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STOP ALL'ALFA IN USA


steve61

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Ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca! Maserati esce da un indecoroso passato recente, rinnova la gamma con due produzioni totalmente nuove, sfido io che va in rosso. E poi: ma da quando in quà l'esclusività fa rima con alti volumi commerciali? Mai, da mai e sarà sempre mai.

Per cui le 900 vetture Maserati negli USA sono un qualcosa di esclusivo, fossero state 9000 sarebbe stato molto meno esclusivo.

Io credo che se un errore si sta facendo per Alfa Romeo sia quello di credere che anche se ci arrivi con una gamma intera, dalla vettura "normale" alla "8C", tu venderai moltissimo. La percezione che io ho di come vedono Alfa in USA la rende molto diversa dalla percezione che ne abbiamo noi, diciamo che ne hanno una percezione + verso quella che pare essere la visione di Taurus.

Ho qualche esperienza di storia di Alfa USA dell'ultimo trentennio, e mai è successo che Alfa Romeo fosse un costruttore (nè vi si era mai posto) da grandi numeri in USA. Ne è testimonianza il fatto che in USA la percezione di Alfa va + daccordo con la visione di appassionato (se la vediamo con i nostri occhi) che non con la visione di utente.

164, che da noi è un usato oramai da demolizione perchè quasi sempre invendibile, spunta quotazioni elevate e viene usualmente venduto da rivenditori di marche di prestigio italiane ed europee, non alla Kia Motors o alla Nissan.

E parliamo di vetture che hanno almeno 8 anni (le ultime 164 LS - la nostra Super 24valvole 3000 - sono del 1995) e non sono certo vetture da usare in pista, cosa che consentono invece le GTV6 e addirittura gli Spider (e una project car per la pista è vezzo diffuso in USA).

Prova a vendere quà una 164 Super a 18.000 dollari come ne ho vista prezzata una l'anno scorso presso un Ferrari dealer, o una 164 QV prima serie 12 valvole a 9.000 dollari......

I dati di vendita di vetture come lo Spider pininfarina su meccanica Giulia fanno eccezione, ma consideriamo anche che con la "graduate" eravamo a dei livelli di prezzo inferiori a quelli italiani (e fate il raffronto con il poter d'acquisto nostro e loro).

Vetture come la GTV6 erano non certo per chi faceva il raffronto fra una coupè di produzione americana o giapponese "di gran tiratura", era una macchina da "specialisti" venduta ad un prezzo tutto sommato molto interessante.

La Milano... ultima berlina tradizionale, ne trovi parecchie in senso relativo, ma pochissime in senso assoluto.

Oggigiorno abbiamo un prodotto Alfa + dozzinale che sulla carta consentirebbe sia il price interessante, ma anche una potenziale delusione rispetto a certune aspettative. Se le aspettative sono di avere in USA un'Alfa Romeo considerata come da noialtri, campa cavallo. La stessa 164 è l'ultima vettura berlina esportata da Alfa, e per questo conserva interesse oltre al fatto che rispetta ancora, con i dovuti limiti che le vengono perdonati proprio in virtù di essere "una classe a parte", una certa idea di berlina italiana "moderna".

Per cui se in USA ci andiamo con del prodotto "specialistico" o fortemente connotato da una parte avremo l'immagine relativa (ovvero quella giusta) ma non si dovrà cadere nella ricerca dei grandi numeri che sviliscono il prodotto. Un paio di anni fa un amico di Seattle mi diceva "si parla di vendere Alfa presso i dealers Saab, mi pare una scelta che condanna il successo in partenza, perchè quà la Saab ha un'immagine che di certo non gioverebbe ad Alfa Romeo".

Da noialtri le Alfa oramai le compri alla succursale Fiat!

Per cui, a parte il discorso di Morchio che può dire quello che gli pare - e fa bene a depistare certuna stampa, dato il momento...... - Alfa attualmente mi sembrerebbe matura con i prodotti che verranno.... ovvero con una macchina come la 8C, con una Brera, la Spider e con la sostituta di 166. Secondo me non sarebbe "coerente" 158.

Conosco abbastanza l'america per averci vissuto qualche anno e non condivido completamente le tue affermazioni in merito. Ho vissuto in California che con New York immagino siano i mercati piu rappresentativi per certe vetture.

