Vai al contenuto

Fiat-Chrysler: firmato accordo per una alleanza


Messaggi Raccomandati:

  • Risposte 1,4k
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

non so come saranno i sindacati d'oltre oceano, peró bisogna considerare che il mercato lavorale in USA é radicalmente diverso, e permette di fare cose che qui non ci immaginiamo neppure (e questa flessibilitá é parte della forza del sistema), quindi non é propiamente necessario che si trovi un'accordo con i sindacati (in Canada forse é diverso, non conosco il mercato lavorale locale).

@Regazzoni:

Quanto a necessitare o no l'americanitá, credo che il mercato americano é ampio e sicuramente se non esistesse questa supposta americanitá, le auto del Gruppo si venderebbero quasi come auto di nicchia al meno al principio. Per questo dicevo che l'investimento sarebbe piú alto, ma come contropartita, avrebbero meno fardelli.

É comunque un'ipotesi piú che accettabile...

Link al commento
Condividi su altri Social

UAW, Fiat likely to hold key stakes in new Chrysler

LUCA CIFERRI

AUTOMOTIVE NEWS

APRIL 16, 2009 - 11:29 AM ET

UPDATED: 4/16/09 12:43 P.M. ET

TURIN, Italy -- The UAW and Italy's Fiat S.p.A. could be Chrysler LLC's leading shareholders if the struggling U.S. automaker wins the concessions requested by President Barack Obama's automotive task force by April 30, a source close to negotiations told Automotive News today.

Stakes held by Chrysler's existing shareholders -- majority owner Cerberus Capital Management LP and 20 percent minority owner Daimler AG -- would be "zeroed" as part of the financial restructuring, the source said.

The U.S. Treasury Department is discussing with Chrysler lenders a potential swap of part of their debts into equity.

A committee representing the big banks and financial institutions holding Chrysler's $6.9 billion in secured debt rejected Treasury's initial offer to exchange their debt for $1 billion. The committee is preparing a counteroffer that will be presented within a few days, according to a source familiar with the lenders committee strategy.

Dividing the pie

The UAW could receive a significant stake in the bailed-out Chrysler -- even larger than Fiat's initial 20 percent, the source said. This stake would come if the UAW accepts equity from converting half of the $10.6 billion that Chrysler owes the union for retiree health care obligations.

Fiat's stake would start at 20 percent and be allowed to increase in blocks of 5 percentage points to 35 percent as the Italian automaker reaches benchmarks in bringing technology to its potential U.S. partner.

A trust controlled by the Obama auto task force would retain a third, significant stake in the bailed-out Chrysler. This stake also would include the 15 percent set aside for Fiat to reach the planned 35 percent control.

If a Fiat-Chrysler alliance goes ahead, the plan is to elect a seven-member Chrysler board that would include representatives from Fiat, the UAW and possibly the automotive task force.

Dividing time between Fiat and Chrysler?

Fiat CEO Sergio Marchionne confirmed this week he could become Chrysler CEO.

"Fundamentally, that's possible, but the title isn't important,"

A person familiar with the negotiations said the new management structure would divide the roles of CEO and chairman. The job of Chrysler chairman would be held by an American, the source said.

Since 2007, Chrysler's chairman and CEO jobs have been held by Bob Nardelli, who was appointed by Cerberus. In December, Cerberus said it was willing to relinquish its holding as part of a Chrysler bailout.

In August 2007, Cerberus bought 80.1 percent of Chrysler from Daimler for $7.4 billion. Daimler owns the remaining 19.9 percent and has written down the value of its stake to zero.

Bradford Wernle contributed to this report

Link al commento
Condividi su altri Social

ovvero tra le altre cose daimler ha azzerato il valore delle proprie quote in chrysler.

cosa che aveva tentato anche il pirlone di wagoner nell'affaire GM Fiat, tra l'altro. anche se credo che in quel caso si parlasse di forte riduzione più che azzeramento.

