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Inviato
Questa ipotesi (immagino giornalistica) mi sembra abbastanza una cretinata. :lol:

La gamma Holden è praticamente composta da 4 modelli Chevrolet/Daewoo, 2 modelli Opel, due pick-Up "all'australiana" e due berline grandi, la Commodore e la Caprice.

I modelli Chevrolet si sovrappongono già, i modelli Opel sono a perdere, i pickup non hanno mercato, la Commodore già è in gamma Vauxhall...

Praticamente Holden non ha nulla da dare a Vauxhall. :lol:

Si parla proprio di Holden perchè i modelli Chevrolet/Daewoo di Holden hanno la guida a destra :) e non hanno bisogno di alcun adattamento...

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I più attivi nella discussione

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Inviato

chissà come finirà.. speriamo che Marchionne sappia anche indirizzare la gestione del nuovo supergruppo, non solo al sua genesi..

"post fata resurgam." (cit.)

Inviato
Vedi, devi cercare di stare tranquillo: oggi TUTTE le azioni di praticamente tutte le società mondiali sono sottovalutate, inclusa Finmeccanica.

Il gruppo Finmeccanica ha acquisito o sta acquisendo commesse gigantesche, legate a sviluppi produttivi in 5-10 anni....perciò vai sereno...

Caterpilar a Wall Street 12-15 mesi fà valeva 80-90 dollari, poi a Febbraio 2009 era crollata fino a 27-28 $

Unicredit era assurdamente arrivata vicono alla pericolosa soglia di € 0,7, mentre il valore medio giusto dovrebbe essere 4-5 €

Se economicamente si puù, bisogna tenerle e io confido che entro 12-18 mesi saranno tornate ai valori che competono.

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

sony_xperia_u.png

Inviato

a me pare che l'attitudine dei tedeschi nei confronti di fiat sia parecchio negativa, come questa sera che hanno detto che dopo l'incontro hanno ancora piu' dubbi, credo che Marchionne stia perdendo la pazienza, questo mi e' parso di capire, l'accordo bisogna farlo in due e se una parte è palesemente sfavorevole nel trovare un punto d'incontro è dura trattare, cmq fine maggio arriva presto.

Spezzando una lancia a favore dei tedeschi, mi è parso di capire che un piano ben definito, con dati e cifre non ci sia e che si sta studiando per farlo, quindi se ci mettiamo dalla parte dei tedeschi non abbiamo una situazione chiara del progetto e da qui nascono i dubbi.

Civic Type R - FK2 R-3220 "Type R is all about passion and emotion"

Inviato

Ma a me non sembra che ci siano alternative valide, anche la tanto sponsorizzata Magna non è che se la passi bene e cmq ha dichiarato che prenderebbe una quota di un 20%...

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

Guest EC2277
Inviato (modificato)
a me pare che l'attitudine dei tedeschi nei confronti di fiat sia parecchio negativa

...

Anche l'attitudine degli statunitensi nei nostri confronti è negativa però...

Magna invece potrebbe essere liquidata offrendole (in linea teorica almeno) un vantaggioso accordo di fornitura nei confronti di tutto il FALCO Auto Group.

P.S. Piccolo OT: è curioso che, all'inizio degli anni '80, la Chrysler si sia salvata perché l'italo-americano che la guidava ha venduto alla Peugeot la Chrysler-Europa ed oggi si potrà risalvare perché un altro italo-americano ha ceduto il 35% delle azioni del Gruppo Chrysler alla FIAT.

Fiat-Opel, secondo il ministro tedesco

Torino sta ritoccando il suo piano

Fiat-Opel, secondo il ministro tedesco Torino sta ritoccando il suo piano Sergio Marchionne.

"La Fiat sta ritoccando la sua bozza di piano" per un'eventuale acquisizione della Ope ha dettoil ministro dell'Economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg. Gli operai di Melfi sono fiduciosi sul futuro.

"La Fiat sta ritoccando la sua bozza di piano" per un'eventuale acquisizione della Opel: lo ha detto oggi il ministro dell'Economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), nel corso del convegno 'Wdr Europa Forum" a Berlino. Guttenberg ha inoltre detto che per trovare una soluzione del problema Opel serve tutta l'Europa. Tuttavia, ha precisato, una "visione confinata a una soluzione europea" per la General Motors Europe potrebbe avere "i suoi limiti". E poi: "Penso che, in questo momento, nessuno sia interessato a fare uno spezzatino" del gruppo. Per ora, ha proseguito Guttenberg, il governo tedesco non si vuole "impegnare" nei confronti di un piano o dell'altro. "Sarebbe audace, quasi assurdo, in questi giorni, optare per uno dei piani perché questo indebolirebbe la posizione negoziale della General Motors, della Gm Europe, della Vauxhall e di altre aziende" del gruppo.