Come dici tu Alfa Romeo è ancora un marchio pieno di fascino da quelle parti e anche se raramente, capita di incrociare per le strade GTV Alfetta o 75 Milano tirate a lucido (auto che da queste parti non esistono piu) nonche una quantità impressionante di Duetto. L'impressione che però ho al riguardo di Alfa è che la mancanza di grandi numeri (o meglio numeri piu sostanziosi di quelli che ha sempre fatto nel passato recente) non sono da imputare al fatto che tale auto viene percepita come un'auto specialistica ma dal fatto che innanzitutto Alfa quando è stata presente in America lo ha fatto con uno o due modelli (mi riferisco agli anni 80 in particolare) e con un'unica motorizzazione, il 3.0 V6 essendo le altre vetture da lei prodotte non in grado di competere su quel mercato. Del resto basta vedere che la diretta concorrenza MB o Audi o BMW esporta in america dal segmento D in su con motorizzazioni minimo V6 da 3 litri in su a benzina (il diesel è ancora pressoche sconosciuto).

Non dimetichiamo poi che Alfa, quando si fa riferimento ad affidabilità, in quegli anni non era certamente il massimo.

Per cui se è verp che la penetrazione di quel mercato deve avvenire gradualmente è altrettanto vero che i modelli previsti per il futuro meglio si adattano a quel tipo di mercato che nel frattempo si è europeizzato maggiormente in tema di gusti automobilistici. 158, 168, Kamal , Brera e Spider (ma forse anche 148 visto che cmq il segmento B è in crescita) con le motorizzazioni adatte sarebbero ben accolte dagli yankees.

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Comunque mi pare che qualcuno di voi non capisca il mercato americano e la percezione che si ha di Alfa Romeo negli USA, io ne capirò poco ma ho un po' di percezione + approfondita essendomi voluto documentare sulle Alfa USA ed essendo in relazione con molti appassionati.

Levatevi dalla testa l'icona dell'impiegato che va con la 156 a lavorare ogni mattina.

Levatevi dalla testa che la Porsche sia considerata come Ferrari.

Levatevi dalla testa che Alfa sia la prima e unica auto.

Pensate invece che Alfa è un prodotto, come immagine, superiore a BMW (considerata l'auto dei guappetti da sobborgo tanto quanto da dirigente arrivato) e per il fatto di essere italiano viene visto come prodotto artigianale. Pensate che la percezione che hanno di Alfa è di un marchio diverso da quella che può essere la percezione di Fiat. Negli anni '80 si stupivano nel pensare che una casa come Alfa fosse così "grande", forse pensavano ancora agli atelier tipo Zagato ai tempi che era in Via Giorgini.

Non è un'auto per tutti, non è un'auto commerciale, è un'auto che si sceglie per l'italian style, per andare in pista come seconda, terza, quarta auto, è un'auto...... a me viene in mente una cosa come Subaru. Comperata da chi gliene frega dei fattori di moda, relativamente rara, una scelta anticonformista.

La percezione di "esclusività" di Maserati è superiore a quella di Porsche. Porsche è vettura più commerciale, Maserati no. E le vendite ne vanno di conseguenza.

Dubito in vendite massiccie di Alfa, come ero sicuro che si sarebbero vendute poche (relativamente) Maserati.

Il fatto stesso che una vettura europea di successo sia stata la Jetta prima e la Bora adesso da da pensare.

A me sembra che stavolta la Fiat sul discorso USA ci stia capendo, e parecchio, dato che ha capito com'è l'andazzo.

Se chi vende vetture di prestigio ha in salone un'Alfa significa due cose:

- la percezione di Alfa è di prestigio, superiore a quello che ne abbiamo quà e superiore a quello che quà viene considerato chissà che (e poi sulla percezione di vera Porsche di Cayenne ti farei parlare con certuni porschisti di mia conoscenza);

- se tu vendi una macchina di prestigio da che mondo è mondo non puoi attenderti numeri stratosferici.

Mentre se tu oggi in Italia poni Alfa a livello di concorrenza con Porsche, anche come immagine, ti danno del pazzo, in USA si va più per "sfumature". E' un'interpretazione italiana di un concetto, mentre da noi si pensa a concetto migliore o peggiore.

Lo Spider appartiene all'Alfa Romeo, negli USA, come assioma.

