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Fiat-Chrysler: firmato accordo per una alleanza


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LA situazione e' parecchio ingarbugliata, se ne sentono di tutti i colori e, secondo me, si arrivera' ad una soluzione solo all' ultimo minuto.

LA cosa divertente e' che ognuno, fino ad ora, fa proposte ed accampa pretese ma in realta' una sorta di compromesso ancora non si vede.

Si dice che le banche vogliano convertire parte del credito in azioni, lo stesso per i sindacati ; alla fine fiat col 20 % sembrerebbe essere socio di minoranza :D

senza contare che , non so che affidabilita' possa avere questa voce, le quote di Cerberus e Daimler sarebbero azzerate :D ; varranno poco ma mica li puoi cacciare così senza riconoscere loro un controvalore.

BOH ?!? Comunque sono d' accordo sul fatto che le voci su Opel servano solo per mettere pressioni agli americocanadesi.

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Ho la sensazione che alla fine deciderà Obama che effettivamente sembrerebbe essere orientato ad una soluzione Fiat. Le banche non possono rompere più di tanto i maroni, hanno ricevuto parecchi miliardi di finanziamenti proprio dal governo Usa per salvarsi ed adesso fanno saltare Chrysler? Non sta in piedi, è il classico gioco della parti. In effetti l'offerta Fiat per il 17% del totale debito è veramente poca cosa, probabilmente si tirerà per ottenere qualcosa di più...

Comunque non è affatto detto che a Fiat non convenga alla fine farla fallire per poi comprare lo spezzatino tipo Jeep e qualche stabilimento interessante. Il fatto è che rischiano un'asta e soprattutto devono sborsare del grano che non hanno o comunque non vogliono mettere sul piatto.

Io sono ottimista, troppa gente (Obama in testa) si è esposta in questa faccenda per poi far fallire la trattativa.

Per Opel mi sa che la faccenda è ben più complessa, lì la sovrapposizione è pressochè totale, sarebbe un'operazione ancor più complessa e dai benefici assai dubbi.

Comunque che goduria vedere Fiat che cinque anni fa sembrava spacciata, fare shopping come il sultano del Brunei. Mi prendo quello, ma no quello non mi serve, ah si datemi anche quello... Fantastico. Quella crisi è stata la sua grandissima fortuna

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Comunque che goduria vedere Fiat che cinque anni fa sembrava spacciata, fare shopping come il sultano del Brunei. Mi prendo quello, ma no, quello non mi serve, ah si datemi anche quello... Fantastico. Quella crisi è stata la sua grandissima benedizione

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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A me sembra che le banche hanno capito che forse con Marcchione al "comando" hanno molto da $gadagniare$, ...

...non credo che la Opel sirva per fare pressione su Chrysler , perche Obama a detto che senza partner Chrysler non a futuro .

"..il vantagio di dibatere questo tema e' vedere le Alfa Romeo ..." (tradotto malamente :) )

Video - FOXBusiness.com

Modificato da nunoHGT

"The trouble with the world is that the stupid are cocksure and the intelligent are full of doubt." -Bertrand Russell

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il fatto che non si è ancora raggiunto un accordo dopo tre settimane dal messaggio di Obama dimostra quanto è dura questa trattativa...altro che "shopping", mi pare veramente uno scontro con le banche, se San Marchionne riesce a concludere l'accordo è proprio un mostro!

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Auto Vitali (Fim-Cisl): è fatta. Ma Torino: trattative totalmente aperte

Intesa Fiat-Chrysler,

il vertice del Lingotto

Marchionne convoca i top manager. La resistenza delle banche. La spinta del Tesoro

