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Occupazione INNSE e problemi odierni del mondo del lavoro


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Semplicemente perchè c'è sempre un aggressore e un aggredito, e la reazione dell'aggredito la capisco maggiormente rispetto a quella dell'aggressore...;)

Ciao

BignamsHF

discorso a dir poco "sedicente" (CIT.)

Non vado oltre per decenza e rispetto...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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I più attivi nella discussione

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Non è tanto per ciò che hanno realmente ottenuto (voglio proprio vedere fra un anno in che situazione verserà la INNSE) ma il gesto che hanno fatto ha un significato molto più profondo: quello di un attaccamento all'azienda, al lavoro, AI PROPRI DIRITTI: non si sono arrampicati lassù per avere il sabato libero o la 15° mensilità, questa gente ha combattuto per il proprio diritto al lavoro contro un magnate del rottame. E che non mi si venga a dire che nessuno gli avrebbe impedito di trovare lavoro in altre aziende: nessuno di loro è più un ragazzino e sappiamo tutti come funziona il mercato del lavoro in Italia, specie in questo momento.

Lo stesso vale per i 7 "gladiatori" dell'Urbe, sembra che qualcosa abbiano ottenuto. Bisogna cominciare a ragionare su come si comportano multinazionali o imprenditori d'assalto come questi: dire che sono senza scrupoli non è retorica, è una triste realtà oggi più che mai. L'obiettivo è comunque di mettertelo nel culo: se poi gli si dà anche la vaselina....

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Ragazzi, qui bisognerebbe scendere dalle gru e andarsi a cercare un lavoro .

QUI PAGANO...mica cotiche...e non vogliono gli extra se è possibile.....

Ci stiamo rendendo RIDICOLI.......

Sui parrucchieri sono CERTO che è così, me lo ha detto il mio barbiere..stanno arrivando i cinesi.......

da Corriere.it

I 30 mila posti di lavoro che nessuno vuole

Si cercano falegnami, meccanici, parrucchieri, elettricisti Senza risposta un terzo delle ricerche delle piccole imprese

Va bene che molti giovani, dicono studi e sondaggi di ogni genere, sognano ancora il posto fisso. Meglio ancora se nella pubblica amministrazione. E va bene che quasi metà degli italiani, come afferma una recente ricerca dell’Eurobarometro, sono talmente restii all’idea del cambiamento da non riuscire nemmeno a scrollarsi di dosso l’idea che quel posto debba durare tutta la vita.

Ma con la produzione industriale che arranca, la disoccupazione che galoppa, la cassa integrazione che non dà tregua, tutto ci si potrebbe aspettare tranne che le piccole imprese, proprio quelle che dovrebbero rappresentare il cuore pulsante dell’economia italiana, fossero a corto di braccia. Eppure, a giudicare almeno dai risultati di una inchiesta della Confartigianato sul fabbisogno di manodopera condotta in base ai dati dei primi sei mesi dell’anno, è proprio quello che sta accadendo. L’organizzazione presieduta da Giorgio Guerrini stima che nel 2009, nonostante la crisi, il sistema delle piccole imprese e dell’artigianato potrà creare 94.670 posti di lavoro.

Quasi un terzo di questi, tuttavia, rischia di restare vacante: per quanto si cerchino persone in grado di occuparli, semplicemente non si trovano. Una emergenza al contrario, tanto più paradossale perché con l’imminenza dell’autunno si addensano nubi sempre più minacciose sul mondo del lavoro. Da Nord a Sud. In Piemonte ci sono 512 aziende in crisi, con 25 mila dipendenti in cassa integrazione. Anche in Emilia-Romagna i cassintegrati sono più di 20 mila nelle sole aziende metalmeccaniche. La Sicilia è in apprensione per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Nel Lazio i posti a rischio sarebbero 70 mila.

E nelle Marche sono quasi 8 mila i lavoratori messi in mobilità nei primi sei mesi di quest’anno. Soprattutto, però, le conclusioni dell’indagine sembrano stridere apertamente con i timori di quanti sono convinti che gli immigrati tolgano il lavoro agli italiani. Un luogo comune che trova conforto prevalentemente negli ambienti politici di fede leghista, ma che i risultati di uno studio della Banca d’Italia reso noto martedì sembrano invece smentire categoricamente. All’appello, secondo la Confartigianato, mancano 30.750 persone. Per avere un’idea della dimensione di questo fenomeno basta considerare che si tratta di un numero addirittura superiore a quello dei lavoratori (circa 30 mila) che al giugno scorso in tutta la Lombardia, prendendo per buoni i dati della Cgil, avevano avuto accesso alla cassa integrazione in deroga. I dati elaborati dall’ufficio studi dell’organizzazione degli artigiani informano che la carenza maggiore è quella dei falegnami o comunque di persone esperte nella lavorazione del legno.

