Famiglie e motori gioie e dolori

[Renault]

Ecco un altra storia.

Oggi parliamo dell'auto forse più amata nella mia famiglia,la mitica Uno 55s di mio nonno.

Correva l'anno 1985,i miei zii (all'epoca molto giovani) mandarono una cartolina per un concorso a sanremo dove si vinceva una Uno,bene,venne il periodo in cui trasmettevano sanremo e mio nonno non lo guardava,il giorno dopo una puntata (forse l'ultima,ma non so),mio nonno ricevette una telefonata dalla sorella che gli disse di accendere la tv e mettere a domenica5 perchè stavano parlando di mio nonno,mio nonno subito accese la tv e scopri che aveva vinto una Uno.

I miei zii erano tutti eccitati,mio nonno uguale,gli fecero anche un intervista con foto su un giornale locale (mio nonno conserva ancora gelosamente quel giornale).

La Uno fu ritirata nel maggio 85 (dovrebbero esserci delle foto),la Uno fu subito accessoriata con vari accessori after-market come i copripassaruota e l'antennino che spunta dal cofano motore.

La Uno era custodita gelosamente in un garage (fu l'unica auto di mio nonno presa nuova),non la faceva toccare a nessuno ad eccezione dei miei zii,poi nel 95 mio zio si sposò e la Uno passò a lui,la teneva praticamente intosa,la usava solo nei week-end,dato che la ditta presso cui lavora gli diede un Fiorino,la Uno durò sino al 2004 quando poi venne venduta,mio cugino (che se la ricorda,dato che è nato nel 96) dice di averla vista non molto tempo fà vicino a dove abita lui,io gli ho detto di dargli la caccia,dato che se la trovasse insieme a lui mi piacerebbe riportarla in famiglia.

Alla prossima storia.

[gianmy86]

Riuppo questa discussione per offrire un mio modesto contributo; nulla di particolarmente divertente come gli spaccati di vita della PaoloGTC's Crew, ma uno spaccato di vita e ricordi che amo tenere con me. Ed è bellissimo sapere che ci sia qualcuno che "capisca" e viva questo sentimento di nostalgia bio-automobilistica.

Oggi parlo dell'auto su cui ho trascorso la prima infanzia: una Fiat Ritmo 60 CL azzurro Rodi, dell'ottobre 1978. Questa fu la prima auto che mio padre acquistò nuova, ed è stata nostra per ben 17 anni (e poco più di 100km). Ricordo la guida perennemente "a fil di gas" di cui mio padre è sempre andato fiero, ricordo come a motore freddo ci volevano km e km affinchè raggiungesse una velocità appena dignitosa in autostrada (80 km/h) e ancora il rumore che faceva a 120-130 km/h quando una volta l'anno andavamo a Firenze a casa di amici. Solo una volta ci lasciò a piedi e fu il delirio, pur stando sotto casa: era una domenica e, non so come mai, per me era una quasi novità, dovevamo andare a pranzo fuori con zii e cugini. Per cui ricordo mia nonna iniziare a lamentarsi ancora seduta in macchina "e 'mmo come si fa?", mia madre correre a casa a chiamare il fratello sperando non fosse già sceso da casa sua (era un po' presto per i cellulari), mi padre tentare di accostare dopo i pochi m percorsi e mio zio offrire il suo consueto "aiuto dell'impiccato" (papà docet). Alla fine non ricordo come si risolse, credo fu un'altro zio a venirci a prendere per raggiungere il ristorante, ma ricordo che ne parlarono per un bel po'.

Ancora ricordo il primo giorno in cui mio padre disse "facciamo scuola guida": che significava raggiungere una strada finita, ma per anni non aperta al traffico, salire sulle sue gambe e tenere il volante tra le mani mentre lui accelerava (e qui la mia eccitazione saliva, mista quasi a paura, perchè era uno dei pochi casi in cui la regola del "fil di gas" veniva lievemente meno e i giri (ovviamente senza contagiri, ad orecchio) salivano di più. Chiaramente per me il momento più bello restavano le inversioni, visto che l'unica cosa che potevo fare era girare il volante

Ricordo infine l'ultima volta che salii sulla Ritmo, ed è un ricordo molto triste, legato nella mia mente d'infante ad uno di quei momenti che si ricordano nella vita come uno spartiacque, quelli di un prima e di un dopo. A settembre del 1994 arriverà a casa una bellissima Dedra bianca, 4 anni di vita e 37k km, 1.6 75 cv (la quinta marcia nuova frontiera del "fil di gas"), superaccessoriata e con volante in legno Momo 4 razze. La prima cosa che si fa è andare da mio zio a cena e si va con due macchine (essendo allora a casa in sei, con mia nonna e un'altro zio scapolo). La sera di ritorno a casa sarà l'ultima volta che entro nella Ritmo, che parmi vecchissima e brutta, essendo ovviamente eccitato dal nuovo acquisto. Ricordo triste e ricordo spartiacque, dicevo: oltre all'ultimo viaggio nella Ritmo sarà una delle ultime volte che avrò visto quello zio, quello a cui ero più legato, che di lì a poco sarebbe passato a miglior vita.

Una decina di giorni dopo la dipartita, sarebbe arrivata la Cinquecento 900, la prima auto di mia sorella allora 19enne, e ad oggi l'auto con cui papà si muove in città per spesa e poco altro, e la Ritmo fu data in permuta. La sera seppi che la Ritmo, per quel mesi ignorata tanto c'era la Dedra, non c'era più, e fu l'ennesimo motivo di aggiunta di tante lacrime.

Curioso e bizzarro, ora, nell'arrotolare il nastro dei ricordi, come la nostalgia e il tempo rendano quasi piacevoli anche i ricordi brutti, quelli che nel bene e nel male ti segnano e faranno di te quello che quotidianamente guardi allo specchio.

Spero vivamente di non avervi tediato. Seguirebbero altri aneddoti più divertenti.

Modificato 22 Giugno 2015 da gianmy86

[Dannatio]

a proposito......

Oggi il sottoscritto fa 9 anni di matrimonio......!!!

....con l'Alfa....(anche)

[Roger66]

i 2 cipressi a mò di corna sulla tua testa erano voluti???

[Cosimo]

Più che altro si è accozzato a quella povera ragazza perché si era appena resa conto della minchiata che aveva fatto e cercava di scappare.. cinturata tipo rugby

[Dannatio]

i 2 cipressi a mò di corna sulla tua testa erano voluti???

Come mettersi avanti.......

[noospy]

Vi faccio i complimenti per questo thread di storie di auto, cosa di cui io vado ghiotto L'ho ovviamente letto tutto d'un fiato... E' un po' come tornar bambino e sentire "i grandi" che parlano di auto