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Champions League 2009/'10


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Inviato
ti dirò di più, mi mette più paura l'udinese domenica.

va bene, così? :D

la CL è una questione di testa, se a Londra entreremo a testa alta sarà già un bel passo avanti.

ti ricordo che a Manchester l'anno scorso la differenza è stata che il Manchester ha fatto 2 tiri 2gol l'Inter 2 tiri 2 pali...e poi perdi, ovvio

e li giu con i discorsi che manca il pedigree europeo, la squadra non ha l'impronta che invece il MMMilan (detto ccon quell'aria un po da pervertito) ha da sempre, bla bla e poi bla :D

  • 2 settimane fa...
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Inviato

Fiorentina' date=' addio alla Champions[/size']

Al "Franchi" non basta il 3-2 al Bayern

Si chiude tra gli applausi l'avventura della Fiorentina in Champions League. Nel ritorno degli ottavi di finale i viola si impongono 3-2 sul Bayern Monaco, ma sono eliminati dai due gol in trasferta dei tedeschi (vincitori per 2-1 all'andata). Grandi emozioni dopo il centro di Vargas al 28'. Nella ripresa, infatti, arrivano i gol di Jovetic (9' e 19'), van Bommel (15') e Robben (20'). Poi l'inutile assalto finale della squadra di Prandelli.

LA PARTITA

Ovrebo, la neve, i quarti, la storia. Sono molteplici i temi di Fiorentina-Bayern, ma ciò che conta, come sempre, è il risultato. I viola devono vincere, i bavaresi vogliono vincere. Così, in avvio le due squadre si annullano, con i ragazzi di casa che esagerano nei lanci lunghi e la corazzata di van Gaal che prova a fare gioco senza scoprirsi troppo. Serve un lampo, che puntuale arriva prima della mezzora con gli ospiti in dieci per l'infortunio di Gomez: tiro da lontanissimo di Marchionni, Butt respinge in malomodo sui piedi di Vargas, che infila sotto la traversa. La bolgia che voleva Gilardino diventa realtà.

Se finisse così il Bayern sarebbe eliminato, ma tutto quello che riesce a costruire è un faccia a faccia Frey-Robben, col tiro dell'olandese miracolosamente deviato in angolo dal portiere francese. Tutto qui, per un primo tempo ad alta tensione, ma avarissimo di emozioni. Nessuno, però, immagina quello che accadrà nella ripresa...

Uscita dagli spogliatoi la Viola non si chiude, ma cerca subito la seconda rete. La missione sarebbe compiuta se Gilardino non sparasse da due passi su Butt, dopo due lisci dei difensori avversari. Questa volta gol fallito non è gol subito e l'attaccante si riscatta con un tacco da fuoriclasse che libera in area Jovetic per il raddoppio. La gioia, purtroppo, dura poco perché una manciata di minuti dopo arriva la doccia gelata: Ribery parte sulla sinistra e centra per van Bommel, il cui rasoterra da fuori area non lascia scampo a Frey: 2-1 e perfetta parità nel doppio confronto.

Supplementari, quindi? Neanche per idea. Altro duetto Gilardino-Jovetic, col montenegrino che fa il bis. Sessanta secondi di entusiasmo e Robben si inventa un missile che riporta ai quarti i bavaresi e all'inferno la Fiorentina. Che ci prova con la forza della disperazione, ma il sogno di tornare ai quarti dopo quarant'anni resta tale. E così, dopo la Juventus, il Bayern fa fuori un'altra squadra italiana.

