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Famiglie e motori gioie e dolori


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Inviato

come promesso allego foto del mio battesimo con zio mandarino...

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quello pieno di pizzi sono io....

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

  • 3 settimane fa...
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I più attivi nella discussione

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Inviato

Paolo.... sono letture spassosissime, stavo ridendo da solo come uno scemotto pensando al Generale che mette ancora in riga i due fratellini siamesi !!! Devi avere rubato la penna a Luca Goldoni :).

Ah...saluti alla nonna. Una istituzione che dovrebbe campeggiare in ogni famiglia...

Inviato

Grazie Paolo;ho iniziato a lèggere ora del Mini Turbo "Attento al vaso",ma adesso fà caldo (troppo caldo, quasi 30° e siamo solo alle 11,30) quindi tra un po scappo sul mio scoglio a Fiumicino&continuo a lèggere stasera....comunque tu dovresti fare lo sceneggiatore (se già non lo sei). :lol:

Se un pianto ci fa' nascere, un senso a tutto il male forse c'è !

Inviato

Finito di lèggere stasera;spassosissimo e con Touareg bella lotta di aneddoti. Quanto al "Mini Attento al vaso" apparso su Ruoteclassiche di Aprile...(sob:(),ma perchè certe fortune non càpitano a me? Esemplare eccellente,con nemmeno 20.000Km...ma io dico,che se ne faceva una vecchietta di un'auto simile? Ci andava magari da casa al supermercato e basta,no le bastava una Panda 750? Però è pure vero che se trovassi gioiellino simile,che faccio? Lo tengo per strada ad arruginire o "preda" di parcheggi distratti? Naaaaa,meglio nelle mani del collezionista varesotto che lo sta tenendo bene che meglio non si può:)

Se un pianto ci fa' nascere, un senso a tutto il male forse c'è !

Inviato (modificato)

Fiat con Opel, Opel con Fiat, Chrysler con Fiat, Obama dice, Merkel dice.... mi ci perdo in queste cose... credo proprio non facciano per me, sinceramente.

Le seguo, leggo tutti i commenti e le notizie, perchè vivo l'oggi, sono nel 2009. E' giusto tenersi aggiornati. Però devo dire che si tratta di uno di quegli avvenimenti che mi mostrano il mondo dell'auto come una cosa che non mi prende più.

Ormai lo sapete, penso che molti di voi mi abbiano inquadrato, sono fatto per tuffarmi in altre cose, specie nei ricordi (nel caso di questo topic, familiari), e ogni giorno che passa, mi sento sempre più convinto che la mia esperienza nel mondo dell'auto sarà sempre più improntata verso l'amarcord, le classiche, e appunto, i ricordi.

Per questo sono molto contento che una sera sia nato questo topic, è un po' la mia isola felice.

Siamo partiti raccontando cose divertenti e incredibili, sia io che Touareg (e spero che in futuro altri membri si aggiungeranno nel riportare le loro storie, siano esse vissute da “driver” o da “children”) e andremo avanti. E' anche vero che non si può raccontare all'infinito cose indecenti... la mia famiglia allargata, pur essendo stata un gruppo di persone che ne combinarono parecchie con questi oggetti semoventi, non è che ne abbia combinate a non finire... prima o poi finirebbero.

Tuttavia, credo che ci sarà sempre qualcosa da raccontare, anche un semplice ricordo che ritorna in mente una sera qualunque, magari quando riascolti una canzone che ti fa pensare a qualcosa che avevi messo da parte (oppure “messo via” come diceva Ligabue).

A me succede stasera, mentre una radio web che sto ascoltando e si occupa soltanto di musica anni '80, mi regala Belinda Carlisle impegnata in “Heaven is a place on Earth”.

Al momento non saprei dire se questa canzone mi schiaccia il tasto “ON” nel pannello dei ricordi perchè legata ad un momento particolare (qui le immagini si fanno vaghe) o soltanto perchè è una canzone che viene dai tempi dei tempi... tuttavia ascoltarla ha fatto si che stasera mi rifiondassi in questo topic.

