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Supercar: tutto quello che accadde prima, durante e dopo.


PaoloGTC

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Cavolo paolo gtc ma tu hai una memoria di ferro ma che dico di ferro? d'acciao temperato pero' io continuo a leggerti con vero interesse eppoi fa sempre bene fare un tuffo nel passato altrimenti sto presente appare brutttttttttttttttttttttooooooooooooooooooooooo;)

Scherzi a parte bellissimo lavoro di narrazzione ;)

NON C'E PEGGIOR VIGLIACCO DI CHI SPUTA SENTENZE SENZA AVERE IL CORAGGIO DI AFFRONTARTI

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Beh in verità il mio merito è solo quello di traduttore. Il testo è stato scritto e pubblicato nel volume "Knight Rider Legacy" da due appassionati americani che visto il tremendo database raccolto negli anni, nel 2002 si sono trasformati in scrittori e hanno dato vita a questa piccola bibbia per gli amanti di Supercar.

Io ho solo tradotto in italiano il volume, per far sì che arrivasse in maniera facile da interpretare anche a tutti i fans della penisola.

Così mi hanno conosciuto in tutta la penisola, mi hanno linkato il lavoro su blog e siti affiliati, mi hanno citato quando prendevano spunto dalla mia traduzione.

Risultato? Se apro un motore di ricerca e scrivo il nick che ho nel KR Italia, viene fuori un po' troppe volte. Non so mica se esser contento, ho lasciato troppe tracce :D :D :D

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Il famoso sottoscritto (seee capirai) riparte con la narrazione, e stavolta mettiamo da parte i fiorellini e le coccoline da piccioncini, ritornando a parlare di argomenti più sfiziosi... ;)

La parola alla Legacy. (mi sfizia pensare che gli utenti di AP che useranno la funzione "cerca" per cercare info sull'alto di gamma Subaru si ritroveranno seduti su una Pontiac :D )

(potrei ribattezzarla, come feci sul forum di KR quando ero mod, e venivo subissato da pm con sempre le solite domande, da forumisti che erano troppo pigri per leggere quello che avevo postato, e che conteneva le risposte alle loro curiosità. Così la ribattezzai "Knight Rider Leggasi")

Ok, va bene, va bene, parto col racconto....

Uno degli aspetti più esaltanti di Knight Rider era la futuristica, equipaggiatissima ed indistruttibile auto di Michael Knight, soprannominata Kitt.

Jack Gill, responsabile delle bellissime acrobazie di Kitt, rivela: “Tutte le auto avevano un assetto ribassato di circa un pollice e mezzo, per dare loro un aspetto meno sgraziato rispetto alle troppo “sospese” versioni di serie che uscivano dalla GM.

Hasselhoff ricorda: “avevamo un'auto con circa 200000 dollari di equipaggiamento elettronico a bordo, e ne avevamo altre preparate per eseguire qualunque tipo di acrobazia. Consumammo anche una montagna di pneumatici, in quattro anni. Una delle nostre TransAm, in un giorno subiva sollecitazioni superiori a quelle che subivano le auto dei privati in cinque anni!

Quando le auto in dotazione erano completamente a pezzi, un nuovo stock era già pronto nelle mani della troupe, già modificato secondo le esigenze della Universal.

Siccome i loro impieghi erano differenti, la produzione aveva sempre per le mani un buon numero di auto tutte uguali. Dice Hasselhoff: “In ogni episodio, ne avevamo diverse. Prima di tutto perchè quella che avrei dovuto usare quel giorno poteva sempre rompersi, e poi perchè per esempio, se era il momento di fare un salto, avevamo con noi l'auto apposita, che a volte magari ne usciva male e doveva essere sostituita. Infine, c'era l'auto primadonna, sempre lucida, perfetta in ogni particolare e dotata di tutte le rifiniture di Kitt, che veniva usata nei primi piani e nelle scene tranquille.

L'auto primadonna (quella appunto per le riprese in primo piano) era l'unica ad avere al suo interno la strumentazione completa e funzionante che rese Kitt così famoso. Ogni volta che vedevamo David uscire o salire in macchina, veniva usata quell'auto. La produzione creò anche un duplicato manichino della consolle completa di Kitt, sistemato agli studi di registrazione della Universal. Ogni volta che vedevamo entrare in funzione un display o un sistema di bordo di Kitt, stavamo guardando quel manichino.

