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Fiat-Chrysler: firmato accordo per una alleanza


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Emergono ulteriori dettagli della probabile alleanza tra Fiat e Chrysler.

In particolare, in seguito alle richieste fatte dalla Presidenza US in merito ad un passaggio progressivo e non immediato di quote Chrysler a Fiat, ci sarà una sorta di scaletta.

Inizialmente Fiat entrerà in possesso di una quota del 20% delle azioni Chrysler e i passi successivi porteranno ad aumenti del 5% ogni volta.

+5% quando il primo motore Fiat sarà omologato per l'utilizzo negli Stati Uniti

+5% quando il primo modello su pianale Fiat entrerà in produzione negli Stati Uniti

+5% quando il primo modello su pianale Fiat prodotto un USA sarà esportato

Arrivando quindi al 35% stabilito per l'accordo.

Un ulteriore crescita di quota, come ad esempio il 20% stabilito nella bozza di accorod, potrà avvenire solo dopo che Chrysler avrà terminato di restituire i fondi governativi ricevuti.

Il resto dell'articolo è sostanzialmente una raccolta delle informazioni rilasciate nelle scorse settimane.

At the end of March the President's task force on the industry put a 30-day window on Chrysler and Fiat reaching an alliance agreement. Just hours later Chrysler announced the two companies had signed off on the deal. That turned out to be premature, but the deal is still being developed, with new details of how it will be structured emerging today.

A series of benchmark targets for Fiat and Chrysler cooperation would gradually increase Fiat's stake in Chrysler, allowing it to grow the initial 20% stake that has been previously confirmed as the starting point of a Chrysler-Fiat alliance should it take place. The bumps include a raise to 25% equity when the first Fiat engine is certified for U.S. use, 30% when the first Fiat-based vehicle enters U.S. production and again to 35% when the first Fiat-based U.S. vehicle is exported, reports Automotive News. There remains further potential for Fiat to raise its holding to as much as 55%, though Chrysler would have to pay back any U.S.-backed loan funds before Fiat's stake could rise that high.

Still, both companies are optimistic about the deal. Its value is thought to be worth more than $10 billion for the struggling Detroit company and could potentially save more than 5,000 North American manufacturing jobs. As Nardelli described it in an email earlier this month, the value of the deal is “equal to or greater than the total amount of loans" that Chrysler is seeking from Congress.

More importantly, the deal with Fiat could save Chrysler three to five years in development time, as well as increase productivity at idle plants through North American production of Fiat vehicles. Full details on the finalized Fiat-Chrysler agreement haven't yet been released.

Chrysler is planning to release around 24 new products by 2011, which is part of the reason why the company has requested an additional $5 billion in government aid to help pay wages for workers and continue to development products. Two of Chrysler’s new-generation of products, the 2011 Chrysler 300 and Jeep Grand Cherokee, have already been previewed and more details about the rest of model updates are due later this year.

If the deal meets with the rumored restrictions on Fiat's share of Chrysler, U.S. aid totaling up to $6 billion could be on its way in the very near future. There still remain "substantial hurdles to resolve" in reaching a final agreement with Fiat, however, according to Nardelli.

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Arrivati al 35% probabilmente fiat comprera' da Daimler quel 20% di azioni Crysler che ancora detiene per un tozzo di pane ( o per la licenza del multiair ) ed avra' percio' il controllo della casa del Pentagono...:)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Arrivati al 35% probabilmente fiat comprera' da Daimler quel 20% di azioni Crysler che ancora detiene per un tozzo di pane ( o per la licenza del multiair ) ed avra' percio' il controllo della casa del Pentagono...:)

Mi sa che arrivati al 35% e restituiti i "loans" federali, la Daimler e Cerberus faranno a gara a vendere il loro 20% per primi a Fiat.

Entrambi non vedono l'ora di uscirne il prima possibile.

Pare addirittura che Cerberus si sia già accordata per dare da subito a Fiat il pieno controllo della parte auto di Chrysler LLC (indipendentemente dalla percentuale azionaria) e di tenersi invece tutta la società finanziaria (non ricordo il nome) presente nel gruppo.

