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Auguri Trap!


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Tanti auguri Trapattoni

''Non ho nessuna voglia di andare in pensione''

L'ex ct azzurro' date=' attuale allenatore dell'Irlanda, compie 70 anni. La passione è ancora tanta: ''L'esperienza sta tornando di moda. Il futuro? Penso solo al Mondiale, ma devo combattere con mia moglie''[/size']

ROMA - Settanta anni. E non sentirli. Settanta anni e tanta voglia di restare in panchina e soprattutto di vincere. "Sto bene e sono ancora motivato abbastanza per continuare a lavorare. Anche se mia moglie...". Giovanni Trapattoni taglia domani il traguardo delle 70 primavera. La maggior parte di queste trascorse sui campi. Prima da giocatore, poi da allenatore. La carta d'identità, però, nasconde la voglia matta del Trap, attualmente ct dell'Irlanda, impegna nelle qualificazioni ai mondiali del 2010 nello stesso girone dell'Italia: ''Sono un credente e tutto è nelle mani di Dio, io lo ringrazio per il fatto che sono ancora in salute e sufficientemente motivato per proseguire. Non ho programmi che vadano al di là delle qualificazioni mondiali, vediamo cosa succede", dice in un'intervista al sito della Fifa.

La vecchia scuola non tramonta mai. Trap ne è l'esempio. Ha vinto dappertutto. Prima in Italia. Poi in Germania, in Portogallo, infine in Austria. Ed è sempre stato pronto a ripartire. Con lo stesso entusiasmo del primo giorno. ''L'esperienza sta tornando di moda: secondo me, il calcio è una scuola - continua -. Non si finisce mai di imparare. Forse, persone come me o come Alex Ferguson hanno passato a scuola un po' più di tempo rispetto agli altri".

In famiglia, non tutti apprezzano una carriera così lunga. "I miei figli e le mie figlie sono felici che io vada avanti. Ma mia moglie mi chiede in continuazione: 'Quando finisci? Quando finisci?'. Io le dico solo: 'In futuro!'. Lei prova a tirarmi fuori dal calcio, ma non ha molto successo". Dopo aver vinto scudetti in Italia, Germania, Portogallo e Austria, Trapattoni ha accettato la seconda missione con una Nazionale. Dopo quella con gli azzurri, tocca alla Repubblica d'Irlanda. "Mi sto divertendo molto", dice. "Avrei potuto scegliere un'altra nazione, ma sentivo che qui c'erano le condizioni giuste. Conosco bene il calcio inglese e sapevo già abbastanza di molti giocatori irlandesi: hanno una mentalità simile alla mia, il loro spirito è fantastico. Nel primo incontro, ho detto ai ragazzi che avrebbero dovuto fidarsi di me: ho l'esperienza per portare avanti la squadra. Loro, per fortuna, hanno accettato con entusiasmo".

Nella corsa ai Mondiali 2010, il Trap è uno degli avversari dell'Italia di Marcello Lippi. Il primo scontro diretto andrà in scena il 1° aprile a Bari. "Dopo il sorteggio -racconta il ct - mi hanno chiamato in molti e tutti mi hanno detto che per l'Irlanda non è importante vincere queste partite... In realtà, io ero molto felice: mi considero fortunato a poter affrontare l'Italia. Sarà un po' strano, perché io sono fiero di essere italiano. Ma sono anche un professionista e sono orgoglioso di guidare la nazionale della Repubblica d'Irlanda. Non ci saranno problemi, ma mi emozionerò un po' al momento degli inni nazionali".

16 marzo 2009

da La Repubblica.it » Homepage

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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