C'era poi un'auto equipaggiata con un vero sedile eiettabile, simile a quello degli aerei da caccia, ma gli stuntmen che lo provarono fecero notare che era veramente molto pericoloso, perchè li lanciava fuori ad una velocità ben superiore a quella prevista.

Per questo motivo, gran parte delle scene di espulsione venne girata usando dei manichini.

Un'altra auto utilizzata era quella pesantemente modificata per sopportare ogni tipo di acrobazia che si presentava. A volte, quando gli stuntmen volavano in aria per tratti lunghi almeno 80 piedi, le auto arrivavano addirittura a spezzarsi in due. Per questo, alcune delle auto usate per i salti erano molto diverse dall'originale, Realizzate partendo da un telaio tubolare tipo rollbar, erano dotate di un involucro esterno in poliuretano del tutto identico alla carrozzeria di Kitt.

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Servivano quattro ragazzi per calzarlo sul telaio e tenerlo in posizione finchè non fosse fissato perfettamente. Anche quel guscio, dopo i salti solitamente si presentava spezzato o scheggiato e doveva essere riparato”, ricorda Jack Gill.

Anche il motore era pesantemente modificato. “Era davvero pompato,” ricorda David. “Avevamo un meccanico responsabile delle elaborazioni dei motori, che si chiamava Willie Stabile. Le nostre TransAm erano veramente molto più performanti che quelle di serie.

Dopo la presentazione della serie, lo Stunt Coordinator Bob Bralver si stava guardando in giro per trovare qualcuno che volesse far parte dello staff, occupandosi delle acrobazie. Jack Gill, che fino a quel momento aveva contribuito a far fare bella figura al Generale Lee, venne chiamato in causa.

Quando cominciai, conobbi Hasselhoff e scoprii che abitavamo a cinque miglia l'uno dall'altro, e non ci conoscevamo solo perchè avevamo frequentato scuole superiori differenti. Avevamo molto in comune. Una cosa tira l'altra, e nel corso della prima stagione diventai prima Stunt Coordinator ed in seguito regista della seconda unità. Evidentemente guidavo davvero molto bene!

Gill si aggiunse allo staff di Knight Rider durante la realizzazione di “Deadly Maneuvers” (“Blu esplosivo” da noi). “Non potevamo fare molto a quei tempi perchè avevamo solo tre auto, due stunt car e una auto primadonna. Non potevamo rischiare di rovinarle troppo. Più avanti cominciammo ad avere altre auto, e potemmo iniziare a modificarle ognuna secondo l'utilizzo che doveva avere. Dopo qualche tempo, ne avevamo 18 in tutto. Ricevemmo queste auto dalla Pontiac (quelle del treno bisarca deragliato... ) al costo di 1 dollaro l'una.

Piu avanti, ci capitò ancora che la Pontiac ci chiamasse per dirci che avevano delle auto rovinate dall'acqua o che erano rovinate per una ragione o per l'altra, e per chiederci se ci interessavano.

Il più famoso (e pericoloso) di tutti gli stunt era sicuramente quello chiamato “turbo boosting”.

Per realizzare questo spettacolare effetto, veniva utilizzata una rampa di lancio che solitamente veniva nascosta da qualcosa, tipo auto parcheggiate, siepi, muretti, anche se ad un occhio attento ogni tanto capita di riuscire a notarla.

Costruita in acciaio, esisteva in due versioni:

-una alta 38 pollici e lunga 14 piedi, utilizzata per volare alto,

-e l'altra alta 32 pollici e meno verticale, lunga 16 piedi, usata per salti più lunghi e meno elevati.

Entrambe avevano un sistema ad aria compressa che entrava in funzione mentre Jack era sulla rampa, spingendo verso l'alto la TransAm e aiutandola a rimanere in aria più a lungo.

Gli studios pagarono 10000 dollari per la realizzazione di queste rampe. Quando la serie fu sospesa, vennero portate nel deposito rottami degli Studios Universal e abbandonate ad arrugginire.

Robert Ewing, produttore associato, ricorda: “Avevamo due jump cars con la carrozzeria involucro in poliuretano. Volavano su quelle rampe e pesando solo 600 chili circa, sorvolavano veri camion e treni. Equipaggiate con piantoni si sterzo di sicurezza, freni speciali, ammortizzatori provenienti dalle Stock Car, logicamente prive di qualsiasi accessorio interno e più basse rispetto alle versioni di serie

della Firebird. Tutto era realizzato con la massima sicurezza, e nessuno ebbe mai nessun incidente. Se una cosa era troppo pericolosa, non la facevamo.

