Tracciato circuito GP Roma

[j]

Non se ne fa niente..stamattina a Radiosport l'annuncio che Max Mosley è contrario...e se è contrario lui...

[Quo.Lore]

Ecco un altra ipotesi di Circuito:

da PolisBlog.com

Se cosi fosse, sarebbe il cicuito più noioso della storia. Tutte curve a 90°, e un curvone veloce. Tutto qui. Idea penosissima.

ma Max sta agli sgoccioli come presidenza...ormai conta poco :wink:

È da anni che si dice la stessa cosa su di lui... eppure, è sempre lì. Ha pure resistito all'uragano scandalistico causato dalla sua "sextape"

Mosley è un mostro di politica, temo che ci tocchi aspettare le sue dimissioni per toglierlo di torno.

Modificato 5 Febbraio 2009 da Quo.Lore

[Dodicicilindri]

Se cosi fosse, sarebbe il cicuito più noioso della storia. Tutte curve a 90°, e un curvone veloce. Tutto qui. Idea penosissima.

[Navarre75]

Quoto. E dire che stamattina sul Corriere dello Sport Fisichella esaltava questo possibile andamento del circuito come molto bello rispetto agli altri cittadini.

Mah, se questo è bello, una pista come SPA cos'è?

SPA non è uno degl'altri cittadini?!?!

Battute a parte, ABORRO!!! Rivoglio Imola!!!

Altro che Gp Di Roma! :pz

[j]

La 24 ore di Alemans

di Emilio Marrese

Un team di esperti al lavoro. Un circuito allo studio. Un investimento da un miliardo di euro. Così il sindaco Alemanno sogna la Formula 1 a Roma

Allarme stupri? Emergenza criminalità? Turisti in fuga? Facciamo un bel Gran Premio di Formula 1 e passa la paura. Una bella trovata per rilanciare l'immagine di Roma nel mondo e risollevarne il morale: la 24 ore di Alemans. O il Gran Premio del Vaticano, se Schumacher vorrà intercedere presso Ratzinger. Mal che vada, almeno ai romani resterebbero cinque chilometri di strada senza buche: buttali via... Al di là dei beceri sarcasmi, l'idea - molto più che una boutade - è seria e indubbiamente assai suggestiva. Forse il tempismo non è stato perfetto, ma non è colpa di nessuno.

Certo, se la pensata l'avesse avuta l'ex sindaco Walter Veltroni, chissà quanti sberleffi si sarebbe preso. Un rombo assordante, altro che partenza di un Gp: molte di più di quelli incassati a suo tempo per aver lanciato la Notte Bianca o la Festa del Cinema, iniziative considerate dai suoi detrattori inutili e addirittura oltraggiose verso i reali problemi della città. Anziché di occuparsi del degrado delle periferie e degli scippi sulla metro, lo accusavano, "pensa solo a magnà co' De Niro". La prospettiva che invece Alemanno vada 'a magnà co' Raikkonen' a quanto pare risulta meno irritante.

Gli unici che si sono lievemente risentiti per la scesa in pista di Alemanno sono stati i suoi amici leghisti della Brianza, insorti in difesa del Gp di Monza col garbo che li contraddistingue: "Che gli crolli il Colosseo in testa. Mi arruolo in Al Qaeda e gli butto giù l'Altare della Patria", è stato il conciliante commento del sindaco di Monza, Marco Mariani, al 'Corriere della sera'. "Alemanno si faccia la gara delle bighe", è stato più sottile l'onorevole Paolo Grimoldi, segretario dei Giovani padani. Stranamente, a nessuno degli audaci piloti del Carroccio è ancora venuto in mente di trasformare Monza nel GP della Padania. Ma, folclore a parte, la reazione meno incoraggiante l'ha avuta Luca Cordero di Montezemolo, che qualcosina nel mondo della Formula 1 conta: "Se fosse una tantum se ne potrebbe parlare, ma un circuito permanente a Roma è impensabile".

E invece ci pensano eccome. Un autodromo cittadino pronto, nella migliore delle ipotesi, nel 2011, in sfregio a ogni luogo comune: qui due anni ci vogliono, mediamente, per rifare un marciapiede. Il tracciato non sarebbe sui sampietrini dei Fori Imperiali o delle Terme di Caracalla, dove nel 1947 la Ferrari colse la sua prima vittoria in assoluto: lì al massimo oggi si poteva fare la Parigi-Dakar, ma quella se la sono presa già a Buenos Aires. I bolidi dovrebbero invece sfrecciare all'Eur, già teatro collaudato di corse clandestine, in uno scenario futurista che avrebbe inorgoglito Marinetti. Là dove si scommetteva su Er Marmitta del Tuscolano, domani sfreccerebbero Alonso e Hamilton.

Già nell'84 ci avevano provato a portare la Formula 1 all'Eur, senza successo, ma stavolta lo studio di fattibilità pare molto più accurato e a metà mese sarà anche presentato alla stampa. Il tracciato, rispetto a quel precedente piano, è diverso e presenta alcune varianti da costruire. Forse anche un tunnel, sperando di non trovare un vasetto sottoterra sennò se ne riparla nel 2028. E i soldi? Le stime vanno dai 100-150 milioni di investimento iniziale fino al miliardo di euro: nessun esborso per i cittadini, tutti fondi degli sponsor, garantiscono i promotori. E il ritorno, assicurano esperti super partes, sarebbe di oltre 400 milioni di euro a gran premio come giro d'affari globale, coinvolgendo per il mese della gara anche gli altri capoluoghi di provincia.

