Piani GM per la sopravvivenza e aiuti del Governo Americano

[Regazzoni]

O se lo bevono, o fanno finta, perchè l'alternativa per Obama è vedere 47.000 licenziamenti. Non sarebbe un bel modo di cominciare il suo mandato, non trovi?

I 47.000 licenziamenti non sono l'alternativa.

Fanno pure loro parte del pacchetto presentato, purtroppo.

SOLO per quest'anno, tra l'altro.

Riguardo alla eterna diatriba idrogeno si/ idrogeno no, vi chiederei di spostarvi nell'apposita discussione.

[Matteo B.]

I 47.000 licenziamenti non sono l'alternativa.

Fanno pure loro parte del pacchetto presentato, purtroppo.

SOLO per quest'anno, tra l'altro.

Quoto..e il problema è farseli dare e nel contempo piantarne SUBITO a casa 47k.

il piano deve essere MOLTO CREDIBILE imho.

smetto con ot su H2.

[ACS]

si espongono a contestazioni di massa.....c'è gente col fucile spianato...

ripeto: mettici in mezzo il motore "solar-eolico" e c'è quello che gli contesta la cosa dopo un secondo.

Un discorso basato su H2 (pur futuribile) è molto più sostenibile/credibile di tante altre cose

[Matteo B.]

solo perchè di quello ne sentiamo parlare da 20 anni e ormai tutti pensano che sia a feasable way to get rid of oil...

[Dodicicilindri]

Per produrre l'H2 ci vuole l'elettricità, e avendo quella ci puoi fare i combustibili sintetici, magari partendo dalla distillazione frazionata della CO2 atmosferica.

Comunque siamo ot, anche se voglio aggiungere che concordo con ACS: si parla di fuel cell perchè sembrano cose fattibili, dato che se ne sente parlare da anni.

Scusate l'ot.

[simonepietro]

per chi vuol pupparselo intero

http://gmfactsandfiction.com/wp-content/uploads/2009/gm-restructuring-plan-021709-final.pdf

117 pagine, ma credo di non sbagliare a dire che Regazzoni abbia già puntualmente sintetizzato il tutto .

Per i più audaci ,buona lettura.

Modificato 18 Febbraio 2009 da simonepietro

[j]

I governi europei rispondono a General Motors

La Svezia non aiuterà Saab e la Germania riflette su Opel

Il futuro e la sopravvivenza di alcuni marchi controllati da General Motors dipende in buona parte dalle decisioni dei governi europei a cui il "Colosso di Detroit" ha chiesto aiuto. GM, dopo aver presentato al Dipartimento del Tesoro USA il proprio piano di riduzione dei costi che prevede un taglio da 1,2 miliardi di dollari per le sue attività in Europa, ha chiesto circa 6 miliardi di dollari a diversi paesi, tra cui Germania, Svezia e Regno Unito, dove, lo ricordiamo, controlla rispettivamente Opel, Saab e Vauxhall.

La Svezia però ha rispedito al mittente la richiesta di General Motors. "In pratica vogliono scaricare Saab nelle mani del contribuente svedese", ha detto "deluso" il Ministro dell'Industria svedese, Maud Olofsson, secondo cui deve essere la stessa GM a salvare dal tracollo Saab. In Germania, invece, il cancelliere Angela Merkel ha precisato che prima di decidere eventuali misure di sostegno vuole prima vedere il piano di risanamento di Opel. E, anche se il Ministro delle finanze Peer Steinbruck si è detto "scettico" su possibili aiuti di Stato al Marchio automobilistico, sembrerebbe che uno spiraglio ci sia. Secondo alcune anticipazioni rilasciate dal mensile tedesco "Manager Magazin" in edicola domani, la divisione finanziaria di Opel avrebbe chiesto allo Stato aiuti per circa cinque miliardi di euro sotto forma di garanzie sui crediti concessi ai clienti per l'acquisto di automobili. Un'indiscrezione che segue di poco la decisione del governo di accogliere una simile richiesta della divisione Volkswagen attiva nel settore del credito, la Volkswagen Bank, che ha ottenuto da Berlino garanzie per due miliardi di euro.

Nonostante però l'aggressivo piano di taglio costi, che si tradurrà in una perdita di 47.000 posti di lavoro, e le ottimistiche previsioni di GM di superare i problemi di solvibilità delle attività europee prima del 31 marzo 2009, l'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's continua a non cambiare il proprio giudizio: il rischio di bancarotta resta elevato sia per il 2009 che per il 2010. General Motors e Chrysler, secondo Standard & Poor's, hanno una percentuale di probabilità di chiedere la bancarotta pari al 70%.

Autore: Eleonora Lilli

da OmniAuto.it

[Regazzoni]

Signori, per Saab l'aria si fa fosca.

Le notizie cattive si rincorrono. Ieri il rifiuto categorico del Governo Svedese di sobbarcarsi Saab.

Sempre ieri si è saputo che GM prospetta che entro 10 giorni, nelle attuali condizioni, Saab è in bancarotta.

Ma le cose si sono ulteriormente accelerate. Oggi si terrà una riunione del direttivo Saab per prendere decisioni chiave sull'azienda e c'è chi prospetta proprio la dichiarazione di bancarotta.

Intanto la fabbrica di Trollhättan è già chiusa.

Sul fronte Opel le voci sono meno drammatiche.

Nel giochino "chiudo le fabbriche/non chiudo le fabbriche", GM potrebbe essere ad un passo dal colpaccio: vendere una quota di Opel al governo Tedesco.

In ogni caso GM ha detto che definirà entro settimana prossima il futuro assetto di Opel e Vauxhall.

[j]

Un po di gossip

Nessuno dei membri della task force designata dal presidente Barack Obama

per supervisionare la ristrutturazione di Detroit guida una Gm, una Ford o una Chrysler...

Chi deve salvare l'auto Usa

guida solo auto giapponesi

"Cosa guidano i politici?" Era chiaro che, in un momento come questo, si dovesse arrivare a temi del genere, al limite del protezionismo. Però negli Usa è scoppiato un mezzo scandalo, sollevato dal Washington Post: "Un esame delle auto possedute dai membri della task force - spiega l'autorevole quotidiano - designata dal presidente Barack Obama per supervisionare la ristrutturazione di Detroit mostra come le case americane sono in difficoltà".

Effettivamente, andando a guardare con cura, si scopre che i 10 maggiori consiglieri guidano solo vetture straniere, quasi tutte giapponesi per la precisione. Il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, ha una Acura Tsx, il numero uno del Consiglio Economico Nazionale, Lawrence Summers una Mazda Protege. Il direttore dell'Office of management e budget Peter Prszag ha una Honda (ma anche una Volvo) mentre il numero uno dell'agenzia per la protezione ambientale, Lisa Jackson, ha una Toyota Prius.

Dan Utech, uno dei senior advisor del segretario per l'energia Steven Chu, guida una Mini Cooper. Il capo dello staff del segretario ai Trasporti, Joan DeBoer, ha una Lexus, mentre il direttore dello staff del board per la ripresa economica della Casa Bianca, Austan Goolsbee, ha una Toyota Highlander. Nessuno, neanche per sbaglio, insomma, ha una Gm, una Chrysler o una Ford...

[TONI]

regaliamo a Steven Chu una 500 abarth