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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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Mi pare di ricordare che l'Integrale fosse solo bicolore: monocolore erano le precedenti 4WD....

Esatto, ed erano anche poche le combinazioni disponibili, credo al massimo tre (o per lo meno io ricordo solo quelle) ;)

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L'ho visto anchio quella Prisma Marrone essendo della zona... ;)

Invece ieri ho visto una vecchia Lancia che non conoscevo... guardando in rete ho capito che si trattava di una Lancia 2000

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/53/Wikilan2kb.jpg

Grande! L'ultima Lancia prima dell'ingresso di mammafiat in Direzione Tecnica.

Questa sì che è una rarità ;)

Che caso, leggevo giusto qualcosa di lei stamane mentre affondavo le Macine nel latte col Nesquik :D

Mi permetto di fare un breve riassuntino visto che con la recente lettura mi è rimasto in testa qualcosa... se vo errando su qualche dettaglio il nostro Roberto mi corigerà :D

Pur mantenendo lo schema costruttivo della Flavia, la nuova berlina rappresentava una rottura col passato per la denominazione ma al tempo stesso un ritorno alla tradizione, per il frontale caratterizzato dalla mascherina col classico scudetto ed il marchio rotondo dei primissimi modelli.

Fu presentata nella primavera del 1971 e forse la sua linea alta e stretta, molto legata alla progenitrice se vogliamo, cominciava ad apparire leggermente fuori tempo. Gli stilisti si erano concentrati soprattutto sul frontale, come detto, rielaborato per motivi di tradizione e per dare alla vettura un tocco di maggior personalità.

La 2000 poteva ospitare cinque persone, con qualche limite per i passeggeri posteriori i quali, se di alta statura, toccavano gli schienali dei sedili anteriori con le gambe. Un'abitabilità non del tutto consona forse ad una vettura di quella lunghezza, che puntava tutto sul comfort di marcia.

Il posto guida invece era molto comodo. La plancia, ottimamente rifinita, aveva un cruscotto caratterizzato da strumenti quadrangolari (di ispirazione Aprilia). Molto validi i materiali: sedili in velluto, moquette e quant'altro.

Altrettando valida la dotazione di accessori, per i tempi, completa di lunotto termico, segnalatori luminosi sulle porte anteriori, tendine parasole e via dicendo. Tornava a deficitare leggermente invece per quel che riguardava la capacità del bagagliaio: 380 litri non erano un grande risultato fra le berline di quella classe.

Trazione anteriore (ovviamente), 4 cilindri boxer di 1991 cc a sbalzo sulle ruote anteriori, 115 cv a 5500 giri/min. Alimentazione assicurata da un doppio corpo Solex invertito e cambio a 4 marce (optional a 5 dal 1972), con leva sul pavimento. Freni a disco sulle quattro ruote e piantone dello sterzo in tre tronchi ad assorbimento di energia. Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, posteriore ad assale rigido. Di serie la 2000 adottava il servosterzo, o meglio, per usare un termine caro in casa Lancia, l'idroguida.

Vettura che su strada mostrava le doti di un motore molto silenzioso ed elastico, che reggeva bene il fuorigiri. Era anche piuttosto veloce, andava più forte (178 km/h rilevati ai tempi) di quanto dichiarasse la casa (175). Tutto sommato buona anche la tenuta di strada e addirittura ottimi i freni che mai manifestavano sintomi di bloccaggio. Dolce lo sterzo, fra le pecche il consumo che ad alta velocità aumentava in maniera molto accentuata.

A Ginevra nel 1972 apparve la 2000 I.E., in pratica sulla stessa vettura fu montata la meccanica della Coupe HF di Pininfarina. Fuori si riconosceva esclusivamente dal marchietto I.E. sul lato destro della mascherina e dalla scritta Iniezione sulla coda, sempre a destra. Le novità meccaniche stavano nel cambio a cinque marce, e appunto, nell'adozione dell'iniezione Bosch, costituita dalla presenza di alcuni rilevatori di pressione nel collettore di aspirazione, della temperatura dell'acqua di raffreddamento nonchè dell'aria esterna, dati che venivano incrociati con il numero di giri del motore. Tutto ciò veniva inviato alla centralina di controllo che li elaborava e li trasmetteva in impulsi elettrici agli iniettori: in questo modo la quantità di carburante iniettata veniva dosata soltanto agendo sulla durata di apertura degli iniettori.

Grazie all'iniezione, la potenza aumentava di 10 cv passando quindi a 125 a 5800 giri/min. Per quanto riguarda la trasmissione, la 2000 I.E. adottava cambio a cinque marce (con quinta diretta) e rapporto al ponte più lungo. Rispetto alla versione a carburatore, questa denunciava (ovviamente) una miglior carburazione a tutti i regimi ed una maggior elasticità, oltre che un cambio più funzionale. Consumava meno alle alte velocità, aveva una ripresa da 30 km/h in quarta più favorevole, ed era leggermente più veloce: superava di poco i 180 km/h.

La storia della Lancia 2000 si concluse nel 1974 dopo essere stata prodotta, tra versioni carburatore ed iniezione, in 8.844 esemplari.