Ricordo che feci un salto di ben 140 piedi, e comunque la media non scendeva mai sotto i 110-120 piedi, mentre fino a quel periodo per quel che ne so io nessuno mai saltava più di 90 piedi con un'auto. Dovetti apportare modifiche all'assale anteriore per assicurarmi di atterrare nel migliore dei modi, e piazzai due ammortizzatori per ogni ruota, invece che uno, davvero molto duri,” continua Jack. “Ricordo che i produttori volevano che l'auto planasse il più possibile orizzontale, e per fare ciò costruii una scatola d'acciaio nel bagagliaio, che zavorravo di volta in volta con lastre di metallo, mettendo l'auto su di un cric sollevata al centro e caricando metallo nel posteriore finchè l'auto non restava da sola in bilico, mostrando che il suo baricentro si era spostato esattamente al centro del corpo vettura. Altrimenti, per lo sbilanciamento dei pesi dato dal grande e pesante blocco motore, la Firebird avrebbe inesorabilmente puntato verso terra con il muso.

Gli shock dovuti agli atterraggi erano comunque elevatissimi, ed infatti per ogni stagione venivano completamente distrutte e rottamate dalle sette alle nove Firebird.

Una delle cose di cui si occupò personalmente Gill fu quella di costruirsi un sistema di assorbimento degli urti personale, destinato a proteggere schiena e bacino. “Diversi stuntmen nei periodi precedenti si erano provocati danni a tali parti del corpo, a causa dell'insaccamento dell'atterraggio. Saltavo con un sistema da me ideato, collegato al rollbar, che tratteneva me ed il mio sedile attraverso cinque punti di ancoraggio, utilizzando cinque diverse corde tipo quelle per il bungee jumping. Quando atterravo, le corde tese assorbivano la mia energia cinetica alleggerendo la pressione sul mio... posteriore.

Nell'episodio pilota vediamo Kitt sfondare un rimorchio di tir dell'azienda cibernetica Comtron. Questo effetto venne realizzato costruendo una copia esatta della fiancata del rimorchio, una soltanto, abbastanza lunga da poterla attraversare due volte, nei due sensi.

"Nella prima fase, girammo la scena in cui la TransAm decollava da una rampa fuori campo e si dirigeva verso la fiancata di legno di balsa, spezzandola. Poi girammo la sequenza inversa, facendola “tornare indietro” sull'altro pezzo di fiancata. Con il montaggio di post produzione e telecamere piazzate ad hoc, l'impressione fu veramente quella che Michael Knight avesse attraversato il tir!

Meno frequenti, scene più tranquille come quelle in cui qualcuno percuoteva l'auto con ogni genere di attrezzo, dai martelli alle mazze da baseball.

Ideammo una sovrastruttura in poliuretano estremamente flessibile, che montammo sopra la carrozzeria dell'auto, e che la riproduceva perfettamente, soltanto più grande di circa un pollice. I colpi non lasciavano alcun segno sul poliuretano, al limite ne rimaneva traccia sulla lamiera sottostante che poteva anche essere quella di un'auto già rovinata.

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Riguardo a questo trucco, Gill ricorda un aneddoto purtroppo non molto felice.

Un giorno stavamo girando delle scene appena fuori dalla San Fernando Valley. Un ragazzo attaccava Kitt con una mazza da baseball. Mettemmo sull'auto la copertura e il ragazzo fece la sua parte. L'effetto fu veramente ben riuscito. Subito dopo, dovevamo girare le scene con l'auto normale, quella primadonna. Spostammo l'auto con la copertura e mettemmo al suo posto quella lucida e perfetta. Immediatamente dopo, dovemmo spostarci a piedi tutti quanti di qualche decina di metri, a girare alcuni primi piani di David. Mentre eravamo lontani dal set principale, alcuni ragazzini si avvicinarono all'auto primadonna. Avevano visto il ragazzo colpire l'auto con la mazza da baseball, e loro, molto giovani, senza sapere quel che facevano, lo imitarono, prendendo l'auto a calci, pugni e sassate. Fu incredibile vedere come furono in grado di ridurre l'auto... era un disastro, e ciò causò un gran disagio perchè quel giorno era l'unica auto disponibile che avesse una certa “presenza scenica.”

Un altro effetto molto importante riguardava i dialoghi fra Michael e Kitt: come faceva David a sentire la voce di Kitt.

Molto semplice.

