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Stilo? Che cosa centra la Stilo? O.o

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Alonso, come ha detto Kimi, è il primo top driver che si fa pagare il posto a Maranello.

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Inviato (modificato)
Stilo? Che cosa centra la Stilo? O.o

Pianale semi-modulare Stilo.

Pianale Bravo derivato direttamente da quello di Stilo (con modifiche).

Pianale C-Evo, nato da radicale rivisitazione del pianale di Bravo Stilo. Tanto radicale che nasce a passo lungo (adesso lo chiamano D-Evo, mentre la versione a passo corto (940) è una versione accorciata.

(Grand) Cherokeee su base D-Evo.

E' più una discendenza di progetto che una parentela tecnica, ma è comunque surreale. :lol:

Modificato da Regazzoni
--- corretto ---
Inviato (modificato)

Cherokee...non Grand Cherokee....la nuova Grand Cherokee prevista per la primavera di 2010 usa il pianale delle Mercedes Benz ML/GL/R Class*....a differenza dell'attuale generazione che usa un pianale Jeep condiviso con Commander/Durango/Aspen.....

*per essere precisi la nuova Grand Cherokee (Q2/2010) usa una versione del pianale ML/GL/R Class che usera' la prossima generazione di Mercedes ML prevista tra 2011 e 2012....

Modificato da T a u r u s
Inviato
Cherokee...non Grand Cherokee....la nuova Grand Cherokee prevista per la primavera di 2010 usa il pianale delle Mercedes Benz ML/GL/R Class....a differenza dell'attuale generazione che usa un pianale Jeep condiviso con Commander/Durango/Aspen.....

Si, mi è scappato il "Grand". ;)

Suona meglio tutto assieme. :lol:

Inviato
Pianale semi-modulare Stilo.

Pianale Bravo derivato direttamente da quello di Stilo (con modifiche).

Pianale C-Evo, nato da radicale rivisitazione del pianale di Bravo Stilo. Tanto radicale che nasce a passo lungo (adesso lo chiamano D-Evo, mentre la versione a passo corto (940) è una versione accorciata.

(Grand) Cherokeee su base D-Evo.

E' più una discendenza di progetto che una parentela tecnica, ma è comunque surreale. :lol:

Tra il pianale C/D-Evo e il pianale Stilo da quello che so (ma non sono un insider) c'e la stessa differenza che c'e tra il pianale "Epsilon" di Croma/Vectra/9-3 e il pianale "Premium" di 939...

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

Guest EC2277
Inviato
Pianale semi-modulare Stilo.

Pianale Bravo derivato direttamente da quello di Stilo (con modifiche).

Pianale C-Evo, nato da radicale rivisitazione del pianale di Bravo Stilo. Tanto radicale che nasce a passo lungo (adesso lo chiamano D-Evo, mentre la versione a passo corto (940) è una versione accorciata.

(Grand) Cherokeee su base D-Evo.

E' più una discendenza di progetto che una parentela tecnica, ma è comunque surreale. :lol:

L'evoluzione della specie: Stilo, Bravo-2, D-Evo, Grand Cherockee

evoluzione.jpg:mrgreen:

Inviato

Rende l'idea :mrgreen:. Curioso, però, che tirini fuori le Jeep dai pianali FIAT :?. Ci sono previsioni anche per un E? Pianali ex-novo o ce li passano gli americani?