Non dimentichiamoci però che Spider veniva venduto ad un prezzo veramente concorrenziale, inferiore al nostro in assoluto - versione Graduate - e quindi molto conveniente in un mercato con maggiore potere d'acquisto.

Mentre da noi stiamo attenti alla meccanica perchè la sfruttiamo, in USA una berlina di generose dimensione e ben poco sportiva come la 164 non è un vecchio catrame, ma una vettura ancora di prestigio. Che costa, e che ha una sua piccola o grande schiera di estimatori, sicuramente diversa che da noi.

E' chiaro che si voglia sfruttare l'immagine di esclusività per vendere meno, ma magari meglio. Cosa che in USA Alfa non faceva, mandando delle Milano iperaccessoriate e gravate dal prezzo del trasporto al prezzo inferiore della corrispondente europea.

Molto interessante questo post :D

Concordo con quanto dici, del resto se girando per le freeway vedi delle Alfetta tirate a lucido come se fossero appena uscite dal concessionario, questo la dice lunga sulla passione che esiste intorno a questo marchio.

L'impressione che pero ho è che la percezione del marchio da parte del cliente tipo in America sia destinata a cambiare.

Oggi Alfa Romeo è percepita come dici tu, come un auto non per tutti, ma un auto per appassionati (bontà loro hanno avuto la fortuna di non conoscere 33, 145-46, 155, arna se no la considerazione dell'americano per alfa sarebbe quella dell'americano per FixItAgainTony), per fanatici del ponte di DIon e per il mitico V6.

Il cliente tipo del futuro Alfa immagino non sarà piu quello ma assisteremo in America a quanto è gia accaduto qui. L'Alfista puro si incazzerà perche l'Alfa che conoscevano non esiste piu e l'Alfa si trasformerà in un prodotto modaiolo, stile Audi o BMW. Che di per se non è male. se è vero che gli appassionati sono importanti è altrettanto vero che bisogna vendere e per fare i grandi numeri (che Alfa in America puo tranquillamente fare) sono necessarie politiche commerciali differenti da quelle adottate sino ad ora.

E stavolta, se non si fanno errori mardornali, Alfa Romeo in America ci torna in pompa magna.

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ancora sulle dichiarazioni di bandiera e di morchio:

Alfa Romeo rinvia sbarco negli Stati Uniti

BOLOGNA, 4 dicembre (Reuters) - Alfa Romeo ha accantonato il piano di riportare le sue auto negli Usa nel 2007 preferendo puntare su Europa e Estremo Oriente, ha detto il presidente della Business Unit Alfa Romeo Daniele Bandiera.

Alfa (NASDAQ: ALFA - notizie) , controllata Fiat (Milano: FIA.MI - notizie - bacheca) , non vende i suoi modelli negli Usa da circa dieci anni e aveva programmato di ritornare nel paese nel 2007, possibilmente usando la rete di concessionari di General Motors (NYSE: GM - notizie) , che ha il 10% di Fiat Auto.

"Abbiamo sempre detto che per ritornare negli Stati Uniti abbiamo bisogno di un ottimo prodotto e di una buona rete. Entro la fine del 2007 avremo una gamma completa di prodotti ma la rete continua a mancare", ha detto Bandiera a margine del Motor Show. "Non è un addio agli Usa ma certamente al momento questa non è una priorità", ha aggiunto.

Già a inizio settembre il numero uno Gm Richard Wagoner aveva detto che la vendita di Alfa negli Usa non è una priorità.

Fiat e GM, che hanno accordi per l'acquisto di componenti e lo sviluppo di piattaforme, hanno concluso un accordo per la vendita di Fiat attraverso il network di GM Pontiac in Messico. Un simile accordo per Alfa "non è una possibilità adesso", ha detto Bandiera.

Alfa Romeo sta invece investendo pesantemente per migliorare la rete di concessionari dove ha già una solida base di clienti, in Estremo Oriente, specie in Giappone, e in Europa.

.......

come dire...... l stesse conclusioni cui eravamo arrivati noi pur se con minori informazioni sinora

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Ringrazio l'amico che ha vissuto in USA per la testimonianza.

Riguardo il discorso di Bandiera, ma in effetti è così prioritario andare in USA?

Io credo che se andiamo con la speranza dei grandi numeri prendiamo una batosta. Almeno, per i "numeri" come li pesano alla Fiat.

