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Champions League 2009/'10


Prestige

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sono felicissimo per il grande capitano...... el tractor, finalmente premiato dopo 15 anni di dura miltanza e sacrifici.

Grazie, grazie, grazie, grazie mille grandissimo JAVIER ZANETTI

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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la partita non è stata un granchè...Milito sontuoso, uno dei miei giocatori preferiti..un cobra pronto a morderti in qualsiasi momento...c'è da dire che ieri con quel De Michelis chiunque poteva segnare.

Onore all'Inter..peccato che non riesca ad identificarla come squadra italiana..tranne che per l'unico italiano ignorante che ha dovuto, come al solito, segnalarsi per l'inutile e provocatoria maglietta sarcastica a fine partita.:roll:

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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Mou: "Inter, grazie di tutto

Ma lunedì parlo col Real"

Il tecnico portoghese a fine gara ammette un futuro in un altro club. "Io vado dietro a nuovi stimoli, nuovi rischi. Sono entrato nella storia: voglio essere l'allenatore che vince tre Champions League con tre squadre diverse"

MADRID, 22 maggio 2010 - Lui è fatto così. Arriva, vince, e quando ancora ha la coppa in mano, inizia a pensare alla prossima avventura, alla prossima squadra. José Mourinho lo ha fatto al Porto, lo rifarà qui all’Inter. Programma variato solo al Chelsea, perché la Champions gli è sfuggita.

destinazione real — Puoi discutere la tempistica, i modi, il suo stipendio, ma c’è poco da fare: quest’uomo è un Re Mida. Qualsiasi cosa tocchi, calcisticamente parlando, si trasforma in "tituli". Ora lo aspetta il Real, non si sforza nemmeno troppo di negarlo: ""Se si può dire che sono più le possibilità che vada via che non che resti? Sì. Non è al cento per cento, ma io seguo nuovi stimoli, nuovi rischi. Sono entrato nella storia: voglio essere l'allenatore che vince tre Champions League con tre squadre diverse". L’addio prende forma: "La stagione finisce e vado in vacanza, però oggi devo pensare alla mia carriera. Voglio scegliere una nuova vita professionale. Il Real è l’unico club che si è interessato a me anche se non ho parlato con nessuno. Avevo promesso che lo avrei fatto dopo la finale. Ora ho dato tutto e per questa ragione mi sento libero di scegliere il mio futuro. Perché solo due anni? Abbiamo vinto tutto. Supercoppa e Intercontinentale per me non sono importanti. Ringrazio il calcio italiano, è stata una grande esperienza. E in questo momento il calcio italiano è campione del Mondo e campione d’Europa per club". E l’amore per l’Inter resta: "La squadra nerazzurra mi piacerà per sempre. Resterò sempre uno dell’Inter e se me ne andrò so già che l’anno prossimo giocherò contro. E a San Siro sarò a casa. Ma oggi Inter, interisti, la festa è nostra. Punto".

Moratti e il Real — "Il mio rapporto con Moratti è stato sempre un matrimonio speciale. Mi aveva cercato già quando ero al Chelsea ma avevo rifiutato. Poi mi ha cercato ancora e ho accettato. Forse sapevo che ero l’uomo giusto per regalargli quel sogno". Ora però le strade si dividono: "Non ho parlato con Florentino Perez, lo farò dopodomani. Se diventerò l’allenatore del Real sarà perché è un club che come me vuole vincere, e perché mi piacciono le sfide difficili. Per vincere non basta il nome o i soldi. Serve la mentalità di squadra". E’ pronto a trasferirla nella compagnia ricca ma poco coesa dei galacticos.

