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Fiat chiede 5 miliardi alle banche


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Da Il Sole 24 ore di oggi, giovedì 22 gennaio 09

Fiat è al lavoro per mettere nuovo fieno in cascina.

A quanto si è appreso, il Lingotto è al lavoro da circa un mese per ottenere dalle banche una linea di credito sindacata fino a 5 miliardi di euro. Una disponibilità di massima a sottoscrivere fino a 1-1,5 miliardi è già stata data dai due big del credito (UniCredit e Intesa) ma altri istituti italiani dovrebbero partecipare all'operazione con importi decisamente minori.

Le trattative sono a un punto conclusivo e l'operazione potrebbe essere annunciata già nei prossimi giorni. L'ammontare chiesto da Fiat è decisamente rilevante e rappresenta quindi un importante test non solo per il Lingotto ma in generale per il mercato del credito corporate in una fase di alta tensione nei rapporti tra banche e imprese. Non a caso sono stati sondati tutti i più importanti istituti stranieri che da parte loro hanno dato una disponibilità relativamente esigua.

Della partita non farebbero parte SocGen e il colosso Usa Citigroup, che ha però partecipato al finanziamento della joint venture Fiat-Tata. Per quanto riguarda le banche italiane Intesa e UniCredit potrebbero stanziare 500 milioni ciascuna per il Lingotto. Mediobanca da parte sua non avrebbe intenzione di partecipare al finanziamento della linea di credito ma concentrarsi sulla ristrutturazione del debito Fiat. Nelle prossime ore si saprà quali altre banche italiane hanno deciso di aderire alla richiesta del Lingotto. Quanto alla presenza di istituti stranieri, tra i vari nomi circolati, spicca quello di Ubs, che peraltro già sta supportando come advisor Fiat nell'operazione Chrysler. D'altra parte, va ricordato, che la banca svizzera assiste e ha assistito il Lingotto nelle sue operazioni di finanziamento fin dal 2000. Anche da Oltralpe sarebbe poi giunto l'interesse di diversi istituti. In particolare, nel novero dei potenziali candidati ci sarebbero anche Bnp Paribas e Calyon. Tra gli aspetti su cui si concentra di più l'attenzione del mercato c'è il numero di istituti che parteciperà al pool e il tasso di interesse che sarà applicato sulla linea di credito. Comunque sia resta da vedere l'uso che farà il Lingotto della somma messa a disposizione dalle banche: la linea potrebbe non essere attivata o utilizzata per operazioni straordinarie.

In particolare l'amministratore delegato Sergio Marchionne potrebbe avere deciso questa operazione o perchè prevede un ulteriore deterioramento del mercato del credito o per essere pronto a cogliere opportunità di investimento. Sul mercato, infatti, si ritiene che il memorandum siglato con Chrysler rappresenti solo una tappa intermedia per Fiat in attesa di una mossa di più ampio respiro. E tra l'altro l'accordo è già sotto attacco al Parlamento americano: gli aiuti pubblici a Detroit potrebbero essere messi in discussione se sarà formalizzata l'intesa con gli italiani. In ogni caso, sullo sfondo, resta l'ipotesi di un accordo strategico con una casa europea e in particolare con la Peugeot.

Nel frattempo, sarebbe vicina alla chiusura anche un'altra operazione di finanziamento che riguarderebbe però le attività indiane del gruppo di Torino. Sempre stando a quanto si è appreso Fiat e Tata avrebbero raccolto 510 milioni di euro a supporto della joint venture siglata a fine 2007 dai due gruppi automobilistici. Nel dettaglio, Fiat si sarebbe assicurata, grazie al sostegno di Citi, Deutsche Bank e Natixis, qualcuno ipotizza anche Bnp, circa 160 milioni di euro. Tata, dal canto suo, attingendo alla disponibilità di alcune banche locali, avrebbe raccolto circa 350 milioni. Oltre 500 milioni sarebbero dunque stati veicolati sulla joint venture indiana. Un accordo paritetico che il Lingotto ha siglato con il colosso indiano poco più di un anno fa. L'intesa era stata promossa con l'obiettivo di produrre in loco, nello stabilimento Tata di Ranjangaon, sia la Grande Punto che la Linea, dopo lo sbarco della Palio. I denari servirebbero dunque per continuare a sostenere l'approdo in forze della Fiat in India.