Se andiamo per immagine, con un prodotto che può andare bene (e può andare essendosi un po' europeizzato il gusto degli americani in fatto di auto) allora la musica cambia.

BMW comunque ha perseverato rimanendo negli USA. Io dico che la scelta di Alfa di avere sempre una berlina, un coupè e lo Spider (dal 1970 è stato così) era certamente limitativa ed assolutamente inferiore a BMW che esportava, come anche Mercedes, tutta la sua gamma, dalla 3 alla 7.

Però questo non credo che sia stato fatto SOLO perchè il prodotto non "andava bene" (Alfa 6, ad esempio, sarebbe andata meglio là che non quà) ma perchè era una scelta quella di avere sempre e solo una berlina e una coupè (tendenzialmente sulla stessa base, l'Alfetta GT è l'Alfetta berlina, la Sprint Veloce è la Sport Sedan, la GTV6 ha preceduto di pochi anni la berlina "milano" che sotto è identica). Io credo che in quel periodo la scelta fu voluta, non "forzata".

E questo ha contribuito a creare l'idea di una vettura "in pochi pezzi".

Adesso, con cosa ci vai a fare i "grandi pezzi"? Ma soprattutto, dopo anni di assenza e con un prodotto volendo anche così "snaturato", li fai vendendola a chi? Ad altro cliente rispetto al vecchio? Al cliente che negli anni '80 guai a sentir parlare di Alfa Romeo con "tutti i problemi della serie risistemala tony"?

La percezione che io ho avuto collezionando cataloghi USA è che Alfa già dal 1970 facesse un marketing molto diretto alla "continuità della tradizione" - i depliant della 1750 già lo fanno, e lo han fatto tutti i susseguenti - e credo volesse dire che c'era un attaccamento a quello, un atteggiamento che da noi + più da appassionato che non da possessore.

Come tanti Spider in USA sono modaioli, anche da noi sono da modaioli. Chi non ha mai visto uno su uno Spider che manco sa cosa guida alzi la mano. Io ne ho visti tanti....

Ma altro prodotto non è visto così. Credo che ci sia spazio, in USA, per un mercato un po' di nicchia, che comunque è di nicchia. Se Alfa si avvicina con una percezione di vettura di nicchia, di certo non ci puoi andare con l'Arna......

E' difficile, come mercato, ma credo si debba pensare di iniziare "bassi" e soprattutto senza troppe pretese.

La rete che Bandiera vuole fa ipotizzare una capillarità di punti assistenza per poter andare incontro a tanti utenti per tante vetture...... ma non sono sicuro che vi sia tutto sto interesse.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Alfa Romeo rinvia sbarco negli Stati Uniti

BOLOGNA, 4 dicembre (Reuters) - Alfa Romeo ha accantonato il piano di riportare le sue auto negli Usa nel 2007 preferendo puntare su Europa e Estremo Oriente, ha detto il presidente della Business Unit Alfa Romeo Daniele Bandiera.

Alfa (NASDAQ: ALFA - notizie) , controllata Fiat (Milano: FIA.MI - notizie - bacheca) , non vende i suoi modelli negli Usa da circa dieci anni e aveva programmato di ritornare nel paese nel 2007, possibilmente usando la rete di concessionari di General Motors (NYSE: GM - notizie) , che ha il 10% di Fiat Auto.

"Abbiamo sempre detto che per ritornare negli Stati Uniti abbiamo bisogno di un ottimo prodotto e di una buona rete. Entro la fine del 2007 avremo una gamma completa di prodotti ma la rete continua a mancare", ha detto Bandiera a margine del Motor Show. "Non è un addio agli Usa ma certamente al momento questa non è una priorità", ha aggiunto.

Già a inizio settembre il numero uno Gm Richard Wagoner aveva detto che la vendita di Alfa negli Usa non è una priorità.

Fiat e GM, che hanno accordi per l'acquisto di componenti e lo sviluppo di piattaforme, hanno concluso un accordo per la vendita di Fiat attraverso il network di GM Pontiac in Messico. Un simile accordo per Alfa "non è una possibilità adesso", ha detto Bandiera.

Alfa Romeo sta invece investendo pesantemente per migliorare la rete di concessionari dove ha già una solida base di clienti, in Estremo Oriente, specie in Giappone, e in Europa.

.......

come dire...... l stesse conclusioni cui eravamo arrivati noi pur se con minori informazioni sinora

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Ringrazio l'amico che ha vissuto in USA per la testimonianza.

