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Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]


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ma nel memorandum che hanno firmato gli oneri pensionistici e il costo dei brevetti non ci sono?

Se è così si tratta di un documento privo di ogni senso, ma che cosa ha combinato il governo tedesco?

qui parliamo di costi di 11 miliardi su cui tutti hanno sorvolato, roba da non credere....

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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I più attivi nella discussione

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Ma Fiat non potrebbe fare un bel fagotto dei brevetti Opel e lanciarli nella vetrata di GM insieme ad un mattone? Se li possono benissimo tenere visto che sono praticamente quasi del tutto sovrapponibili a cio' che in casa Fiat-Chrysler c'è gia...

Spero vivamente che si continui a stare fuori da questa sciagura tedesca, la Fiat prima umiliata e poi beffata nell'essere richiamata a gestire una patata molto piu bollente di quanto tutti si aspettassero sarebbe davvero una bella barzelletta..

Temo proprio di no. Non esistono solo i multijet 1.3 ed i 1.9 165 cavalli. Tutti gli altri motori, i pianali, le evoluzioni elettroniche e di stile sono brevetti di proprietà Gm che può venderli o darli in uso, in entrambi i casi li devi pagare. Non puoi certo bloccare la produzione della Insigna per rifarla sul pianalone autocarrato 159 per non pagare i diritti a Gm. Quando fra quattro o cinque anni tutta la gamma Opel sarà su pianali condivisi con il gruppazzo, si potrà smettere di sganciare del grano ai mmericani, ma fino ad allora...

ed il discorso vale ovviamente per tutto ciò che riguarda un'autovettura.

Bel casino, però sono davvero curioso di come andrà a finire fra due o tre anni. tutto sommato Opel ha una gamma molto moderna ed i cassetti pieni di progetti, questo è un atout non da poco...

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Temo proprio di no. Non esistono solo i multijet 1.3 ed i 1.9 165 cavalli. Tutti gli altri motori, i pianali, le evoluzioni elettroniche e di stile sono brevetti di proprietà Gm che può venderli o darli in uso, in entrambi i casi li devi pagare. Non puoi certo bloccare la produzione della Insigna per rifarla sul pianalone autocarrato 159 per non pagare i diritti a Gm. Quando fra quattro o cinque anni tutta la gamma Opel sarà su pianali condivisi con il gruppazzo, si potrà smettere di sganciare del grano ai mmericani, ma fino ad allora...

ed il discorso vale ovviamente per tutto ciò che riguarda un'autovettura.

Bel casino, però sono davvero curioso di come andrà a finire fra due o tre anni. tutto sommato Opel ha una gamma molto moderna ed i cassetti pieni di progetti, questo è un atout non da poco...

Si vabbé ma 11 miliardi la FIAT non li ha e se li avesse non avrebbe bisogno dell'Opel, non credi ?

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Credo, ma non ne sono del tutto certo, che la proposta di Marchionne, ovvero lo scorporo di Fiat auto e una sua fusione con Opel (insieme anche a Chrysler) toglierebbe di mezzo diversi di questi "debiti" con GM.

Ho l'impressione che il piano sarebbe consistito nel fondere Fiat in Opel, mantenendo GM nella proprietà e non togliere Opel da Gm acquisendola, come parrebbe essere il piano Magna.

Tutto il discorso sull'offerta di asset invece che di capitali e la questione dello scorporo mi porta ad interpretare così il piano di Marchionne.

Poi magari sto dicendo una boiata pazzesca. :lol:

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Credo, ma non ne sono del tutto certo, che la proposta di Marchionne, ovvero lo scorporo di Fiat auto e una sua fusione con Opel (insieme anche a Chrysler) toglierebbe di mezzo diversi di questi "debiti" con GM.

Ho l'impressione che il piano sarebbe consistito nel fondere Fiat in Opel, mantenendo GM nella proprietà e non togliere Opel da Gm acquisendola, come parrebbe essere il piano Magna.

Tutto il discorso sull'offerta di asset invece che di capitali e la questione dello scorporo mi porta ad interpretare così il piano di Marchionne.