OPERAI FIDUCIOSI A MELFI. Sono fiduciosi gli operai di Melfi (Potenza) della Fiat perché nello stabilimento lucano - dove lavorano circa 5.400 persone - la crisi "sembra ormai un ricordo" tanto che "per tre sabati consecutivi (9, 16 e 23 maggio) l'azienda ha comandato gli straordinari" per non interrompere la produzione della Grande Punto: qui la possibilità di chiusura appare davvero remota. A San Nicola di Melfi si respira un'aria diversa da un paio di mesi, ben prima delle voci sugli accordi internazionali. In realtà, l'inverno terribile "aveva portato con sè - raccontano gli operai - diverse settimane di cassa integrazione e troppe preoccupazioni". Stamani, gli operai del turno delle 14 scendono dagli autobus e attraversano i cancelli della fabbrica con una certa fretta. Fra quelli che accettano di scambiare due parole, qualcuno aveva "cominciato a fare i conti" e a molti "non tornavano più". Poi gli incentivi del Governo e il "boom" della Grande Punto a metano hanno fatto sì che i ritmi di lavoro tornassero quelli normali. E' proprio la forza produttiva il marchio dello stabilimento lucano: "Qui - è il pensiero degli operai - lavoriamo dai primi anni Novanta con metodi innovativi". I rappresentanti sindacali, del resto, sottolineano le parole di elogio usate da Sergio Marchionne, quando, nello scorso settembre, è stato a Potenza per firmare l'accordo con la Regione per la realizzazione di un Campus tecnologico. Gli operai "sono pronti" per eventuali novità produttive proposte dalla Fiat. Ma anche fra gli operai che escono dallo stabilimento per tornare a casa nessuno dimentica chi, in questo momento, è bloccato dalla crisi: "Proprio oggi - dice il segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Tortorelli - c'è stata una riunione delle nostre rsu: in maniera unanime hanno ribadito che le prospettive sono buone, ma non deve passare inosservato il grido d'allarme che arriva dalle aziende dell'indotto".

Fonte: Fiat-Opel, secondo il ministro tedesco Torino sta ritoccando il suo piano - Articolo - L'Unione Sarda

FIAT-OPEL: NUOVI OSTACOLI

SPUNTA LA CORDATA RUSSA.

Una decisione sul futuro della Opel dovrebbe essere presa entro la fine di maggio. È quanto si legge in un comunicato diffuso dal governo dell'Assia dopo l'incontro tenuto questa mattina tra il governatore Roland Koch (Cdu) e l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. «Dal punto di vista tedesco e dal punto di vista della Renania Palatinato ci sono dei punti interrogativi sul piano della Fiat, che sono diventati ancora più grandi dopo il colloquio» con l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. Lo ha sottolineato in un comunicato il governatore della Renania Palatinato, Kurt Beck (Spd), al termine del suo incontro con il manager Fiat tenuto questa mattina a Magonza.

LE PERPLESSITA´ «Il governo del Land nutre notevoli preoccupazioni rispetto a un piano che non prevede per la Opel una propria produzione dei motori in Germania», ha sottolineato Beck nella nota riferendosi al progetto Fiat. Il governatore ha quindi posto l'accento sull'impianto di Kaiserslautern, nella Renania Palatinato, l'unico che - secondo il piano presentato dalla Fiat al governo tedesco - potrebbe essere ridimensionato nel caso di un eventuale matrimonio tra il Lingotto e la Opel. Beck non mette in dubbio la necessità di fare «pulizia» sul mercato, ma tiene a sottolineate l'importanza di Kaiserslautern per la Germania. La Fiat «non fornisce una sicurezza sufficiente nemmeno per parte dell'impianto», ha precisato Beck nella nota. Il governatore ha inoltre affermato che «la solidità del piano (Fiat) nel lungo periodo non è stata ancora dimostrata», spiegando che «non si può seguire una strada per Kaiserslautern e per gli altri impianti tedeschi che verrebbe accompagnata da queste grandi imponderabilità»

PARLA MARCHIONNE «La soluzione ideale sarebbe chiudere entro la fine del mese, anche per rispettare gli accordi presi con il presidente Usa, Barack Obama». Lo ha detto oggi a Magonza l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, a chi gli chiedeva notizie sui tempi di una possibile chiusura dell'operazione con la Opel. «L'Europa ha un grandissimo interesse a risolvere il problema» della Opel, ha poi risposto l'amministratore delegato della Fiat, a chi gli chiedeva se l'ultima parola - in questa trattativa - spetta agli americani di GM. Al termine del suo incontro a Magonza con il governatore della Renania Palatinato, Kurt Beck (Spd), il manager della Fiat ha inoltre ribadito che «il dialogo con gli americani è aperto da parecchio tempo».

