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Codici progetto Fiat Lancia Alfa: chi li conosce?


Maggio80

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Mah, alla fine sembra tutta una questione di mentalità del marketing. Audi ha sempre usato numeri o, recentemente, sigle alfanumeriche. Lo stesso dicasi per BMW...VW invece, sempre nomi a partire dagli anni settanta: lo stesso Maggiolino/Maggiolone, se ricordo bene, era precedentemente identificato da una sigla numerica.

Fiat invece, di punto in bianco con la Ritmo ha interrotto la tradizione numerica (al punto di battezzare "Argenta" la 132 restyling dell'81).

Non so quale sia la soluzione migliore: secondo me dipende tutto dal marchio...francamente, una MB contraddistinta da un nome fatico a vederla, tanto per fare un esempio. Lo stesso dicasi per le Volvo...;)

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Penso però che sia per via di quello cui siamo abituati.... abbiamo sempre visto Volvo con il numero, e Opel col nome.

Anche a me una Opel col numero suona strana... Alfa per esempio ritengo possa fare un po' come preferisce, nella sua storia ha avuto di tutto. Ora, io ai tempi ero davvero piccino, non saprei dire se "33", a prescindere dal fatto che fosse un nome famoso (arma comunque a doppio taglio perchè chiamavi una berlina "due volumi spezzato" per dirla alla Cressoni, con il nome di una famosa auto da corsa...) avesse suscitato commenti negativi o meno.

A me le Alfa col numero non sono dispiaciute poi tanto; forse stanno meglio coi nomi, però bisogna usarli bene e soprattutto vedere a cosa si abbinano. Cioè, bello rivedere una Alfetta o una Giulia, ma bisogna vedere ai bauli di cosa si appiccica, 'sto nome.

(oh mi fermo qui eh.... vi prego non ripartiamo con la storia dei nomi e di quel che sarà un domani con 'sti nomi :D).

Guardando cosa c'è in giro oggi, pare che il numero o la sigla alfanumerica sian cosa più da premiummm (vedi BMW, MB, Audi, Volvo, Saab) e il nome da generalisti (e più vai nei segmenti inferiori, più sono radicate colonne portanti, come Fiesta, Polo, Corsa, Punto... nomi che ci si pensa 340 mila volte prima di abbandonarli...Toyota l'ha fatto, almeno da noi, lasciando Corolla per Auris... ma credo che la cosa non abbia fatto nè caldo nè freddo... tanto la macchina in sè, durante la partita, resta sempre a bordo campo...)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Guest EC2277
Mah io penso si possa parlare di corsi e ricorsi, voglia di cambiare o di mostrare un cambiamento epocale.

Nello specifico Ritmo nasceva con l'intenzione di mostrare il futuro, staccandosi nettamente (come forma e costruzione più che altro, perchè sappiamo bene che meccanicamente non è che ci fosse chissà che cambiamento da 128... anzi potremmo dire che non c'era..) e forse fu il momento giusto per aggiungere il cambio di tipologia di denominazione.

Lasciare i numeri per passare ai nomi, credo aumentasse ancor di più l'effetto novità; se pensiamo alla Ritmo presentata come "la nuova Fiat 138", forse l'effetto non sarebbe lo stesso.

Da lì in poi, beh, la storia la conosciamo. Mentre presentano la Ritmo stanno lavorando alla Zero che diventerà poi Panda (con un po' di screzi con il WWF a dire il vero); Zero che era il punto di partenza della gamma di progetti correnti e futuri, seguito dal progetto Uno che rimase Uno, dal Tipo Due che rimase Tipo (anche se c'era chi sosteneva fosse possibilissimo l'utilizzo di Due... molte maquettes in fondo lo riportavano questo nome sul portellone), Tipo Tre (Tempra che anche lei veniva indicata spesso come Tre), e Tipo Quattro che vabbè lo sappiamo divenne prima Chroma (per par condicio :D con Thema) e poi perse la H proprio nelle ultime fasi.