Poi magari sto dicendo una boiata pazzesca. :lol:

Potrebbe essere una boiata, ma potrebbe anch'essere proprio cosi, e visto le cifre in gioco penso che sarebbe la miglior soluzione, e comunque FIAT non ha 7 Milliardi da dare per "3 Brevetti" che non ha bisogno...

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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Credo, ma non ne sono del tutto certo, che la proposta di Marchionne, ovvero lo scorporo di Fiat auto e una sua fusione con Opel (insieme anche a Chrysler) toglierebbe di mezzo diversi di questi "debiti" con GM.

Ho l'impressione che il piano sarebbe consistito nel fondere Fiat in Opel, mantenendo GM nella proprietà e non togliere Opel da Gm acquisendola, come parrebbe essere il piano Magna.

Tutto il discorso sull'offerta di asset invece che di capitali e la questione dello scorporo mi porta ad interpretare così il piano di Marchionne.

Poi magari sto dicendo una boiata pazzesca. :lol:

Bho, a questo punto tutto é possibile anche lo scorporo di Fiat auto e una fusione col Vaticano

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Guest EC2277

:mrgreen:

7/6/2009 (8:14) - LE RIVELAZIONI SUI TERMINI REALI DELL’INTESA IMBARAZZANO IL GOVERNO DI BERLINO.

Magna, per Opel solo 100 milioni.

L'accordo ne perevedeva 500, in realtà 400 saranno coperti da un prestito a tasso zero.

BERLINO

Per assicurarsi il controllo di Opel gli austro-canadesi di Magna e i russi di Sberbank tireranno fuori di tasca propria appena 100 milioni di euro e non 500, come annunciato finora. È questa l’ultima svolta di una saga che si arricchisce ogni giorno di nuovi dettagli.

I termini della partita per la cessione del marchio tedesco sembravano chiari: il consorzio formato da Magna e Sberbank investirà mezzo miliardo di euro per rilevare da General Motors la maggioranza di Opel. Il diavolo però si nasconde nei dettagli. E così basta un’occhiata al memorandum of understanding siglato venerdì scorso a Berlino da Gm, Magna, governo e Länder tedeschi per scoprire che i conti, in realtà, sono altri: secondo il settimanale Der Spiegel il capitale proprio messo sul piatto da Magna e Sberbank ammonta a 100 milioni. Gli altri 400 arriveranno da un prestito a tasso zero per il quale i due partner hanno ottenuto delle garanzie. Soltanto gradualmente e nel giro di qualche anno tale prestito sarà convertito in capitale proprio. Intervistato dalla Welt, German Gref, numero uno di Sberbank, è stato chiaro: la Russia ha un’ottima chance per «ottenere uno dei produttori europei tecnologicamente più avanzati a un prezzo incomparabilmente basso». Di certo l’impegno finanziario del suo partner Magna è finora circoscritto. I 300 milioni chiesti mercoledì scorso con urgenza da Gm per coprire un buco nei conti di Opel e promessi dalla società di Frank Stronach sono arrivati alla fine dalla banca tedesca a controllo statale KfW.

L’operazione Opel si va rivelando insomma più ingarbugliata di quanto sembrasse lo scorso fine settimana. E a confermarlo è il settimanale Focus. Sin dal principio della saga Opel la cancelliera Angela Merkel ha spiegato che i soldi pubblici tedeschi non sarebbero dovuti finire «in America», cioè nelle casse di Gm. Negli Usa no, in Europa forse. Perché, secondo Focus, soltanto la metà del prestito-ponte da 1,5 miliardi assicurato a Opel dal governo e dai Länder resterà in Germania. Il resto prenderà la strada della Spagna (600 milioni per l’impianto di Saragozza) e della Gran Bretagna (150 milioni per gli stabilimenti del marchio-gemello Vauxhall). Da Opel, però, smentiscono.

