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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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Io me ne ricordo una bianca ad Asiago, per giunta parcheggiata sempre in salita... sedutissima :D

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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). Quasi nessuno conosceva quest'automobile, e quando nel bla bla venne chiesto a Giorgio di far vedere il baule, egli disse (aprendo) "no, qua c'è il motore."

"Ah, come il Vosvaghen" disse qualcuno, "allora il bagagliaio è davanti".

"Si, è davanti", disse Giorgio andò ad aprire il cofano anteriore, che non si apriva nè verso l'avanti, nè verso il retro, ma... di lato :D:D al che mio padre disse "macccheccavolo di macchina è 'sta roba?" :D:D

Sì sì, me lo ricordo benissimo il cofano anteriore incernierato di lato. Rimasi pure io a bocca aperta quando da bimbo vidi aprire quel cofano sulla Skoda 105 dello zio di mamma.:o Che poi, oh...c'è poco da star lì a perculare, volendo sarebbe una nobile citazione: così si apriva pure il cofano motore della Beta Montecarlo.:D

Ricordo anche che col passare degli anni si schiacciò sempre di più sulle sospensioni posteriori. Il peso del motore posteriore unito al vano anteriore vuoto la rendevano, vista di lato, una specie di 132 al contrario (che quella era in perenne inchiodata anche da ferma :D)

Era un classico, me ne ricordo diverse di Skoda sedute sul di dietro. Mentre passando alla seduta opposta pure 124 non scherzava mica, e a ben pensarci manco Fulvia. Da bambino ricordo che c'era un elettrauto (Mario, ma per tutti era don Mario) di fronte casa, pochi mentre più avanti, che aveva una Fulvia berlina blu coi cerchi in lega. La parcheggiava lungo la strada, più o meno nel punto in cui oggi fotografo le auto che vi posto su questo topic. Ellamiseria quanto era bassa avanti ed alta dietro, è un dettaglio nitido che mi ricordo manco fosse ieri.

Modificato da Mazinga76
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Sì sì, me lo ricordo benissimo il cofano anteriore incernierato di lato. Rimasi pure io a bocca aperta quando da bimbo vidi aprire quel cofano sulla Skoda 105 dello zio di mamma.:o Che poi, oh...c'è poco da star lì a perculare, volendo sarebbe una nobile citazione: così si apriva pure il cofano motore della Beta Montecarlo.:D

Ricordo anche che col passare degli anni si schiacciò sempre di più sulle sospensioni posteriori. Il peso del motore posteriore unito al vano anteriore vuoto la rendevano, vista di lato, una specie di 132 al contrario (che quella era in perenne inchiodata anche da ferma :D)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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A me anche la Prisma pare altissima dietro...!

Comunque, ieri ho scoperto un'altra diavoleria del Giugi, ossia la Maserati Medici II: qui ho fatto un rapido confronto :D Il Giugi non si ripete mai eh :D (una cosa fighissima comunque questi prototipi!)

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"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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Eh oh Nicketto, ormai s'è capito che lui quella forma lì se la masticava da un pezzo aspettando di spararla fuori, gli stava "qui", come si dice facendo il gesto con la mano in mezzo al petto. Con la Lancia c'è riuscito... avrà tirato un sospiro di sollievo dopo :D (e comunque anche la sua Scirocco, se la raddrizzi un po'...come anche la 33 che aveva proposto all'Alfa, non si butta via nulla, raddrizziamola un po' - perchè era più Sud/slanciata - e facciamo la Pony :D).

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Eh oh Nicketto, ormai s'è capito che lui quella forma lì se la masticava da un pezzo aspettando di spararla fuori, gli stava "qui", come si dice facendo il gesto con la mano in mezzo al petto. Con la Lancia c'è riuscito... avrà tirato un sospiro di sollievo dopo :D (e comunque anche la sua Scirocco, se la raddrizzi un po'...come anche la 33 che aveva proposto all'Alfa, non si butta via nulla, raddrizziamola un po' - perchè era più Sud/slanciata - e facciamo la Pony :D).

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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E mi son dimenticato della Isuzu Piazza :D

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Sì sì, me lo ricordo benissimo il cofano anteriore incernierato di lato.

[...]

Che poi, oh...c'è poco da star lì a perculare, volendo sarebbe una nobile citazione: così si apriva pure il cofano motore della Beta Montecarlo.:D

[...]

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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Sembrerà incredibile ma in questo sparuto paesello nel mezzo della Valsesia ce n'è una.

Colui che ai tempi della mia infanzia era l'idraulico del paese (perchè uno ce n'era) il Giorgio, sposato con la Nadia che sempre ai tempi della mia infanzia aveva uno di quei negozi di paesello che sarebbero di casalinghi ma poi ci trovi di tutto, dalle lampadine ai tappeti passando per i biscotti, andato in pensione ha deciso di farsi il regalo della vita e si è comprato proprio una TA, nera.

Lui che è sempre stato un personaggio in paese, per le auto che aveva. Per moglie e suocera (che se la dividevano) comprò una Skoda 120 arancione mentre lui girava su 505 Break comprata nuova fine serie non so dove mentre già eravamo alle prese con gli anni '90... se non altro in paese sapevi sempre dove trovare l'idraulico, se vedevi la 505 lui era lì. Maniaco della conservazione dei veicoli, l'ha posseduta fino a pochi anni fa, ed era semplicemente intonsa nonostante la usasse per lavoro. Se ne è andata proprio quando ha smesso di mettersi al volante con frequenza e ha comprato la TA.

Non so se la noleggia per i matrimoni, qua in giro non l'ho mai vista in quella situazione. Credo se la tenga per sè. Ogni tanto li vedo la domenica, pensionati sereni e soddisfatti, che se ne vanno a fare un giro. Non riesco mai a fotografargliela, mi prende sempre alla sprovvista. Prima o poi ci riuscirò.

p.s. che donna la Nadia. Simpaticissima e chiaccherona vivace. Entravi per comprare una lampadina, ma se gli lasciavi il tempo di attaccar bottone ti raccontava le vicende di paese delle ultime tre settimane e uscivi quando usciva anche lei perchè era ora di chiudere, e a casa avevi già la cena in tavola che si freddava. Per non parlare poi del caso in cui in quel pomeriggio di parole interrotto magari da un caffè asportato dal bar vicino nei bicchierini di plastica, entrava qualcun altro ad inserirsi nel bla bla... eeeee non si finiva più.

Altri tempi. Bastava aver bisogno di una lampadina per "vivere" il paese per mezza giornata. Non c'era nemmeno da pensare "non so cosa fare oggi", bastava uscire e passare lì davanti ed in un modo o nell'altro riuscivi ad essere in ritardo per cena.

Negozio rimpiazzato da un'erboristeria gestita da una ragazza venuta da fuori, che se entri e le chiedi dov'è Via IV Novembre ti risponde "ah non so, non sono di qua". Nello stesso lasso di tempo la Nadia era già arrivata a raccontarti qual'era il segreto del risotto coi funghi della signora che abitava nella casa col pino in giardino a metà di quella via.

Tempi andati.

Modificato da duetto80
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