lasciare una famiglia — I tifosi interisti non riusciranno a disperarsi, stasera. Stasera è la sera della gioia, vissuta anche dal tecnico in campo, fra lacrime e figli: "Sono felice per la nostra grande famiglia. Non ci sono parole, hanno dovuto aspettare 45 anni. E’ stata una Champions fantastica: Chelsea, Barcellona, il Bayern. Abbiamo preparato bene la finale qui a Madrid. Avevo paura solo di Van Gaal, perché lo conosco bene. Sa come sa caricare una squadra. E prima del match ha cercato di provocarmi calcisticamente dicendo che giocavo in difesa. Lui voleva giocare in contropiede, ma lo volevo anch’io. E noi siamo stati bravi a non perdere la nostra identità". Poi elogi per tutti: "Sapevo che avrebbero deciso anche i dettagli, i particolari, dei campioni, come le parate di Julio Cesar e i gol di Milito. Questa è una finale ed è una gioia incredibile per tutti gli interisti. Eto’o? È stato veramente fantastico: vuole sempre vincere, come attaccante, come portiere, come terzino. Ho voluto dare un minuto a Materazzi per premiarlo perché si è fatto sempre trovare pronto e perché era la sua ultima possibilità di giocare una finale di Champions. Milito è l'uomo delle finali, ma il merito è di tutti, da chi ha segnato gol decisivi a chi non ha giocato neanche un minuto, perché siamo una famiglia".

il calcio italiano — Più difficile il rapporto con il calcio italiano: "Del calcio italiano ho odiato il fatto di dover vedere molte partite dalla tribuna e di vedere che la mia squadra che aveva dieci punti di vantaggio finiva seconda, in un determinato periodo. Ma mi è servito per imparare a giocare sotto una pressione che c’è solo in Spagna e Italia. Ho molti più capelli bianchi ma sono migliorato".

Mou: "Inter, grazie di tutto*Ma lunedì parlo col Real" - Risultati e ultime notizie calcio e calciomercato - La Gazzetta dello Sport

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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In 50mila all'alba a San Siro

Manca solo Mourinho

La squadra è arrivata al Meazza alle 6 ed è delirio per i 50mila tifosi presenti allo stadio, i cui cancelli erano stati aperti già alle 2.30. L'allenatore non c'è

MILANO, 23 maggio 2010 - Madrid è a Milano. Almeno in parte. Al fischio finale la festa esplode nel centro della città e dura fino all'alba.

8.00 — I reduci dalla festa allo stadio Meazza risvegliano, forzatamente e loro malgrado, gli abitanti delle zone limitrofe allo stadio, e dei grandi viali sulla circonvallazione cittadina, strombazzando con i clacson di auto e moto nel rientro a casa. E anche nelle vie centrali gruppetti di irriducibili continuano a girare in auto sventolando bandiere e sciarpe. Gli uomini dell'azienda di nettezza urbana stanno provvedendo a ripulire le vie vicine a piazza del Duomo, pavimentate da un tappeto di rifiuti vari, bottiglie e cocci di vetro, aste di bandiere, lattine e decine di bombolette vuote delle sirene sonore. Gran lavoro per gli edicolanti, dove i giornali sportivi stanno andando a ruba. Da finestre e balconi sventolano decine di bandiere dell'Inter.

6.07 — Ed ecco i giocatori. Zanetti il primo, Materazzi il secondo ad entrare sul campo di San Siro. Si scatenano i tifosi con petardi e mortaretti mentre l'altoparlante manda "Pazza Inter". In un tripudio di fumogeni e striscioni, la squadra - in un lungo giro di campo - presenta ai tifosi rimasti in Italia la Coppa, ricevendo applausi entusiasti. Tra i giocatori più coccolati Milito, con indosso la maglia di Zanetti e lo stesso capitano che, rivolgendosi ai tifosi, ha ricordato come la squadra si sia meritata la vittoria finale, cercata con convinzione ma "non senza difficoltà, già dopo il successo negli ottavi di finale contro il Chelsea".

5.01 — I primi a scendere dall'aereo sono Zanetti, Cordoba e Arnautovic. La Coppa è tra le braccia del capitano nerazzurro e di Angelo Mario Moratti. Immagini viste anche a San Siro nel tripudio dei tifosi. Dall'aereo non è sceso José Mourinho, rimasto a Madrid.

