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Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]


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Guest EC2277
La quarta offerta potrebbe essere Magna Coragggiosa + i cattivoni della Fiat che licenziano e tagliano. :D :D :D

Dici che, in certi casi, i leoni e le iene possano accordarsi per spartirsi la carne del bufalo? :D

Per come la vedo io potrebbe anche essere poiché un'eventuale alleanza tra FGA e GAZ potrebbe essere vantaggiosa per entrambi ma, dal basso della nostra ignoranza, queste sono solo speculazioni da bar. ;)

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ma è credibile che questi signori comprino Opel?

sopravvivono solo grazie ai dazi imposti in russia alle auto estere, come vendere 1 milione di opel in russia resta un mistero.

E' credibile perchè Magna è austriaca (quindi tedesca) ed è molto vicina ad alcuni settori della politica tedesca, shroeder (non l'ultimo arrivato) è in affari con i russi, Fiat è italiana.

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Ad ogni modo stamattina il vento pare già aver lievemente cambiato direzione...

Stampa tedesca che titola "Date una chance a Fiat. Magna favorita per Opel: a torto" (appena letto dul giornale cartaceo... Che poi sia vero non so!)

<<Scarface>>

Non esiste peggior ignorante di quello convinto di sapere...

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Guest EC2277

Questa mi era sfuggita: http://www.autopareri.com/forum/27413874-post1075.html ed ho l'impressione che, nonostante non sia a conoscenza di tutti i retroscena, ci avevo visto giusto quando ho scritto che il governo tedesco è diviso sull'affare Opel.

Riporto, già che ci sono, un'intervista a Sergio Marchionne pubblicata su:"Il piano Magna? Licenzierei chi lo ha fatto" - LASTAMPA.it

"Il piano Magna?

Licenzierei chi lo ha fatto."

L'ad: con noi Opel tornerà a fare utili.

Quando due società malate si fondono non significa che ne verrà fuori un’azienda sana», dice Ferdinand Piëch di Volkswagen. Lo vuole contraddire?

«Certo! Fiat non è un’azienda malata, è uno dei pochi produttori di auto che guadagnano nell’attuale crisi. Noi stiamo bene, ma l’industria automobilistica nel suo complesso sta male».

Cosa la preoccupa?

«Negli anni scorsi si sono formate enormi sovracapacità produttive, che vanno ora adattate a una domanda in calo. Se non succede, ciò può diventare un rischio anche per un’azienda sana come la nostra. Per Opel si tratta di una questione di sopravvivenza. Opel è in perdita. Per questo ha bisogno di un partner, o scomparirà».

Può garantire che manterrà aperte le fabbriche di Rüsselsheim, Bochum e Kaiserslautern?

«Nessuno può dare delle garanzie, non sarebbe per niente serio. Posso però dire che non dovremo chiudere nessun impianto di montaggio Opel in Germania».

Cosa ci guadagnano i dipendenti?

«Faranno parte del secondo gruppo automobilistico d'Europa, con grandi chance sul piano occupazionale e di crescita, in particolare attraverso l’alleanza con Chrysler».

Il capo di Ig Metall, Berthold Huber, dice che le culture imprenditoriali di Fiat ed Opel non vanno bene insieme.

«Vogliamo una cooperazione industriale paneuropea, senza trascurare le diverse culture nazionali. Al contrario: manterremo la completa autonomia di Opel come marchio nazionale. Al tempo stesso ridurremmo i costi al punto che Opel farà di nuovo degli utili».

C’è già stata una cooperazione tra Fiat ed Opel e non ha funzionato.

«Il problema stava nel fatto che Fiat era un partner di minoranza. La parola ce l’aveva Gm».

Perché Fiat dovrebbe far di meglio di Daimler con Chrysler?

«Daimler non era un produttore di massa. Non è possibile sviluppare le stesse sospensioni per una Mercedes Classe S e un’utilitaria americana. Del nostro gruppo fa parte anche Ferrari e Ferrari ha i migliori motori del mondo. Se provassi però a montarli su una Punto fallirei in tre mesi».

Magna vuole aprire l’enorme mercato russo ad Opel.

«Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l’industria locale. Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro».

Quali nuovi mercati potrebbero esserci per Fiat-Opel?

«Oltre a quelli su cui Fiat e Opel sono già presenti ci sono Sudamerica, Turchia, India, Russia e Cina, tutti mercati in crescita, con cui abbiamo già rapporti stabili».

Perché i sindacati tedeschi sono tanto convinti di Magna?

«Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione. Ma temo che si sbaglino. E, purtroppo, di grosso».

I dipendenti di Opel sono scettici nei suoi confronti anche perché i modelli e i clienti dei due marchi sono molto simili.

«Non si tratta degli stessi clienti. Chi compra una Opel non vuole una Fiat e viceversa. Una Opel è una Opel, un marchio tedesco. E lo resterà».

Cosa porterà in dote Fiat?

«L’intero processo produttivo, quello, cioè, con cui Fiat guadagna soldi. Mercoledì abbiamo consegnato puntualmente il nostro piano in dieci pagine. Ma se Opel non ci vuole non cadrò per questo in depressione. Non chiedo l’elemosina».

Cercherà un altro partner europeo, forse in Francia?

«No. Anche se Opel non ci vuole la saga di Opel andrà avanti ancora per un po’. Poi dovrebbe essere il mercato a risolvere il problema. Ma io quel giorno non vorrei esserci».

Crede che l'amministrazione Usa sia dalla sua parte?

«Obama farà quello che è bene per Gm. È il suo compito. L’amministrazione Usa non può essere mio alleato».

A. SMOLTCZYK

M. SAUGA

Modificato da EC2277
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Guest EC2277

Se non erro si trattava di 10'000 esuberi relativi a tutta la FIAT-Auto più l'Opel e Marchionne, con quel 2'000 si riferiva agli esuberi dell'Opel in Germania.

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Lui no, loro si ;)

Nessuna delle tre offerte presentate per l'acquisto della Opel, garantisce «in modo sufficiente» che le risorse di bilancio del governo tedesco per questa operazione non vadano perse. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Karl-Theordor zu Guttenberg (Csu), secondo quanto riporta l'edizione domenicale del tabloid Bild.

«Attualmente, sono state presentate tre offerte per la Opel», ha detto Guttenberg. «Ma questo non significa che una di esse debba avere effetto automaticamente e per forza di cose». «Prima - ha infatti sottolineato - dobbiamo avere la sicurezza assoluta che le notevoli risorse di bilancio che dobbiamo impiegare (per questa operazione) non vadano perse». E questa sicurezza, «dal mio punto di vista, attualmente non viene garantita in modo sufficiente da nessuna delle tre offerte», ha sottolineato il ministro riferendosi ai piani di Fiat, Magna e Ripplewood.

Se queste «carenze dovessero rimanere - ha concluso Guttenberg -, un'insolvenza controllata sarebbe chiaramente la soluzione migliore, in quanto anche questa opzione aprirebbe delle possibilità per il futuro della Opel».

Opel, il governo tedesco: nessuna offerta ci tutela a sufficienza - Il Sole 24 ORE

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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