A fronte di un fabbisogno di 2.690 addetti, le piccole imprese ne cercano inutilmente 1.390, ovvero quasi il 52% del totale. Per non parlare poi dei parrucchieri e degli estetisti. In questo caso i posti di lavoro destinati con ogni probabilità a restare vuoti sono il 49% circa: ben 3.210. È in assoluto il buco numericamente maggiore fra tutti i comparti presi in esame dall’indagine. Ancora più grosso di quello che la Confartigianato denuncia per gli elettricisti. Rispetto alle esigenze dichiarate (9.850) ne mancherebbero infatti 2.840, pari al 28,8% del totale. Pesante risulterebbe anche la situazione delle officine per la riparazione delle auto, con un deficit di 1.640 meccanici. Problema di dimensioni più o meno simili a quello che viene accusato dalle piccole imprese informatiche (1.740) e dagli idraulici (ne mancano 1.560): mestiere, quest’ultimo, che ha fama di essere anche particolarmente redditizio una volta superata la fase dell’apprendistato. Soffre perfino l’edilizia, in assoluto il regno della flessibilità. Stando sempre ai dati della Confartigianato le piccole imprese sono riuscite a reclutare 3.160 carpentieri sui 4.500 che sarebbero necessari. Degli altri 1.340 ancora nessuna traccia.

Ma anche il numero dei disegnatori industriali disponibili è inferiore al fabbisogno di ben 1.110 unità. La medaglia della crisi economica ha tuttavia una doppia faccia. Se nelle piccole imprese un posto su tre rimane vuoto perché non si trova chi lo possa (o voglia) occupare, e nonostante sopravviva ancora il mito del posto fisso, nell’ultimo anno c’è pure chi ha reagito alle difficoltà economiche con una scelta opposta: mettendosi in proprio. Sintomo del fatto che, trovandosi di fronte all’alternativa fra andare a lavorare alle dipendenze in una piccola impresa, magari con un contratto da precario, e rischiare invece in prima persona, qualcuno sceglie questa seconda strada. Non moltissimi, per la verità: nell’annus horribilis per il Prodotto interno lordo la stessa Confartigianato ne ha censiti 8.134.

Ma con situazioni davvero curiose. Mentre infatti i parrucchieri cercavano inutilmente 3.210 dipendenti da avviare al lavoro, nei dodici mesi compresi fra la fine di giugno 2008 e la fine di giugno 2009 il numero dei barbieri e degli estetisti aumentava di 1.696 unità. Una crescita inferiore soltanto a quella del numero di quanti si sono buttati nella cosiddetta green economy (2.559) nonché del numero dei gelatai, dei panettieri e dei pasticcieri (2.082). Il bello è che alle gelaterie, alle pasticcerie e ai panifici artigianali mancano 1.140 dipendenti. C’è poi chi ha tentato l’avventura nell’informatica (462) o nei servizi di trasporto (800), oppure nelle piccole attività di restauro (104), o ancora nella tinteggiatura (681). I più creativi hanno scelto invece la strada della pubblicità e del design (119). E un pugno di temerari (39) ha messo la propria passione per gli animali al servizio del prossimo. Del resto, con questi chiari di luna tutto fa brodo.

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ma il gesto che hanno fatto ha un significato molto più profondo: quello di un attaccamento all'azienda,

non lasciamoci prendere dalla retorica, please:

di tanto in tanto in effetti esistono aziende che meritano attaccamento ma poi o spariscono o stufano anche quelle...la INNSE non e' mai stata in questa categoria ;)

al lavoro, AI PROPRI DIRITTI: non si sono arrampicati lassù per avere il sabato libero o la 15° mensilità, questa gente ha combattuto per il proprio diritto al lavoro contro un magnate del rottame.

Bisogna cominciare a ragionare su come si comportano multinazionali o imprenditori d'assalto come questi: dire che sono senza scrupoli non è retorica, è una triste realtà oggi più che mai.

su questo invece sono d'accordo non per il diritto geenrci al lavoro anche se non fai un cavolo, ma perhce' ormai il confine fra azienda realmente fallita e azienda che portata al fallimento a qualcuno, SOLO A QUALCUNO, rende di piu ' e' labilissimo

E che non mi si venga a dire che nessuno gli avrebbe impedito di trovare lavoro in altre aziende: nessuno di loro è più un ragazzino e sappiamo tutti come funziona il mercato del lavoro in Italia, specie in questo momento.

il procedimento per cambiare lavoro come gia' detto non funziona al punto di poter quasi sostenere che non c'e' .. ma la cosa ancora piu' grave e' che la cosa sembra non interessare a nessuno ...delle 2 l'una:

o questi erano altamente specializzati e allora sicuramente possono trovare (purche aiutati in modo serio e competente)

oppure non lo sono e allora (previo corso di formazione, gia' previsto dalla legge) possono senz'altro trovare uno dei lavori indicati nel post

Modificato da owluca
Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Ragazzi, qui bisognerebbe scendere dalle gru e andarsi a cercare un lavoro .

