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Champions League 2009/'10


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Champions: 2 turni di stop a Motta

Niente finale. Stiramento per Cordoba

Cordoba si deve fermare ai box' date=' a seguito dell'infortunio riportato durante Roma-Inter. Gli accertamenti cui è stato sottoposto il difensore colombiano hanno evidenziato uno stiramento al bicipite femorale della coscia destra. Già iniziata la fisioterapia. La finale di Champions non dovrebbe essere a rischio. Niente Madrid, come prevedibile, per Thiago Motta, fermato per due giornate dopo l'espulsione rimediata a Barcellona.

[b']DAL 15 MAGGIO I BIGLIETTI PER MADRID

L'Inter apre le vendite per la finale di Champions League a Madrid. I biglietti saranno disponibili da sabato 15 maggio, a partire dalle ore 11, solo ed esclusivamente presso la filiale della BPM in via Massaua 6 a Milano. Verrà venduto un solo tagliando a persona che dovrà presentarsi munita di documento e modulo precompilato scaricabile dal sito dell'Inter. Due le categorie di ticket: seconda fascia a 240 euro e terza fascia a 160 euro.

7 maggio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Inter' date=' 600mila euro per il triplete[/size']

Questo il premio stabilito da Moratti

Non c'è solo l'ingresso nella storia dell'Inter. Per i giocatori nerazzurri il "triplete" vale infatti anche un piccolo tesoretto che, stando a quanto riporta la Gazzetta, Massimo Moratti avrebbe quantificato in 600mila euro a testa. Una cifra importante per un Grande Slam che in Italia non è mai riuscito a nessuno. In particolare per la Coppa Italia il premio sarebbe di 100mila euro, per il campionato di 200mila e per la Champions di 300mila.

Inutile dire che in corso Vittorio Emanuele, quartier generale dell'Inter, l'argomento è assolutamente tabù. Non ne parla nessuno e nessuno ne vuole parlare. Il motivo è ovvio: prima di comunicare i premi per le vittorie bisogna vincere. Moratti, però, ha già messo a budget la migliore delle possibilità, il tutto "esaurito" dei successi stagionali e, almeno nei suoi piani, avrebbe perfino previsto un bonus a scalare a seconda delle partite giocate.

Bonus ancora non chiaro, ma che dovrebbe premiare chi ha giocato di più rispetto a quanti hanno disputato meno partite. Va detto che la stessa cosa era stata prevista nelle scorse stagioni e che i titolari si erano opposti a questa decisione dividendo con i compagni meno utilizzati il premio totale. Lo rifarebbero anche quest'anno? Probabile, anzi praticamente certo. Sempre che il buon Moratti, in un anno di vacche grassissime di trofei, non decida di non badare a spese e di premiare ciascun giocatore alla stessa maniera.

7 maggio 2010

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Champions' date=' il Bayern attacca l'Uefa[/size']

"Troppi italiani nei ruoli chiave"

"Nella Uefa ci sono troppi italiani". Attacco del presidente del Bayern Hoeness. Il 22 maggio, a Madrid, i bavaresi affronteranno l'Inter nella finale di Champions e il club tedesco dovrà rinunciare a Ribery, squalificato dopo l'espulsione di Rosetti nella semifinale contro il Lione. "Alla Uefa ci sono troppi italiani coinvolti. L'arbitro era italiano.Tra quelli che hanno un ruolo di responsabilità ci sono molti italiani e nemmeno un tedesco".

"In una situazione del genere, abbiamo scarso sostegno morale", ha aggiunto il dirigente.

Mercoledì la Commissione d'appello dell'Uefa aveva confermato lo stop di tre turni per l'attaccante della nazionale francese del Bayern, reo di una brutta entrata sul giocatore del Lione Lisandro.

Il Bayern ha deciso di presentare ulteriore appello al Tribunale arbitrale dello sport (Tas) per ottenere uno sconto della sanzione ''credo che abbiamo buone possibilità'', ha chiuso Hoeness.

