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[Ufficiale] Alleanza Fiat - Chrysler


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Guest EC2277

Peccato che un Rocco Siffredi, nato in Italia ma educato in Canada, sia già arrivato e stia facendo il buono ed il brutto tempo.

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I più attivi nella discussione

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La gente continuerà comunque a comprare automobili nell'ottica 'mi piace' o 'non mi piace' poi 'ha assistenza' o 'non ha assistenza' e poi 'è affidabile' o 'non è affidabile'.

Sono sempre di meno quelli che compreranno qualcosa di 'marchiato' Fiat solo perchè è 'italiano' (come si diceva una volta..).

Scopo di un forum...

-se io do una cosa a te e tu dai una cosa a me alla fine avremo una cosa per uno...

-se invece io dò un'informazione utile a te e tu ne dai una utile a me alla fine tutti e due avremo due informazioni....

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La gente continuerà comunque a comprare automobili nell'ottica 'mi piace' o 'non mi piace' poi 'ha assistenza' o 'non ha assistenza' e poi 'è affidabile' o 'non è affidabile'.

Sono sempre di meno quelli che compreranno qualcosa di 'marchiato' Fiat solo perchè è 'italiano' (come si diceva una volta..).

Per fortuna!!!! Vuol dire che comprano fiat perchè hanno qualche qualità e non per pietà patriottica (che non concepisco)!

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Per fortuna!!!! Vuol dire che comprano fiat perchè hanno qualche qualità e non per pietà patriottica (che non concepisco)!

Con marchionne non capisco se si voglia veramente combattere sul piano della qualità...

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Con marchionne non capisco se si voglia veramente combattere sul piano della qualità...

Beh una qualità può essere anche la bellezza, o il fatto che non si rompano guardandole come accadeva in passato. Non ultimo, per qualcuno può essere una qualità il fatto che alcune auto non siano per niente delle fiat (tipo gli ultimi rimarchiamenti lancia).;)

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Beh una qualità può essere anche la bellezza' date=' o il fatto che non si rompano guardandole come accadeva in passato. Non ultimo, per qualcuno può essere una qualità il fatto che alcune auto non siano per niente delle fiat (tipo gli ultimi rimarchiamenti lancia).;)[/quote']

Quindi già il fatto che la FLAVIA o la FREEMONT siano metà Chrysler, metà Mitsubishi (pianale Global) e motorizzate Powertrain basta per dire a chi non compra Fiat, compratele che finalmente non derivano lontanamente da una Fiat...:mrgreen::mrgreen:

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Marchionne: Fiat al 51% di Chrysler entro l'anno, la battaglia con i tedeschi può essere vinta - Il Sole 24 ORE

Marchionne vede presto Fiat al 35% di Chrysler. Elkann: ho 35 anni e sono molto speranzoso «Confermiamo tutti gli obiettivi per Fiat, che segnerà un forte crescita del business accompagnata da una robusta redditività». Il numero uno della Fiat Sergio Marchionne, parlando all'assemblea degli azionisti, ha ribadito che il target del fatturato 2014 per Fiat sarà di 64 miliardi, quasi il doppio del 2010, e «potrebbe arrivare a 100 miliardi con Chrysler». «Per il 2011 - ha detto Marchionne - ci aspettiamo un miglioramento generalizzato dei mercati, ad eccezione di quello delle autovetture in Europa la cui performance è influenzata dai cali previsti in Italia e in Francia». La crescita quindi sarà sostenuta soprattutto dai mercati emergenti come il Brasile. L'ad si dice fiducioso che l'azienda aumenterà la sua quota di mercato nel secondo semestre di quest'anno «grazie al lancio di nuovi modelli».

