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Ducati si allea con l'indiana Tcs (Tata)


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Ducati si allea con l'indiana Tcs (Tata)

La Ducati ha annunciato ieri di aver siglato un contratto di consulenza con il colosso indiano dell'information technology Tata Consultancy Services (Tcs) con l'obiettivo di migliorare l'efficienza dei propri processi industriali. L'accordo, del valore di «alcuni milioni di euro», avrà durata triennale, vedrà la partecipazione di Kpmg e, secondo l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio, «consentirà a Ducati di rispondere meglio e più rapidamente all'andamento del mercato e al management di esercitare un migliore controllo sul capitale circolante». La decisione è stata annunciata pochi giorni dopo la nomina, da parte dell'assemblea degli azionisti, del nuovo consiglio d'amministrazione della casa di Borgo Panigale.

«L'obiettivo della nostra partnership tecnologica con la società del gruppo Tata – spiega Del Torchio – è di "reingegnerizzare" i nostri processi industriali, dal supply management, all'ottimizzazione di tutti gli aspetti manifatturieri, fino al settore delle vendite. È per questo che abbiamo deciso di adottare Sap e di assemblare un team di cui faranno parte i nostri uomini, quelli di Kpmg e di Tcs con cui il nostro rapporto sarà sostanzialmente di consulenza, piuttosto che di outsourcing».

L'annuncio del contratto con Tcs giunge a meno di due settimane dallo scoppio di uno dei più gravi scandali finanziari della storia indiana che ha visto come protagonista la Satyam, uno dei principali competitor di Tcs nonché la quarta società indiana nel settore dell'outsourcing e dell'information technology. Una vicenda che, spiega Del Torchio, non ha dissuaso Ducati dal cercare in India il proprio nuovo partner tecnologico. «La decisione di scegliere Tcs – spiega – è stata presa per la storia dell'azienda, per le sue competenze e la sua flessibilità. Oltre che naturalmente per i buoni risultati ottenuti nella collaborazione con Ferrari e per la competitività dei costi delle attività di back office che verranno svolte da remoto a Mumbai».

Ventiquattro ore prima dell'annuncio dell'accordo, Del Torchio è stato confermato nel ruolo di amministratore delegato della Ducati, assumendo anche la carica di presidente del cda. L'assemblea degli azionisti ha anche sancito l'ingresso nel consiglio di Claudio Domenicali al fianco di Mauro Benetton, Massimo Bergami, Carlo Umberto Bonomi, Marco Giovannini, Roberto Maestroni, Antonio Perricone, Dante Razzano e Ulrich Weiss.

Il nuovo consiglio avrà il compito di affiancare il management nel tentativo di ripetere nel 2009 i risultati dell'anno passato che, spiega Del Torchio, «sono stati i migliori di sempre, dal punto di vista dei volumi e dal punto di vista finanziario». Un obiettivo al quale la casa di Borgo Panigale non sacrificherà l'italianità della propria tradizione manifatturiera, ma che cercherà di raggiungere accrescendo la propria internazionalizzazione. Un processo che nel giro di pochi mesi vedrà l'apertura del primo concessionario indiano, a Mumbai, a cui farà seguito l'espansione nei mercati emergenti di Brasile e Cina.

Ducati si allea con l'indiana Tcs (Tata) - Il Sole 24 ORE

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