7 maggio 2010

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Champions' date=' la bizzarra vendita dei biglietti per Madrid[/b']

di Alberto Brandi.

25-30mila fortunati a Madrid, almeno 100mila delusi a casa. La tanto attesa finale nerazzurra di Champions lascia molti tifosi con l’amaro in bocca. Tantissimi pensavano di poter dire “io c’ero” a un evento che manca da 38 anni. Ci sarebbe stato spazio per un’invasione tipo quella milanista a Barcellona del 1989 ma le condizioni, purtroppo per gli interisti, sono cambiate. Non c’è la Steaua Bucarest (che restituì allora gran parte della sua dotazione di biglietti), ma c’è il Bayern. E le regole di distribuzione sono cambiate. Diventando rigide e bizzarre. Andiamo con ordine: la prima tranche di biglietti è stata messa in vendita sul sito dell’UEFA dall’8 al 19 marzo. 11.000 biglietti disponibili “al buio” della finale, con ancora gli incontri di ritorno degli ottavi di finale da disputare.

Sedici squadra ancora in corsa, sedici tifoserie alle quali l’UEFA lanciava una sorta di “fate il vostro gioco” perché di scommessa si trattava. In caso di eliminazione della squadra per cui fa il tifo, il possessore del biglietto nominale per poterlo cedere a un terzo avrebbe dovuto attivare una complicata procedura di delega dall’UEFA per cederlo a un terzo. Passiamo alla seconda fase: alle due tifoserie in finale l’UEFA concede 21.000 biglietti a testa. Pochissimi. Arriviamo così a 53.000 biglietti assegnati. Ospitando il Santiago Bernabeu 75.000 spettatori ne mancano 22.000, la dotazione maggiore. Per questi è prevista la distribuzione a: European football family, including UEFA, the local organising committee, national associations, commercial partners and broadcasters come si legge sul sito.

Dunque UEFA, organizzatori locali federazioni, sponsor e produttori. In pratica 33.000 biglietti (gli 11.000 venduti a marzo e questi ultimi 22.000) sono difficilmente accessibili ai tifosi delle due formazioni arrivate in finale. Mi sembra troppo.

Così sul web impazzano aste a 4 cifre (vietatissime) di chi fa il bagarino moderno, le agenzie di viaggio organizzano pacchetti a prezzi da settimana alle Maldive e l’Inter non sa più come difendersi dall’assalto alla diligenza mettendoci del suo.

Sabato mattina alle 11 una filiale milanese della BPM organizzerà l’unica vendita libera, quella di 5000 biglietti da distribuire ad iscritti a Inter Club e abbonati. Cinquemila biglietti per 150.000 possibili aspiranti. Immaginiamo il caos, non per altro è stata allertata la questura. Gli altri 16.000 in dotazione all’Inter sono finiti nelle mani di un’agenzia che organizza i charter, della curva, di qualche Inter club, degli sponsor e di altri fortunati. Moltissimi sono stati penalizzati, cito un caso, che mi sembra il più clamoroso: gli A.S.S.I. (Accoglienza Sicurezza Stadio Inter), in pratica gli steward che garantiscono la sicurezza a San Siro gratuitamente e volontariamente, in ogni partita, solo per la passione verso l’Inter che li anima, si sono visti respingere la richiesta di un biglietto a testa a pagamento.

Anche loro possono mettersi il cuore in pace: 22 maggio, ore 20.45 divano, birra e popcorn. Tra tanti paletti, andare a Madrid è come vincere alla lotteria.

11 maggio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Inter' date=' "road to Madrid"[/size']

Questa sera la partenza dei nerazzurri

Si parte: questa sera, ore 21, l'Inter di José Mourinho lascerà l'Italia per raggiungere in aereo Madrid e continuare alla Ciudad Deportiva - quartier generale del Real - la preparazione in vista della finale di sabato. Nonostante le perplessità del tecnico portoghese, che avrebbe voluto restare alla Pinetina fino a venerdì, i nerazzurri hanno infatti deciso di anticipare la partenza per eventuale qualunque problema legato alla nube vulcanica.

