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La Panda a idrogeno sarà pronta entro il prossimo anno


Giulio

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Guest T a u r u s

Ma maxsona Panda Idrogeno non e' la prima Fiat a celle combustibili...

a parte le varie generazioni di fuel cell su base Seicento........ci sono anche bus(del consorzio Iribus che oggi appartiene al 100% ad Iveco..) del gruppo che sperimentano la tecnologia fuelcell.....

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Ma maxsona Panda Idrogeno non e' la prima Fiat a celle combustibili...

a parte le varie generazioni di fuel cell su base Seicento........ci sono anche bus(del consorzio Iribus che oggi appartiene al 100% ad Iveco..) del gruppo che sperimentano la tecnologia fuelcell.....

Certo, peò chi ha detto questo...

la tecnologia e' nostra italiana non GM........quando si presento nel 2001 la 600 H2 cell GM non aveva ancora presentato la sua propposta che ne dite....................

Sbagliava, perchè DaimlerChrysler nel 1994 cioè 7 anni prima, costrui un veicolo basato sullo stesso funzionamento ciè la NECAR 1, poi nel 1997 si fece la NECAR 3 su base Classe A, in qui l'idrogeno si ricavava dal metanolo, e poi nek 1999 la NECAR 4 sempre basata su classe A, con l'idrogeno sistemato in un serbatoio..ha un'autonomia di 200 Km e raggiunge i 145 Km/h

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Le prime fuel cells sono nate in Inghilterra ben prima che nascesse l'auto.

Le case che attualmente hanno la ricerca ed i prototipi più avanzati in campo automobilistico sono Toyota, Ford, Fiat, General Motors, Honda e Daimler Chrysler.

Difficile dire chi è più avanti.

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Le celle a combustibile sono un'invenzione del 1890 circa. La prima applicazione degna di nota e' stata la produzione di energia sul modulo di servizio Apollo nelle missioni lunari degli anni 60/70. Curiosita': le celle li' impiegate non erano riaccendibili: se venivano spente per emergenza il modulo restava senza energia ( si veda per es. il film Apollo 13 ). Alle soluzioni energetiche di Copco, con cui concordo in pieno aggiungerei la fusione nucleare, che purtroppo gode di pessima fama come la sorellastra fissione, ma in compenso non lascia scorie ingombranti e fastidiose da trattare o dismettere. Se ben ricordo, il piano europeo di ricerca prevede entro il 2005 il primo reattore a fusione a contenimento magnetico in grado di autosostenersi ( cioe' di produrre tanta energia quanta ne consuma ) ed entro il 2010 il primo reattore commerciale. In questo caso, il problema della produzione di idrogeno ( a questo punto per elettrolisi ) sarebbe risolto con eleganza...

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Le celle a combustibile sono un'invenzione del 1890 circa. La prima applicazione degna di nota e' stata la produzione di energia sul modulo di servizio Apollo nelle missioni lunari degli anni 60/70. Curiosita': le celle li' impiegate non erano riaccendibili: se venivano spente per emergenza il modulo restava senza energia ( si veda per es. il film Apollo 13 ). Alle soluzioni energetiche di Copco, con cui concordo in pieno aggiungerei la fusione nucleare, che purtroppo gode di pessima fama come la sorellastra fissione, ma in compenso non lascia scorie ingombranti e fastidiose da trattare o dismettere. Se ben ricordo, il piano europeo di ricerca prevede entro il 2005 il primo reattore a fusione a contenimento magnetico in grado di autosostenersi ( cioe' di produrre tanta energia quanta ne consuma ) ed entro il 2010 il primo reattore commerciale. In questo caso, il problema della produzione di idrogeno ( a questo punto per elettrolisi ) sarebbe risolto con eleganza...

Stev66, la primissima cella a combustibile è del 1839 ed è stata costruita da un giudice inglese di cui non ricordo il nome.

La fusione nucleare avrà certamente un futuro, sia quella calda che quella fredda. Dobbiamo solo aspettare che si consumi un altro pò di petrolio.

Fintanto il petrolio abbonda non si troveranno mai le cifre necessarie per fare sul serio. Oggi si sa che è una cosa fattibile ma i soldi per la ricerca e per le sue costose attrezzature scarseggiano. Vale a dire i tempi non sono maturi per fare sul serio.

Per quanto riguarda la fusione fredda, diciamo che gli entusiasmi sono stati congelati.

A nessuno è permesso ottenere energia a basso prezzo quando disponiamo ancora di tanta bella energia costosa. Sarebbe uno spreco.

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A proposito: Toyota ha il coraggio di finanziare una società francese in cui attualmente sono andati a finire, dopo una scarica di mazzate, i due scienziati USA che osarono pubblicare il primo paper sulla fusione fredda.

Non diciamolo a nessuno!

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Per la fusione calda concordo, anzi aggiungo che il pareggio e' gia' stato ottenuto. Ora si passera' a costuire il secondo reattore sperimentale per fare il salto di qualita'. omunque entro il 2015 potrebbero essere costruite le prime centrali per uso civile (non sperimentale).

Per la fusione fredda Copco, alcuni ancora pensano non sia una scienza, nel senso che per 10 anni dopo l'annuncio di Flaichman e Pons (i due ricercatori da te citati) non si e' riusciti a riprodurre le loro misure (se non a tratti) e di per se se una cosa non e' riproducibile non costituisce scienza galileiana. Negli ultimi anni pero' sembra che le cose funzionino perche' le tecniche sperimentali si sono affinate ed il dubbio che si tratti di errori di misura e' sceso. Pero' bisogna capire se l'avanzo di energia che si registra e' dovuto veramente ad una fusione nucleare di pochi atomi o ad una non meglio compresa reazione chimica. Le teorie del fisico Preparata (morto 3 anni fa) confermano la fusione fredda. Si tratterebbe comunque di una fusione su piccola scala (pochi atomi) adatta a far funzionare uno scaldabagno per intenderci. Per far fondere molti atomi contemporaneamente bisogna agitarli tutti insieme (cioe' aumentare la temperatura esterna)

PS: Copco sei per caso un ricercatore? Mi sembri ferrato in materia.

bye

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Quando da un sistema tiri fuori più energia di quanta ce ne metti hai in mano una macchina che produce energia. Se hai molto petrolio ti fai venire dei dubbi se si tratti di scienza galileiana o se si tratti di stregoneria, se hai poco petrolio dici che di tratta di scienza pura galileiana.

Abbiamo ancora troppo petrolio per poter ammettere che la fusione fredda è una cosa seria.

Il primo studio sulla fusione fredda risale addirittura agli anni ’30 e fu pubblicato nel 1937 da, udite udite, Enrico Fermi.

Non avrei dubbi che la fusione a freddo è una cosa seria; il fatto che non si riesca a spiegarne tutti i meccanismi intimi nulla toglie alla validità della cosa.

Se avendo in mano un sistema che produce energia a basso costo lo buttiamo nel cesso perché non ne capiamo esattamente i meccanismi di funzionamento rischiamo di aspettare altri trecento anni prima di produrre energia a basso costo.

Sì, sono un ricercatore, ma non mi occupo né di energia e né di fisica.

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