Riguardo il discorso di Bandiera, ma in effetti è così prioritario andare in USA?

Io credo che se andiamo con la speranza dei grandi numeri prendiamo una batosta. Almeno, per i "numeri" come li pesano alla Fiat.

Se andiamo per immagine, con un prodotto che può andare bene (e può andare essendosi un po' europeizzato il gusto degli americani in fatto di auto) allora la musica cambia.

BMW comunque ha perseverato rimanendo negli USA. Io dico che la scelta di Alfa di avere sempre una berlina, un coupè e lo Spider (dal 1970 è stato così) era certamente limitativa ed assolutamente inferiore a BMW che esportava, come anche Mercedes, tutta la sua gamma, dalla 3 alla 7.

Però questo non credo che sia stato fatto SOLO perchè il prodotto non "andava bene" (Alfa 6, ad esempio, sarebbe andata meglio là che non quà) ma perchè era una scelta quella di avere sempre e solo una berlina e una coupè (tendenzialmente sulla stessa base, l'Alfetta GT è l'Alfetta berlina, la Sprint Veloce è la Sport Sedan, la GTV6 ha preceduto di pochi anni la berlina "milano" che sotto è identica). Io credo che in quel periodo la scelta fu voluta, non "forzata".

E questo ha contribuito a creare l'idea di una vettura "in pochi pezzi".

Adesso, con cosa ci vai a fare i "grandi pezzi"? Ma soprattutto, dopo anni di assenza e con un prodotto volendo anche così "snaturato", li fai vendendola a chi? Ad altro cliente rispetto al vecchio? Al cliente che negli anni '80 guai a sentir parlare di Alfa Romeo con "tutti i problemi della serie risistemala tony"?

La percezione che io ho avuto collezionando cataloghi USA è che Alfa già dal 1970 facesse un marketing molto diretto alla "continuità della tradizione" - i depliant della 1750 già lo fanno, e lo han fatto tutti i susseguenti - e credo volesse dire che c'era un attaccamento a quello, un atteggiamento che da noi + più da appassionato che non da possessore.

Come tanti Spider in USA sono modaioli, anche da noi sono da modaioli. Chi non ha mai visto uno su uno Spider che manco sa cosa guida alzi la mano. Io ne ho visti tanti....

Ma altro prodotto non è visto così. Credo che ci sia spazio, in USA, per un mercato un po' di nicchia, che comunque è di nicchia. Se Alfa si avvicina con una percezione di vettura di nicchia, di certo non ci puoi andare con l'Arna......

E' difficile, come mercato, ma credo si debba pensare di iniziare "bassi" e soprattutto senza troppe pretese.

La rete che Bandiera vuole fa ipotizzare una capillarità di punti assistenza per poter andare incontro a tanti utenti per tante vetture...... ma non sono sicuro che vi sia tutto sto interesse.

Il mondo dell'auto è cambiato profondamente negli ultimo 15 anni e l'Alfa di una volta, nel bene e nel male, non esiste piu, come non esistono piu case automobilistiche ad essa paragonabili. Questa è l'epoca delle sinergie spinte e delle concentrazioni industriali.

Penso che sarebbe un errore madornale tornare nel mercato americano con le stesso spirito proprio perche quel tipo di prodotto non è piu replicabile e perche quel tipo di cliente Alfa di un tempo non penso accetterebbe piu l'Alfa Romeo attuale. E penso altresì che sia molto limitativo considerare il mercato americano un mercato dove vendere auto di nicchia. L'america è per sua natura un mercato da grandi numeri, non ha molto senso secondo me andare la per vendere qualche centinaio di modelli. La cosa importante da fare è presentarsi con i prodotti giusti e l'Alfa Romeo dell'era demel-Bandiera mi sembra che stavlta li abbia. Di sicuro va fatta una politica commerciale mirate e dei piccoli passi non considerando gli USA un mercato unico ma un mercato formato da 50 stati che presentano caratteristiche differenti. Puntare all'inizio su stati come California, New York e Florida che sono piu attenti a determinati tendenze modaiole ed evitare, che so, arkansas, alaska e nebraska dove il patriottismo e il motto buy american è fortissimo. A titolo esemplificativo basta accennare al fatto che a New York e California le auto americane non se la passano bene affatto ma il mercato è dominato da giapponesi in testa e da europei che pur vendendo meno le auto sono decisamente piu care) godono pero di una percezione qualitativa piu importante.