4.58 — L'aereo dell'Inter è atterrato a Malpensa. La bandiera nerazzurra sventola dalla cabina di pilotaggio.

ore 4 — Boato allo stadio di San Siro quando lo speaker ha dedicato la vittoria dell'Inter in Champions League a Giacinto Facchetti. Sugli spalti è partito un lungo applauso all'indirizzo dell'ex presidente nerazzurro che, secondo la voce del Meazza "quest'anno è stato attaccato e vilipeso". Intanto alcuni dei 4mila tifosi presenti a Malpensa hanno abbandonato l'aeroporto.

ore 3.30 — Dopo l'apertura dei cancelli alle 2.30 in un quarto d'ora lo stadio si è riempito per tre quarti. Soprattutto tifosi che erano in Duomo durante la partita In attesa dell'arrivo della squadra (5.02 al terminal 2 di Malpensa, dove ci sono altri 4mila tifosi) viene trasmessa musica di Ligabue.

ore 3 — L'Inter è in partenza da Madrid. Arrivo a Malpensa previsto tra oltre due ore. Intanto San Siro si sta affollando. Ci sono già 25mila tifosi, circa.

ore 2.30 — Diverse centinaia di tifosi dell'Inter sono già in attesa all'aeroporto di Malpensa per il rientro da Madrid della squadra campione d'Europa. Una folla di almeno mille nerazzurri si è ritrovata al Terminal 2, sventolando bandiere, sciarpe e striscioni e intonando incessantemente cori. Praticamente invase le strade e e i parcheggi adiacenti allo scalo varesino: non è ancora chiaro da dove Jose Mourinho e i suoi giocatori usciranno per dirigersi a Milano ma, intanto, moltissimi supporter dell'Inter sono incollati ai monitor con gli elenchi degli aerei in arrivo.

ore 2 — Aperti i cancelli di San Siro. La squadra, dopo aver trovato molto traffico per arrivare in aereoporto a Madridm partirà tra pochi minuti. Tempo previsto di volo, due ore circa.

ore 24 — Alla conclusione delle ostilità sul campo di Madrid, migliaia di tifosi hanno iniziato a percorrere le vie del centro, da Corso Vittorio Emanuele sino a Piazza Castello mentre sulle arterie cittadine sono iniziati caroselli festanti di macchine e motorini, accompagnati da bandiere e petardi.

ore 23 — Un fiume nerazzurro ha colmato Piazza Duomo, sfondando nelle vie limitrofe, sotto la galleria Vittorio Emanuele fino a tracimare in Piazza Cordusio e in Piazza della Scala. Considerando gli altri punti di aggregazione, Arena e Stazione Centrale sono stati più di centomila i sostenitori a seguire la partita stretti l'uno all'altro.

In 50mila all'alba a San Siro*Manca solo Mourinho - Risultati e ultime notizie calcio e calciomercato - La Gazzetta dello Sport

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Onore all'Inter..peccato che non riesca ad identificarla come squadra italiana..tranne che per l'unico italiano ignorante che ha dovuto, come al solito, segnalarsi per l'inutile e provocatoria maglietta sarcastica a fine partita.:roll:

quoto tutto....rappresenta a pieno lo spirito del nerazzurro sfrustato di qualche anno fa...peccato che non riesca a godersi momenti come quello di ieri, visto che invece di festeggiare per i meriti propri si diverte sulle disgrazie altrui

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Traguardo incredibile, quello della tripletta. Rimarrà nella storia del calcio italiano, come la prima squadra italiana a centrare questo obbiettivo.

Alla faccia di chi diceva che quest'anno avremmo perso Champions, Coppa Italia e Campionato. :mrgreen:

L'unico neo della serata è la partenza ormai annunciata di Mourinho. Un GRAZIE immenso per quello che ha costruito all'Inter. Lascia dietro lui un'eredità pesantissima...

Orgoglioso e felicissimo di essere Interista !

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è inutile dire che quest'anno l'inter ha dimostrato di essere una grandissima squadra.....oltre milito,io faccio i miei complimenti a ETO'O che in tutte le partite ha svolto un lavoro molto umile in ripiegamento.......

cmq non so se l'avete notato,ma milito assomiglia a SILVESTER STALLONE:lol:

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