SCOMMESSE: INTER FAVORITA

Sale la temperatura per l'imminente finale di Champions League e con essa la febbre da gioco degli scommettitori. La presenza di una squadra italiana nell'epilogo della massima rassegna continentale sta amplificando le puntate sull'evento. Fu così nel 2007, alla vigilia di Milan-Liverpool, è succederà altrettanto nei prossimi giorni. L'Inter, per tutti i bookmakers, è indiscutibilmente la favorita. E chi ha qualche euro da spendere, si affida pienamente alle previsioni. L'ufficio stampa di Match Point ha fatto sapere che ben il 91% delle puntate finora raccolte si indirizzano verso la vittoria dei nerazzurri. Solo il 5% degli scommettitori dà fiducia al Bayern Monaco, e un altrettanto misero 4% crede che i 90 minuti regolamentari si chiuderanno in parità. Nel 'testa a testa', che identifica la squadra che solleverà il trofeo, l'Inter è mediamente data a 1.65, contro il 2.50 assegnato ai campioni di Germania. Parallelamente il successo degli uomini di José Mourinho entro i tempi regolamentari è quotato a 2.35, contro il 3.30 dei bavaresi. Il 3-1 in favore dei nerazzurri è finora, almeno su Match Point, il risultato esatto più giocato. Stesso esito di quell'Inter-Real Madrid che nel maggio del 1964 aprì la leggendaria epopea di Helenio Herrera e Angelo Moratti. Buon auspicio.

CAMBIASSO: "UN SOGNO CHE SI AVVERA"

Esteban Cambiasso è uno degli elementi cardini dell'Inter. L'argentino a centrocampo recupera una miriade di palloni e non disdegna qualche sortita offensiva, per riuscire a trovare qualche gol importante (come quello di due domeniche fa con il Chievo), anche se con Mourinho gioca un po' più arretrato. Un lavoro che dovrà fare anche al Bernabeu, per cercare di arginare gli uomini che orchestrano il gioco del Bayern e fornire palloni a Sneijder per lanciare le punte. 'Vivo questo momento con grande soddisfazione - ha detto - Sono arrivato in Europa 14 anni fa con il sogno di arrivare il più in alto possibile e credo che questa sia la grande opportunità. È un sogno, ancor di più per giocare in quello stadio dove sono stato un po' di anni. È speciale, la partita che tutti sognano di giocare ed ora l'abbiamo davanti ai nostri occhi'. Una stagione senza un attimo di respiro, prima la Coppa Italia, poi la festa per lo scudetto ed ora questa finale: 'La viviamo con naturalezza, così come siamo anche passati dalla vittoria della Coppa Italia alle ultime partite di campionato. Fa parte della nostra professione, non è facile tenere la tensione sempre alta, ma sappiamo anche che abbiamo una bellissima opportunità'. Mourinho ha abituato spesso ad alcune sorprese tattiche: 'È una settimana lunga, vedremo, poi la preparazione non si fa con la stampa'. L'uomo più pericoloso del Bayern è sicuramente Robben: 'Non c'è un solo giocatore, al di là che sicuramente sia molto importante per loro. Si vince e si perde in tanti: tutta la società, il gruppo di lavoro, lo staff tecnico ed i tifosi. Sono arrivati qua perché hanno un organico importante e un grandissimo allenatore'. È un giocatore diverso da Drogba o Ibra, annullati dai difensori nerazzurri nei turni precedenti: 'È più uno con le caratteristiche come Messi'.