Il mercato americano dove si muoveva BmW nelgi anni 70 era molto diverso da quello attuale, la benzina costava una sciapata, e circolavano auto V8 da 5 litri di cilindrata e obiettivamente BMW faceva macchine troppo piccole rispetto a Ford o GM con i loro transatlantici da 5 metri.

Ora quell'America non esiste piu, la benzina costa sempre poco ma non "cosi poco", l'america ha scoperto, grazie agli italiani soprattutto, il concetto di qualità e l'americano si anche sgrezzato aprendo verso l'esterno i propri orizzonti culturali. E infatti Volvo, BMW, VW, Audi e MB sono diventati i prodotti di riferimento. L'Ala Romeo in quest'arena puo e deve giocare un ruolo importante.

Auto come Kamal Brera e Spider hanno tutte le carte in regola per diventare auto culto e per trascinare nelle vendite 158 e 168

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Francamente, anche se è cambiato il mondo, io un'Alfa in USA con grandi numeri non riesco a vedercela.... e detta sincera, manco la vorrei vedere.

Europa si e America no? Oppure il tuo concetto di grandi numeri non va applicato a nessuno dei due?

Mi rendo conto che per chi è affezionato ad un certo concetto di Alfa accettare il presente è difficile. Pero con tutta onestà l'Alfa che ami e che desideri tu e sicuramente un'auto per pochi ma anche un'auto perdente nel panorama motoristico attuale. Alfa per sopravvivere ha, come tutti, bisogno di sviluppare pianali, motori e sospensioni in collaborazione con altri costruttori. Quel periodo automobilistico che ami e cui tu fai riferimento, ahimè, non esiste piu e non tornera piu. Bisogna adattarsi ai tempi o si sparisce

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Ecco l'articolo della discordia di Automotive News Europe curato da Luca Ciferri.

TURIN, Italy - Once again, Alfa Romeo has postponed its return to the United States.

The Italian automaker will not re-enter the U.S. market in 2007 as planned, Fiat Group CEO Giuseppe Morchio told Automotive News Europe.

An eventual return still is part of parent Fiat Group's strategy, but a date has not been set, Morchio said. "We have to fix our operations in Europe before we start thinking about North America."

Alfa has postponed its return to the United States repeatedly since Fiat announced its strategic alliance with General Motors in 2000. At the time, Fiat said Alfa would introduce the redesigned two-seat Spider convertible in 2003.

That introduction subsequently was postponed to 2004, then to 2005 and eventually to 2007.

The first two delays resulted from design changes to the Spider's platform. Code-named Project 938, that platform was killed last year.

Then Alfa decided to delay the Spider's return until it could introduce a complete range of new vehicles. Code-named Project 939, the new range includes four cars based on a platform that Alfa developed jointly with Saab. They will be redesigns of the 156 sedan and station wagon and the Spider and GTV coupe. All will appear in Europe in 2005 and 2006. Alfa also plans to introduce a crossover vehicle in 2006 and another in 2007.

Alfa wants to introduce these cars in Europe before re-entering the U.S. market. It has projected sales of 50,000 to 60,000 cars a year in the United States.

Alfa Romeo officially entered the U.S. market in 1952. A decade later, the company launched Alfa Romeo North America to distribute the cars. To expand its presence, Alfa Romeo started a distribution joint venture with the former Chrysler Corp.

The joint venture's goal was to sell 25,000 to 30,000 units a year, but poor quality and reliability problems hampered sales. Alfa's best year in the United States was 1986, when it sold 8,201 cars.

The Fiat Group acquired Alfa Romeo in 1987.

Chrysler withdrew from the joint venture in 1991, but Alfa Romeo continued its sales operations on its own for a while. In 1995, it finally notified its 97 remaining dealers that it would stop exporting vehicles to the United States.

In the United States, Alfa Romeo sold 414 cars in 1995, according to the Automotive News Data Center

News of Alfa Romeo's delayed return to the United States comes at a time when Alfa is focusing on a turnaround in its core European markets.

Through October, Alfa sold 138,631 units in western Europe. Compared with the year-ago period, Alfa Romeo's European sales were down 5.8 percent.