LE PAGELLE

Kroldrup 6,5 Con Natali in serata opaca blocca i panzer avversari, giocando spesso d'anticipo. Non può far nulla sui tiri da lontano che decidono l'incontro

Jovetic 7 Non si vede per un tempo, ma si presenta puntuale all'appuntamento nelle due occasioni dei gol

Gilardino 6 Dopo 45 minuti di anonimato si inventa assistman. Ma ha sulla coscienza quel pallone calciato sui piedi di Butt

Van Buyten 4,5 Rischia due volte il rigore per ingenui tocchi di mano in area e si addormenta su Vargas e Jovetic

Robben 7 Van Gaal deve ringraziare il suo connazionale, che da vero campione decide le sorti della sua squadra con una rete capolavoro. Attorno tanta classe e sostanza

Ribery 6,5 In avvio dell'azione del secondo gol viola si ferma per sistemare una scarpa col pallone a due metri. Poi però si riscatta con l'assist per van Bommel. Genio e sregolatezza

IL TABELLINO

Fiorentina-Bayern Monaco 3-2

Fiorentina (4-2-3-1): Frey 6,5, De Silvestri 6,5, Natali 5, Kroldrup 6,5, Felipe 5,5 (34' st Pasqual sv); Montolivo 5,5, Zanetti 5,5; Marchionni 6,5, Jovetic 7, Vargas 7 (37' st Keirrison sv); Gilardino 6. A disposizione: Avramov, Comotto, Donadel, Bolatti, Santana. All. Prandelli

Bayern Monaco (4-4-2): Butt 5,5, Lahm 6, Van Buyten 4,5, Badstuber 6, Alaba 6,5; Robben 7, Van Bommel 7, Schweinsteiger 6, Ribery 6,5 (47' st Pranjic sv); Muller 5,5, Gomez 5,5 (30' Klose 6). A disposizione: Rensing, Gorlitz, Tymoshchuk, Altintop, Olic. All. van Gaal.

Arbitro: Undiano Mallenco

Marcatori: 28' Vargas (F), 9' st Jovetic (F), 15' st van Bommel (B), 19' st Jovetic (F), 20' st Robben (B)

Ammoniti: Schweinsteiger, van Bommel (B), Kroldrup, Felipe (F)

Espulsi: -

9 marzo 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato

Champions' date=' l'Arsenal ai quarti[/size']

Gunners a valanga: Porto eliminato

Una tripletta di Brendtner (uno su rigore), una perla di Nasri e un gol di Diaby permettono all'Arsenal di rimontare il 2-1 del Dragao e conquistare l'accesso ai quarti di finale di Champions L. ai danni del Porto. Il 5-0 dell'Emirates è frutto di una grande gara, che i Gunners dominano grazie anche a un super-Arshavin. Nella ripresa ci pensano il francesino, autore di una rete davvero incredibile al 18', e Diaby al 21' e Brendtner al 90'.

LA PARTITA

La gara di Londra non ha praticamente mai storia, perché l'Arsenal, pur soffrendo in avvio di ripresa, la domina in lungo e in largo e la porta a casa grazie soprattutto alla prestazione sontuosa di Arshavin e Nasri. Il primo in versione assist-man per le reti di Brendtner e Diaby. Il secondo in giornata "Zidane". Il gol del 3-0, firmato appunto dal trequartista francese, vale da solo il prezzo del biglietto, perché quel che fa Nasri è da applausi a scena aperta. Dribbling partendo dalla destra su mezza difesa del Porto e diagonale che non lascia scampo a Helton. Il tutto a margine di un incontro che non appare mai in equilibrio e in cui la differenza tra le due squadre appare evidentissima. Logico, di qui, che sia la formazione di Arsene Wenger a conquistare l'accesso ai quarti. E logico, anche, cominciare a prendere in seria considerazione i Gunners per il successo finale. Perché, sia chiaro, l'Arsenal è davvero una bella squadra, che gioca a memoria e in velocità. Troppo, inutile dirlo, per il Porto.

