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Piani GM per la sopravvivenza e aiuti del Governo Americano


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Guest EC2277
General Motors, l'ora del Chapter11.

I vertici di General Motors hanno avanzato richiesta formale di fallimento depositando presso la corte di New York tutta la documentazione necessaria ad accedere al Chapter 11, la procedura tipica della normativa statunitense in cui la società accede alla protezione dai creditori. Secondo le carte depositate, alla fine di marzo le attività di General Motors avevano un valore di 82,29 miliardi di dollari, mentre le passività arrivavano a 172,81 miliardi. Intanto, il numero uno di General Motors ha dichiarato che ci sono 3 possibili offerenti per la controllata SAAB, precisando che Fiat difficilmente potrebbe far parte della partita. Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato sulla società svedese, invece, ci sarebbero due offerte interessanti. Secondo alcune indiscrezioni gli obbligazionisti del colosso automobilistico statunitense avrebbero dato il via libera allo scambio tra debito e azioni, operazione che consentirebbe ai bondholder di diventare azionisti con una quota del 25% della nuova società che andrà a gestire le attività profittevoli di GM.

Nel corso del week-end era stato ufficializzato l’accordo per una partnership industriale tra Magna e Opel, il gruppo automobilistico europeo controllato da General Motors. Niente da fare, quindi per Fiat. Secondo quanto riportato dalla stampa, il gruppo automobilistico italiano potrebbe ripiegare sulla svedese SAAB e sulle attività sudamericane di General Motors. Tuttavia, il governo tedesco non avrebbe chiuso definitivamente il caso Opel. Il gruppo automobilistico italiano e un’azienda cinese potrebbero rientrare nella partita. Secondo i politici svedesi, dopo l’accordo tra Magna e Opel, la posizione di SAAB sarebbe diventata più critica.

Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di domenica 31 maggio, il costo totale per il salvataggio di General Motors dovrebbe attestarsi intorno ai 50 miliardi di dollari, mentre il debito della nuova società non dovrebbe superare i 17 miliardi.

Dopo l’uscita dal paniere Dow30, il titolo General Motors è stato escluso dall’S&P500, l’indice più importante di Wall Street.

General Motors ha dichiarato di aver raggiunto un accordo preliminare per la cessione della controllata Hummer, il marchio che produce i noti fuoristrada. I vertici della società, che non hanno specificato l'identità della controparte, non hanno fornito nemmeno dettagli sulle caratteristiche finanziarie dell'operazione, che sarà chiusa nel terzo trimestre del 2009. L'operazione salverebbe 3mila posti di lavoro negli Stati Uniti.

Nel mese di aprile le immatricolazioni di automobili di General Motors sono scese da 269mila veicoli a poco meno di 191mila unità (-30%). I vertici della società automobilistica hanno ribadito che la produzione nel secondo trimestre si attesterà a 390mila veicoli, meno della metà dello scorso anno. Sempre nel mese di aprile le vendite di Ford sono scese da oltre 213mila unità a 161,5mila unità (-24%).

Secondo Nicola Pegoraro, Direttore Investimenti di una sgr italiana, "ora che General Motors ha portato i libri in tribunale ed ha incominciato la procedura di amministrazione controllata, il prezzo dei titoli è rimbalzato in modo sostanzioso se si guarda ai valori percentuali di partenza, molto meno se si parla del nominale originario. Rispetto a quotazioni addirittura inferiori al 5% del nominale degli ultimi giorni di maggio, il prezzo è salito negli ultimi giorni a 12-13".

Fonte:General Motors, l'ora del Chapter11

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Guest EC2277
General Motors erogherà 2,5 miliardi di dollari in favore di Delphi.

General Motors, ricalcando di fatto la scelta operata da Ford con Visteon, erogherà 2,5 miliardi di dollari in favore del fornitore Delphi, nato come spin-off proprio da GM nel 1997 ed oggi in fase di bancarotta controllata, come l’ex-casa madre e lo stesso concorrente Visteon.

Secondo Automotive News, oltre a GM, anche il fondo di investimenti Platinum Equity interverrà per tirare Delphi fuori dalla bancarotta (che dura da quattro anni), investendo 750 milioni di dollari e guadagnando così il controllo dell’azienda, una volta terminate le procedure regolate dal Chapter 11.

Delphi emergerà dalla bancarotta con un capitale di 3,6 miliardi, ma ancora non è stato reso noto chi metterà i rimanenti 350 milioni. GM per ora ha confermato che dirigerà la produzione in cinque delle fabbriche Delphi.