That's a steeper decline than Alfa Romeo's rivals have suffered. In the first 10 months of 2003, industry sales in western Europe were down just 1.3 percent.

Devo dire che L.Ciferri fondamenta tutto il suo articolo in una frase vaga di Morchio detta durante la sua intervista per le microcar Fiat nel bisettimanale europeo.

We have to fix our operations in Europe before we start thinking about North America.

Morchio non ha parlato chiaramente ha detto solo che hanno come prima priorità l'europa e dopo gli stati uniti, ma non ha parlato chiaramente per il se il debutto avverà nel 2007 o più tardi questa è la interpretazione del giornalista.

Sicuramente poi nella prima metà dell'anno Alfa ha avuto una flessione ma negli ultimi mesi nonostante un mercato europeo in flessione presenta un aumento del 5,8% nel mese di ottobre e del 3% nel mese di novembre.

Infine ecco l'intervento completo di D.Bandiera nel motorshow di Bologna.

"Per tornare negli Usa servono due cose: prodotto e rete. Non è un addio, ma ci sono delle priorità". Lo ha detto, al Motor Show, il presidente della Business Unit Alfa Romeo, Daniele Bandiera. "Il prodotto lo stiamo sviluppando per rispondere alle esigenze del mercato Usa, ma serve - ha aggiunto Bandiera - una gamma che sarà pronta solo alla fine del 2007, prima di allora non avremo una gamma completa. Per quanto riguarda la rete di distribuzione non abbiamo ancora avviato nessun approfondimento. Anche perchè non c'è - ha sottolineato - la business case completa per prendere decisioni". Il presidente della Business Unit Alfa Romeo ha poi aggiunto che "la nostra priorità è focalizzata su quei mercati dove oggi siamo presenti e dove abbiamo un bacino straordinario di clienti. E' qua dove stiamo investendo per sviluppare la nostra rete". I nostri mercati core sono sicuramente in Europa ma anche in Estremo Oriente dove - ha detto Bandiera - Alfa Romeo è molto forte, ad esempio in Giappone dove vogliamo ancora crescere. Tornando agli Usa, Bandiera rispondendo ad una domanda sulla possibilità di fare una rete Gm ha risposto: se ci saranno le opportunità se ne parlerà. In alcuni Paesi - ha poi rilevato - abbiamo trovato nuove opportunità, come ad esempio in Messico dove ci sono tredici dealer dell'area General motors". Per quanto riguarda una collaborazione con Magna Stayr il presidente della Business Unit Alfa Romeo ha detto: "siamo sempre attenti a quelle che sono tutte le possibili opportunità. Al momento non sono previste attività con Magna Stayr".

D.Bandiera sembra confermare che entro la fine del 2007 sara' pronta la gamma Alfa anche riguardo i prodotti destinati negli stati uniti.Probabilmente parla del secondo crossover di cui ha parlato Automotive News e della 168 di cui ha parlato recentemente la rivista inglese Autoexpress, entrambe attese per 2007, modelli che completano la gamma della casa milanese.

ed ecco uno per le vendite nel mese di novembre in europa

volumi dell'Alfa Romeo in Europa nel mese di novembre sono saliti del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ad affermarlo è stato il presidente della Business Unit Alfa Romeo, Daniele Bandiera, nel corso della conferenza stampa al Motor Show. Bandiera ha, in particolare, sottolineato come "rispetto ad un mercato italiano ed europeo in costante calo, Alfa Romeo è in controtendenza". Per quanto riguarda l'Italia "nel mese di novembre in un mercato generale che è sceso del 4,1%, i segmenti di presenza di Alfa Romeo - ha rimarcato - sono scesi del 12,2%, mentre Alfa Romeo vede aumentare i suoi volumi del 6,9%, registrando una quota che si attesta attorno al 12,7%. In relazione invece al progressivo gennaio-novembre "il mercato generale - ha detto Bandiera - è sostanzialmente stabile (+0,8%) mentre quello dei segmenti di presenza scende dell'8,6%. In questo contesto - ha poi aggiunto - Alfa Romeo ha aumentato i volumi del 3%, con una quota pari all'11,7%". "Il 2003 è stato un anno importante per noi, continueremo a lavorare per il futuro in modo da riposizionare il nostro brand e questo ci viene riconosciuto".

Interessante intervento molto dettagliato per la composizione delle vendite nei segmenti di riferimento.

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