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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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Per quello che so, comunque ormai Seat poteva disporre a suo piacimento dell'hardware che le era stato concesso. Tanto che quando realizzano di non poter più vivere di Fiat rimarchiate, vista la separazione (mica poi così netta, altrimenti Marbella dove la mettiamo?) chiedono a Giugiaro di sviluppare qualcosa, ma su base 127-Fura. Hanno da poco appreso che non rimarchieranno la futura "Tipo Uno".

Egli ritiene che per una B degli anni 80 ci voglia un po' più di spazio interno (la Uno è già pronta in quel momento....) e chiede (ed ottiene) di poter lavorare su pianale Ritmo-Ronda.....

Ottima descrizione, i dietro le quinte della nascita dell'Ibiza mi mancavano ;) conferma quello che appare chiaro dall'inizio, e cioè che non avrebbero potuto mai campare di Fiat rimarchiate. Direi che per una casa appena autonoma, l'Ibiza fu un ottimo risultato.

La mia considerazione circa il consenso "sottobanco" da parte di Fiat per la produzione di Fura e Ronda, che rimane cmq una mia congettura, era semplicemente basata sull'osservazione che questi due modelli erano troppo simili alle controparti Fiat, per essere prodotte a insaputa o quasi della casa Torinese. Voglio dire, qui non si parla mica di una casa cinese ma di un'azienda attiva nello stesso continente ;)

Alla fine, penso che abbiamo espresso in termini diversi la stessa idea: e cioè che Fiat avesse dato a suo tempo il nulla osta a costruire sui pianali che era stati passati negli anni prima. Vale la pena ricordare pero' che i pianali li avevano concessi, i motori no: Ritmo e 131 Seat montavano motori di origine 124 e non quelli noti al resto d'europa (gli stessi poi rivisitati e aggiornati da Porsche).

Forse questo è stato possibile semplicemente perchè Fiat riteneva Seat una concorrente inoffensiva: diversamente, mi permetto anche qui di azzardare, col cavolo che gli avrebbe lasciato usare quei pianali. Alla fine, credo non avessero sbagliato i calcoli: non mi pare che negli anni ottanta, "nonostante" l'Ibiza, Seat potesse impensierire piu' di tanto Fiat in Italia e nel resto d'Europa.

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Perché invece con te sarebbe diverso... :lol: Cristo, sei una miniera! :D

Ma no ma no.... è che oggi "ho studiato". Mi cogli su un argomento che mi è favorevole da sempre, inoltre in questi giorni mi sono rivisto tutto l'operato Italdesign per via di una mini relazione che mi è stata chiesta da altri personaggi in previsione di un radunino di auto d'epoca futuro. Solo che una relazione sull'operato di Giorgetto non può essere mica tanto "mini". Ne ha fatte di cose, e soprattutto, andando a rivedere tutto il suo cammino, è impressionante vedere quanti dettagli così comuni oggi nel design di un'automobile, vengono da sue idee. Una a caso, sempre parlando di vetri.

Ceeerto, quante auto oggi hanno parabrezza e lunotto incollati, senza guarnizioni a vista e via dicendo. Una montagna.

Lui. La Canguro.

Paraurti verniciati in tinta in modo da integrarli otticamente con la massa dell'auto (nati poi ufficialmente con la Delta)?

Lui. L'Asso di Picche.

E ce ne sono altre, ma mi fermo qui, perchè ho fatto un mega OT partendo dall'Ibiza fuori dal supermercato (però è anche questo il bello del Giugi, puoi parlare di lui portando degli esempi materiali stando in un qualsiasi parcheggio :D).

p.s. di certo con ciò non voglio dire che tutto ciò che ha fatto sia DIVINO, anche lui ha fatto i suoi passi falsi. Però, va detto, che specialmente in quegli anni, le auto meno memorabili erano frutto di imposizioni incomprensibili. Con "incomprensibili" non intendo dire che non avevano ragion d'essere ma.... in parole povere "che diavolo mi chiedete di fare una macchina se poi me la rigirate come un calzino come piace a voi e viene fuori una roba, CHE A ME NON PIACE (e in certe sue memorie, che non dappertutto sono scritte ma in certi posti si ;) non ha mai mancato di sottolinearlo) e che ve la potevate fare da soli."