Sono nostalgico e romantico? Certamente: non vorrei essere in nessun altro modo, mi diverto troppo; ho la fortuna di essere riuscito a mettere da parte un sacco di cose da ricordare (tanti miei coetanei e anche amici più giovani mi dicono sempre di non ricordarsi un ciufolo di quando eran bambini... beh invece io mi ricordo un sacco, e mi fa molto piacere).

E poi... viviamo un mondo dell'auto che felice non si può proprio definire, ne vediamo ogni giorno di tutti i colori... beh, meno male che esiste questa condivisione del web, che oltre a raccontare ci permette di mettere per iscritto cose cui teniamo prima che vadano del tutto perdute dalla nostra mente; meno male che coi ricordi e la fantasia possiamo crearci un angolino per il mondo dell'auto che più ci piace e ci è piaciuto.

Ammazza che papiro, siete stanchi? :D

Vabbè vabbè.... bando alle ciance, torniamo a bomba nell'argomento del topic che è “famiglie e motori, gioie e dolori”.

(oltretutto devo dire che ulteriore molla a farmi tornare su questo argomento è stato un piccolo fatto che ho notato ieri... ma ve lo dico alla fine, per chiudere in bellezza :D)

Dicevamo dunque... “gioie e dolori”.

Già... dolori. C'erano eccome, anche se, per fortuna, mai cose esagerate.... anzi direi dei guai ridicoli e divertenti.

In famiglia, come sicuramente ricorderete, era arrivato lo Scorpione, sotto forma di Ritmo 130 Abarth.

Più le gioie che i dolori.. tuttavia qualcosa accadde.. piccoli guai che a raccontarli oggi vanno a far parte del “che tempi che erano”, pur essendo cose negative. Se ci accade oggi una cosa del genere, siamo nell'oggi... la macchina ci serve, si è guastata e siamo incazzati.

Raccontare oggi cosa successe venti e più anni fa, fa sorridere.

Beh... avevamo questa Abarth.

Poche settimane dopo il suo arrivo, durante un acquazzone pomeridiano, ci fu il primo inconveniente.

Ricordo che era sabato, perchè nel bagagliaio c'era la spesa; io e babbo eravamo soliti fare noi due la spesa settimanale alla Coop... ed ogni volta la vedevamo sotto forma di una missione.

C'era il tempo da tenere d'occhio. Il tempo per andare alla Coop, fare la spesa, scaricare sulla cassa, mettere tutto nei sacchetti, tornare a casa e svuotare tutto e sistemare.

Ogni settimana si andava a caccia del record.... forse mio padre lo faceva per giocare con me che ero piccino e vedeva che prendevo la cosa sul serio... o forse era perchè era ancora piccino anche lui (non è un'ipotesi da dare poi così tanto per scontata :D).

Quel pomeriggio, come ho detto... temporalone. Mentre torniamo a casa, mio padre comincia ad esibire una brochure di parolacce (che io ormai sapevo che dovevo sentire ma non farci caso, e NON RIPETERE MAI) perchè mentre guida si accorge che il pannello porta dal suo lato è zuppo di acqua, la stoffa sembra appena tirata fuori da una bacinella.

Ai tempi, non ricordo se la concessionaria Fiat che c'è oggi (e si chiama Logica, mentre negli anni della mia infanzia si chiamava AutoValsesia) c'era già... comunque l'auto mio padre non l'aveva presa da loro, bensì in un grosso centro fuori dalla valle, a Roasio, appoggiandosi ad un meccanico vicino casa che ai tempi vendeva le Fiat nella nostra vallata.

Così, subito dopo aver scaricato la spesa... di corsa da questo meccanico, perchè mio padre quando era nello stato d'animo “la macchina ha qualcosa che non va” perdeva completamente le staffe.

Il meccanico ci leva il pannello porta, e scopriamo che il foglio di plastica nera (che io bambino notai veramente simile ad un pezzo di sacco della spazzatura :D) che doveva separare il telaio porta dal pannello era applicato “a fisarmonica”... tutto incollato arricciato in venti centimetri... in pratica tutto sotto il finto deflettore che aveva la Ritmo tre porte. E ti credo che l'acqua entrava.