Fiat presto al 35% di Chrysler, obiettivo 51% entro l'anno

«Porteremo presto la quota in Chrysler al 35%» ha aggiunto Sergio Marchionne ricordando che, all'inizio dell'anno, la quota è salita al 25%. «Il nostro obiettivo rimane quello di arrivare al 51% di Chrysler entro l'anno» ha aggiunto durante la conferenza stampa dopo l'assemblea. «Fiat non sta americanizzando i propri prodotti - ha sottolineato l'ad. - oltre il 50% delle auto a marchio Chrysler avrà una architettura europea». Marchionne ha fatto sapere che Fiat ha «un insieme di call option per salire al 51% in Chrysler. Non abbiamo ancora deciso quale utilizzare». Per l'ad «la cosa più semplice é rilevare il 16% una volta che siamo saliti al 35% e dopo che abbiamo ripagato i debiti al Governo americano. Esiste poi il diritto, esercitabile da quest'anno, sempre una volta rimborsati i debiti al Governo Usa, di acquistare la quota dello Stato americano, mentre un altro diritto, esercitabile dal 2013 e in scadenza nel 2016, è quello di acquistare il 40% degli interessi del trust Veba nella Chrysler».

La produttività degli stabilimenti italiani

L'ad ha sottolineato ancora che il divario tra la produttività italiana e gli altri stabilimenti Fiat nel mondo sia «evidente». Marchionne ha sottolineato che l'utilizzo della rete italiana è al 54% e scende al 37% se si considera la capacità tecnica, in confronto a percentuali del 126 e del 78% rispettivamnte negli altri paesi. In Italia, ha sottolineato, «sono stati fatti passi importanti per ottenere flessibilità e prospettive sicure» ha osservato riferendosi agli accordi sindacali di Pomigliano e Mirafiori. Marchionne ha ricordato che gli accordi per Pomigliano porteranno alla produzione delle Panda nel secondo o terzo trimestre di quest'anno a 250mila unità rispetto a meno di 20 mila del 2010. Quanto a Mirafiori il progetto per un suv a marchio Jeep e Alfa Romeo, porterà nel terzo o quarto trimestre del prossimo anno l'avvio della produzione che si attesterà su 280mila vetture l'anno. Infine Marchionne ha ricordato che entro l'anno cesserà la produzione a Termini Imerese.

Marchionne: «Fiat al 51% di Chrysler entro il 2011». Si allungano i tempi per l'Ipo - Il Sole 24 ORE

Il ritorno in Borsa di Chrysler potrebbe slittare rispetto all'obiettivo iniziale del 2011. Lo ha detto ieri Sergio Marchionne parlando con i giornalisti a margine dell'assemblea Fiat, al Lingotto. L'amministratore delegato di Fiat e di Chrysler ha spiegato che i tempi dell'Ipo (Initial public offering) dipenderanno, oltre che dalle condizioni di mercato, da due fattori: l'esigenza del Veba - il fondo che gestisce l'assistenza sanitaria dei pensionati Chrysler e che controlla attualmente il 63,5% del capitale dell'azienda Usa - di monetizzare il proprio investimento, e le eventuali necessità di fondi della Chrysler stessa. In ogni caso - ha aggiunto - «ci vuole tempo: dobbiamo fare le cose bene e non possiamo fare troppo in fretta». Se la quotazione in Borsa dell'azienda Usa può slittare al 2012, Marchionne ha invece ribadito l'intenzione di portare al 51% la quota Fiat già quest'anno. Il primo passo sarà la restituzione dei 7,4 miliardi di dollari di debiti verso il Tesoro Usa e il Canada; Chrysler sta negoziando con le banche e «stiamo riscontrando un interesse molto elevato tra i potenziali creditori». Una volta restituiti da Chrysler i fondi pubblici, Fiat avrà il diritto di acquistare un 16% ulteriore attraverso un aumento di capitale riservato, che porterà i fondi nelle casse della società; per salire al 51% dall'attuale 25% servirà poi il 10% ottenibile (gratis) al conseguimento di due obiettivi: un accordo per la distribuzione dei veicoli Chrysler fuori dall'area Nafta, e l'omologazione di un modello Chrysler con tecnologia Fiat che percorra oltre 40 miglia per gallone. «Entrambi - ha confermato Marchionne - saranno raggiunti entro fine anno». Una volta che Fiat avrà il 51%, fin dal 2012 dovrà consolidare integralmente Chrysler nel bilancio. E la discussa ipotesi di trasferimento della sede negli Usa, che tante polemiche ha sollevato nelle scorse settimane? «È presto per parlarne. Non è sulla mia agenda né su quella di John Elkann» ha assicurato Marchionne.