Un esempio? La Hyundai Stellar. Uno la guarda e dice "beh, vabbè non è che qui si sia tirato giù la pelle eh?".... poi scopri che era tutta fatta come volevano LORO. Lui proponeva una cosa, loro "no, facciamo così"... eh ma allora fatevela! :lol:

E' sua anche la Duna. E lui ha sempre detto che vorrebbe dimenticarsela. Ma allora ci chiediamo... "ma scusa, l'hai fatta tu... non c'era altro verso?". Poi lui ti racconta... "scusate eh... dopo che ho fatto la Uno, e mi dicono che la devo usare e posso solo attaccargli un bagagliaio... non è che posso tirare fuori una sportiva eh?" :lol:

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Ottima descrizione, i dietro le quinte della nascita dell'Ibiza mi mancavano ;) conferma quello che appare chiaro dall'inizio, e cioè che non avrebbero potuto mai campare di Fiat rimarchiate. Direi che per una casa appena autonoma, l'Ibiza fu un ottimo risultato.

La mia considerazione circa il consenso "sottobanco" da parte di Fiat per la produzione di Fura e Ronda, che rimane cmq una mia congettura, era semplicemente basata sull'osservazione che questi due modelli erano troppo simili alle controparti Fiat, per essere prodotte a insaputa o quasi della casa Torinese. Voglio dire, qui non si parla mica di una casa cinese ma di un'azienda attiva nello stesso continente ;)

Alla fine, penso che abbiamo espresso in termini diversi la stessa idea: e cioè che Fiat avesse dato a suo tempo il nulla osta a costruire sui pianali che era stati passati negli anni prima. Vale la pena ricordare pero' che i pianali li avevano concessi, i motori no: Ritmo e 131 Seat montavano motori di origine 124 e non quelli noti al resto d'europa (gli stessi poi rivisitati e aggiornati da Porsche).

Forse questo è stato possibile semplicemente perchè Fiat riteneva Seat una concorrente inoffensiva: diversamente, mi permetto anche qui di azzardare, col cavolo che gli avrebbe lasciato usare quei pianali. Alla fine, credo non avessero sbagliato i calcoli: non mi pare che negli anni ottanta, "nonostante" l'Ibiza, Seat potesse impensierire piu' di tanto Fiat in Italia e nel resto d'Europa.

Sicuramente. L'Ibiza si propose certamente come una rivale (e se non ricordo male i primi tempi di commercializzazione videro un discreto boom perchè piaciucchiava, a partire dal nome che suonava bene) ma non così pericolosa, per motivi di marchio prima di tutto. Come abbiamo già scritto altre volte, la principale bestia nera della Uno fu la 205, un altro "botto". Arrivò poi la Supercinque, mentre altri arrancavano perchè la Corsa e la Polo (mica tanto più vecchie come nascita ma decisamente più anziane come concetto di auto, una generazione prima direi) non erano all'altezza, la Fiesta tirò fino al 1989 prima di avere un'erede degna (che fu un botto) e in casa Italia.... beh i ruoli erano già ben definiti :lol: (as usual :D), Alfa fuori dal discorso e Y10 era un'altra cosa...

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Of course ;) Direi che negli anni ottanta il segmento B fosse per lo piu' una partita Italia-Francia, a livello europeo. Non credo che nel continente s'ammazzassero per comprare le Opel Corsa A piuttosto che le già citate VW Polo o Ford Fiesta mk2 :D

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Vedete, lo dicevo io. A Gigio basta dare il "la" e lui parte. Mi ha sciorinato fuori una serie di dettagli che... :D
Perché invece con te sarebbe diverso... :lol: Cristo, sei una miniera! :D

Anni fa, in qualche conversazione, bastava nominare un'auto e Paolo mi tirava fuori vita, morte e miracoli di quella vettura, corredata ovviamente da fotografie uniche. E' stata la sua passione automobilistica a farmi venire la voglia di esserlo anche io in piccolo, con una sola vettura però. :lol:

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Molto curiosa la storia dell'ibiza e delle varie collaborazioni per la sua nascita,già che ci siamo,sapete la provenienza dei motori che montava??

A me risulta a benzina:

  • un 903cc da 40cv,che dovrebbe essere il classico aste e bilancieri made in fiat
  • un 1.2 con 3 step di potenza nei vari anni,60,63 e 71cv
  • un 1.5 anch'esso con potenze rispettivamente,85,90 e 100cv
  • un 1.7 da 98cv,montato solo sulla restyling dal '91 al '93

diesel:

  • un 1.7 da 55cv

Aggiungo che il 1.7 diesel,era lo stesso 1.714cc della ritmo prima serie...per i benzina 1.2,1.5 e 1.7,sono dei monoalbero in testa,forse sono di origine fiat,ma profondamente rivisti,anche nella cilindrata e testata(risultano avere le punterie idrauliche,a differenza dei fiat)oltre che alimentazione e accensione..