Beh, poco male no? Il meccanico ce lo sistema, e torniamo a casa. Prima di partire, babbo ricorda al meccanico “guarda che la settimana prossima te la porto che dobbiamo guardare anche quella roba là”.

Partiamo.... “papi, cos'è quella roba là?”

“Mah.. non funziona lo spruzzino del vetro davanti... sento girare il motorino ma l'acqua non arriva. Strano perchè quello dietro invece va benissimo. Boh... comunque gliela porto da vedere.”

Così... mentre parliamo di questo rincasando, papi ad uno stop frena un po' secco, e sotto i pieni sentiamo una compilation di rumoraglia simile ad una cascata di viti e bulloni su una lamiera.

“Papi.... e questo cos'era?”

“Era che 'sta macchina mi da da pensare.”

Settimana successiva, Ritmo dal meccanico, et voilà, svelato l'arcano per entrambe le cose.

Smontano i sedili, sollevano la moquette.

Acqua che non arriva al parabrezza, mentre al lunotto si: la Ritmo come ricorderete aveva la vaschetta dell'acqua lavavetro nel bagagliaio, sopra il passaruota sinistro. C'erano due pompette, una per il vetro dietro con ovviamente un breve tratto di tubo, l'altra per il parabrezza con la tubazione che passava sotto la moquette; bene, il meccanico trova un rotolo INTERO di tubazione, adagiato sotto la moquette (misurato una volta tagliata la parte eccedente, più di 20 metri :D) tutto avvolto, che con grande naturalezza andava ad attaccarsi agli ugelli.... forse era un po' lungo però... e ti credo che l'acqua non arrivava.

Oltre al tubo, il meccanico trova:

-una chiave fissa da 22

-una chiave fissa da 20

-due cacciaviti

-UN MARTELLO

-una cinquantina tra bulloni e dadi, sparsi sul pianale.

Ricordo che mio padre disse “questa è una macchina lasciata a metà il venerdì sera, e finita il lunedi mattina”. :D

Col tempo cominciarono poi le peripezie “lampadina bruciata al posteriore”.... perchè vi ricordate, c'erano quelle MITICHE viti dei fari Ritmo seconda serie, con la testa di plastica.

Giustamente pensate con la “sciccheria” del colore della testina intonato alla parte di fanale... la vite che andava nella porzione di freccia era arancio, quella nello stop rossa, e se non ricordo male ce n'era pure una bianca infilata nella retro.

Molto bello.

Peccato che le viti sotto il sole diventassero di cristallo, e come cercavi di svitarle, “crac”.... e qui dovrei riaprire un altro elenco di “parole” da parte del paparino, di quelle che dovevo sentire ma non ripetere mai.

Parole che pronunciavano pure i ricambisti e i meccanici.. perchè dovevano tenere in casa le vitine di ogni colore :D... eh, che “perle” che ci regalava la Sabaudia negli anni d'oro, quando voleva... :D

Ci sono altri ricordi da raccontare, ma per stasera il tempo è terminato... pertanto mi congedo scrivendo, come avevo promesso prima, riguardo ad uno degli “input" che mi hanno fatto tornare “sul pezzo” stasera.

Come ho già avuto modo di spiegare in altre sezioni, per via della crisi mia madre attualmente è senza lavoro; le sue due sorelle (una è la Zia Black che ormai conosciamo bene, e l'altra è quella che non ha mai preso la patente) più anziane di lei, sono in pensione da diversi anni.

Mia madre, dopo un po' di settimane passate a ciondolare per casa, ha cominciato ad annoiarsi, così le sorelle hanno iniziato a coinvolgerla nei loro pomeriggi di scorribande fra una vetrina, un caffè sul viale e una passeggiata nei prati.

La portano un po' in giro, insomma.

Ieri sera, ore 18 passate, rientro al paese dal lavoro, parcheggio la macchina a casa e prendo la bike per andare in videoteca a rendere il DVD della sera prima.

Mentre torno, sul viale centrale del paesello, scendo contromano sul marciapiede sulla mia bella bike, e le vedo arrivare, tre donne ed una Fiat.