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

Inviato
Fiat-Chrysler ora si gioca in Canada

A Toronto dura trattativa sui salari. Marchionne vuole portare il piano al cda di giovedì

FRANCESCO SEMPRINI

NEW YORK

Nella settimana decisiva per le sorti di Chrysler e della sua alleanza con Fiat, Sergio Marchionne torna negli Stati Uniti per il round finale di negoziati con sindacati, banche e task force della Casa Bianca in vista del 30 aprile, termine ultimo entro il quale il gruppo di Auburn Hills deve presentare al Tesoro il piano di riordino. Nel frattempo a Toronto ripartono i negoziati tra il Canadian Auto Workers e Chrysler: «Stiamo cercando di raggiungere un accordo con le autorità federali entro fine settimana» dichiara a “La Stampa” Ken Lewenza, presidente del Caw. La trattativa, con oggetto l’adeguamento dei salari Chrysler a quelli delle concorrenti giapponesi che operano in Nord America, come Honda e Toyota, si era interrotta la scorsa settimana per le pronunciate divergenze tra le parti. Il ministro dell’industria canadese, Tony Clement, ha minacciato di bloccare gli aiuti federali, mentre il Lingotto a più riprese ha detto che la fusione con Chrysler si farà solo con il consenso di tutte la parti in causa, inclusi i sindacati in Usa e in Canada.

Il vice presidente della casa automobilistica, Tom Lasorda, non esclude di chiudere gli stabilimenti canadesi in caso di mancata intesa. «Ingerenze inaccettabili» le ha definite Jim Stanford, capo economista del Caw: «leader politici e imprenditoriali hanno puntato una pistola sulla tempia» del sindacato. «Clement, Marchionne e Nardelli minacciano di staccare la spina» dice Stanford «ma i tagli sui salari sono irrilevanti economicamente per la sopravvivenza di Chrysler», come del resto lo furono «nel rilancio di Fiat». E Lewenza aggiunge: «Il governo e Chrysler hanno chiesto nuove concessioni, ma credo sarà molto difficile accoglierle». Il consenso è fondamentale per arrivare a celebrare il matrimonio tra Fiat e il gruppo di Auburn Hills, anche se per adesso il Lingotto è rimasto a margine dei negoziati. «Stiamo trattando solo con la Chrysler - precisa Lewenza - mentre con Fiat non abbiamo avuto contatti». Per Marchionne quindi la missione è tutta americana: farà la spola tra Washington e Detroit in cerca di un accordo con Uaw e attendendo la controproposta delle banche sulla ristrutturazione del debito da 6,9 miliardi. La task force guidata da Steven Rattner incontrerà entro la fine della settimana una rappresentanza dei 200 mila colletti bianchi in pensione non contrattualizzati sia di Chrysler sia delle altre società di Detroit e dei fornitori come Delphi.

Marchionne da parte sua, assieme al braccio destro Alfredo Altavilla, vuole definire in maniera più netta le linee guida dell’eventuale accordo e presentarle al cda Fiat convocato giovedì per esaminare i conti trimestrali. L’ad del Lingotto incontrerà quindi i sindacati italiani e non è escluso un suo ritorno negli Usa a cavallo del fine settimana. Se il matrimonio Fiat-Chrysler dovesse venir celebrato, secondo Automotive News, tra le possibili novità ci sarebbe la riconversione dello stabilimento Chrysler di Windsor, in Canada (ecco l’importanza del consenso di Caw) destinato a produrre veicoli basati su piattaforme di segmento B del gruppo Fiat, tra cui l’Alfa MiTo e una piccola Chrysler derivata dalla prossima generazione della Grande Punto. Nello stabilimento messicano di Toluca, invece, dovrebbero essere prodotte auto basate su piattaforme di segmento A della Fiat, inclusa la 500 e una piccola Jeep. Da Belvidere III (Illinois) potrebbero poi uscire poi veicoli basati sulla piattaforma C-Evo, assieme all’Alfa Romeo Milano e la Giulia, che dovrebbe sostituire l’Alfa 159. Potrebbero inoltre arrivare le prossime generazioni di Chrysler Sebring e Dodge Avenger, ora prodotte a Sterling Heights (Michigan). Le nuove vetture porterebbero sia il marchio Fiat sia quello Chrysler. La Chrysler dovrebbe arrivare a produrre entro il 2013 circa 500-600 mila vetture l’anno basate sulle piattaforme del gruppo torinese.

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