IL TABELLINO

ARSENAL-PORTO 5-0

Arsenal (4-1-4-1): Almunia; Sagna, Campbell, Vermaelen, Clichy; Song; Rosicky (12' st Eboue), A. Diaby, Nasri (27' st Denilson), Arshavin (31' st Walcott); Brendtner. A disp.: Fabianski, Traore, Silvestre, Eduardo. All.: Wenger

Porto (4-3-3): Helton; Fucile, Rolando, Bruno Alves, A. Pereira; Ruben Micael (31' st Guarin), Nuno Coelho (1' st Rodriguez), Meirelles; Varela (31' st M. Gonzalez), Falcao, Hulk. A disp.: Nuno, Lopes, Maicon, Belluschi. All.: Ferreira

Arbitro: De Bleeckere

Marcatori: 9', 25' e rig. 46' st Brendtner, 18' st Nasri, 21' st Diaby

Ammoniti: Vermaelen, Brendtner (A), Falcao, A. Pereira, Fucile (P)

Espulsi: nessuno

9 marzo 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato

"Ha deciso il gol di Klose..."

Prandelli: "Usciamo a testa alta"

La notte di Cesare Prandelli è un misto di orgoglio e delusione. L'eliminazione della sua Fiorentina pesa tantissimo anche se il tecnico viola spiega che "abbiamo fatto la partita che dovevamo e giocato molto bene. Usciamo a testa alta' date=' con sei partite vinte". E ancora: "Qualcuno ha detto che non avrebbe contato il gol di Klose dell'andata, invece ha deciso la qualificazione. Dispiace, ma siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto".

[b']FREY: "TANTA RABBIA E DELUSIONE"

"C'è tanta rabbia e delusione, anche se non ci sono grandi rimpianti perché abbiamo fatto il massimo". Bastano queste parole del portiere della Fiorentina Sebastian Frey per spiegare lo stato d'animo dei giocatori della Fiorentina. "Purtroppo - continua - non è bastato per il risultato della partita di andata. Fa rabbia perché adesso pensiamo che con l'1-1 in casa loro sarebbe stato tutto diverso. Abbiamo fatto una grande prestazione e siamo orgogliosi del nostro percorso, bastava poco per andare avanti. I gol? Oggi era una giornata particolare, c'era tanto vento, sono stati due tiri fortissimi, angolati. Robben? L'ha proprio messa nell'incrocio". Frey guarda gia avanti: "È una stagione molto difficile, non lo nascondiamo. Visto che questa competizione non c'è più, dobbiamo stringere i denti e metterci a posto a livello matematico. È stata una stagione lunga e pieno di impegni".

DELLA VALLE: "FIRENZE SIA ORGOGLIOSA"

Come Prandelli, anche Andrea Della Valle è orgoglioso della sua Fiorentina, nonostante l'eliminazione: "Quando sono venuti fuori i sorteggi ho sentito i giocatori del Bayern dire vinceremo 5-0 - spiega -. Noi invece usciamo vincendo, per la complicità di Ovrebo. Usciamo a testa alta e Firenze deve essere orgogliosa. Abbiamo fatto vedere come si gioca a calcio contro una grande squadra. Serve per ripartire, ci servirà per il campionato. Per il quarto posto probabilmente è tardi, ma c'è l'Europa League, la Coppa Italia. L'amarezza è tanta, ma mi ha fatto piacere mostrare a tutti gli italiani che la Fiorentina sa fare questo calcio qui. I cori dei tifosi contro Platini? Capisco i tifosi che si devono anche sfogare, certo non pensare all'andata si fa fatica. Ero convinto di farcela, ma il calcio è questo".

MONTOLIVO: "FRUSTRAZIONE, PER L'ENNESIMA VOLTA"

"C'è frustrazione per l'ennesima volta perché ci rendiamo conto che il gol irregolare concesso al Bayern all'andata ha condizionato l'intera qualificazione. Abbiamo fatto una grandissima gara, quella che dovevamo fare, purtroppo però abbiamo preso un gol di troppo". Anche capitan Montolivo si sintonizza sulla linea d'onda dei compagni e del tecnico: "Nell'ultimo periodo troppo spesso arriviamo ad un pelo dal traguardo - dice - ma a volte per causa nostra, a volte per gli arbitri non lo raggiungiamo. Ed è frustrante. Anche in campionato, le prestazioni soprattutto con le grandi squadre sono state sempre all'altezza, poi non siamo riusciti a portare a casa le vittorie, ma le prestazioni ci sono state. Adesso continuiamo ad andare su questa strada, sabato ci attende una gara difficilissima a Napoli che vogliamo affrontare nel modo giusto".