John Elkann, che compie domani 35 anni, ha presieduto ieri l'assemblea Fiat «a 110 anni da quella che si tenne per la prima volta qui vicino, in via Dante». L'erede della dinastia Agnelli ha parlato a lungo dei legami della famiglia e dell'azienda con gli Stati Uniti: «Già più di cent'anni fa il mio trisnonno, il senatore Giovanni Agnelli, andò per la prima volta a Detroit a incontrare i costruttori»; e ha aggiunto un aneddoto sul carteggio, negli anni 80, tra il nonno - l'Avvocato Agnelli - e Lee Iacocca, allora numero uno della Chrysler. «Stiamo realizzando quanto auspicato da mio nonno 25 anni fa. Stiamo tornando all'automobile, ovvero alle origini del gruppo» ha detto ricordando l'operazione che l'anno scorso ha portato alla scissione di Fiat Industrial (con i camion Iveco e i trattori Cnh).

L'assemblea Fiat ha messo ieri il sigillo su un 2010 «storico» per quanto riguarda la trasformazione del gruppo e «di transizione» per ciò che concerne il business. Marchionne ha ricordato i risultati principali dell'anno passato (56 miliardi di ricavi, risultato di gestione a 2,2 miliardi, 600 milioni di utile netto) e ha riconfermato gli obiettivi per il 2014, tra cui un fatturato assieme alla Chrysler per 100 miliardi di euro. Il 2011 non sarà facile per la divisione auto Fga, che risente di una concorrenza in Europa sempre più aspra. Secondo Marchionne il calo di quota di mercato nel 2010 deriva anche dal fatto che «non abbiamo voluto partecipare alla guerra dei prezzi». L'obiettivo è di aumentare la quota con l'arrivo dei nuovi prodotti a partire dal 2° semestre di quest'anno. Chrysler, dal canto suo, è in linea con l'obiettivo di arrivare a 2 milioni di auto nel 2011. «Vedremo nel 2° trimestre l'effetto pieno dei lanci dei nuovi prodotti».

Come funzionerà il lavoro in comune Fiat-Chrysler? «Non è vero che le nuove Fiat sono Chrysler mascherate. La piattaforma per le nuove medie americane viene da qui, da quella della Giulietta. In futuro sarà indispensabile lavorare su piattaforme che possano essere utilizzate su tutti i mercati, per aumentare i volumi». E ha citato come esempio positivo addirittura il lavoro fatto dall'ex socia General Motors con il trasferimento di modelli Opel negli Usa. Quanto all'interesse di Volkswagen per Alfa Romeo, Marchionne gli dedica una battuta: «Credete davvero che comprerebbero anche gli stabilimenti italiani? È bello comprare dei marchi e poi andare a produrre fuori...». Certo, ammette, per rilanciare Alfa «loro sarebbero aiutati nel breve periodo dalle sinergie con Audi, ma nel medio-lungo termine possiamo vincere la battaglia».

Modificato da sarge
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APHRODITE, DIVA DI BELLEZZA, AMORE E VOGLIA PARLA PERFETTAMENTE ITALIANA!!!

(Parliamo di macchine italiane, eh!)

Life is too short to drive german cars!!

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in Italia ci accontentiamo delle promesse".

Tipo Rossignolo, su cui tutti si spippolano esaltandolo come l'anti-Marchionne? :lol:

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Tipo Rossignolo, su cui tutti si spippolano esaltandolo come l'anti-Marchionne? :lol:
...è questo che non capisco: i media ce l'hanno a morte con Marchionne che, bene o male, qualcosa di concreto ha dimostrato (lo so: non è ancora affatto sufficiente...) ed esaltano un individuo come Rossignolo che, IMHO, è PALESE che sta cercando di fregarne il più possibile vendendo aria fritta........

AlfaRomeoAlfasud_QuadrifoglioOro.jpg.54d8d4789689b7fed7bdcf7d3b003ec7.jpg 

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ottimo, mi sembra che vengano confermate un pò tutte le dichiarazioni degli ultimi mesi.

L'unica cosa strana è l'inizio produzione Panda a Pomigliano a partire dal 2/3 trimestre 2011... ma i muli dove sono?

Modificato da alettone75

niente da dichiarare...

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