Quando loro due non erano in movimento, fuori scena c'era una persona che leggeva le battute di Kitt, dando il tempo giusto a Michael per rispondere con le sue.

Invece, quando si giravano scene di viaggio, l'auto solitamente era agganciata al rimorchio del camera car, ed una persona, solitamente l'aiuto regista, leggeva i dialoghi di Kitt stando seduto sul retro del camera car, comunicandole a David a bordo attraverso l'impianto radio installato sulla Firebird.

Le battute di Kitt erano poi definitivamente aggiunte in sala di doppiaggio, mentre David ridoppiava se stesso.

Io non ho mai visto William Daniels durante queste operazioni. Avevo sempre semplicemente davanti a me il manichino della consolle. Le frasi erano dette in tempi differenti, io non sentivo lui e lui non sentiva me. Nei primi tempi fu abbastanza difficile abituarsi a tale tipo di procedura, ma in seguito divenne per me la parte più facile di tutto lo show.

Jack Gill era anche l'uomo incaricato di interpretare le scene pericolose per Michael a piedi, come per esempio il salto da una piattaforma sopraelevata, come possiamo vedere in “Knightmares” (da noi "Incubi", episodio in cui Michael picchia la testa risvegliandosi con un'amnesia e crede di essere ancora Michael Long) ed in “A Good Knight's work” (da noi "Matto Matteo", dal nome dato dal doppiaggio italiano ad un orsetto di peluche-giocattolo, di cui in teoria erano stati rubati i segreti tecnici, ma che in realtà era solo l'esca di una trappola tesa a Michael da certi rivali del passato, che lo avevano riconosciuto sotto la nuova identità di Michael Knight).

Girare quelle scene mi terrorizzava, veramente. Ero pratico di salti da altezze ridotte, e dovetti alzare il tiro, ma la cosa peggiore era pensare che una volta che mi ero gettato, era tardi per cambiare qualcosa. Dovevo atterrare su un cuscino d'aria, ma c'era sempre una calca di persone ad osservare, ed urlavano come matti, e io nella mia mente, mentre precipitavo, pensavo... che succede? Che c'è che non va? Qualcuno ha tolto il materasso? Ma non potevo mica tornare indietro, no?” ricorda Jack.

Altra difficoltà da superare era quella di simulare il fatto che l'auto guidasse da sola. Jack Gill fu responsabile anche di questo.

Penso che molti di voi osservando la serie se ne saranno accorti, ma lo spiego per chi non ha mai fatto caso.

In realtà la Pontiac era guidata dallo stuntman, che seduto sul sedile posteriore e ricoperto da un finto sedile guidatore, utilizzava i comandi opportunamente allungati e guardando la strada dalla tipica finestrella dei poggiatesta integrati negli schienali di Kitt.

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(ed ecco come era fatto questo trucco. Attenzione, la foto non è ribaltata. Era la Pontiac modificata per la guida nascosta a destra, per permettere di girare la scena intera di Kitt che arrivava e Michael che saliva, ripartendo... fingendo solo di guidare, mentre in realtà era Jack Gill a guidare, nascosto a destra. Questo accadde solo nella quarta stagione, prima quest'auto non c'era, quindi ogni volta che Kitt arrivava "da solo" e Michael doveva salire, vi era uno stacco nelle scene, per cambiare auto... perchè altrimenti Michael avrebbe dovuto sedersi in braccio a Jack :D )

Va detto che l'idea, sicuramente valida, spesso era realizzata e mostrata con scarsa attenzione da parte della regia, perchè il trucco spesso e volentieri si notava eccome.

Ma passiamo la parola a Jack.

Il sedile per la guida cieca fu probabilmente l'idea più brillante fra tutte quelle che avemmo. Prima di Knight Rider, tutti sostenevano che si potesse realizzare soltanto guidando attraverso le immagini di una videocamera, oppure asportando dall'auto una parte del frontale per guardare fuori mentre si guidava abbassati sotto la linea dei finestrini.

Io avevo un'auto predisposta per la guida nascosta con il posto dal lato guidatore ed un'altra con il posto dal lato passeggero.

Jack guidava con le braccia e le gambe allungate attraverso il sedile, rimanendo nascosto dallo stesso.

"Le cose più strane accadevano quando per esempio c'era una giovane donna sul lato passeggero, ed io guidavo nascosto nel sedile dal lato guidatore. Spaventammo parecchia gente!