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Ora non ricordo bene ma credo che fossero decisamente di origine Fiat, come accennava prima Abarth03 riguardo le Fiat-Seat precedenti. Ci sono piccoli scarti di cilindrata ma son motori che mi ricordano molto i 1.2 e 1.4 di 124 :D. Poi vabbè c'era la revisione, il famoso System Porsche che però Seat ebbe il permesso di pubblicizzare solo dopo l'accordo che prevedeva il pagamento a Porsche di una royalty di 7 marchi per ogni auto venduta, per l'utilizzo del marchio "System Porsche".

Ibiza 1 tanti anni fa fu oggetto di un malinteso fra gli appassionati dei dietro le quinte "mistero misterioso di Mariello Prapapappo". Era saltata fuori la voce (che poi tutti noi abbiamo potuto constatare come corretta) che la Fiat Uno non fosse affatto stata la Fiat Uno come prima idea, bensì un'altra auto poi girata a Fiat. Le storie più recenti ci hanno spiegato che ciò era vero, perchè la Uno era nata Lancia e questo ormai si sa. Però ai tempi, visti i pochi anni di distanza fra il lancio di Uno e quello di Ibiza, era girata voce che la Ibiza in realtà fosse la Uno e viceversa, e che Ghidella avesse imposto lo scambio vedendo nella... chiamiamola "Seat Uno" l'auto giusta per il rilancio torinese. Cosa falsa.

La Uno era Lancia, la Ibiza non è mai stata una ipotetica Uno. Però.... forse è stata qualcos'altro. C'è una vocina (che per tale va presa) che racconta questo: la Ibiza, in realtà, verrebbe fuori da un progetto che Giugiaro aveva realizzato (e che non si vede mai, neppure sui tomi che raccontano il suo operato) come proposta per la Golf 2, e che fu rifiutato da VW (ed infatti la Golf 2 non è sua,anche se si dice che lui abbia collaborato). A quel punto lui lo revisionò un attimo e venne fuori la nuova Seat.

Vocina, eh? Niente di più.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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per i benzina 1.2,1.5 e 1.7,sono dei monoalbero in testa,forse sono di origine fiat,ma profondamente rivisti,anche nella cilindrata e testata(risultano avere le punterie idrauliche,a differenza dei fiat)oltre che alimentazione e accensione..
mi pare di ricordare pure i pistoni con camera di scoppio ricavata nel loro cielo ( Heron )

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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Può essere che io abbia visto una maquette di Ibiza con calandra Lancia, una sorta di Y10 poi scartata? :pen:

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

dsarygf.jpg

"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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Non ti sbagli Nick, esistono davvero foto di una maquette in scala 1:1 di una sostituta per l'A112, a marchio Lancia, molto simile alla Seat Ibiza mk1 (ma che a me ricordava tanto anche la Nissan Micra mk1, da noi mai arrivata) ma con la quale non penso che l'Ibiza avesse molto a che fare.

Poi vabbè lasciatemelo dire, con tutta la stima possibile per lui, ma in quel periodo Giugi riciclava spesso elementi delle sue idee su piu' auto...la stessa vettura di cui parlo sopra, opportunamente riscalata sembrava una copia in piccolo dell'Isuzu Piazza eh...o ancora, il primo bozzetto della Lancia Delta che aveva i fanali posteriori ad andamento orizzontale ed un deflettore sul finestrino anteriore, a seconda di come la si guardava poteva sembrare una VW Scirocco mk1 4p o una Maserati Quattroporte III senza la coda.

Per quanto riguarda i motori Seat, non insisto perche' non ricordo con precisione ma potrei giurare che almeno fino all'Ibiza mk1 fossero a tutti gli effetti di origine Fiat ed esattamente ex 124 oppure ex 850/127 nel caso del 903, vorrei ricordare il caso della Panda 34 venduta solo nei mercati esteri la' dove il bicilindrico 650 non era omologato, quella Panda 34 montava il 4L 843cc che non era altri se non l'unita' montata sulle Fiat/Seat 850...

Come dicevo ieri, Fiat aveva "passato" a Seat i modelli della propria produzione piu' alcuni oggetti "esotici" tipo la Seat 1200 (che ufficialmente si assicura sia un prodotto pensato in Spagna ma l'impostazione generale mi fa pensare invece ad uno studio iniziale per la 128 Sport o 3p) o la 133 (chiunque abbia "occhio" capisce al volo che doveva essere uno studio per un'erede della 850 a motore posteriore), ma per i motori dopo la fornitura iniziale della 124 e dell'850 deve aver detto "ciccia, arrangiatevi", questo spiegherebbe come mai sulla 131 Seat appaiono le unita' 1297cc e 1592 (come anche sulla Ritmo Seat) o ancora come mai le Seat 131 e 132 montassero motori Diesel Mercedes anziche' i sofim.

E con quei motori, seppure aggiornati dalla Porsche, hanno dovuto tirare avanti fino a quando non e' arrivata VW...

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