Nel frattempo gli esperti di McKinsey non nascondono che il piano di Magna presenta notevoli rischi. In uno studio commissionato dal governo dell'Assia (il Land che ospita il quartier generale di Opel e che contribuirà con 447 milioni al prestito-ponte di 1,5 miliardi) e citato dai settimanali Spiegel e Wirtschaftswoche, la società di consulenza scrive che il risanamento di Opel è «plausibile», tuttavia «il business plan operativo è ambizioso ed è pertanto associato a dei rischi». Nel giro di cinque anni Opel vuole tornare in attivo, aumentando gli utili di 3,3 miliardi di euro. Nello stesso periodo il fatturato dovrebbe crescere del 30%. Obiettivi troppo alti? McKinsey qualche dubbio ce l’ha: «Le attese appaiono ottimistiche, i miglioramenti dei risultati per quanto riguarda i costi sono pretenziosi». Per ora il co-amministratore delegato di Magna, Siegfried Wolf, prova a parare i colpi di Volkswagen, che nei giorni scorsi aveva parlato di possibile conflitto di interessi. Dopo la chiusura dell’accordo con Opel ci sarà una «chiara separazione» tra i business dell’auto e della componentistica, ha detto Wolf al magazine austriaco Format. E da San Pietroburgo il governo russo, per bocca del vice premier Igor Shuvalov, nega di aver fatto pressioni su Sberbank per entrare nell’operazione Opel. L’istituto finanziario, intanto, si sta già guardando intorno per scegliere a chi cedere in futuro la sua quota del 35% nella nuova Opel e avrebbe nel mirino, oltre a Gaz, i gruppi russi dell’auto IzhAvto, Sollers e TaGaz.

Alessandro Alviani

Fonte: Magna, per Opel solo 100 milioni - LASTAMPA.it

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Guest EC2277

Lo spazio-cabaret della giornata ci è offerto da Motorionline.com. :mrgreen:

Dopo Opel, ci sono Citroen, Peugeot e Saab nel mirino di Marchionne.

L’improvviso interessamento di Fiat per Chrysler e Opel ha evidenziato una forte volontà di impegnarsi in un progetto imprenditoriale su larga scala; ora che l’accordo con Opel sembra allontanarsi, tuttavia, ci si chiede verso quali altre mete si orienterà l’iniziativa Fiat. Fra quelle più papabili ci sarebbe il gruppo francese PSA, in cui convergono Peugeot e Citroen.

Se il legame con Chrysler sembra progressivamente indebolirsi all’interno di questo piano di espansione, un’alleanza con PSA potrebbe aiutare Fiat a riacquistare terreno, come riporta Automotive News.

La smania del CEO Marchionne di inglobare più aziende possibile sembra del tutto giustificata, di fronte alla teoria secondo la quale la crisi globale colpirà duramente le case automobilistiche, tranne sei giganti europei.

Un accordo con PSA, tuttavia, potrebbe risultare molto più difficile di quanto si pensi, soprattutto se si considera il sussidio di 3 miliardi di euro fornito al gruppo dal governo francese e i tentativi di acquisizione da parte di altre aziende, finiti in un nulla di fatto per via dell’atteggiamento indipendentista di PSA.

“L’ipotesi Opel tecnicamente non è chiusa, ma non dipende da noi. Se dal governo tedesco una telefonata arriva, bene, ma non la stiamo aspettando con ansia. Se arriva, arriva, altrimenti continuiamo a fare il nostro lavoro. Non parliamo di francesi, tra americani e tedeschi abbiamo già abbastanza da fare”, ha dichiarato Marchionne, minimizzando le ipotesi di un’alleanza con PSA. “Tutto è possibile, ma al momento non c’è niente in corso.”

Se nessuna di queste trattative dovesse andare in porto, Marchionne potrebbe tentare la carta di un altro brand General Motors, il marchio svedese Saab. La mancata acquisizione di Opel e PSA tuttavia lascerebbe Fiat in una posizione precaria: se da un lato una buona riuscita della negoziazione con Saab non risolleverebbe le sorti dell’azienda italiana, dall’altro essa non sembra avere scelta, al momento.

Pubblicato il giugno 7th, 2009 da Alessandra Politi

Fonte: Dopo Opel, ci sono Citroen, Peugeot e Saab nel mirino di Marchionne

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