9 marzo 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato

Peccato per la Viola !

Avevo pronosticato che passava il turno, e se lo fasceva, pensavo ad una finale Fiorentina-Lione. :D;)

Comunque mi sa che non ci sara Italiane nei quarti di coppa campione, ed i Viola mi sembravano i piu bravi e con piuvoglia degli altri.

Comunque Rooney a messo 4 gol al Milan ! MICIDIALE ! Peccato non averlo preso nel 2002/2003 come Kaka...

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Inviato
Il Milan crolla a Manchester: 4-0

Rossoneri eliminati già agli ottavi

Nessun impresa del Milan di Leonardo al "Teatro dei Sogni" di Manchester. Le pochissime speranze di ribaltare una situazione complicata si sono infrante' date=' come i sogni di gloria del resto, contro la corazzata di Rooney e compagni diretta da Sir Alex Ferguson. Finisce male però l'avventura in Champions con un secco 4-0 per lo United firmato da Rooney (12' e 46'), Park (58') e Fletcher (87'). Standing ovation all'ingresso in campo di Beckham.

Finisce come peggio non poteva finire l'avventura europea del Milan. Termina con i sogni di un'impresa da ricordare che ben presto si sono trasformati in una serata da incubo da dimenticare al più presto. I numeri, del resto, parlano chiaro: 3-2 a San Siro, 4-0 a Manchester per un 7-2 totale che non lascia troppo spazio ai "se" o ai "ma" del caso. La battaglia tra diavoli è stata vinta, anzi stravinta, dagli inglesi che hanno fatto calare il sipario sulla partita in poco più di un tempo.

Il destino beffardo ha voluto che la partita si giocasse all'Old Trafford, comunemente chiamato "Teatro dei Sogni". Il gioco di battute viene facile, rinominandolo "Teatro dei sogni... infranti", dopo il fragoroso poker servito da Rooney e compagni al gioco spregiudicato del Milan. Eppure alla vigilia tutti credevano nell'impresa ma a parole, si sa, è più facile. Ma anche nel teatro dei sogni, il concetto di spazio ha due significati: quello dell'immaginazione e quello fisico. Lo spazio dell'immaginazione è quello della vigilia, di un mondo irreale, in questo momento lontano anni luce dall'ambiente Milan e dai fasti del recente passato. Nelle ore antecedenti la gara si sognava, per l'appunto, la grande impresa. Si fantasticava una partita perfetta con una rimonta da raccontare a figli e nipoti negli anni, nel "Teatro dei Sogni" dove nessuno è mai riuscito nella storia della Champions ad imporsi con più di un gol di scarto. Tutto bello, emozionante ma purtroppo immaginario. Poi c'è lo spazio fisico ovvero il luogo della rappresentazione con il suo spazio scenico, per l'occasione il prato verde di Manchester. Qui i sogni non esistono. Esistono e resistono solo la corsa, il sudore, la voglia di vincere e la cattiveria agonistica necessaria per andare avanti, per vincere e convincere. Qui le imprese immaginate non sopravvivono, vanno avanti solo i fatti nudi e crudi, i dati di fatto, i gol, linfa vitale per tutto l'ambiente. Sullo spazio scenico si vive non si sogna. Si gioca non si parla. Si segna... quattro volte. Vive solo il Manchester, ride solo il Manchester, stravince solo il Manchester. Fine dei sogni rossoneri.