Il motore del progetto è l'ingegnere romano Maurizio Flammini, 59 anni, ex campione di F2, fresco presidente degli imprenditori laziali e organizzatore del mondiale di Superbike, la spettacolare serie B delle moto dal crescente successo. Uno che di cilindri e affari ne capisce, ed è politicamente vicino all'amministrazione. La sua società FG (Flammini Group) ha creato una sub holding dedicata al progetto F1 a Roma, la Fusion International Development, a capo della quale come amministratore delegato è stato nominato Dario Calzavara, altro uomo che viene dal paddock e dall'organizzazione di eventi sportiva. Si fa sul serio: l'incarico di disegnare il circuito è stato affidato all'architetto tedesco Hermann Tilke, 53 anni, che ha già firmato i percorsi di Sepang, Bahrein, Shanghai e Istanbul. Si dice che sia il progettista preferito dal piccolo mangiafuoco del circo motoristico, Bernie Ecclestone, dal quale Flammini ha già incassato il gradimento all'iniziativa: "Bella idea, ne sarei tanto felice", ha dichiarato il patron della F1. La stessa cosa che ripete a chiunque gli bussi alla porta, esquimesi o tirolesi inclusi, purché munito di quei 10-20 milioni di euro necessari per l'iscrizione annua al calendario mondiale.

Gli organizzatori hanno approcciato sin dalla scorsa primavera l'avvocato Enrico Gelpi, presidente dell'Aci: passaggio obbligato. È l'Automobil club italiano che deve infatti ufficializzare la candidatura alla Fia, la federazione internazionale automobilistica, per le verifiche e l'approvazione. L'Aci ha detto ok, purché sia chiaro che Monza non si tocca, con buona pace della Lega di Bossi, e che il Gp d'Italia rimane quello. Non è un gran problema: anche la Spagna ha due gare, quella a Barcellona e il Gp d'Europa a Valencia. Fino al 2006 anche noi ne avevamo due, prima che il Gp di San Marino al Santerno uscisse di scena (ditelo al vicesindaco romano Mauro Cutrufo, che aveva rassicurato gli imolesi: Roma non vi ruberà il posto). Il gran premio capitolino verrebbe programmato tra aprile e maggio.

Ad Alemàns la trovata è piaciuta da morire: tra piene del Tevere, nomadi da censire e grane varie, gli è parso un miracolo vedere qualcuno all'uscio presentarsi con un'idea e non una disgrazia. Così, il primo cittadino ha spedito a fare un giro di ricognizione il fido senatore di An-Pdl Andrea Augello, già coordinatore della campagna elettorale del sindaco, che entro marzo fornirà una prima valutazione sul piano del ritorno economico e finanziario, essendo ex assessore regionale al Bilancio con Francesco Storace e oggi membro della commissione Bilancio. Nonché ex leader della corrente Capitani coraggiosi.

Quello di Roma sarebbe il sesto circuito cittadino a entrare nel calendario, dopo il leggendario Montecarlo, Valencia, Singapore, Melbourne e Abu Dhabi, new entry da quest'anno nel circo. L'urbe sarebbe la prima metropoli ad avere la sua gara, bruciando sul tempo Londra, Parigi o New York che da tempo ne parlano senza concludere. Corea del Sud, India e Mosca invece sembrano più vicine al debutto.

La Città Eterna si deve svegliare, dicono gli strateghi della comunicazione: non può campare solo di gloria passata, basta coi centurioni o Gregory Peck in Vespa, ma deve reinventare continuamente il suo appeal. Così il gran premio si aggiunge ad altre iniziative da tempo vagheggiate, come il parco a tema sull'Impero Romano: stai a vedere che la corsa delle bighe si rivela una dritta utile.

da l'Espresso.it

[Dodicicilindri]

Quoto, anch'io rivorrei Imola insieme a Monza (temo che Roma toglierebbe il posto proprio all'autodromo brianzolo).

[j]

guardate cosa ho trovato sul tubo...che ve ne pare??

qui invece lo spot della Schell girato anche al centro di Roma

[Jack.Torrance]

SPA non è uno degl'altri cittadini?!?!

Battute a parte, ABORRO!!! Rivoglio Imola!!!

SPA è IL circuito!

E anch'io rivoglio Imola.

Si, ma il vecchio imola!

[davbs]

ma a parte il nome, cosa distinguerebbe questo circuito da un qualsiasi circuito in qualsiasi città del mondo?

i palazzi dell'EUR? Per renderlo unico dovrebbe essere in centro.. se è in periferia, dove è la memorabilità dell'evento?

[j]

Beh...l'EUR è un quartiere unico nel suo genere..che ha il suo bel fascino

naturalmente dipende tutto da dove dovrebbe passare il circuito però

Modificato 6 Febbraio 2009 da j