MILANO — «Le trattative so­no totalmente aperte e, al mo­mento, non è possibile preve­derne la tempistica e l’esito fi­nale ». Firmato: Fiat. Non è un segnale di nervosismo, non è un primo messaggio pessimi­sta. I negoziati vanno avanti, serrati, e le chance di accordo sembrano semmai almeno un po’ superiori al 50% cui ufficial­mente ancora tutti si attengo­no. Succede però che, mentre il governo Usa è impegnato a con­vincere le banche e Chrysler la­vora insieme ai sindacati al se­condo e altrettanto delicato ta­volo, con il Lingotto ovviamen­te sulla scena in entrambe le partite, a rompere il «silenzio da conto alla rovescia» è pro­prio un sindacalista. Non è una delle parti in causa. Non è nep­pure americano. È l’italiano Bruno Vitali, responsabile auto della Fim-Cisl, che è volato a Detroit, ieri mattina ha incon­trato il leader della United Auto Workers, e all’uscita si è spinto un po’ troppo oltre. Dava per fatta l’intesa con la Uaw: «È pronta al 90%».

Si fosse ferma­to lì, non sarebbe probabilmen­te successo niente. È una buo­na fotografia della situazione. Vitali però, forse un po’ inge­nuamente, ci ha aggiunto una decisa accelerata: «L’accordo potrebbe essere definito nel po­meriggio. Poi Sergio Marchion­ne potrebbe presentarlo al con­siglio Fiat». È la prima serata di ieri, quando arriva il flash d’agen­zia. Al Lingotto l’amministrato­re delegato, appena atterrato da Washington, sta preparan­do giust’appunto il board. Dire che la reazione è di incredulità è poco. Ci sono di mezzo le Bor­se, le autorità di controllo, il go­verno americano, banche, aziende, lavoratori. E quello suona come un annuncio in piena regola. Per cui non può che partire, immediata, la smentita. Più che secca: «Non corrisponde al vero che sia sta­ta raggiunta un’intesa tra Chry­sler e i sindacati statunitensi e canadesi, nè che l’accordo sia definito al 90%». Altrettanto ri­petono da Detroit. Lo stesso lea­der Uaw, Ron Gettelfinger, si trova costretto a smentire il col­lega italiano (che a sua volta do­vrà poi correggere il tiro): «Stia­mo continuando a lavorare». Come fanno, peraltro, il Tesoro e le banche. E Marchionne e l’intera Fiat.

Tornato a Torino nel pome­riggio, l’amministratore delega­to ha subito convocato il Gec, il comitato in cui siedono i top manager del Lingotto. Non è una novità, prima dei consigli d’amministrazione. Ma è chia­ro che questa volta non c’è rou­tine. Con la squadra Marchion­ne ha fatto l’ovvio giro d’oriz­zonte sullo stato delle trattati­ve. Poi, il punto con Luca Cor­dero di Montezemolo. Gli aggiornamenti arriveran­no questa mattina al board. Ma se sostanza e forma del comuni­cato diffuso ieri sera paiono chiudere la porta ad annunci veri e propri, e anche se tutto può sempre saltare, la trattati­va marcia.

Con i sindacati il di­scorso è davvero avanzato: la Uaw sta discutendo modalità e condizioni del suo ingresso nel­l’azionariato Chrysler, la Cana­dian Auto Workers potrebbe se­guire in cambio (magari) di un taglio un po’ inferiore al costo del lavoro. Con le banche, con cui negozia direttamente il Te­soro, lo scoglio è in effetti più arduo. Le loro richieste di can­cellare solo il 35% dei 7 miliar­di di debito Chrysler (il Tesoro partiva dall’85%), di entrare nel capitale e di «costringere» Fiat a versare cash accanto al­l’apporto in tecnologia, sono state definite «inaccettabili» da fonti del governo citate dalla Reuters. Sembra però fare tut­to parte delle dure, ma sconta­te, schermaglie negoziali. Con una costante, nello specifico: il pressing della Casa Bianca si è tutt’altro che allentato.

Raffaella Polato

23 aprile 2009

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

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il fatto che non si è ancora raggiunto un accordo dopo tre settimane dal messaggio di Obama dimostra quanto è dura questa trattativa...altro che "shopping", mi pare veramente uno scontro con le banche, se San Marchionne riesce a concludere l'accordo è proprio un mostro!

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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