiat ma in tanti altri settori. Quindi no agli aiuti solo alla Fiat, si possono prendere in considerazione interventi su tutto l’indotto automobilistico».

D'ALEMA - Il malcontento della Lega trova d'accordo anche l'ex ministro degli Esteri e dirigente del Pd Massimo D'Alema: «A questo punto un aiuto alla Fiat mi sembra inevitabile. Ma il problema è che manca una politica industriale per cui alla fine si farà un favore alla Fiat e credo che questo irriterà gli altri imprenditori e in particolare le piccole e medie imprese» ha detto intervistato a Zona Severgnini su Sky Tg24.

GRAN BRETAGNA - Intanto proprio alla vigilia del tavolo a Palazzo Chigi il governo britannico ha annunciato gli aiuti al settore dell'auto, ma, come ha precisato un portavoce di Downing Street «non si tratta di un salvataggio» come quello offerto alle banche. Il piano prevederebbe però aiuti al settore per 2,5 miliardi di euro.

Mi sento di condividere la frase di D'Alema evidenziata in grassetto.

Modificato da Dodicicilindri

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

Cito da corriere.it:

Mi sento di condividere la frase di D'Alema evidenziata in grassetto.

quello che non pote' la crisi (che mi lascia piu' tempo di prima) lo poterono certe affermazioni che mi portano a rispondere (dopo tanto tempo):

mi sento di condividere solo che qui manca...no i SOLDI!!!!!

e quei pochi che ci sono vanno spesi bene e in modo che rimangano in italia, mentre , stante lo share di mercato con i soliti interventi il 70 % andrebbe di filato all'estero.

poi anche se ci fossero i soldi mi domando se dobbiamo continuare a sostenere un mercato palesemente drogato e non mi riferisco a i soli incentivi ma anche a idee come questa:

Personalmente accantonerei per il momento l'idea di incentivi alla rottamazione, per concentrarmi su altri obiettivi, ad esempio:

B) anticipare l’ammortamento da quattro a due anni, allo scopo di favorire il ricambio delle flotte, e l’innalzamento dei limiti della quota annua di ammortamento (oggi fissata al 40% su 18mila euro) almeno al 50% su 36mila euro

Si tratta di due espedienti abbastanza semplici che forse darebbero un pò di ossigeno al settore.

il 40% dell'importo fatturato con massimo 18.000 euro significa una FATTURA MAX da 45.000 euro ( di cui il 40% = 18.000) e quindi una auto da piu' di 50.000 euro a listino.

adesso un auto da 50k non basta per rappresentanza ? o non dura 4 anni ? ..DARWIN uber alles !

per favorire in consumi di gente che realmente usa l'auto per lavoro (parlo di uno a caso come me che ha l'auto aziendale) il tetto dovrebbe essere addirittura abbassato : un auto da 30/35 k dura 4 anni e Ti rappresenta finche' vuoi.....

pero' sarebbero di piu' ad usufruirne e senza contare che ci sarebbero anche auto italiche mentre oltre non esiste nulla.

e qui veniamo al secondo punto: aiuti a Fiat:

aiuti ad una azienda che ci ha messo un anno per mettere il GPL subappaltando tutto ad un fornitore esterno (landi) non merita un cazzo ( e infatti io a Novembre ho acquistato a buon prezzo (e in contanti ;)) l'auto della moglie con il GPL di BRC incluso)

una aumento di capitale sottoscritto dallo stato per aiutare Marchionne nella sua "pazza idea" (ma che prevede un piano imprenditoriale ed una politica industriale ) per quanto mi stupisca di me stesso non lo vedrei male

anche perche' sono convinto che la pippa mediatica che ha accompagnato la elezione del Neo presidente, sia stata orchestrata dalle lobby che sapendo ( a differenza della Regina elisabetta ) cosa stava succendendo avevano bisogno di quacuno che profondesse aiuti di stato ai privati (cosa molto diversa dal realizzare opere pubbliche con denaro pubblico come nel new deal) e quindi sono abbastanza fiducioso sul piano del Marpione

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

Link al commento
Condividi su altri Social

Rompo le scatole egoisticamente: non si potrebbe fare qualche bell'incentivo per toglierci dalle palle tutti quei cazzo di furgoni/camion leggeri diesel aspirati non catalitici che ancora intasano le nostre strade?

quoto..girano certi cadaveri.....

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.