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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Non saranno remunerati i titolari di azioni ordinarie, ma solo quelli delle «risparmio»

Fiat, anno record ma niente dividendi

Nel 2008 il miglio risultato di gestione ordinaria: + 4% grazie a veicoli industriali e agricoli e auto di lusso

TORINO - Nel 2009 l'utile netto del gruppo Fiat sarà superiore ai 300 milioni, il risultato della gestione ordinaria sarà di oltre 1 miliardo di euro. Sono le previsioni del consiglio di amministrazione Fiat che oggi ha approvato i conti del 2008 e del quarto trimestre. Il cash flow industriale netto del gruppo sarà superiore a 1 miliardo di euro, con un indebitamento netto industriale inferiore a 5 miliardi di euro. Il gruppo prevede che la domanda globale dei propri prodotti diminuirà del 20% circa rispetto al 2008 e gli oneri di ristrutturazione saranno pari a circa 300 milioni di euro. Il portavoce Simone Migliarino ha invece smentito la notizia anticipata da alcuni organi di stampa circa un possibile aumento di capitale della Fiat.

GESTIONE IN POSITIVO - Il gruppo ha chiuso il 2008 con il suo più alto risultato della gestione ordinaria, pari a 3,4 miliardi di euro (+4%): gli incrementi conseguiti dalle macchine per l'agricoltura, dai veicoli industriali e dalle auto di lusso hanno più che compensato i cali registrati da Fiat Group Automobiles, dai componenti e dalle macchine per le costruzioni.

DIVIDENDI CONGELATI - Il gruppo ha deciso che per il 2008 non sarà però distribuito alcun dividendo per le azioni ordinarie mentre dovrà essere definito quello per le azioni risparmio. La decisione del consiglio di amministrazione è stata adottata per preservare la liquidità. Saranno dunque proposti dividendi solo per le azioni di risparmio (25 milioni di euro, come stabilito dallo Statuto della società). Il programma di acquisto di azioni proprie è stato per il momento sospeso.

TITOLO SOSPESO - Fiat è stata sospesa dagli scambi in Piazza Affari per eccessivo scostamento tra contratti. Il titolo (SEGUILO IN DIRETTA), che sconta la decisione del cda di non distribuire il dividendo 2008 per le azioni ordinarie, segna un calo teorico del 7,87% a 4,14 euro. Vivaci gli scambi, per 28 milioni di pezzi, pari al 2,5% del capitale. Bene le azioni privilegio (+4,74% a 2,54) mentre le risparmio cedono il 4,68% a 2,75 euro. Sono invece in forte a rialzo a Parigi le azioni PSA Peugeot Citroen dopo la diffusione di informazioni stampa su una possibile alleanza con il gruppo Fiat. In tarda mattinata i titoli guadagnavano il 7,55% a 13,89 euro su un mercato in rialzo dell'1,73%.

22 gennaio 2009

Usiamo questo topic per le notizie ecoomiche e non mischiamole con i topic sugli accordi

 

花は桜木人は武士

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FINANZA&MERCATI

ILSOLE24ORE.COM > Finanza e Mercati ARCHIVIO

Borsa, l'Europa in forte ribasso.

Milano la peggiore, male Fiat

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23 GENNAIO 2009

Fiat, scesa a nuovi minimi, registra ora un -7,3% a 3,52 euro nel giorno della diffusione dei dati 2008. Il titolo risente dei numerosi report negativi e della possibile revisione del rating da parte di Standard & Poor's. Il titolo è stato anche sospeso, avendo segnato un -11%

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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E tra l'altro l'accordo è già sotto attacco al Parlamento americano: gli aiuti pubblici a Detroit potrebbero essere messi in discussione se sarà formalizzata l'intesa con gli italiani

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