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Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]


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anche perché con le tendenza delle media (vedi C5 e Insignia) a salire verso una qualità degna di un segmento superiore, la gente preferisce acquistare un auto sapendo di avere un prodotto però con una certa identità di marchio precisa.

Identità di alto livello e di segmenti superiori? Opel o Citroen? 8)

Beninteso che la questione Lancia=Saab è tutta da verificare e, anche se fosse, sarà tutta da vedere, se c'è un marchio che, sopratutto in Italia, ha una identità ben precisa (anche se sopita) è proprio Lancia.

Anche più di Citroen che ha un identità di alto livello ben più sopita e dormiente di Lancia.

Sopratutto più di Opel. Senza nulla togliere, poi, aai singoli prodotti.

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il punto è che l'identità un pò dormiente di Lancia, se si arrivasse alla situazione di vetture uguali con marchio differente, cadrebbe in coma irreversibile:).

quanto a Opel o Citroen, il mio discorso è che gente che cerca un auto ben rifinita e comoda si indirizza su quelle, se non vuole spendere di più per una premium; chi ha soldi in più, si indirizza direttamente su una premium. e a questo punto, mi chiedo, una Lancia/Saab "unificata" dove si va a posizionare??al prezzo di una Opel o Citroen? oppure gareggerebbe con le più altolocate tedesche, che però di prestigio del brand ne hanno da vendere? oppure in una via intermedia tra le due, in stile "vorrei la Mercedes ma non posso, quindi prendo una Lancia/Saab:lol:"?

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Guest EC2277
vogliono mettere in agitazione termini , scommetto che a breve uscira un articolo in cui diranno che 149 verra fatta nella fabbrica dell' astra

Sai che ridere: l'accordo con Opel salta e Marchionne se ne esce fuori dicendo: «L'accordo è saltato percui, non avendo raggiunto quella massa critica necessaria a poter produrre dei nuovi modelli, siamo costretti a chiudere Termini e Pomigliano.» :lol:

Sono solo dei dilettanti allo sbaraglio ai danni dei lavoratori. :roll:

Stiamo parlando di strategie di lungo periodo da qui a 5/6 anni, non credo proprio che la volontà di marchionne sia sopprimere il brand Lancia interrompendo la produzione di delta Ypsilon e via discorrendo da un giorno all'altro, con i prevedibili enormi problemi di ricambistica, assistenza, comemrcializzazione, contratti etc etc. I marchi si fanno lentamente morire, non sostituendo la gamma, con budget pubblicitari ridicoli, incentivando la rete all'esodo e così via. Così fece per esempio Peugeot con Talbot.

...

Guarda, la chiusura della Lancia è talmente sicura che hanno messo in produzione la Delta, vi hanno fatto debuttare il 1900 TST, il 2000 M-Jet, il 1800 T-Jet ed hanno speso in pubblicità, sponsorizzazioni delle varie "sagre paesane", comparsate in film, biciclette e motoscafi più di quanto abbiano speso nei 10 anni precedenti alla gestione di Olivier Francoise. Ma, nonostante tutto, ad ogni grullo che dice: «La Lancia sta per chiudere!» si parte subito a stracciarci le vesti, a cospargerci il capo di cenere ed intessere macumbe varie. :roll:

...

All' estero attualmente Lancia e' talmente poco conosciuta per problemi di gamma e di rete commerciale che diventa difficile avere una controprova sulle sue reali potenzialita'.

...

Io continuo a pensare che, se lavorano bene e si danno un orizzonte temporale sufficientemente lungo, la Lancia potrebbe fare lo stesso balzo d'immagine e di vendite che l'Audi ha fatto dall'inizio degli anni '80 ad oggi.

il punto è che l'identità un pò dormiente di Lancia, se si arrivasse alla situazione di vetture uguali con marchio differente, cadrebbe in coma irreversibile:).

...

A mio parere la realtà odierna è talmente fluida ed i possibili scenari futuri sono talmente incerti che non ha nemmeno senso discorrere di questa possibile fusione tra la Lancia e la Saab. ;)

Modificato da EC2277
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purtroppo il pressapochisimo dei giornalisti italiani colpisce, anche ad un Tg nazionale ripetendo cio che dice la stampa straniera parlando di Fiat-Opel, diceva "Fita prenderebbe Opel che porterebbe alla chiusura il marchio Lancia che sara cosi sostituito da Opel".