......mega cut....

questo è un problema da non sottovalutare.. bisogna dire però che i numeri della maggior parte delle categorie menzionate sono un po' sballati dal fatto che il classico dipendente dopo un anno si mette in proprio..

il garzone che stava dal meccanico 20 anni poi rilevava l'officina (stesso discorso per falegname idraulico e chi volete..) adesso dopo un anno si mette in proprio (tanto è nato imparato ) e va di partita IVA

Infatti adesso trovare un artigiano onesto che non lavori di merda è come trovare il santo graal.. naturalmente se lo trovi aspetti il tuo turno..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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. E va bene che quasi metà degli italiani, come afferma una recente ricerca dell’Eurobarometro, sono talmente restii all’idea del cambiamento da non riuscire nemmeno a scrollarsi di dosso l’idea che quel posto debba durare tutta la vita.

Fisso e tutta la vita no. Ma chiedere un orizzonte temporale oltre i 6 mesi (come il 99% dei contratti che mi hanno proposto...) non è chiedere la luna.

Cosa impari in 6 mesi? giusto le basi...ma se uno vuole diventare uno specialista ci vogliono MINIMO 2 anni di affiancamento...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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non lasciamoci prendere dalla retorica, please:

di tanto in tanto in effetti esistono aziende che meritano attaccamento ma poi o spariscono o stufano anche quelle...la INNSE non e' mai stata in questa categoria ;)

Mi sono immedesimato in loro e nella loro situazione: se fossero altamente specializzati se ne sarebbero andati ben prima che i TG cominciassero a parlare della INNSE. Siccome non lo sono, hanno bisogno di un corso di formazione, che comporta tempo. E siccome il tempo è denaro, tu, datore di lavoro, investiresti in un uomo che può lavorare 10 anni o in un ragazzo con un pò di esperienza che ha davanti a sè una vita lavorativa e ha la mente più pronta a qualsiasi novità o impiego?

Modificato da Alfitòn 156

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Ragazzi, qui bisognerebbe scendere dalle gru e andarsi a cercare un lavoro .

_cut_

Si cercano falegnami, meccanici, parrucchieri, elettricisti Senza risposta un terzo delle ricerche delle piccole imprese

_ri-cut_

Io qua in Romagna tutti questi posti di lavoro vacanti ti assicuro che non li ho visti.... Ho una morosa e vari amici a spasso, disposti anche a spostarsi fuori provincia per poter lavorare in attesa di tempi migliori, ma di offerte di lavoro SENSATE che non siano andare in giro per conto di aziende telefoniche ad appioppare cellulare e contratti per le piazze o vendere aspirapolveri-truffa porta a porta non è ho visti mica tanti.... Se poi sei senza alcuna precedente esperienza stai pur tranquillo che rimani al palo.

Modificato da Alfitòn 156

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Ragazzi, qui bisognerebbe scendere dalle gru e andarsi a cercare un lavoro .

QUI PAGANO...mica cotiche...e non vogliono gli extra se è possibile.....

Ci stiamo rendendo RIDICOLI.......

Sui parrucchieri sono CERTO che è così, me lo ha detto il mio barbiere..stanno arrivando i cinesi.......

da Corriere.it

I 30 mila posti di lavoro che nessuno vuole

Si cercano falegnami, meccanici, parrucchieri, elettricisti Senza risposta un terzo delle ricerche delle piccole imprese

Matteo,

mi ero ripromesso di non intervenire più nel thread perchè vedevo che si metteva già male, ma penso che con persone più ragionevoli sia possibile almeno scambiarsi le idee, giuste o sbagliate che siano, ho letto anch'io l'articolo ne discutevo a pranzo con la mia famiglia, alcune PERSONALI considerazioni:

1 - Negli ultimi anni sicuramente l'ambizione delle varie famiglie e la possibilità di dare un'istruzione ai propri figli è aumentata, lauree brevi, i più bravi e meritevoli lauree magistrali ecc...Dopo un corso di laurea ovviamente la persona ambisce ad un posto magari solamente inerente per ciò che ha studiato, per cui mettiamo che abbia finito l'università quest'inverno, vede un mercato del lavoro paralizzato, trova un falegname che lo assume come garzone, o un meccanico che vuole insegnargli tutto dalla a alla z facendogli fare praticantado nell'officina, che fa la persona ? Tu che faresti ? "Scenderesti dalla gru e accetteresti subito ? Magari, lui temporeggia e cerca qualcosa di più inerente per la sua specializzazione, vive in casa con i genitori, può permetterselo "tira avanti", e aspetta un altro tipo di opportunità.