Stesso discorso di voglia di cambiare lo abbiamo col passaggio da 132 ad Argenta.... anche qui come con Ritmo (anzi, meno ancora) l'auto cambiava ma non tanto quanto il nome, ergo il plus del nome nuovo (anzi, della nuova tipologia di denominazione) era un valore aggiunto su cui secondo me si puntava non poco.

Questo succede anche oggi... vedi Opel che fa una Vectra A nel 1988 che vende 2,5 milioni di auto (e parlo di una D), la sostituisce nel 95 con un'altra generazione di successo pure lei (anche se un po' meno), e mantiene il nome perchè è consolidato ormai.

Nel 2000 decide di fare un carro armato che distrugge quel relativo tot di immagine che aveva nel D generalista, e poi, oh che combinazione, arriva una berlina bella che potremmo definire della risurrezione e.. ma dai? ha un nome nuovo.

"Eh volevam cambiare per sottolineare che volevam cambiare".

Ehm.... (imho) no. Con Corsa e con Astra non cambiate mai... il fatto è che il nome di prima l'avete ammazzato con un carciofo :D (detta terra terra).

Comunque, riguardo l'arrivo dei nomi in Fiat, ritengo fosse voglia di comunicare l'arrivo di una nuova era.

Personalmente, ho preferito e preferisco... non mi piacciono molto i numeri, come nomi per le auto, e non apprezzo molto nemmeno le sigle.

(vedi Citroen... C1, C2, C3, C4, C5, C6, C8.... viva la fantasia. Cavoli mancava C7 e poi era colpito e affondato :D)

Ecco un altro intervento del bibliotecario del forum. :)

In piena tradizione del forum alimento il fuoritema citando la Grande Punto che, con una logica inversa a quella da te esposta, mantenne appunto il nome Punto per sottolineare la continuità con la Punto alla quale eravamo abituati. Semplicemente fu aggiunto l'aggettivo Grande per sottolineare che era cresciuta come segmento di mercato.

Stesso discorso vale per l'attuale Panda che, se non ricordo male, in origine si sarebbe dovuta chiamare Jingo. :-o :roll:

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33 per Alfa fu un riedizione di un nome famoso.

Alfa fece spesso le riedizioni: 1750 per una Berlina anni 60, ispirandosi ad una delle più grandi vetture mai concepite; passavano dalle mani di Nuvolari/Varzi vittoriose in tutte le gare nelle versioni sportive, agli allestimenti di Castaga che potevano fare concorrenza a RR.

Tra Giulietta e nuova Giulietta passarono meno di 15 anni.

Tra 8C e 8C un pò di più ;)

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33 per Alfa fu un riedizione di un nome famoso.

Alfa fece spesso le riedizioni: 1750 per una Berlina anni 60, ispirandosi ad una delle più grandi vetture mai concepite; passavano dalle mani di Nuvolari/Varzi vittoriose in tutte le gare nelle versioni sportive, agli allestimenti di Castaga che potevano fare concorrenza a RR.

Tra Giulietta e nuova Giulietta passarono meno di 15 anni.

Tra 8C e 8C un pò di più ;)

anche 159....

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Tornando ai numeri Fiat stile 100 e rotti... curioso notare come andassero un po' come gli pareva, nel rapporto fra categoria dell'auto e nome.

Da 126 in su, c'era coerenza: 127 un po' più grande, 128 ancor di più. Però questo andava incrociato con le date di nascita, e nomi-numeri affibbiati senza pensare ad una scala omogenea o a ciò che si sarebbe lanciato dopo... perchè nei tempi di 127 e 128, vedevamo anche 130, e uno poteva dire, "beh, giusto, è l'ammiraglia".

Si però, 131 aveva un numero più alto, e 132 rispetto a 131 seguiva una logica. Poi salivi e c'era 130 che era un numero più piccolo.

Stessa cosa sotto 126, in precedenza c'erano state 124 e 125 che fra loro avevano coerenza, però col numero più basso di 126. Insomma a mio parere, nomi-numeri appiccicati un po' a caso a volte; pur non essendo i veri nomi di progetto, sembrava un po' un discorso del tipo "che numero non abbiamo ancora usato? Ah ecco, c'è questo".

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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