MOU: "GIUSTA LA SQUALIFICA DI RIBERY"

È giusto che Franck Ribery sia stato escluso dalla finale di Champions League di sabato prossimo a Madrid: ne è convinto l'allenatore dell'Inter, Jose Mourinho, che in un'intervista al tabloid tedesco Bild ha definito ''giusta'' la squalifica di tre giornate inflitta al giocatore del Bayern Monaco. ''La punizione è giusta - ha detto Mourinho -. È stato un fallo molto pericoloso, il suo avversario di sarebbe potuto fare molto male''. ''Due o tre partite sono normali'', ha spiegato l'allenatore. ''Forse tre sono troppe e si dovrebbe lasciargli giocare la prossima partita l'anno prossimo'', ha proseguito. ''Ma il cartellino rosso era chiaro'', ha concluso Mourinho.

TIFOSI A MOU: "RESTA"Mentre Mourinho sta guidando sui campi della Pinetina ad Appiano Gentile l'ultimo allenamento prima della partenza dell'Inter per la finale di sabato prossimo a Madrid, alcune centinaia di tifosi presidiano affettuosamente i cancelli della Pinetina. I supporter nerazzurri hanno interamente occupato con le auto i parcheggi e anche un lungo tratto della strada che porta al centro sportivo. In prossimità dei cancelli c'è una sorta di villaggio con numerose paninoteche e diversi banchetti che gadget. Gettonatissima nelle richieste una riproduzione in cartone della coppa con le grandi orecchie commemorativa della finale con il Bayern. Numerosi gli striscioni, ma soprattutto il popolo nerazzurro è preoccupato della permanenza di Mourinho che appare ormai per tutti destinata a finire con la partitissima di Madrid. I tifosi ne discutono in piccoli gruppi e per tutti è fondamentale - quasi pi- importante del risultato di sabato - che il tecnico portoghese resti all'Inter. A riassumere il loro stato d'animo uno striscione appeso sul cancelletto pedonale con le foto di Mou e la scritta: 'tu vuoi tutto, ma noi vogliamo te all'Inter'.

INTER, ANCORA BIGLIETTI DISPONIBILI

L'Inter fa sapere attraverso il proprio sito ufficiale che "Dopo aver distribuito 150 biglietti nella giornata di oggi, grazie a F.C. Internazionale Milano - Sito Ufficiale hai ancora la possibilità di vivere accanto alla tua squadra la finale Uefa Champions League 2009-2010 e assistere a Bayern Monaco-Inter direttamente al Santiago Bernabeu". "Puoi acquistare gli ultimi "pacchetti" con il volo di andata/ritorno in giornata e il tagliando per la gara - è scritto ancora -. Per partecipare all'ultima "volata d'acquisto" invia una mail a: inter@finalemadrid2010.com"

MILANO DISSEMINATA DI MAXISCHERMI

Per far fronte al grandissimo numero di tifosi nerazzurri e appassionati sportivi che sabato si riverseranno in piazza per seguire la diretta della finale di Champions League tra Bayern Monaco e Inter, Milano ha deciso di moltiplicare i maxischermi in città che trasmetteranno la partita. Nella centralissima piazza Duomo, dove domenica si sono già consumati i festeggiamenti per la vittoria del campionato non senza qualche disagio, il videowall sulla facciata dell'Arengario sarà probabilmente affiancato da un altro grande monitor, in modo che i tifosi possano disporsi su tutta l'estensione della piazza. Contemporaneamente il Comune, d'intesa con la Questura, ha concesso l'Arena Civica a un'azienda di eventi che, con un biglietto di 10 euro, offrirà agli sportivi l'opportunità di seguire la finalissima nell'ex stadio cittadino. Non è escluso che nei prossimi giorni si decida di istallare un altro maxischermo anche in un'altra piazza: sebbene non sia stata presa ancora alcuna decisione definitiva in queste ore circola l'ipotesi di un monitor accanto alla Stazione Centrale.

