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Fiat-Chrysler: firmato accordo per una alleanza


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Fiat, Marchionne

possibile Ceo di Chrysler

13 aprile 2009

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Se il matrimonio tra Fiat e Chrysler andrà in porto, Sergio Marchionne potrebbe finire per ricoprire la carica di amministratore delegato della casa automobilistica Usa. È quanto riporta «Automotive News», citando fonti vicine al dossier. La «nuova» Chrysler, spiegano le fonti, eleggerà un nuovo board di sette membri, che includerà anche rappresentanti del Lingotto, e verranno divise le funzioni di presidente e di Ceo.

Se la presidenza andasse, come appare scontato, ad uno statunitense, si potrebbe aprire la strada per la nomina di un Ceo italiano. A fine marzo la task force Usa dell'auto ha dato a Chrysler 30 giorni per presentare un piano di ristrutturazione convincente, in modo da avere accesso ad altri sei miliardi di dollari di prestiti federali, dopo i quattro già ricevuti. E la Casa Bianca ha sottolineato come l'alleanza con Fiat sia l'unica chance di sopravvivenza per la società. Lo scorso gennaio le due case automobilistiche avevano firmato un accordo preliminare che prevedeva l'ingresso di Fiat nel capitale di Chrysler con una quota del 35%. In cambio, la società di Detroit riceverà le tecnologie per produrre automobili più piccole ed efficienti. L'intesa non prevede alcun esborso da parte di Fiat ed è stata successivamente emendata su richiesta di Washington, con la garanzia che i nuovi impianti produttivi di Chrysler sorgeranno negli Usa. Dopo il viaggio di fine marzo, Marchionne è tornato negli Usa lo scorso 9 aprile per nuovi colloqui con i vertici di Chrysler. Il termine ultimo per concludere la trattativa è fissato per il 30 aprile.

13 aprile 2009

Fiat, Marchionne possibile Ceo di Chrysler - Il Sole 24 ORE


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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Altra notizia da ansa:

NEW YORK, 13 APR -Fiat e' a caccia di risorse attraverso fondi a lei riconducibili, tramite Cnh Capital, da gettare nell'operazione di salvataggio Chrysler.In pratica queste risorse aiuterebbero il Lingotto a migliorare le proprie riserve e finalizzare l'alleanza con la casa automobilistica americana, con la capacita' di poter rimborsare banche Usa che poi interverrebbero attraverso i fondi di salvataggio.

"Chi ti dà una serpe quando chiedi un pesce, può darsi abbia solo serpi da dare. La sua, dunque, è generosità."

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a prescindere da chi sara' ceo, mi pare molto probabile che comunque le decisioni strategiche saranno prese da un uomo fiat.

D' altronde, quando decidi di regalare un pacchetto del 35 % come partenza vuol dire che ammetti di essere totalmente nelle mani italiane

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Nuovi dettagli e ipotesi sulla questione "creditori".

Auto: offerta creditori Chrysler

In settimana proposta del comitato controllato da grandi banche

bcbc60f528a42095bbb9a71acc5d9db5.jpg (ANSA) - NEW YORK, 14 APR - I creditori di Chrysler presenteranno al Tesoro la propria contro offerta per la conversione del debito entro la settimana. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa americana, i creditori chiederebbero al Tesoro cash o altre protezioni per convertire il proprio debito e far si' che Chrysler eviti la bancarotta. Il governo avrebbe chiesto ai creditori di convertire i 6,9 miliardi di dollari di debito in un prestito garantito da 1 miliardo di dollari. In altri termini il governo chiede - secondo indiscrezioni - ai creditori di perdere l'85% di quanto in loro possesso, senza neanche ricevere titoli in cambio. Una proposta che i creditori avrebbero reputato inaccettabile. Domenica scorsa i creditori di Chrysler hanno ricevuto dal Tesoro 20-30 pagine nelle quali venivano illustrati - riporta il Wall Street - i nuovi contratti sindacali, ma anche il contributo di Fiat alla societa'. I creditori starebbero valutando se chiedere in cambio di concessioni sul debito una quota di Chrysler-Fiat. Il comitato dei creditori di Chrysler e' controllato dalle grandi banche, quali J.P. Morgan Chase, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley. Nel corso del fine settimana, pero', il comitato sarebbe stato ampliato anche ad altri soggetti: Oppenheimer, Stairway Capital Management e Perella Weinberg Partners.

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non la facevo così complicata....fittissima la faccenda.

In principio fu lo scudo, poi i bulloni, quindi i cerchi a turbina, poi i fari,quindi i led,poi il pianale,quindi il nome,poi venne il turno della plafoniera, non fu da meno il bagagliaio, infine (per poco ancora) il volante con i tasti della punto. Ho dimenticato qualcosa? :mirror:

Ah si, il peso dichiarato rispetto la Bravo, il feeling dello sterzo, lo schema delle sospensioni, i motori.

Ovviamente anche il devioluci ed il prosciutto, la maschera della plancia.

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Guest EC2277

Se la Chrysler fallisse i suoi creditori perderebbero tutto poiché, viste le cose come stanno oggi, non è che ci siano molti possibili acquirenti delle spoglie del cadavere di Detroit (leggasi stabilimenti, rete di vendita ed assistenza, centro di progettazione). Stanno solo mercanteggiando e, come si fa sempre in questi casi, se ti offrono 10 tu chiedi 30 per cercare d'accordarti su 20.

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