Insomma.. non ci hanno nemmeno preso col marchio (Saab)e hanno sparato sta cazzata che pero' mi chiedo che effetto puo fare ora sulle vendite Lancia.

Maledetti Imbec....i, sia in Italia ma soprattutto all'estero

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Diciamo che, essendo una notizia tutt'altro che confermata, almeno in Italia dovrebbe esserci un atteggiamento difensivista a priori, e invece si va dietro a queste voci per quel vizio autolesionista che ci contraddistingue.

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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Non ho capito esattamente cosa centra termini con la 940/149, però. :)

Termini ha davanti quasi solo la prospettiva che ci facciano la Ypsilon o non ce la facciano più.

Perchè è l'altro stabilimento caldo pronto a solleversi , un allusione simile su cassino non farebbe alcun effetto , sanno di essere i "migliori"

ACS: io niente verro impacchettato assieme agli altri asset , si lavorerà sempre su Fiat fino a quando riusciranno a chiudere i contratti di fornitura, ma il mio sogno sarebbe tornare in Fiat come tre anni fa prima che ci fondessimo con ibm.. tristezza

Vendo treno di gomme Continental EcoContact5 215-66-17 battistrada 100% (3 km percorsi)

 

https://www.subito.it/accessori-auto/gomme-pneumatici-215-55-17-pari-al-nuovo-100-torino-222783092.htm

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fonte ansa

FIAT-OPEL: RUSH FINALE IN GERMANIA, MERCOLEDI' PIANO

di Roberto Caracciolo

BERLINO - L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, torna in Germania per il rush finale sulla Opel in vista della scadenza di mercoledì, giorno in cui dovrà presentare il suo piano al governo tedesco, e promette al governatore del Nord Reno-Westfalia, Juergen Ruettgers (Cdu), che tutti gli impianti della controllata Gm nel Paese verranno lasciati intatti. In questa "fase decisiva" per le trattative sul futuro della Opel, come ha detto la stessa cancelliera Angela Merkel (Cdu), Marchionne ha visitato anche il quartier generale della casa automobilistica, a Ruesselsheim (Assia), dove ha incontrato oggi anche i vertici di Gm Europe e della stessa Opel. Sui contenuti di questi incontri, finora, è trapelato poco, ma sembra che Marchionne sia ormai deciso a non toccare alcun posto di lavoro in Germania. Anzi, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe pronto a sacrificare il marchio Lancia per far posto a quello Opel.

Almeno, così scrive il settimanale Automobilwoche, citando una persona vicina all'ad Fiat. "Secondo il piano, il marchio Lancia verra" soppresso a favore del marchio Opel", ha detto la fonte. Un'indiscrezione, questa, che lo stesso Marchionne sembra avere parzialmente confermato nel corso di un'intervista al domenicale 'Bild am Sonntag': il manager ha infatti detto che per la Fiat è "decisivo" che la Opel rimanga "un marchio forte sul mercato". E poi ha voluto rassicurare i vertici della casa automobilistica tedesca: il piano Fiat, ha detto al domenicale, "prevede di apportare le nostre attività nel settore auto, che saranno prive di debiti, in questa fusione. Il flusso di cassa (di questo nuovo gruppo) aiuterà la Opel a far fronte ai propri obblighi" finanziari. Nonostante queste rassicurazioni, per il governo la partita é ancora tutta da giocare. "Dobbiamo aspettare e vedere cosa succede mercoledi", ha detto da Monaco di Baviera il ministro dell'Economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), sottolineando di essere pronto ad andare di nuovo negli Stati Uniti con una delegazione di negoziatori alla fine di questa settimana. Un viaggio, questo, che servirebbe non solo a discutere dei piani di Fiat e del gruppo Magna (oltre a quelli di altri eventuali potenziali investitori), ma anche dell'ipotesi della 'soluzione ponte' da lui prospettata.