La partita dei rossoneri è stata timorosa dall'inizio. Tanti errori di impostazione e un'occasione regalata allo spauracchio Rooney già dopo soli 3' con il sinistro dell'inglese a spaventare Abbiati. Scampato il pericolo il Milan si dà una svegliata, trascinata da un volenteroso Ronaldinho che prima manda di testa il pallone a tre centimetri tre dal palo della porta di Van der Sar e poi libera Huntelaar a pochi passi dalla meta. L'olandese però spreca tutto. Purtroppo però anche nel "Teatro dei Sogni" vige la legge calcistica, non scritta si intende, volta a premiare il cinismo a discapito della generosità sottoporta. Così Rooney alla prima vera conclusione verso Abbiati lo infila con una bella zuccata dal dischetto del rigore. Primo asso calato in tavola e Milan che di fatto si spegne. Il secondo asso viene calato dopo appena 50'' della ripresa. Leonardo cerca il tutto per tutto schierando una formazione iperoffensiva, togliendo un centrale difensivo, Bonera, inserendo Seedorf arretrando Ambrosini. Rooney però approfitta della confusione generale per colpire e affondare il Titanic rossonero chiudendo definitivamente i sogni di rimonta, come una sveglia mattutina. Game over. Prima del sipario finale e dei saluti degli attori in maglia rossa però, c'è ancora tempo per un paio di acuti da applausi: sono quelli di Park e Fletcher, gli ultimi due assi nella manica di Ferguson. Abile stratega e giocatore capace di bluffare in una partita così importante mascherando in un 4-3-3 un attentissimo 4-5-1 che ha spento le fonti di gioco rossonere sfruttando le potenzialità offensive del proprio mazzo.

[b']LE PAGELLE

Rooney 7.5 In questo momento è un "Re Mida" che trasforma in oro ogni pallone che passa dalle sue parti. L'esempio lampante è il primo gol, riassunto perfetto di senso della posizione, del gol, di potenza e precisione. Il giocatore perfetto che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Ferguson questo lo sa e forse anche per questo ha lasciato partire Ronaldo... tanto ha Wayne.

Park 7 Il piccolo coreano di gomma si piega ma non si spezza. Prende botte a centrocampo senza fare una piega, segue Pirlo per tutto il terreno di gioco disinteressandosi della manovra e si toglie anche la soddisfazione di segnare una rete come premio per l'efficace lavoro di rottura eseguito. Meritata.

Huntelaar 4.5 In patria lo chiamavano "The Hunter", il cacciatore. Al 9' però il suo fucile è caricato a salve quando a pochi passi dalla preda decide di farsi venire la tremarella cercando un improbabile stop piuttosto che il colpo deciso. Decisioni appunto, sbagliate e ripetute nella ripresa a giochi ormai fatti quando di testa ripete lo sciagurato intervento di Roma mandando alto da pochi passi.

Jankulovski 4.5 Torna da titolare dopo un lungo periodo e dopo aver detto di no a un trasferimento all'Inter che, stranamente, non gli ha permesso comunque di diventare l'idolo della tifoseria rossonera. Se le prestazione stagionali del ceco erano un indizio, la prova incolore dell'Old Trafford è una prova che Marek, soprannominato "Forza Nove" dai tifosi quest'anno è molto poco mosso, quasi piatto.

Ronaldinho 6 Al 50' il Gaucho alza le braccia al cielo, le fa ricadere ciondolanti e sbuffa. Questa è la fotografia della sua partita, un predicare nel deserto con assist, corsa e dribbling poche volte raccolti dai compagni. Lui ci prova di piede, di testa, su punizione ma non ce n'è. Abbozza un timido sorriso quando entra Seedorf ma è troppo tardi.

IL TABELLINO

MANCHESTER UNITED - MILAN 4-0

MANCHESTER UNITED (4-3-3): Van der Sar 6.5; Neville 6.5 (20' Rafael sv), Vidic 6.5, Ferdinand 6.5, Evra 6; Park 7, Fletcher 6.5, Scholes 6 (27'st Gibson sv); Valencia 6.5, Rooney 7.5 (20'st Berbatov sv), Nani 6.5. A disposizione: Kuszczak, Evans, Obertan, Diouf. All:. Ferguson

MILAN (4-3-3): Abbiati 5.5; Abate 5 (18'st Beckham 6), Bonera 5.5 (1'st Seedorf 6), Thiago Silva 5, Jankulovski 4.5; Flamini 6, Pirlo 5.5, Ambrosini 5.5; Huntelaar 4.5, Borriello 5 (23'st Inzaghi sv), Ronaldinho 6. A disposizione: Dida, Zambrotta, Favalli, Gattuso. All:. Leonardo.

