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Marchionne sulla crisi


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E' inutile fare previsioni al momento lo scenario si presta ad innumerevoli soluzioni. Sul fatto che FIAT possa essere ceduta non la vedo cosi facile considerate le resistenze politiche e sindacali che un simile scenario scatenerebbe per le sicure ricadute occupazionali che la cessione scatenerebbe portando all'inevitabile chiusura di stabilimenti produttivi.. Questa e' l'italia non il michigan e la differenza e' sostanziale. Come e' impensabile che la Francia permetta la cessione di PSA. Mai e poi mai qualunque sia il prezzo da pagare piuttosto la fondono con renault.

A me viene da pensare a questo scenario: 3 o 4 costruttori decidono di creare una societa' holding finanziaria partecipata con sede da qualche parte che controlla altre societa' che producono dei pianali, motori, componenti varie per tutti. I marchi restano proprieta delle rispettive case partecipanti che mantengono I propri centri di design servizi finanziari e poc'altro. FIAT o PSA si trasformano cioe in societa' di servizi in senso stretto mentre la Pippo holding di cui sono azionisti si occupa di fare il resto in maniera piu snella garantendo fortissime economie di scala. L'auto si trasforma cosi in un puro prodotto di marketing come desiderato da Marchionne. Le sto sparando grosse????? :D

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E' inutile fare previsioni al momento lo scenario si presta ad innumerevoli soluzioni. Sul fatto che FIAT possa essere ceduta non la vedo cosi facile considerate le resistenze politiche e sindacali che un simile scenario scatenerebbe per le sicure ricadute occupazionali che la cessione scatenerebbe portando all'inevitabile chiusura di stabilimenti produttivi.. Questa e' l'italia non il michigan e la differenza e' sostanziale. Come e' impensabile che la Francia permetta la cessione di PSA. Mai e poi mai qualunque sia il prezzo da pagare piuttosto la fondono con renault.

A me viene da pensare a questo scenario: 3 o 4 costruttori decidono di creare una societa' holding finanziaria partecipata con sede da qualche parte che controlla altre societa' che producono dei pianali, motori, componenti varie per tutti. I marchi restano proprieta delle rispettive case partecipanti che mantengono I propri centri di design servizi finanziari e poc'altro. FIAT o PSA si trasformano cioe in societa' di servizi in senso stretto mentre la Pippo holding di cui sono azionisti si occupa di fare il resto in maniera piu snella garantendo fortissime economie di scala. L'auto si trasforma cosi in un puro prodotto di marketing come desiderato da Marchionne. Le sto sparando grosse????? :D

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Ma l'auto non e' una scatola grigia da 5kg o un mattoncino coi pulsantini da un etto. E un prodotto intorno al quale lavorano produttori di pellame, di moquette, di cavi elettrici, di lampadine, di vernici, di abrasivi, di vetro di chip.... E potrei continuare per 15 minuti. Praticamente l'indotto e' sterminato, tutti lavoriamo prr l'auto :) l'auto e' un veicolo culturale indiretto mica da ridere se ci pensi. e'per questo che la maxifusione tra indiani o tedeschi che ci comprano non ce lo vedo. A meno che l'acquisizione miri solo ad eliminare marchi e non ad una strategia multibranding. ce lo vedi Ratan Tata fresco padrone fiat si rivolge alle maestranze di termini imerese e gli dice che vuole insegnargli a fare le auto? Ma sai I vaffa :)

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Neanche un po', a mio parere... infatti è esattamente quello che ho prospettato qualche post + sopra ;)

In ogni caso, lo spazio per qualche accorpamento + sostanziale rimane, e secondo me prima o poi lo vedremo.

L'accorpamento per me funziona tra elementi

compatibili. Tra americani ed americani funzionerebbe ad es. Tra americani ed itakiani e' morta prima di cominciare o quasi. Mi ci vedo renault che si fonde con peugeot ma non renaul che acquista fiat. Men che meno un cinese che prende un tedesco etc etc. A meno che la societa' sia talmente ridotta male che la vendita a chichessia sia l'unica panacea temporanea a tutti I mali e l'unica manoiera per una classe politica di respirare (vedi rover). Ma non e' il caso di fiat per ora, almeno secondo me. Il consolidamento ci sara' ma da qui a dire che in europa resteranno in due non mi sembra realistico a meno che quel due non sia una soluzione simile a quella da me prospettata in maniera terra terra poco sopra.

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Forse non sono stato spiegato bbbuono ;):D:mrgreen:

Lo schema che ho immaginato + sopra intende proprio prefigurare uno scenario dove le concatenazioni non sono di tipo "azionario" o "proprietario", perlomeno non nella gran parte. Proprio come nella tua Pippo Holding, però senza un'unica holding, cosa peraltro non da escludere, anzi ;)

Le megafusioni? non fungono con il modello industriale dell'auto conosciuto fin'ora. Ma cosa ci impedisce di pensare che le cosa possano cambiare proprio perchè, come abbiamo tutti convenuto, il mondo dell'auto è rimasto molto indietro a riguardo?

Voglio dire, anch'io oggi come oggi sono conscio che certe situazioni non funzionano, ma prima o poi i modelli di business cambiano, così come cambia la società.

Il problema della eliminazione di marchi vari è un non problema. Da quando esiste l'auto i marchi sono nati e morti, anche nomi pesanti e storici.

L'auto è sempre li, alcuni sopravvivono altri no. Ciò non significa hce in una strategia delineata come sopra (Pippo Holding o meno, ma compartecipazione diffusa per produrre componenti comuni) il problema diventa proprio solo di strategie di marketing... e volontà di attuarle ;)

ps: Ratan non verrebbe MAI in italia a pretendere di insegnare a fare le auto. Non è arrogante come certi sabaudi che si presentarono a Milano con la stessa prosopopea! tuttalpiù lo farebbe fare a qualche emissario teutonico, che lui si con cognizione e autorevolezza potrebbe imporre qualche processo virtuoso... :D:D:D

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Forse non sono stato spiegato bbbuono ;):D:mrgreen:

Lo schema che ho immaginato + sopra intende proprio prefigurare uno scenario dove le concatenazioni non sono di tipo "azionario" o "proprietario", perlomeno non nella gran parte. Proprio come nella tua Pippo Holding, però senza un'unica holding, cosa peraltro non da escludere, anzi ;)

Le megafusioni? non fungono con il modello industriale dell'auto conosciuto fin'ora. Ma cosa ci impedisce di pensare che le cosa possano cambiare proprio perchè, come abbiamo tutti convenuto, il mondo dell'auto è rimasto molto indietro a riguardo?

Voglio dire, anch'io oggi come oggi sono conscio che certe situazioni non funzionano, ma prima o poi i modelli di business cambiano, così come cambia la società.

Il problema della eliminazione di marchi vari è un non problema. Da quando esiste l'auto i marchi sono nati e morti, anche nomi pesanti e storici.

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ps: Ratan non verrebbe MAI in italia a pretendere di insegnare a fare le auto. Non è arrogante come certi sabaudi che si presentarono a Milano con la stessa prosopopea! tuttalpiù lo farebbe fare a qualche emissario teutonico, che lui si con cognizione e autorevolezza potrebbe imporre qualche processo virtuoso... :D:D:D

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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