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Ciclo-Doping: Anche Di Luca?


Navarre75

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Liberalizzare il doping vorrebbe dire buttare nel cesso la dignità rimasta a questo sport e un bell'insulto a chi ancora lo segue con passione.

Capisco il tuo punto di vista da appassionato ma, purtroppo, la realtà è che il doping nel ciclismo c'è sempre stato(pure tra i dilettanti giovanissimi) e non saranno i controlli e le normative a fermarlo, visto che nei fatti sin'ora non si è ottenuto nulla di nulla. Chi"lavora"alle sostanze dopanti è sempre un passo avanti ai controlli!

Tanto varrebbe davvero renderlo legale e smetterla di celebrare le imprese dei"triker"!

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Che ci sia sempre stato è vero, ma se lo legalizziamo il ciclismo vale quanto il wrestling: nulla. Si dà il via libera al barare. Meglio sempre combatterlo, anche se l'inganno c'è sempre. Si dà il buon esempio e si fa prevenzione anche in fatto di salute, evitando possibili malattie future o addirittura morti (e vale anche per gli altri sport).

Semmai bisognerebbe inasprire le normative e le sanzioni. La politica del "terrore" sembra l'unica in grado di fare qualcosa: fosse per me, chi viene beccato dovrebbe essere radiato a vita. Allora vedi che nessuno se la rischia...

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Che ci sia sempre stato è vero, ma se lo legalizziamo il ciclismo vale quanto il wrestling: nulla. Si dà il via libera al barare. Meglio sempre combatterlo, anche se l'inganno c'è sempre. Si dà il buon esempio e si fa prevenzione anche in fatto di salute, evitando possibili malattie future o addirittura morti (e vale anche per gli altri sport).

Semmai bisognerebbe inasprire le normative e le sanzioni. La politica del "terrore" sembra l'unica in grado di fare qualcosa: fosse per me, chi viene beccato dovrebbe essere radiato a vita. Allora vedi che nessuno se la rischia...

oltre alla radiazione a vita secondo me si dovrebbe rischiare il carcere,tra ciclisti,medici a quant'altro,forse sarebbe l'unico modo..:|

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Che ci sia sempre stato è vero, ma se lo legalizziamo il ciclismo vale quanto il wrestling: nulla. Si dà il via libera al barare. Meglio sempre combatterlo, anche se l'inganno c'è sempre. Si dà il buon esempio e si fa prevenzione anche in fatto di salute, evitando possibili malattie future o addirittura morti (e vale anche per gli altri sport).

Semmai bisognerebbe inasprire le normative e le sanzioni. La politica del "terrore" sembra l'unica in grado di fare qualcosa: fosse per me, chi viene beccato dovrebbe essere radiato a vita. Allora vedi che nessuno se la rischia...

Il punto è: o lo fai seriamente o meglio non farlo proprio.

Inizia a fare controlli a campione tutti i giorni, durante le gare e nei due mesi precedenti. Radiazione a vita, anche per medici e direttori sportivi, inibizione a qualsiasi attività connessa con lo sport, pena la galera da 15 anni in su. Multe salatissime anche a chi sponsorizza gli atleti trovati colpevoli.

Credi possa bastare? Credi soprattutto che si possa configurare uno scenario simile? Io ne dubito, ed ogni cosa in meno, IMHO, sarebbe equivalente a non voler ripulire DAVVERO!

Edit: vedo che non sono il solo a pensarla così! ;)

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Però almeno Pantani quando scattava emozionava e di tattica ne faceva poca, questi sono dei ragionieri della fatica.

Quando si alzava sui pedali non ce n'era per nessuno doping o no.....lo ricordo tutte le volte che vado a fare i miei girettini in bici, cmq come il altri sport (f1 su tutti) ormai nel ciclismo girano quasi solo dei ragionieri in tattica non più dei campioni che fanno emozionare aldilà del doping

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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la realtà è che il doping nel ciclismo c'è sempre stato(pure tra i dilettanti giovanissimi)

La situazione a livello dilettantistico è ancora peggiore: un mio amico ciclista mi ha detto che non esistono i controlli anti doping a quei livelli...

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Alonso, come ha detto Kimi, è il primo top driver che si fa pagare il posto a Maranello.

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Quando si alzava sui pedali non ce n'era per nessuno doping o no.....lo ricordo tutte le volte che vado a fare i miei girettini in bici, cmq come il altri sport (f1 su tutti) ormai nel ciclismo girano quasi solo dei ragionieri in tattica non più dei campioni che fanno emozionare aldilà del doping

Su Pantani concordo: ad ogni livello abbia gareggiato, che io sappia, era il Pantani che non lasciava nemmeno le briciole a nessuno, doping o meno.

Sull'evidenziato...chettelodicoaffare! :roll::-((

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La situazione a livello dilettantistico è ancora peggiore: un mio amico ciclista mi ha detto che non esistono i controlli anti doping a quei livelli...

E questo avviene anche in sport di fatica di nicchia ma decisamente emergenti e in espansione (che seguo e 2-3 volte l'anno pratico con risultati pessimi:):))come le corse-trail in montagna e le gare di skialp

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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