BIERHOFF: TEDESCO E MILANISTA, TIFO BAYERN

"Da tedesco e buon milanista devo tenere per il Bayern Monaco. Speriamo che vinca il Bayern così poi i nostri giocatori arrivano con fiducia qui in Sicilia". A parlare così è Oliver Bierhoff, team manager della nazionale tedesca, rispondendo alla richiesta di un pronostico da parte del giornalista del TG3 Sicilia sulla finalissima di Champions League di sabato prossimo a Madrid, tra i campioni di Germania del Bayern Monaco di Van Gaal e quelli d'Italia dell'Inter di Mourinho. INTER-BAYERN: ANTIPASTO GIOVANILE SU MEDIASET PREMIUMMercoledi' 19 maggio alle ore 19.00, Premium Calcio trasmettera' in diretta dallo stadio "Alfredo Di Stefano" di Madrid la partita Bayern Monaco-Inter Under 18. In campo le due formazioni Primavera delle due squadre finaliste della Champions League. La telecronaca sarà di Alessandro Iori.

L'ALLENAMENTO DI MARTEDÌ

L'Inter, neo campione d'Italia, si e' allenata questa mattina alla "Pinetina" dopo il giorno di riposo concesso da Mourinho, conseguenza dei festeggiamenti di domenica sera. I nerazzurri hanno cominciato a preparare l'ultima partita della stagione, l'importantissima finale di Champions League di sabato sera tra i nerazzurri e il Bayern Monaco, in programma al Santiago Bernabeu di Madrid. Mourinho ha diviso la squadra in due gruppi per una seduta leggera e defaticante. Recupero programmato dopo la partita di Siena. Permesso per Thiago Motta, squalificato e indisponibile per la finale di Madrid. Differenziati per gli infortunati Cordoba e Santon. Per l'italiano stagione conclusa da un pezzo mentre il difensore colombiano provera' a recuperare per sabato. Balotelli ha concluso l'allenamento in anticipo ed e' uscito dal campo zoppicando. Le condizioni di "SuperMario" non destano comunque preoccupazione in previsione di sabato. Mourinho non ha dubbi di formazione. Con Motta squalificato a centrocampo insieme a Cambiasso ci sara' Stankovic. In difesa torna Lucio in coppia con Samuel. In attacco Milito, alle sue spalle sicuri Eto'o e Sneijder. Ballottaggio tra Balotelli e Pandev con il primo favorito.

ZANETTI: "VINCIAMO PER CONVINCERE MOU"

Dopo scudetti, coppe Italia e la Coppa Uefa, a Javier Zanetti mancava l'emozione di provare a vincere la Champions League. E vuole farlo anche per convincere Mourinho ''a restare all'Inter''. ''Questa finale mi mancava, la inseguivo da tanti anni e spero che finisca nel migliore dei modi'', spiega il capitano dell'Inter che domani volerà con i compagni a Madrid, dove sabato contenderà il trofeo al Bayern Monaco. L'argentino glissa sulle critiche dell'allenatore dei tedeschi, Van Gaal, secondo cui l'Inter è stata aiutata dagli arbitri, e guarda avanti: ''è un suo parere e lo rispetto, ma se siamo arrivati fin qui significa che lo abbiamo meritato'', taglia corto il centrocampista che secondo maggiori estimatori dopo una stagione ad altissimi livelli meriterebbe il pallone d'oro: ''A chi non farebbe piacere, ma a me piace rendermi utile alla squadra e vincere i trofei con il mio club. Mi piacerebbe tantissimo - continua - fare un gol nella finale, ma l'importante è che lo faccia uno dell'Inter e alla fine si sollevi la coppa''. La vittoria della Champions potrebbe essere l'ultimo atto di Josè Mourinho in nerazzurro. ''Queste voci non ci disturbano, - assicura Zanetti - il mister è stato chiaro: parlerà dopo la finale, ma noi vogliamo vincerla anche per provare a convincerlo a restare con noi''.