CI SONO ANCHE I RUSSI Il portavoce del governo tedesco, Ulrich Wilhelm, ha confermato oggi i colloqui con potenziali investitori russi per l'acquisto della Opel. «Stiamo parlando con tutti gli interessati, anche con i partner russi», ha detto il portavoce. Wilhelm non ha voluto fare nomi, ma nei giorni scorsi un portavoce della Gaz aveva confermato l'interesse del gruppo automobilistico russo per la controllata tedesca della General Motors. Alla Gaz, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe affiancarsi anche la banca russa Sberbank.

E NON SOLO... Il produttore di componenti d'auto austro-canadese Magna punta alla formazione di un gruppo euro-russo in grado di tenere testa ai principali costruttori mondiali, con una produzione fino a cinque milioni di vetture all'anno. È quanto scrive il quotidiano regionale tedesco Rheinische Post in un articolo che verrà pubblicato domani. Il giornale cita un piano della Magna, denominato 'Beam', che conferma un'alleanza del gruppo austro-canadese con la casa automobilistica russa Gaz e la banca russa Sberbank per l'acquisto della Opel. Secondo il progetto, se l'operazione andasse in porto, la Magna avrebbe il 19,9% della Opel, la Gaz e la Sberbank il 30,1%, mentre la General Motors rimarrebbe con una quota fino al 40%. Nella sola Russia, sottolinea il giornale, la Opel venderebbe un milione di vetture all'anno. Il piano, che dovrebbe essere presentato al governo tedesco il 20 maggio prossimo, non prevede alcun intervento sui quattro impianti della Opel in Germania. Alla guida del nuovo gruppo, conclude il quotidiano, resterebbe il management europeo della General Motors guidato dall'attuale numero uno di Gm Europe, Carl-Peter Forster.

Fonte: FIAT-OPEL: NUOVI OSTACOLI SPUNTA LA CORDATA RUSSA*-*Leggo

Opel: «FIAT vuol chiudere deal entro mese»; dubbi tedeschi.

WIESBADEN/MAGONZA/MILANO/ROMA, 8 maggio (Reuters) L'AD di Fiat Sergio Marchionne ha incontrato il leader del land tedesco della Renania-Palatinato sulla possibile acquisizione di Opel e ha affermato che i colloqui "vanno bene".

In particolare l'AD ha spiegato che sullo stabilimento di Opel a Kaiserslautern non ci sono nuovi sviluppi, ma si lavora ancora ai dettagli.

Marchionne si è augurato che le trattative con Opel si chiudano entro fine mese, dal momento che il 1° giugno scade il termine posto dal presidente Usa Barack Obama a General Motors per la presentazione del piano di ristrutturazione della società che controlla la casa automobilistica tedesca.

Tuttavia il governatore Kurt Beck ha affermato che, dopo l'incontro con Marchionne, i dubbi sul destino degli impianti Opel sono aumentati.

"Gli interrogativi sugli interessi di Opel e dei suoi impianti produttivi in Germania, in particolare Kaiserslautern, sono aumentati e non diminuiti", ha spiegato al termine dell'incontro, aggiugendo di avere "grosse preoccupazioni" sull'impatto occupazionale del piano presentato da Fiat.

Secondo Beck, Marchionne avrebbe intenzione di chiudere l'impianto di Kaiserslautern che dà lavoro a 3.500 persone.

Anche dall'Assia non giungono segnali positivi per la trattativa Fiat-Opel. "Finora Fiat non ha dato uno sguardo ai dati preparati per Opel Europe", ha dichiarato il governatore Roland Koch in un comunicato dopo un incontro a Francoforte tra il suo ministro per l'Economia e l'Ad Fiat.

Koch ha poi aggiunto che ci sono soggetti interessati al capitale di Opel che non sono stati mai citati dalla stampa.

SINDACATI ITALIA NON DISPONIBILI A TAGLI OCCUPAZIONALI

Intanto da Sesto San Giovanni, dove ha partecipato all'attivo regionale dei delegati Fiom, il segretario nazionale Gianni Rinaldini ha sottolineato che il sindacato non è disponibile a tagli occupazionali in Italia, evidenziando maggiori preoccupazioni per Pomigliano e Termini Imerese. Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani da Roma ha chiesto che il governo convochi immediatamente le parti.

MAGNA PUNTA A GRUPPO EURO-RUSSO CON OPEL

Il gruppo automobilistico austriaco-canadese Magna International, concorrente di Fiat nell'operazione Opel, punta a creare un gruppo russo-europeo che produca fino a 5 milioni di veicoli all'anno, scrive il quotidiano tedesco Rheinische Post, citando fonti della società.