Non vedono l'ora di tornare a fare il loro lavoro, ovvero finanza/investimenti/credito e lasciare l'industria e il prodotto ad altri. 8)

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dipende dal risanamento

se il contributo di fiat dovesse portare verso la strada del risanamento e dell' utile, non credo che i due soci farebbero tanto a gara per andarsene

al contrario se la situazione dovesse peggiorare, non penso che fiat andrebbe a buttare soldi in un' azienda destinata alla bancarotta

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al contrario se la situazione dovesse peggiorare, non penso che fiat andrebbe a buttare soldi in un' azienda destinata alla bancarotta

Cerberus è un (enorme) fondo di investimento. Loro se ne vogliono andare comunque dalla parte industriale.

Quanto a Daimler, sarà probabilmente una questione di tempi e di rischi. Altri 2-3 anni di perdite inutili a bilancio come quelle che il 20% di Chrysler ha portato a Daimler dubito siano disposti a sopportarli; soprattutto adesso, dove stanno lavorando come disperati per ridurre i costi all'osso. Capaci che si accordino per uno scambio in tempi brevi: Fiat da subito qualcosa a Daimler ("subito" da intendersi poi con i tempi necessari a scambi di tecnologie) e Daimler da subito a Fiat carta bianca sulla gestione e si vincola a cedere il 20% a Fiat appena possibile.

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Cerberus è un (enorme) fondo di investimento. Loro se ne vogliono andare comunque dalla parte industriale.

quando hanno acquistato sapevano di comprare un' industria di auto e non una societa' finanziaria, quindi penso che siano entrati con la speranza comunque di rientrare del loro investimento; se chrysler dovesse riprendersi avrebbero qualche possibilita' di vedere qualche dollaro, mentre se escono ora escono gratis ed in totale perdita. Bisogna vedere che propensione al rischio hanno ; dovremmo chiedere alla loro banca di fiducia che profilo finanziario hanno :D

Quanto a Daimler, sarà probabilmente una questione di tempi e di rischi. Altri 2-3 anni di perdite inutili a bilancio come quelle che il 20% di Chrysler ha portato a Daimler dubito siano disposti a sopportarli; soprattutto adesso, dove stanno lavorando come disperati per ridurre i costi all'osso. Capaci che si accordino per uno scambio in tempi brevi: Fiat da subito qualcosa a Daimler ("subito" da intendersi poi con i tempi necessari a scambi di tecnologie) e Daimler da subito a Fiat carta bianca sulla gestione e si vincola a cedere il 20% a Fiat appena possibile.

Su Daimler siamo d' accordo, ma Marchionne lo sara' ? In fondo la proposta che ipotizzi e' tutta a vantaggio dei tedeschi mentre fiat dovrebbe dare loro soldi o, molto piu' facilmente, regalare tecnologia in cambio di un 20 % che non serve a nulla.

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Su Daimler siamo d' accordo, ma Marchionne lo sara' ? In fondo la proposta che ipotizzi e' tutta a vantaggio dei tedeschi mentre fiat dovrebbe dare loro soldi o, molto piu' facilmente, regalare tecnologia in cambio di un 20 % che non serve a nulla.

Immaginati la fornitura a Daimler di motori o pianali per i segmenti sub-A, B e C.

Doppio guadagno: un abbattimento dei costi per l'aumento dei numeri (e Marchionne non cerca altro); vincolo di dipendenza a medio e lungo termine. 8)

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Le prospettive mi sembrano rosee per il gruppo, ma sinceramente vorrei sapere la "percentuale di vantaggi" che questo accordo può portare al popolo italiano: in tutto questo si parla di portare tecnologie in USA in cambio di azioni, ma ci sarà anche il percorso inverso (ovvero la produzione di modelli Chrilser per l'Europa negli stabilimenti italiani)? C'è qualcosa di sicuro in questo senso?

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Immaginati la fornitura a Daimler di motori o pianali per i segmenti sub-A, B e C.

Doppio guadagno: un abbattimento dei costi per l'aumento dei numeri (e Marchionne non cerca altro); vincolo di dipendenza a medio e lungo termine. 8)

sempre se non va a finire come con bmw :)

qui va a finire come quel detto popolare della signora maria che tutti la voglion e nessun se la pia :D

... ma ci sarà anche il percorso inverso (ovvero la produzione di modelli Chrilser per l'Europa negli stabilimenti italiani)? C'è qualcosa di sicuro in questo senso?

di sicuro ovviamente non ci puo' essere nulla ma le voci di spostare le produzioni dalla steyr in italia potrebbero anche rivelarsi vantaggiose per la nostra produzione. Vedremo...

Modificato da TONI

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