RUMMENIGGE: "NESSUN FAVORITO"Nessun favorito. Per il presidente del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge, la finale di Champions League di sabato contro l'Inter sarà "una partita interessante, relativamente aperta. Chance di vittoria? 50-50". Rummenigge, che da giocatore ha anche vestito la maglia nerazzurra, ricorda che "entrambi i club puntano a vincere la Champions ma c'è rispetto reciproco. A inizio stagione né noi, né l'Inter eravamo tra i favoriti, si parlava di Manchester United, Real Madrid, Barcellona e Chelsea ma questa finale ce la siamo guadagnata". Bayern e Inter "hanno disputato una stagione fantastica - sottolinea ancora Rummenigge - e non solo in Champions ma anche a livello nazionale, entrambi i club hanno centrato l'accoppiata campionato-coppa e questo dimostra le loro grandi qualità". Il grande assente a Madrid saà Franck Ribery: ieri il Tas ha respinto il ricorso e confermato la squalifica. "Capisco la sua delusione ma non sarà l'ultima volta che giochiamo una finale di Champions - prova a consolarlo - La prossima volta ci sarà anche lui in campo per aiutarci a vincere".

SI FERMA BALOTELLI

Brutta tegola per José Mourinho in vista della finale di Champions contro il Bayern Monaco. Mario Balotelli, in corsa per una maglia da titolare, ha infatti abbandonato anticipatamente l'allenamento toccandosi la parte posteriore della coscia sinistra. Al momento non si conoscono le sue reali condizioni, ma l'allarme in casa Inter è scattato. Possibile, però, che Mario abbia preferito non rischiare dopo aver sentito un semplice indurimento.

IL PROGRAMMA DELL'INTER

Il programma per gli uomini di Mourinho prevede un allenamento in mattinata ad Appiano Gentile (sarà l'ultimo nella casa nerazzurra), poi domani la partenza per la Spagna. A Madrid ci saranno due allenamenti, giovedì e venerdì, entrambi di pomeriggio. Poi la lunga attesa per la serata di sabato al Bernabeu.

I TIFOSI CERCANO IL PIANO "B"

Per il problema della nube i tifosi stanno già studiando il piano di riserva, specialmente per chi ha prenotato il volo sabato. I supporter, però, sono pronti a fare follie. Ci si organizza con pullman e auto personali.

19 maggio 2010

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alla fine lo stadio si riempie presto, e i soldi sono la cosa piu importante nell'evento "finale di champions league".

d'accordo con la societa Inter sui 5000 biglietti solo per abbonati. no ai tifosi occasionali.

si, invece gli altri 15.000 vanno bene per i tifosi vip: ridicoli!

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Van Gaal' date=' carezze per Mourinho[/size']

"Filosofie simili, Inter grande con lui"

Un rilassato Louis Van Gaal ha affrontato i media di tutta Europa nella conferenza stampa di vigilia di Inter-Bayern Monaco: durante la quale non sono mancati apprezzamenti per il suo ex-vice Mourinho: "Non esprimo giudizi, contano i risultati - ha detto - ha fatto tantissimo per l'Inter, che è diventata vincente con lui. Siamo diversi nel gioco, simili invece nelle filosofie tattiche e psicologiche. È il migliore della sua generazione".

Continue, insistite le domande dei giornalisti sull'ex-allievo diventato rivale: con Van Gaal, però, per una volta bravo a giocare in difesa e a non offrire nessun tipo di assist polemico al suo dirimpettaio. "Lui vede il calcio in una maniera più difensiva, ma ha dei calciatori che possono decidere una partita. È una scelta di gioco. Io, semplicemente, la penso in un'altra maniera, giochiamo per noi e anche per il pubblico, dobbiamo fare un gioco che sia attraente. Abbiamo visto le partite giocate dall'Inter contro il Chelsea e il Barcellona, squadre che insieme al Manchester United per me rimangono le più forti d'Europa. Un allenatore deve sempre cercare un modo di vincere la partita e Mourinho l'ha trovato. Bisogna coinvolgere i calciatori sulla tattica e deve convincere i calciatori a vincere, questa è l'arte dell'allenatore. E in questo senso abbiamo uno stile simile. Che cosa ha preso da me? Bisogna chiederlo a lui, non posso dirlo io".