Nell'ambito del piano "Raggio", la società acquisterà Opel, controllata di General Motors, insieme alle russe Gaz e Sberbank per vendere un milione di veicoli all'anno nel mercato russo, scrive il giornale.

Magna presenterà la proposta al governo tedesco il 20 maggio. Un portavoce del governo non ha voluto commentare.

Opel non era immediatamente disponibile per un commento.

OPPENHEIMER E CREDITORI DISSIDENTI ABBANDONANO BARRICATE

Intanto negli Stati Uniti l'alleanza con Chrysler procede.

Non si oppongono più al piano di riassetto del debito Chrysler neppure i fondi Oppenheimer, uno dei più prestigiosi creditori "dissidenti" al progetto benedetto dal governo Usa che include l'ingresso di Fiat nel capitale. Il fondo ha desistito, secondo quanto è stato annunciato oggi, perché non si aspetta più un aumento del tasso di recupero sul suo credito.

Ai creditori dissidenti (i cosiddetti holdout) fanno capo circa 295 milioni dei 6,9 miliardi di debito distressed della storica numero tre dell'auto di Detroit: l'ultima offerta che hanno rifiutato assegnava loro un rimborso di 29 cent per dollaro.

Dopo l'annuncio di Oppenheimer è arrivato anche quello del gruppo dei creditori Chrysler dissidenti che hanno comunicato che rinunciano ad adire le vie legali poiché non dispongono di massa critica sufficiente ad andare avanti.

Fonte: http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL822185520090508

Modificato da EC2277
Inviato

"l'accoglienza" degli statunistensi era molto diversa, dalla alta dirigenza di chrysler, alla stampa, ai sindacati stessi, fino ad arrivare al governo usa favorevole a trovare un'accordo anch'esso, neanche da confrontarsi con quella germanica che stiamo osservando...

Civic Type R - FK2 R-3220 "Type R is all about passion and emotion"

Inviato (modificato)
OPERAI FIDUCIOSI A MELFI. Sono fiduciosi gli operai di Melfi (Potenza) della Fiat perché nello stabilimento lucano - dove lavorano circa 5.400 persone - la crisi "sembra ormai un ricordo" tanto che "per tre sabati consecutivi (9, 16 e 23 maggio) l'azienda ha comandato gli straordinari" per non interrompere la produzione della Grande Punto:

se a Melfi sono fiduciosi perche' fanno 3 sabati lavorativi, quelli di Mirafiori cosa dovrebbero dire che ne faranno 6 ? e' il rinascimento della fabbrica torinese ? :D

in realta' la situazione e' da navigazione a vista : ora ci sono gli ordini e si fa straordinario (sicuramente verra' pagato come lavorativo normale con qualche accordo con i sindacati) e magari subito dopo si torna a fare cassa. :?

o magari nello stesso momento, come succedera' a noi, chi lavora su modelli a GPL/Metano lavora in straordinario ed i colleghi su modelli "non ecologici" :pz stanno in cassa

comunque ritornando ot mi sa che fino a fine mese vedremo sempre le solite notizie rimasticate e riproposte

ipotesi mia : e se la seconda cordata si accontentasse di alcuni stabilimenti ed una parte della rete commerciale, non raggiungerebbe comunque il suo obbiettivo ? fiat sarebbe soddisfatta di prendersi la quasi totalita' senza avere l' onere di dover passare da cattiva e chiudere o ridurre fortemente il personale, e anche GM potrebbe recuperare il liquido che le serve .

Tanto, non mi sembra che sia nelle condizioni di tirare sul prezzo ; che se fosse così effettivamente avrebbe piu' intresse all' asta tra due contendenti piuttosto che ad uno spezzatino concordato.

Modificato da TONI

Inviato

E' fondamentale che se l'operazione va in porto ci sia condivisione e convinzione da parte del management, impiegati ed operai altrimenti i problemi saranno quotidiani. Se non ricordo male la fusione BMW - Rover fallì per il rapporto a dir poco conflittuale tra il management delle due aziende che impedì una vera e propria collaborazione. A leggere i reportage dei quotidiani tedeschi tra gli opelander sembra che FIAT venga letteralmente vista come il diavolo che vuole saccheggiare la "nobile" Opel e distruggere la vita dei dipendenti. Bisogna stare anche attenti a non concedere troppo o fare promesse poco realistiche, si alimenterebbe solo la conflittualità.

Inviato (modificato)
...

Praticamente Holden non ha nulla da dare a Vauxhall. :lol:

Holden e Opel hanno una cosa che vauxhall non ha. I propri centri di ricerca e sviluppo. Quindi se viene svincolata da opel deve appoggiarsi alla holden oppure alla daewoo, quest'ultime sono rispettivamente legate tra loro a livello produttivo a seconda del segmento di appartenenza dei modelli e della tipologia e cilindrata dei propulsori Modificato da simonepietro

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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