Michael Schumacher rinuncia al volante Ferrari: a Valencia ci sarà Badoer

[<angel84>]

Devo dire che emotivamente avevo appreso la notizia con una certa gioia. A mente fredda mi viene da dire: meglio così! La preparazione fisica è fondamentale nelle F1 e avrebbe condizionato le prestazioni del tedesco. Neanche il talento e l'esperienza di Michael avrebbero potuto compensare un tale svantaggio.

Ha fatto bene a mettere la salute davanti a tutto e soprattutto sarà ricordato come pilota sempre competitivo e vincente fino al ritiro.

[Matteo B.]

Comunque pare che la botta in moto (forte stiramento vertebre cervicali) abbia avuto il suo peso.

Senza quell'infortunio IMHO ce l'avrebbe fatta

[TONI]

io non riesco a credere comunque che la sua abilita' avrebbe compensato le mancanze dell' auto. Non credo ai miracoli , e questo sarebbe stato davvero un miracolo

anche perche' un conto e averlo da inizio stagione con una squadra motivata che lavora sulle sue indicazioni ed un altro farlo salire su di un auto che non ha mai provato e sulla quale non ha potuto far portare i miglioramenti necessari al suo modo di guidare.

preferisco così come e' andata . Un grande campione non si merita di dover recitare un ruolo da comprimario nelle retrovie.

[Quo.Lore]

io non riesco a credere comunque che la sua abilita' avrebbe compensato le mancanze dell' auto. Non credo ai miracoli , e questo sarebbe stato davvero un miracolo

anche perche' un conto e averlo da inizio stagione con una squadra motivata che lavora sulle sue indicazioni ed un altro farlo salire su di un auto che non ha mai provato e sulla quale non ha potuto far portare i miglioramenti necessari al suo modo di guidare.

preferisco così come e' andata . Un grande campione non si merita di dover recitare un ruolo da comprimario nelle retrovie.

Hai sicuramente ragione tu, dal punto di vista "ragionevole".

Ma dal punto di vista emotivo, già palpitavo all'idea di vederlo uscire di nuovo dai box, il venerdi mattina, la folla in delirio... tutto, a prescindere dal risultato della domenica.

Sono molto dispiaciuto. ((

[Touareg 2.5]

Eh vabeh.. me ne farò una ragione

[spino]

Sto pensando a tutti quelli che sono corsi a comprare i biglietti solo per vedere Schumi...che pacco!

[PeppeM]

Mi vien da piangere...

Anche a me... Mi sento come un bambino a cui hanno tolto il lecca lecca

[TonyH]

CVD....quando dicevo che lo sforzo fisico era un problema tutti a dire di no....invece....

La vera vittoria sarebbe stata vederlo di nuovo sulla rossa tutto il resto stronzate da bar.

Si, magari arrivava camminando sulle benzine con l'aureola....

Concordo con TONI....

[Navarre75]

Badoer ha pescato il jolly

Occasione d'oro per il collaudatore italiano

Dopo undici anni da collaudatore' date=' finalmente arriva per Luca Badoer la grande occasione di debuttare al volante della Ferrari in una gara ufficiale. Non si tratta però del debutto nel mondiale per il trentottenne pilota di Montebelluna, che ha corso una cinquantina di gran premi tra il 1993 ed il 1999, stagione nella quale fu protagonista di una prestazione bella e sfortunata, quando fu costretto alla resa in un rocambolesco Gran Premio d'Europa al Nuerburgring, mentre era quarto al volante della Minardi.

All'epoca Luca, cresciuto agonisticamente in Formula 3 e dominatore del campionato di Formula 3000 del 1992, era già dalla stagione precedente tester della Ferrari. Da li' in avanti per Badoer è iniziata una carriera povera di occasioni di scendere in pista in gare ufficiali ma ricca di significato.

Sua la responsabilità di collaudare novità da trasferire poi sulle monoposto destinate a scendere in pista nelle mani di Michael Schumacher, Rubens Barrichello, Kimi Raikkonen e Felipa massa, o anche semplicemente deliberare le macchine da spedire alle singole gare del Mondiale. Grande responsabilità diretta, ma anche molta soddisfazione riflessa, visto che gli anni di militanza di Badoer in questo ruolo coincidono con quelli dei titoli iridati di Schumacher, ma anche con quello di Kimi Raikkonen.

Fino ad oggi ed alla grande occasione che trasforma il lavoro più o meno oscuro di tutti questi anni nella possibilità di disputare un Gran Premio vero al volante della Ferrari. Primo italiano dopo Nicola Larini che nel 1994 aveva disputato senza troppa fortuna il GP del pacifico di Aida e con molta più soddisfazione quello di San Marino, secondo al traguardo alle spalle di Michael Schumacher. Solo che quel giorno era passato alla storia per la morte di Ayrton Senna nelle prime battute della corsa.

11 agosto 2009

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[Touareg 2.5]

mi sembra pure giusto.