(credevo ne avessero fatte di più)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Tanto mentre Voi Vi dilettate con le auto da Signori,qui c'è chi sgobba anche di domenica!

http://sphotos-d.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-prn1/540634_4710670807072_2136558293_n.jpg

147 Pick-up! (e se ho sbagliato chiunque qui mi corigerà! :() Già rara allora...vederla oggi...:o

Se un pianto ci fa' nascere, un senso a tutto il male forse c'è !

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L'avevo in uso nella mia ditta, ed era un Fiorino Pick Up 1° serie di colore rosso ( per intenderci quello col frontale della 147 primo tipo).

Aveva il 1300 cc diesel a 4 marce della stessa 127 D, sembrava la macchina dei Puffi !!!

Faceva il suo dovere, l'importante era non avere fretta.....

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Che caso, leggevo giusto qualcosa di lei stamane mentre affondavo le Macine nel latte col Nesquik :D

Mi permetto di fare un breve riassuntino visto che con la recente lettura mi � rimasto in testa qualcosa... se vo errando su qualche dettaglio il nostro Roberto mi coriger� :D

Pur mantenendo lo schema costruttivo della Flavia, la nuova berlina rappresentava una rottura col passato per la denominazione ma al tempo stesso un ritorno alla tradizione, per il frontale caratterizzato dalla mascherina col classico scudetto ed il marchio rotondo dei primissimi modelli.

Fu presentata nella primavera del 1971 e forse la sua linea alta e stretta, molto legata alla progenitrice se vogliamo, cominciava ad apparire leggermente fuori tempo. Gli stilisti si erano concentrati soprattutto sul frontale, come detto, rielaborato per motivi di tradizione e per dare alla vettura un tocco di maggior personalit�.

[...]

Alle tue Macine col Nesquik mi permetto solo una piccola rettifica e due aneddoti:

  • Rettifica: La 2000 non "manteneva lo schema costruttivo della Flavia" ma era solo un suo face lifting (più profondo negli interni che all'esterno) e, mantenendone caratteristiche e dimensioni ormai obsoleti, ne manteneva anche i difetti.
  • Aneddoto 1: Sino al 1970 era allo studio anche un restyling molto pi� profondo con estetica simile alla 2000, ma con proporzioni molto pi� "moderne" (pi� bassa e larga), ma i suoi costi, fuori budget per una Lancia ormai portata alla bancarotta dalla gestione Pesenti/FIAT, lo fecero archiviare, anzi cestinare visto che rimase sulla carta e non ne fu costruito neanche un prototipo.
  • Aneddoto 2: Molte decine di 2000 (forse centinaia, le prime costruite) giacquero per mesi quasi complete nei piazzali di Chivasso parcheggiate in attesa di un solo componente: la plancia. A causa degli scioperi in corso in quei tempi non venivano consegnate e le auto giacevano, nuove di pacca, in languida attesa.

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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arrivo tardi..come sempre ...siete stati ottimi e precisi come in ogni occasione per la descrizione della bella 2000( parere personale , ma rimane una delle più belle Lancia si sempre)

tanto per aggiungere due cose:

1 la scritta i.e era in giallo e blu ,colori della città di Torino che richiamava i particolari che erano anche su fulvia coupe.

2 le macine ..fanno male ..ti ricordi l'articolo .sassi a colazione...:mrgreen: (dico sul serio!! .. Blog di Beppe Grillo - Sassi a colazione)guarda che non voglio scuse ..quando salgo in valsesia...magari ti dai malato:mrgreen:

«Io la marcia dei quarantamila non avrei saputo organizzarla. E di Cuccia in Mediobanca non sapevo che dire. A me piacevano le macchine e basta».

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[...]

Però mi son sempre chiesto perchè la differenza di vendite fosse cosi abissale, se prendiamo i numeri di Alfa 1750/2000 e quelli di Flavia/2000 non c'è paragone.

Eppure entrambi soffrirono della crisi petrolifera ecc. ecc.

Lo stesso Presidente Leone utilizzava Alfa e non la più consona Lancia (si vabbè era IRI però non basta)

Chiedo a chi era presente non da bambino ma da ragazzo/adulto, perchè?

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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Io non c'ero ai tempi in cui Alfa 2000/Lancia 2000 erano concorrenti sul mercato italiano delle ammiraglie, posso però tentare di dare un parere guardando le due auto con gli occhi di oggi. Ebbene, premesso che l'ammiraglia Lancia aveva la sua indiscutibile immagine, il suo consueto prestigio, una consona qualità dei materiali, delle particolarità tecniche che la distinguevano e quant'altro, secondo me scontava, come pure è stato già scritto precedentemente, una linea ormai troppo invecchiata e poco consona al periodo, nonchè una sproporzione un po' troppo palese tra i volumi, riscontrabile soprattutto nella vista laterale. Insomma, a volercela dire tutta, la Lancia 2000 non credo fosse molto bella, forse questo aspetto deve aver pesato sulle scelte dei potenziali clienti di allora.

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