2 - Una persona che a 50 anni ha perso il lavoro, per licenziamenti vari, piuttosto che..Si mette alla ricerca di un posto, nel suo settore (tessile per esempio, tanto per citare una piaga della mia zona), non trova, ha una famiglia, 2 figli, 750 euro di cassa per 2 anni, NON sa fare ne il falegname, ne il parrucchiere ne il meccanico, se volesse imparare, che fa? Rinuncia alla cassa, e va a guadagnare 400/500 euro per imparare un nuovo mestiere a 50 anni? Non so, magari una personalità forte riesce a farlo, ma con figli, famiglia a carico ecc..la vedo dura, o per lo meno non mi straccio le vesti se vedo che non accetta subito di rimettersi in gioco...

3 - Parlo di me, a settembre perderò il lavoro al 99%, lotterò per avere la cassa, e cercherò di finire in tempi brevi l'università (dato che sono studente lavoratore), una volta finita l'uni, mi rimetterò in cerca di lavoro, vivendo in famiglia, posso permettermi questa "pausa" a 23 anni...

Magari tra 2-3 anni troverò solamente richieste di meccanici, falegnami e parrucchieri? Bene, valuterò, tutti i lavori sono onorevoli, non mi scandalizzerebbe fare l'operaio in fabbrica, ma vivendo in casa POSSO PERMETTERMI questo discorso, imparo un mestiere essendo pagato 400 euro al mese per 2-3-4 anni...non tutti possono farlo, per svariati motivi personali...

Quindi, a mio parere, il problema di avere quei posti vacanti (e poi mi sembrano veramente tanti, nella mia zona a parte qualche muratore e call center non assume nessuno ora) non è dato "dai lavativi della gru" (che tutto erano ma non lavativi certo), ma da una società che ormai vuole livellarsi verso l'alto, con lauree fantomatiche e lavori da finto manager (stile il venditore di pupazzetti per il telefonino come diceva Alfiton) piuttosto che considerare i "vecchi lavori" del "saper fare"...

Poi penso che ci saranno anche qui su AP persone in cerca di lavoro, o in cassa o a addirittura a casa, quanti di voi sceglieranno di fare il meccanico apprendista o il falegname? Quanti il parrucchiere?

Ciao,

BignamsHF

FATTI FURBO, COMPRA TURBO!

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Siccome non lo sono, hanno bisogno di un corso di formazione, che comporta tempo. E siccome il tempo è denaro, tu, datore di lavoro, investiresti in un uomo che può lavorare 10 anni o in un ragazzo con un pò di esperienza che ha davanti a sè una vita lavorativa e ha la mente più pronta a qualsiasi novità o impiego?

oggi come oggi se "investono" su qualcuno (quale che sia l'eta' ) e' probabile che poi purtroppo devi solo fare il CID ;):-(( perche' culturalmente bisogna innanzitutto cominciare a RIFIUTARE il luogo comuni che del datore di lavoro che : "a 30 sei inesperto a 50 rincoglionito"

d'altro canto se non sei specializzato non e' che perdi un gran che' nel cambiare (anzi per me e' di solito molto stimolante)

2 - Una persona che a 50 anni ha perso il lavoro, per licenziamenti vari, piuttosto che..Si mette alla ricerca di un posto, nel suo settore (tessile per esempio, tanto per citare una piaga della mia zona), non trova, ha una famiglia, 2 figli, 750 euro di cassa per 2 anni, NON sa fare ne il falegname, ne il parrucchiere ne il meccanico, se volesse imparare, che fa? Rinuncia alla cassa, e va a guadagnare 400/500 euro per imparare un nuovo mestiere a 50 anni? Non so, magari una personalità forte riesce a farlo, ma con figli, famiglia a carico ecc..la vedo dura, o per lo meno non mi straccio le vesti se vedo che non accetta subito di rimettersi in gioco...

Mai mi sarei immaginato in vita mia di mettermi a scrivere in un thread del genere, se lo faccio e solo perche' di recente ho purtroppo avuto modo di constatare la mancanza di informazione :

la legge gia' prevede prevede 3 anni di mobilita per uno di 50 anni e dei corsi obbligatori proprio per poter continuare al ricevere la indennita' in questione...altro che lasciare la cassa

il punto e' che dopo aver lottato per salvare il salvabile nella azienda attuale poi nella pratica invece per trovare un nuovo posto non si fa quasi nulla:

vorrei vederlo un bel sit dei sindacati accompagnati da confindustria in davanti agli uffici incaricati (credo provinciali) per farli accadere davvero questi corsi di formazione ...

3 - Parlo di me, a settembre perderò il lavoro al 99%,

spero di cuore di no !

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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