Gettonato, ancora una volta, il revival dei giorni di Barcellona. "Lo conobbi in una riunione con Bobby Robson, al termine della quale diventavo il manager del Barcellona dovendo occuparmi anche dei giovani. Lui stava rimanendo fuori e si arrabbiò moltissimo. Questo mi colpì e scelsi di averlo con me, dimostrava carattere e un allenatore che aveva già lavorato lì poteva dirmi molte cose. Se è il più grande allenatore di oggi? Se parliamo della sua generazione, direi proprio di sì. Io? Non posso giudicare me stesso. Così come non spetta a me dire se lui e il suo gioco vanno bene o no per il Real Madrid".

Per quanto riguarda il Bayern, il suo approccio alla partita, le sue aspettative, Van Gaal ha cercato soprattutto di sottolineare la filosofia di questa squadra, che anche in un appuntamento fondamentale si aspetta di vedere giocare bene: "La mia filosofia è quella dell'attacco, giocare all'attacco, giocare nel campo dell'avversaria. La Germania ci segue e cercherò di dare un'immagine positiva del Bayern. È un po' cambiata durante la stagione, abbiamo offerto un gioco interessante, per questo sono molto contento e credo che sia per questo che tutti i tedeschi faranno il tifo per noi. E soprattutto i nostri tifosi, quelli del Bayern. Avremo 70mila spettatori all'Allianz Arena con lo schermo gigante. E speriamo di farli felici". Sarebbe il lieto fine di un percorso non facile, cominciato tra molte difficoltà: "Dal primo giorno la squadra ha cercato di capirmi questo lo so, l'ho già detto. È vero che è difficile perché io alleno non soltanto il cervello e la mente, ma anche i loro corpi, devo adattare i miei messaggi il mio modo di comunicare ai calciatori, ci vuole un certo periodo di tempo. Con l'Ajax ho avuto bisogno di 6 mesi per riuscire a comunicare, così pure a Barcellona e lo stesso qui. Sono un allenatore che segue un certo processo. Van Bommel lo hanno confermato, e loro hanno detto che dal primo giorno hanno auto una sensazione positiva".

Tanto lavoro che però, secondo il "guru" olandese, non può bastare a vincere partite "che si decidono con un dettaglio che può fare la differenza. Per esempio l'arbitro, che noi possiamo aiutare. Non può controllare tutto. In una partita, un episodio può decidere e non lo può controllare nessuno. Il Manchester si è lamentato contro di noi per l'espulsione di Rafael, il Barcellona ha reclamato per dei rigori: è l'arbitro che decide, e noi lo dobbiamo aiutare. Non può vedere tutto".

Avvertito, ma anche "tranquillizzato" Webb, arriva l'ora dei messaggi finali: "Chelsea, Barcellona e Manchester United sono le squadre migliori. Ciononostante, la Coppa la possiamo vincere noi. Abbiamo dimostrato il nostro livello e abbiamo avuto un pizzico di fortuna. Ma l'abbiamo meritata. Una squadra di livello più basso può vincere. È lo sport, il calcio. Il miglior calcio d'Europa, quest'anno, l'ha giocato il Barcellona. Sono i dettagli che decidono le partite, o quando l'arbitro non fa quello che deve fare. Non voglio fare previsioni, dobbiamo concentrarci e basta. Concentrazione è la parola chiave. Ed è difficile. Guardate quanti siete qui per parlare di noi. Ci trasmettete l'attesa, l'ansia. Io sono qui per aiutare a concentare i calciatori. Più difficile che un match contro l'Hannover... Un altro discorso in Marienplatz? No no, pensiamo a vincere prima".

21 maggio 2010

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