Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]

[ACS]

Bella risposta, articolata, e di questo ti ringrazio, ma tu finisci con questa frase "esempio Panda, giusto per rimanere in casa nostra... la paghereste 1500 euro in + per farla produrre in qualche stabilimento italiota?" La mia risposta è questa: da quello che si legge, si ipotizza di produrre le Punto in germania, non in un paesino indiano, non mi sembra che lì il costo del lavoro sia tanto basso. E questo è solo un esempio.

Oltretutto mi chiedo se a te è mai venuto in mente che forse bisogna difenderlo il lavoro in italia o tra poco anche se la Panda costasse 2000 € saranno in pochi a portersela permettere? Dalla tua analisi sembra che il protezionismo sia solo in Italia, dove una massa di sanguisughe lavora solo per grazia ricevuta, ma la realtà è che ogni paese cerca di proteggere i proprio posti di lavoro.

Perché allora prendendo per buona la tua analisi i francesi, i tedeschi, gli statunitensi e via discorrendo sono una massa di incompetenti che pagano fior di quattrini perché le fabbriche rimangano nei loro territori mentre noi italiani siamo i più furbi e non facciamo niente per difenderle. Questo è quello che mi sembra stia accadendo.

[luxan]

per carenza di tempo e informazione troppo superficiale al momento, mi astengo dal commentare in modo ampio, ma mi pare interessante quotare Akula.

è palesemente nella mani di Magna, questo vogliono e questo sara'.

Io credo che sarà molto difficile difficile superare la resistenza dei tedeschi all'ipotesi di italiani che comprano un loro simbolo (che poi, come facciano ad esserne orgogliosi non lo capisco, ma tant'è).

La carta in mano a Marpionne (uso questo "nick" perchè in questa situazione è meglio se sfrutta le doti legate da questo sottolineato piuttosto che quelle sottintese all'altro nick) è FPT, cioè come detto anche da Taurus il fatto che la gran parte delle vendite OPEL al momento si basa sul mjet e che tale accordo in caso di passaggio alla Magna andrebbe rinegoziato...

Vediamo se a maggio inizierà ad aggiungere una tappa alla sua settimana lavorativa, passando da Torino a Detroit via Russelheim.

[Giò]

mi chiedo non solo in Italia come si pensa

di uscire dalla crisi pensando di diminure

l'offerta (produzione) riducendo in maniera

molto maggiore la domanda (lavoratori),

ma soprattutto mi chiedo perchè sembra

che nessuno si stia accorgendo che questo

sta accadendo e questo si sta attuando.

I ricchi ci stanno chiedendo di diventare

ancora più poveri e loro ancora più ricchi

e noi gli stiamo dicendo di si, e per

molti anche con la convinzione che

la cosa sia necessaria. E' veramente

incredibile come la realtà venga manipolata

altro che cina.

[TonyH]

...CUT....

Tutto d'accordo, tranne su un punto.

Che il fabbisogno di manodopera debba nessariamente diminuire non è così scontato se calano strutturalmente i volumi

Anzi, per piccoli volumi si usano (in assoluto!) più persone che per i grandi volumi

Vedessi quante ce ne vogliono per fare le teste delle Ducati.......e ne fanno circa 150, massimo 200 al giorno.

[Giò]

E' questo che voglio dire possibile che non si possa sviluppare un modello che consenta di far lavorare la gente e di far guadagnare chi ci mette il capitale? A me pare che qui si voglia far credere che si possa andare avanti solo se si può licenziare, mettere in cassa integrazione,

fare contratti di lavoro molto ma molto flessibili. Chi vende ruspe

sarebbe forse meno in crisi, se i giovani che vorrebbero comperare casa avessero contratti di lavoro che glielo permetterebbero quantomeno di sognare.

[TonyH]

E' questo che voglio dire possibile che non si possa sviluppare un modello che consenta di far lavorare la gente e di far guadagnare chi ci mette il capitale?

Se ci si tara su numeri credibili, è più possibile:)

Magari anche evitando la rincorsa all'aumento continuo della popolazione

[Cosimo]

Se ci si tara su numeri credibili, è più possibile:)

Magari anche evitando la rincorsa all'aumento continuo della popolazione

due concetti molto interessanti:

in pratica sono corollari del santo graal dell'economia di questo secolo.. sviluppo sostenibile:lol:

[TonyH]

due concetti molto interessanti:

in pratica sono corollari del santo graal dell'economia di questo secolo.. sviluppo sostenibile:lol:

Diciamo un pò meno utopico e da bravi bambini tutti per mano

Scherzi a parte, ogni tanto vedi certi giri e cose da mal di testa assicurato, e non ti stupisci che che certe stanno andando a gambe all'aria....non stanno venendo uccise, si sono suicidate.

[ACS]

Se ci si tara su numeri credibili, è più possibile:)

Magari anche evitando la rincorsa all'aumento continuo della popolazione

il nodo è questo. E lo svolgimento del tema deve partire dal fatto che lo status quo è tale che la direzione NON può essere che verso la DIMINUZIONE della popolazione.

Che fai, li ammazzi?

ps: però le teste Ducati quanto costano? non è roba di massa...

@Giò: non si tratta neanche di arricchire i ricchi, impoverire i poveri e continuare a licenziare. Cerchiamo di vederla con uno spettro MOLTO + ampio. Si tratta di invertire una tendenza che una volta veniva vista come l'UNICA ricchezza e che adesso è il principale ostacolo allo sviluppo sostenibile.

Noi cresciamo esponenzialmente, ed il mix pianeta/civiltà non può reggere l'impatto. A voglia dire ceh impattiamo sull'ambiente, che dobbiamo diminuire le emissioni e l'inquinamento etc. Possiamo anche diminuire l'inquinamento pro-capite e diventare + ecologici, ma un minimo impatteremo sempre e crescendo la somma di questi minimi sarà sempre maggiore di quello che è sostenibile.

L'economia soffre dello stesso problema. Cresci da una parte, razionalizzi l'efficienza produttiva dall'altra. Ci sarà sempre qualcuno che rimane fuori, e saranno sempre d+ con il crescere della popolazione e con l'aumentare delle efficienze tecnologiche.

Chiaro che ci sono dei correttivi, ma sono palliativi SOCIALI che i governi mettono in piedi proprio per minimizzare l'impatto di questo fenomeno.

O ce ne facciamo una ragione oppure crederemo sempre nelle favole...

[Cosimo]

purtroppo verissimo..