(e su questo svelo ora un segreto del KR Italia. Il video che trovate sul tube alla voce "spot KRI", girato quest'estate a Torino di notte, lo abbiamo realizzato con la stessa tecnica, un pochino meglio forse, calcolando con più pazienza le inquadrature e aiutati dal buio. Il buon EdoKitt guida da seduto dietro, perchè si è costruito pure lui i rinvii per avere in mano i comandi dell'auto. Soltanto che... posso quotare Jack Gill quando parla del fatto di "spaventare la gente". E' successo, alle tre di notte... con Edo alla guida e regista con camera a mano seduto pure lui dietro, che riprende in diagonale il cruscotto per mostrare l'auto che va da sola, mentre Edo, a bassissima velocità, ritira verso di sè per un attimo i rinvii per il volante-cloche. Solo che se in quel mentre, in un "set" chiamiamolo che di certo noi non avevamo la competenza per chiudere al pubblico, passa la ronda dei Carabinieri che strabuzza gli occhi vedendo una Pontiac nera che va da sola.... è stato tanto bello quanto tremendo... e la nottata è finita a libretti, documenti, e minacce di verbali spropositati :D. Per fortuna poi non è successo nulla, perchè in fondo si è capito che si stava girando un cortometraggio, e poi, perchè in fondo... Kitt è Kitt, e sono rimasti ammaliati pure loro dal lavoro che si stava facendo. Meno male.)

Robert Ewing ricorda. “In alcune scene non era necessario usare questo trucco... perchè chi osservava il video dalle inquadrature non poteva rendersi conto che l'auto era trainata da un camion camera car. Nelle altre, dove si sarebbero visti i cavi di traino, usavamo il trucco del sedile, con il viso nascosto da un vetro scuro a doppio effetto, inserito nella finestrella del poggiatesta. Lui poteva vedere fuori, ma da fuori non si poteva vedere il suo volto. Tuttavia, vista la sua complessità, raramente Kitt guidò da solo per periodi lunghi.

Lo Ski mode era un altro effetto molto apprezzato dai fan, dove si vedeva Kitt viaggiare su due ruote. Buzz Bundy era il migliore al mondo ad eseguire tale acrobazia.

L'unica modifica che veniva fatta sulle auto era quella di bloccare il loro differenziale posteriore, impedendo che girassero in maniera indipendente.”

Durante la serie abbiamo potuto vedere più volte le classiche manovre di inversione di marcia a 180 gradi, anzi potremmo dire che siano uno dei biglietti da visita della serie. Buona parte di queste performance fu compiuta da David in persona, fino al giorno in cui sfortunatamente distrusse completamente una delle auto contro una palma :D.

Dopo lo sfortunato incidente, David spiegò qual'era la tecnica per compiere tale manovra.

Compievo il testacoda ad una velocità circa di 50 miglia orarie; viaggiavo all'estrema destra della carreggiata, ad un certo punto voltavo velocemente verso il lato opposto mentre azionavo il freno a mano, il quale bloccando le ruote mi aiutava a far voltare l'auto. Mentre mi apprestavo a terminare l'inversione, sbloccavo il freno a mano e ridavo gas, ripartendo nel senso opposto."

Patricia Mc Pherson ricorda:

Mi sarebbe piaciuto tantissimo poter essere in macchina con David e Jack tutti i giorni! David certo era parecchio bravo, ed aveva imparato bene da Jack, ma l'abilità di Jack era semplicemente esaltante. Spesso quando ero in macchina durante quelle scene, avevo sempre quella strana sensazione, come se stessi per perdere i denti davanti! Era davvero forte come fossero capaci di riuscire a voltare l'auto in un fazzoletto e fermarsi in un posto preciso. Erano cose incredibilmente belle da vedere.

E per stasera ci fermiamo qui, dopo aver fatto un viaggetto in generale nell'ambito della realizzazione delle sequenze direi... caotiche.

A domani!

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Grande Paolo, sei un mito :D

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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Non facciamo confusione. Mito=955.

Io sono un 977, è mio padre che, 53enne, è un 955. :D

Grazie dodicicilindri!! :)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Gli studios pagarono 10000 dollari per la realizzazione di queste rampe. Quando la serie fu sospesa, vennero portate nel deposito rottami degli Studios Universal e abbandonate ad arrugginire.
ma che sprecoooooooooooooooooo dici che con 20 euro le ricompro? :lol:

patricia vieni che ti porto sui kart e ti faccio fare le piroette :lol:

Paolo non ti fermare mica e' ;)

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