MARCATORI: 13', 1'st Rooney, 13'st Park, 43'st Fletcher

ARBITRO: Busacca (Svi)

AMMONITI: Scholes (MA), Flamini (M)

ESPULSI: -

10 marzo 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato
Champions: Real eliminato dal Lione

Niente rimonta: al Bernabeu è 1-1

Ottavi ancora fatali al Real Madrid: nel ritorno al Bernabeu' date=' dopo lo 0-1 dell'andata, i merengues fanno 1-1 col Lione e sono dunque i francesi a proseguire l'avventura in Champions. Passano 6' e il Real è già avanti con Cristiano Ronaldo. È assalto spagnolo (Higuain si divora il 2-0 mandando sul palo a porta vuota) ma il Lione regge. Nella ripresa ospiti più intraprendenti e al 30' arriva il pari di Pjanic che condanna gli spagnoli.

[b']LA PARTITA

Duecentocinquantaquattro milioni: questa la cifra spesa quest'estate da Florentino Perez per un Real 'galactico'. L'eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale, così come era accaduto nelle ultime cinque edizioni, sa tanto di fallimento di un progetto dalle grandi ambizioni e dai grandi nomi che però sul campo, per il momento, non si è tradotto in nulla.

Per il Real Madrid sembrava tutto facile: erano passati 6' minuti e Cristiano Ronaldo aveva già infiammato il Bernabeu, prendendosi gioco di una difesa del Lione 'in bambola' nell'occasione. Si gioca in una sola metà campo, fioccano le occasioni per gli spagnoli che però non concretizzano: clamorosa quella capitata sui piedi di Higuain, che scarta anche il portiere e poi va a colpire il palo a porta vuota. Gli uomini di Puel non si scompongono: resistono agli assalti e nella ripresa cominciano a mettere la testa fuori, andando a scaldare le mani di Casillas. Fino al 30', quando Pjanic la mette dentro, mandando in frantumi il bellissimo, sulla carta, progetto Real. Kakà, sostituito, esce arrabbiato e fischiatissimo. Poi toccherà a tutti gli altri.

IL TABELLINO

Real Madrid (4-1-3-2): Casillas; Sergio Ramos, Albiol, Garay, Arbeloa (39' st M.Diarra); L.Diarra; Guti, Kakà (32'st Raul), Granero (17' st Van der Vaart); Cristiano Ronaldo, Higuain. A disposizione: Dudek, Metzelder, Gago, Mosquera. All.: Pellegrini.

Lione (4-3-3): Lloris; Reveillere, Cris, Boumsong (1'st Kallstrom), Cissokho; Pjanic (39' st Ederson), Toulalan, Makoun (1'st Gonalons); Govou, Lisandro Lopez, Delgado. A disposizione: Vercoutre, Tafer, Bodmer, Gomis. All.: Puel.

Arbitro: Rizzoli (ITA)

Marcatori: 6' Cristiano Ronaldo ®, 30' st Pjanic (L)

Ammoniti: Granero, Van der Vaart ®, Cris, Delgado (L)

10 marzo 2010

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Inviato

"Brutto ko ma niente ripercussioni"

Leonardo: ora sotto con il campionato

"Lo 0-4 pesa' date=' dobbiamo riconoscere la forza dell'avversario che ha offerto una grandissima prestazione sfruttando tutti i nostri errori ma all'andata meritavamo di più e poi abbiamo avuto l'infortunio di Bonera". Leonardo commenta così la brutta sconfitta all'Old Trafford. "Il Manchester ha dimostrato di essere fortissimo ma noi avevamo bisogno di tutto quello di cui disponiamo. Ora concentriamoci sul campionato. Non ci saranno ripercussioni".