Link al commento
Condividi su altri Social

stai confondendo i concetti, in quel caso le aveva azzerato a bilancio , qui intendono diche che le quote di cerberus e daimler non hanno piu partecipazione a questa "nuova" entità , in poche parole si sarebbero presi un calcio sui denti

Vendo treno di gomme Continental EcoContact5 215-66-17 battistrada 100% (3 km percorsi)

 

https://www.subito.it/accessori-auto/gomme-pneumatici-215-55-17-pari-al-nuovo-100-torino-222783092.htm

Link al commento
Condividi su altri Social

stai confondendo i concetti, in quel caso le aveva azzerato a bilancio , qui intendono diche che le quote di cerberus e daimler non hanno piu partecipazione a questa "nuova" entità , in poche parole si sarebbero presi un calcio sui denti
Link al commento
Condividi su altri Social

posto da corriere.it (in italiano;))

IL PIANO DELL’INGRESSO DEL LINGOTTO NEL GRUPPO USA

Chrysler-Fiat, intesa vicina

Sindacati nel capitale

Pressing della Casa Bianca sulle banche. Il potente sindacato Uaw socio con il 20%. E spunta l'opzione Opel

MILANO — C’è ancora una variabile molto, molto politica: quella parte di opposizione, ma anche di opinione pubblica, che preme su Barack Obama perché «non si può salvare Chrysler e la*sciar fallire Gm». Così è pure nel le stanze del potere, e non solo sulle colonne dei quotidiani, che gli Usa parlano dell’ipotesi di mettere in qualche modo in sieme almeno «pezzi» delle due ex big di Detroit. Se problema sa rà, per la Fiat che punta alla più piccola delle case americane, po trebbe però esserlo (semmai) più avanti: in fondo a Gm Ba rack Obama ha concesso 30 gior ni in più, la dead line tra nuovi aiuti pubblici e probabile banca rotta qui scade il 31 maggio.

Fine aprile rimane invece la scadenza per «l’unica strada» — definizione e insieme chiara indicazione della task force vo luta dalla Casa Bianca — che può salvare Chrysler. Il matri monio con il Lingotto, appunto, la consegna delle chiavi di Au burn Mills a Sergio Marchion ne. E se ufficialmente tutti si at tengono alla cautela d’obbligo, nella realtà i colpi d’accelerato re che potrebbero portare a qualche novità già giovedì pros simo (giorno del board Fiat) continuano. L’ultimo è la noti zia, lanciata ieri da Automotive News, del possibile ingresso del sindacato Usa nell’azionariato. È un chiaro segnale che i nego ziati si stanno sbloccando, che la potente United Workers Asso ciation va verso la conferma del «sì» a Marchionne anche sul punto più delicato (il taglio del costo del lavoro). E non è il solo effetto del piano presentato da Fiat, base della discreta moral suasion governativa. Passi avan ti si registrano nelle trattative con gli istituti di credito, cui a breve il Tesoro Usa (attentissi mo pure ai conti del Lingotto) presenterà una nuova offerta per il rimborso dei debiti Chry sler: e sarebbe a quel punto complicato per i banchieri, sal vati dai fondi pubblici, rifiutare di fare la propria parte nel soc*corso a un pezzo cruciale dell’in dustria americana.

È prematuro dire che è fatta. Gli ostacoli non sono del tutto eliminati, e tutto può ancora in*cepparsi. Intanto però l’ultima fotografia sullo stato del nego ziato vedrebbe la Uaw, il sinda cato, pronto a convertire in azio ni la metà dei 10,6 miliardi van tati come «obblighi sanitari» verso Chrysler. Significherebbe entrare nel capitale con una quo ta forse anche un po’ superiore al 20% che, all’inizio, avrà Fiat. Naturalmente, con il placet di Marchionne. «Sono pronto a fa re tutto il possibile», ha dichiara to solo l’altro ieri: l’accordo con il sindacato rientra nel quadro. Come non è escluso possa rien trarci, e non solo se continueran no le pressioni per una soluzio ne che coinvolga anche Gm, al meno qualche «pezzo» dell’altra grande malata Usa. La partita, però, potrebbe spostarsi in Euro pa. Accantonato il dossier Peuge ot, il Lingotto starebbe guardan do a Opel. Potrebbe trovare lì il partner continentale e, insieme, quadrare il cerchio della questio ne «aiuti anche a General Mo tors ».

Faccio una domanda che vuole essere una domanda (non provocazione).

Ma la cosa non si starà ingrandendo un pò troppo? come vedete un sindacato socio di un'azienda?

Link al commento
Condividi su altri Social

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.