Fonte: General Motors erogherà 2,5 miliardi di dollari in favore di Delphi

Che faccio: apro un topic relativo anche alla Visteon oppure si apre un topic che parli di tutto il Gruppo Ford facendoci confluire, con un apposito link, anche i topic già aperti dedicati alla Volvo ed alla Mercury?

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  • 4 settimane fa...
Guest EC2277
GM, uscire presto da bancarotta o fornitori falliranno.

DETROIT (Reuters) - General Motors deve uscire al più presto dalla bancarotta per evitare un "colpo fatale" ai suoi fornitori che causerebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro. Lo ha detto ieri notte il Ceo Fritz Henderson in una istanza presentata al tribunale che cura la procedura fallimentare.

"Molti fornitori di GM sono già in crisi di liquidità e le difficoltà sono esacerbate dalla chiusura temporanea di diversi stabilimenti GM. Se la nuova GM non comincia a operare in fretta, molti di loro soffriranno ulteriori riduzioni draconiane dei ricavi e un azzeramento degli utili", ha detto Henderson.

Nella giornata di ieri dal tribunale è arrivato il via libera all'utilizzo dei 33,3 miliardi di dollari di aiuti pubblici dai governi di Usa e Canada che dovrebbero "traghettare" la casa automobilistica oltre la delicata fase iniziata con il ricorso ufficiale alla procedura fallimentare del 1 giugno.

Ora il Ceo vuole concludere più in fretta possibile la cessione degli asset "sani" della vecchia GM alla nuova società che ne erediterà il nome. Sulla cessione il tribunale non si è ancora pronunciato e alcuni sindacati aziendali, tra cui Iue-Cwa e United Steelworkers, hanno presentato obiezioni alla vendita.

Al momento, 13 stabilimenti di GM negli Stati Uniti sono chiusi per un periodo che potrà arrivare a 11 settimane al fine di ridurre la produzione e le scorte durante la riorganizzazione del gigante dell'auto.

Una quindicina di fornitori di parti auto sono falliti o hanno subito il pignoramento dei beni da parte dei creditori in America dall'inizio dell'anno.

Fonte: GM, uscire presto da bancarotta o fornitori falliranno | Business | Reuters

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General Motors

ORA PUÒ VENDERE GLI ASSET "SANI"

Pubblicata il 06/07/2009

È arrivato il via libera del Tribunale fallimentare di Manhattan alla vendita degli asset "sani" di General Motors - tra cui i marchi Chevrolet e Cadillac - a una nuova società controllata dai Governi americano e canadese e da un fondo di assistenza sanitaria della Uaw, il potente sindacato dell'auto di Detroit. In una sentenza di 95 pagine, il giudice federale Robert E. Gerber ha accolto la tesi di GM secondo la quale la vendita degli asset migliori era necessaria per la sopravvivenza del business.

La vendita andrà ora perfezionata entro giovedì. E così, dopo Chrysler, anche per la nuova GM si profila un'uscita dalla bancarotta controllata in tempi record. Naturalmente il resto del colosso Usa in agonia resterà sotto la tutela del tribunale fallimentare per la liquidazione e il soddisfacimento dei creditori.

La nuova GM sarà un'azienda sensibilmente più snella, con un minor numero di marchi e più focalizzata su prodotti eco-sostenibili. A questo proposito General Motors, pur nel pieno del tourbillon finanziario, prosegue lo sviluppo della sua Chevrolet Volt (nella foto), auto elettrica a percorrenza estesa, spinta da un motore a batterie ricaricabile grazie a un motore termico ausiliario. Sono pronti i primi veicoli di pre-produzione (saranno 80 per fine ottobre) che verranno impiegati per test, verifiche, collaudi e prove di crash da qui fino alla prevista commercializzazione dell'auto, alla fine del prossimo anno.

da quattroruote.it

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  • 2 settimane fa...
da quattroruote.it
General Motors; Ex Ceo Wagoner se ne va con maxibonus di 10 mln

La compagnia salvata dall'intervento pubblico

Il Riformista

Detroit, 15 lug. (Ap) - L'ex presidente e Ceo di General Motors, Rick Wagoner, 56 anni, andrà in pensione il primo agosto, portandosi via un benefit che la compagnia ha valutato in oltre 10 milioni di dollari. La General Motors ha ricevuto aiuti governativi per 50 miliardi di dollari, al fine di evitarne il fallimento. Il maxibonus al manager che l'ha guidata per 32 anni non potrà non creare polemiche

polemiche?

eh, direi.

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