Una Fiat perchè mia Zia Black, che tempo fa avevo abbinato ad una Y10 Fire, ha cambiato ed ora gira in Seicento di un anno di vita, azzurra.

Io pedalo, loro andando in senso opposto, mi vedono e mi salutano “pi piiiiiii” il clacson e tre mani nell'abitacolo che salutano... e io penso “teh.... beccatele, le tre sorelle che cazzeggiano”.

Noto (senza stupore) i circa 5000 giri del frullino della Seicento.. perchè conoscendo mia Zia Black.... deve essere in seconda dove ci starebbe bene una quarta.

Io mi stavo allontanando dal centro del paesello, loro ci si avvicinavano.

Proprio a questo centro del paesello, c'è una rotonda, sapete?

Una rotonda.... mah, che robe strane che fanno oggi.

Per mia zia non serve a niente....

A dire il vero non ci stavo pensando... ho continuato a pedalare nella mia direzione, senza voltarmi.

Ho continuato a sentire i 5000 giri, e mentre continuavo a sentirli, ho udito pure un due-tre-quattro colpi di clacson “pii-pooo-poooooot”.

Mi sono girato di scatto... ma ho solo visto che loro erano già oltre l'incrocio.. sempre “gnaaaaaaaaaaaaaaaaaa” a 5000 giri. In quel della rotonda c'erano due macchine ferme con personaggi dentro che sbraitavano.

Rotonda.... a che serve?

Onestamente..... mi è sfuggito un sorriso e poco più.... non mi ha stupito la cosa, anzi. Ho continuato a pedalare pensando al bello che c'è... “nelle cose che non cambiano mai”.

Così, a quelle tre sorelle che seminano il panico ancora oggi in giro per il paesello, dedico la song di stasera.

http://www.youtube.com/watch?v=0zvDmLnBgTs

:D

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato

Lol....io non c'avevo l'abarth,ma una 60cl color caffelatte(si si ridete...c'era a chi andava peggio....la 60 con le pantere:lol::lol:,o la gsa rosa pallido pastello:lol::lol::lol:)....e quelle viti di cristallo....ho avuto a che farci:pz:pz

TROC....facevano quando si rompevano....sopratutto quando a romperle era il ragazzo dell'elettrauto:?...che cosa le stringi a fare cosi forte,mica devo andare a fare una ps del safari:?

Inviato

Eh... infatti... appena provavi a svitarle.... via con tutti i santi del calendario. Per fortuna (mi par di ricordare, almeno sulla nostra) non si bruciavano così spesso come su una Polo o una Golf degli ultimi anni :D

(mi sembra che gran percentuale delle lampadine cambiate sulla nostra fosse della retro, addirittura... ogni tanto ne partiva una)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato

Mi è piaciuto MOLTO,Paolo, il tuo penultimo intervento: "emouvant",come direbbero i "cugini",forse perchè anch'io di auto più moderne non me ne interesso,perennemente assetato di modelli che ormai non fanno più...insomma,mi fà sentire un po meno "mosca bianca" di quanto non mi senta già. Forse ne avrei anch'io da raccontare di aneddoti,visto che tra mio padre&mio nonno hanno posseduto quasi la metà delle 500,600&850 immatricolate a Roma,ma non ho di sicuro la vena dello scrittore che è in te e la nostra famiglia era senz'altro meno "fantasiosa" della vostra sotto questo aspetto:?

Se un pianto ci fa' nascere, un senso a tutto il male forse c'è !

Inviato

Comunque è vero, riflettevo sul fatto che prima le auto ti dicevano qualcosa e ti intrigavano, ora è pìù un effetto moda, non emozionano come prima, quando ti sorpassava un Alfetta 2.0 L ti giravi, ed era un'auto "normale" oggi lo si fa solo per le supercar unicamente perchè le vedi raramente. Sempre complimenti Paolo!!!!

Le 5 iniezioni hanno questo scopo:

- pilot: ridurre rumorosità, vibrazioni, stress meccanico generati dalla main - Heritage

- pre-main: ridurre NOx - 5 dadi

- main: principale..... - Tre bocchette tonde

- post-main: ridurre PM10 - Quadrilatero

- last: favorire la rigenerazione del DPF

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