"Tutto pesa, ma adesso non è il momento di stare a valutare tutto quello che è successo, ogni gara ha la sua storia, questa gara ha avuto la sua storia - ha dichiarato Leonardo - Certo la gara d'andata ci ha condizionato. Abbiamo preso gol subito all'inizio, loro sono partiti forte. Ripercussioni? Credo di no, la squadra è matura, ci sarà un'analisi lucida cercando di capire il perché ma lo faremo internamente, questa è una squadra che ha fatto belle cose quest'anno anche in Champions. Ora siamo a 4 punti dall'Inter a 11 gare dalla fine, stiamo facendo bene. La gara di oggi sarà impossibile da dimenticare, ma va considerata per quello che è stata".

Il tecnico del Milan credeva tanto nella rimonta: "Il modo con cui avevamo giocato ci faceva sperare. Non siamo partiti per stravincere tutto, ma per fare bene e lo stiamo facendo, oggi è una sconfitta pesante ma contro un'ottima squadra. L'obiettivo era di costruire qualcosa, cercare di riorganizzare una squadra ed un'identità di gioco e cercare di fare il meglio possibile, ma siamo il Milan e dobbiamo ambire a cose importanti". Poi sull'infortunio che ha messo k.o. Nesta: "Temo sia serio".

[b']GALLIANI: "LE ASSENZE HANNO PESATO"

L'ad del Milan Galliani sottolinea le tante assenze: "A quelle di Nesta e Antonini si è poi anche quella di Bonera - ha detto a fine gara - È andata male, ora ricominciamo a pensare al campionato che è la strada per tornare nella nostra amata Champions League. La vita continua, tre anni fa abbiamo vinto noi 3-0, stasera e' toccato a loro. Sappiamo che questo risultato è figlio delle assenze in difesa". Sul doppio ko delle squadre italiane: "È frutto dell'assenza di stadi moderni e di proprietà, la classifica del fatturato coincide sempre più spesso con quella sportiva".

BECKHAM: "SERATA TRISTE MA RINGRAZIO I TIFOSI"

Il suo vecchio pubblico lo ha accolto con un'ovazione ma Beckham non immaginava un ritorno così amaro all'Old Trafford: "È stata una serata triste, perché abbiamo perso e siamo usciti dalla Champions League - ha detto - Abbiamo subito presto il primo gol e abbiamo preso il secondo a inizio secondo tempo, il divario tra noi e loro è stato enorme ma il Manchester United è una grande squadra. Tornare qui è stato speciale - ha aggiunto - I tifosi sono stati incredibili e voglio ringraziarli". Poi una battuta su Rooney: "Ha un talento eccezionale, è uno dei migliori giocatori in circolazione se non il migliore, al livello di Ronaldo e Messi".

10 marzo 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato

Sinceramente????? Sono CONTENTO che il Milan sia stato eliminato! Mi sono stancato in questi anni di sentire la solita tiritera dai milanisti: " Eh vabbè.. Ma la Champions è il trofeo più importante.. bla bla bla" Non capendo di essere presi in giro dai dirigenti e dalla proprietà (t'oh! guarda un po' che novità..).. Campagne acquisti quasi fallimentari e del tutto insufficienti a coprire le carenze della rosa.. Ricordo Pato e Kakà negli ultimi 5-6 anni.. Thiago Silva forse, ma è da vedere.. Poi il vuoto! Solo qualche tappabuchi..

Non mi interessa dei posti Champions.. Se li perdiamo significa che il calcio italiano è peggiorato mentro gli altri sono migliorati.. Deve essere uno stimolo per i cari dirigenti sportivi..

Che poi lo perdiamo per l'erroraccio capitato alla Fiorentina.. Vabè..

Real........................... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Bibidibobidibu

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