La proposta, come è noto, prevede la nomina di un amministratore fiduciario e la concessione di finanziamenti ponte temporanei da parte di banche pubbliche, qualora Gm finisse in bancarotta prima che sia stato individuato un partner per Opel o comunque durante i negoziati per la definizione di un accordo. Mentre Guttenberg aspetta di conoscere i dettagli del piano Fiat, Marchionne continua il suo tour a tappe forzate in Germania. L'incontro con Ruettgers, durato un'ora e mezza, è avvenuto ieri in un hotel di Colonia. Oggi, a Ruesselsheim, è stata la volta - secondo indiscrezioni di stampa - del capo di Gm Europe, Carl-Peter Forster, e del numero uno della Opel, Hans Demant. Domani, Marchionne dovrebbe vedere a Francoforte anche il numero uno del potente sindacato dei metalmeccanici tedesco Ig Metall, Berthold Huber. L'8 maggio il manager aveva incontrato i governatori dell'Assia (Roland Koch, Cdu) e della Renania Palatinato (Kurt Beck, Spd), le regioni dove si trovano i siti di Ruesselsheim e Keiserslautern della Opel.

E dopo l'incontro di ieri con Ruettgers, cioé il governatore del Land che ospita l'impianto di Bochum (5mila addetti), dovrebbe vedere prima di mercoledì anche il governatore della Turingia, Dieter Althaus (Cdu). Intanto, il presidente del consiglio di fabbrica della Opel, Klaus Franz, commentando le presunte resistenze di Washington e dei vertici Gm alla proposta di Guttenberg, ha confermato il suo appoggio al ministro. Sembra ormai essere tramontata definitivamente, invece, l'ipotesi di un ingresso diretto dello Stato nel capitale della Opel. Dopo i 'no' della Merkel e di Gutenberg, oggi è arrivato anche il parere negativo dell'Autorità antitrust.

ansa di solito non ci ricama molto sopra, ma mi sfugge il nesso logico tra Opel marchio forte sul mercato ed esistenza di lancia.

continuo a vedere lancia assimilabile a saab (anche per vicende passate) molto meno a opel, perfettamente assimilabile a fiat.

Soprattutto non capisco cosa voglia dire chiudere un marchio che, di fatto, adesso come adesso è già industrialmente virtuale:

Y attuale condivide pianale di punto II accorciato

Y nuova avrà la piattaforma di nuova panda

musa è idea ricarrozzata (della prossima so poco di certo, anzi nulla)

delta è una bravo sw accessoriata

altro non vedo , non mi pare ci siano costi industriali spaventosi da tagliare.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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anche Tedeschini dice la sua sulla boutade della chiusura della Lancia

Chiudere la Lancia per comprare la Opel?

di Mauro Tedeschini

I giornali stranieri, per noi provinciali italiani, sono sempre “autorevoli”. Se poi sono tedeschi, apriti cielo, è la verità rivelata. E anche l’affaire Fiat-Opel non sfugge a questa regola: mentre Sergio Marchionne cerca di stringere gli ultimi bulloni dell’accordo, i più impegnativi, da Berlino e dintorni arriva una raffica di indiscrezioni che, guarda caso, hanno tutte un unico filo conduttore: mettere in crisi l’offerta italiana.

Prima si è fatto trapelare, da fonte “qualificata”, che in caso di matrimonio sarebbero gli stabilimenti italiani di Pomigliano e Termini Imprese a fare le spese delle inevitabili sovrapposizioni produttive. Poi, sempre da fonte “qualificata”, il periodico “Automobilwoche” ha sparato addirittura che Marchionne avrebbe già in tasca il piano che prevede di chiudere il marchio Lancia (con Termini al seguito?) per dare spazio al nuovo arrivato Opel. Sarà. Ma al sottoscritto tutto questo sa tanto di disinformazione messa in giro da chi, in Germania, non ne vuole sapere di Fiat.

Non ne vogliono sapere i sindacati. Non ne vuol sapere parte della politica. E non ne vuol sapere il resto dell’industria, non per paura, ma perché considera il gruppo italiano una turbativa in un mondo ben ordinato. Quel che dispiace è che in Italia si abbocchi con tanta facilità a tutte le “indiscrezioni” in arrivo, a cominciare dagli stessi sindacati, in fibrillazione per ogni “novità” in arrivo dalla Germania.

Quel che non si è capito, in tutto questo frastuono, è che in ballo c’è soprattutto il salvataggio della Fiat, ancor prima che di Chrysler e di Opel. Quanto alla Lancia, se Marchionne avesse voluto chiuderla, l’avrebbe fatto nel 2004, quando tutti vedevano la Casa di Torino, con il flop della Thesis, ormai al capolinea.

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