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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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in realtà il poggiatesta c'e' ...è quel tubo bianco con rivestimento azzurro terminale...ma è come non ci fisse.

Ricorda i poggiatesta posticci che la gente metteva su 126.

A me più che in poggiatesta sembra una maniglia per i passeggeri posteriori con un rivestimento per la sicurezza (si vabbè :D ) in caso d'impatto per non laschrci la dentiera.

...a meno che non l'abbiano fatto per i senzacollo (diciamo poggiatesta modello Andreotti :lol::lol:)

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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...

...a meno che non l'abbiano fatto per i senzacollo (diciamo poggiatesta modello Andreotti :lol::lol:)

:lol: :lol: :lol:

Queste foto di interni di R4 tra l'altro mi fa pensare che in Fiat, per la Panda '80, si fossero "liberamente ispirati" proprio ai sedili della vettura francese...

Diciamo che "forse" il piano di seduta della Panda '80 era un pelino più imbottito. Quelli dell'R4 invece sembrano davvero delle sedie a sdraio con degli strapuntini sopra...:shock:

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Panda, se non fosse per il numero delle portiere (ma si cominciava a guardare alla rigidità dell'auto) è stata la prima utilitaria "alla Francese" prodotta in Italia.

Fino ad allora le utilitarie erano o all'Italiana, piccole per potersi muovere nei centri storici delle città italiane (topolino, 500, bianchina ecc) con scarse capacità di carico. Oppure erano alla "Francese" pensate per le campagne ove i contadini avevano necessità di trasporto con sedili facilmente amovibili per caricare le casse, e dimensioni nettamente superiori.

Panda era più grande, aveva il portellone ed in pochi secondi potevi togliere i sedili posteriori, semplici fodere su tubi di plastica (che nel frattempo cresciuta la robustezza dei materiali aveva potuto sostituire i tondini di ferro delle francesi).

Poi con Twingo I i francesi cominciarono a fare utilitarie all'Italiana, ma la Francia era cambiata non era più "Parigi ed il resto campagna" come negli anni '50-'60.

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Renault se non ricordo male era solita celebrare la fine della serie di un modello con campagne di addio. Mi par di ricordare qualcosa di simile (almeno in Francia su carta, non so se anche in TV o anche in Italia) quando la R5 lasciò il posto alla Supercinque. Ricordo il disegno della R5 con la lacrimuccia che usciva dal faro, mentre salutava tutti.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Panda, se non fosse per il numero delle portiere (ma si cominciava a guardare alla rigidità dell'auto) è stata la prima utilitaria "alla Francese" prodotta in Italia......

C'è da dire che è esistito almeno un prototipo marciante di Panda 1a serie a 5p, il cui progetto pero' è stato abortito non so se per i motivi che hai detto tu (rigidità della scocca) o per motivi politici; per conto mio ho sempre avuto la sensazione che in Fiat nutrissero una certa antipatia verso le utilitarie a 4p ed è stato così almeno fino alla Uno (vedere la scarsa diffusione delle 127 4p, peraltro di costruzione Spagnola)...

A parte questa mia osservazione, sì in effetti la Panda è stata la prima utilitaria Italiana vicina alla filosofia Francese. Sarà anche per questo che ha avuto successo pure oltralpe? :roll:

Renault se non ricordo male era solita celebrare la fine della serie di un modello con campagne di addio. Mi par di ricordare qualcosa di simile (almeno in Francia su carta, non so se anche in TV o anche in Italia) quando la R5 lasciò il posto alla Supercinque. Ricordo il disegno della R5 con la lacrimuccia che usciva dal faro, mentre salutava tutti.

Yes, corretto, sicuramente per la Francia (in Italia non mi pare di averne viste, di edizioni di "addio" delle suddette Francesi).

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La discussione 4p + portellone meriterebbe un topic apposito.

Sebbene in Italia il gruppozzo fosse stato un pioniere della soluzione con Innocenti Primula, in pratica quanto sperimentato venne messo nel dimenticatoio prima con 128 , poi con Beta, le cui rispettive versioni col portellone ebbero 3 porte.

Non parliamo di 600 e derivate ( solo Yugoslavi e spagnoli furono autorizzati a provarci, e solo a casa loro) e di 127 .

Solo il ciclone Golf costrinse Fiat ad adottare la soluzione con Ritmo, ma solo berlina e solo per le versioni poco spinte, per lo meno all'inizio.

e le 5 porte più portellone arrivarono nel seg B solo con Uno, ed anche qui con riuttanza.

Nel seg A dovremo aspettare Panda II (2003), nononostante 10 anni prima Giugiaro pensasse ciò che poi diventerà la Matiz su pianale / meccanica Cinquecento.

A cosa si deve quest'ostracismo ? io penso fondamentalmente alla derivazione corsaiola della maggior parte dei tecnici "in chief" per cui un pianale che si torcesse e non fosse abbastanza rigido era l'equivalente del cannibalismo o dell'incesto..:) Anche su auto che la pista od i rallye forse l'avrebbero vista solo quando parcheggiati vicini alle gare...:)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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La discussione 4p + portellone meriterebbe un topic apposito.

Sebbene in Italia il gruppozzo fosse stato un pioniere della soluzione con Innocenti Primula, in pratica quanto sperimentato venne messo nel dimenticatoio prima con 128 , poi con Beta, le cui rispettive versioni col portellone ebbero 3 porte.

Non parliamo di 600 e derivate ( solo Yugoslavi e spagnoli furono autorizzati a provarci, e solo a casa loro) e di 127 .

Solo il ciclone Golf costrinse Fiat ad adottare la soluzione con Ritmo, ma solo berlina e solo per le versioni poco spinte, per lo meno all'inizio.

e le 5 porte più portellone arrivarono nel seg B solo con Uno, ed anche qui con riuttanza.

Nel seg A dovremo aspettare Panda II (2003), nononostante 10 anni prima Giugiaro pensasse ciò che poi diventerà la Matiz su pianale / meccanica Cinquecento.

A cosa si deve quest'ostracismo ? io penso fondamentalmente alla derivazione corsaiola della maggior parte dei tecnici "in chief" per cui un pianale che si torcesse e non fosse abbastanza rigido era l'equivalente del cannibalismo o dell'incesto..:) Anche su auto che la pista od i rallye forse l'avrebbero vista solo quando parcheggiati vicini alle gare...:)

Ci sta come ipotesi, idem (discorso già fatto) per le giardinette e questo coinvolge anche alfasud, che per gli stessi motivi aveva tre porte la giardinetta, e 4 la berlina (fino agli anni '80)

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Se vuoi, il tutto nasce da una certa "arretratezza"* del mondo automotive italiano, in cui l'auto era sentita soprattutto come passione , e non come un elettrodomestico da commercializzare .

*dico arretratezza col senno di poi, allora me ne sarei fatto un vanto di non produrre/progettare sia pur robusti elettrodomestici come Escort MK I-II-III o Kadett B-C-D.

Ma alla fine ahanno vinto loro :(

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Cioè voi mi dite che potrebbero essere stati dei pensieri di carattere prettamente tecnico? Non l'avevo mai pensata in questo senso, ero sempre stato convinto che il portellone venisse di continuo accantonato (c'è quel bel disegno tecnico che gira su internet talmente ben riprodotto nell'etere che si legge perfino la data di consegna dello stesso, giugno 1960... che mostra la cosiddetta Fiat "123", che è poi un qualcosa di molto simile a quella che anni dopo fu la Simca 1100...) per paura di floppare, con l'automobilista medio convinto che la "macchina" in senso classico fosse quella "col baule". :)4743278935_535e06b4e1_z.jpg

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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