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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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Il 903 cc era l'immortale Fiat serie 100 aste e bilancieri rivisto ( di cui Seat aveva licenza di produzione )

I 1.2 / 1.5 erano fiat d'origine 124 , in cui System Porsche riprogettò , testata distribuzione , rendendola a OHC da OHV che era, albero motore ( si consevarono solo i supporti di banco ) e pistoni. In pratica si conservò il monoblocco e la cilindrata, permettendo di riutilizzare le macchine utensili fornite da fiat.

C'e da dire che tale trasformazione era prevista e consentita dall'inizio , in quanto il bolocco motore aveva in sè le canalizzazioni dell'olio per poter portare la lubrficazione all'eventuale asse a camme in testa ( stessa operazione già effettuata sul motore Lada/VAZ 1.2 di Zighulì )

Per Ronda Fiat andò in causa per plagio , e la perse. Gli spagnoli dimostrarono che il 20% dei componenti ( soglia minima ) erano differenti.

il 1.7 diesel era il lampredi ,

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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...

Per Ronda Fiat andò in causa per plagio , e la perse. Gli spagnoli dimostrarono che il 20% dei componenti ( soglia minima ) erano differenti.

il 1.7 diesel era il lampredi ,

Ahhhh ecco! Mi pareva strano che Fiat facesse finta di nulla per una vettura che era troppo facilmente confondibile con la sua Ritmo, che all'epoca era ancora abbastanza in vetta alle vendite del suo segmento.

Magari della Fura gliene fregava di meno perche' ormai era in produzione la Uno (per assurdo era piu' confondibile la Fura con la 127, che la Ronda con la Ritmo) anche se a questo punto non e' da escludere che abbiano contestato pure quella...

Cavilli legali, IMHO. 20% o no la Ronda era chiaramente "troppo ispirata" alla Ritmo, e secondo me solo il marchio ha fatto sì che non costituisse una minaccia vera alle vendite della Fiat.

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Ahhhh ecco! Mi pareva strano che Fiat facesse finta di nulla per una vettura che era troppo facilmente confondibile con la sua Ritmo, che all'epoca era ancora abbastanza in vetta alle vendite del suo segmento.

Magari della Fura gliene fregava di meno perche' ormai era in produzione la Uno (per assurdo era piu' confondibile la Fura con la 127, che la Ronda con la Ritmo) anche se a questo punto non e' da escludere che abbiano contestato pure quella...

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Insomma si puo' dire che con la Ronda l'han fatta un po' troppo fuori dal vaso ;) ...e non è valsa neanche la pena, a ben vedere. Alla fine nella seconda meta' degli anni ottanta i numeri li han fatti con Ibiza e Marbella, pure la Malaga non e' stata esattamente un'idea vincente...

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Insomma si puo' dire che con la Ronda l'han fatta un po' troppo fuori dal vaso ;) ...e non è valsa neanche la pena, a ben vedere. Alla fine nella seconda meta' degli anni ottanta i numeri li han fatti con Ibiza e Marbella, pure la Malaga non e' stata esattamente un'idea vincente...

Malaga era un'Ibiza con la coda.....;) auto che vendeva solo in spagna e zone limitrofe ( e senza versione SW )

Problema ricorrente dell'Ibiza era la fusione del devioluci...in quanto per risparmiare Seat non montava un relè ma faceva passare direttamente la corrente sull'interrutore di plancia...che si surriscaldava e fondeva. :disp2:

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Ritornando ai motori di ibiza,vi metto qualche info in più:

  • il 903,come già detto,era l'aste bilancieri fiat,con potenza di 40cv a 5450rpm,montato dal '88>'92
  • il 1.2 era di cilindrata 1193
  • il 1.5 era un 1461
  • il 1.7 era un 1675 ad iniezione,montato dal '91>'93

a parte il 0.9(che cmq credo abbia ricevuto modifiche minime),gli altri hanno subito anche una modifica alla cilindrata(al 1.2 cambia di pochissimo,da 1197 quello di 124,a 1193 quello seat)...

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Malaga era un'Ibiza con la coda.....;) auto che vendeva solo in spagna e zone limitrofe ( e senza versione SW )

Ibiza con la coda?:pen: Ma il giro porte di Malaga non era lo stesso di Ritmo/Ronda e quindi di Regata? E' vero che il family feeling era molto più vicino a SEAT di quanto non fosse Ronda, e che i lamierati del frontale e della coda fossero pesantemente rivisti, eppure io nella Malaga c'ho sempre visto un pò di Regata camuffata, voi che ne dite?

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Problema ricorrente dell'Ibiza era la fusione del devioluci...in quanto per risparmiare Seat non montava un relè ma faceva passare direttamente la corrente sull'interrutore di plancia...che si surriscaldava e fondeva. :disp2:

Ricordo di aver letto qualcosa al riguardo su 4R all'epoca. Ma l'avevano poi risolto? Io ricordo che la 1a serie montava una plancia con satelliti sulla falsariga della Fiat Uno, abbandonata col MY 88 a favore di una plancia ristilizzata con devioluci tradizionale.

...eppure io nella Malaga c'ho sempre visto un pò di Regata camuffata, voi che ne dite?

Pure a me è sempre sembrata la sorellastra brutta della Regata, se devo dire la verità :lol:

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Ma in effetti la Malaga ha più di Ritmo che di Ibiza, per quanto la notevole somiglianza nel frontale ed il fatto che alla fine anche Ibiza era pur sempre Ronda-Ritmo fa sì che le definizioni valgano un po' tutte. Però il giro porte era di Ritmo indubbiamente (o di Ronda, mettetela come volete). Fu disegnata dal Giugi nel 1982 e anche lì fu per lui un tema poco felice su cui lavorare. Aveva da pochissimo finito la Duna (sembra tanto lontana rispetto al lancio italiano del 1987, ma va detto che la Premio a due porte in Brasile andò in vendita nel 1985...) e si trovava di nuovo a dover tirare fuori una tre volumi da una due già impostata da mo' e pure in vendita da anni. Inoltre era la prima volta in assoluto in cui lui doveva operare su di un design di altri, la Ritmo mica era sua.

Abbozzò delle proposte che erano differenti dalla Malaga che abbiamo conosciuto, poi anche lì fu un caso simile a quello della Stellar, Seat lo dirottò con le sue preferenze su quello che poi abbiamo visto, una tre volumi con un baule leggermente spiovente (lui l'aveva immaginato un po' più importante). Aggiungo, per pura curiosità, che a lui venne più volte addebitato anche il design degli interni di Malaga (che era diversa sia da Ibiza che da Ronda) mentre invece si trattava di un lavoro di Marcello Gandini.

Insomma, io l'ho sempre vista come la Regata spagnola, piuttosto che una "Cordoba" dei tempi.

V'è da dire che imho la Regata era uscita meglio. Quel baffo che si inventarono sul parafango posteriore secondo me ebbe piuù importanza di quel che sembra. Unito al nuovo muso, faceva sì che la Regata non fosse poi tanto Ritmo (con la II atto e la nuova linea di cintura poi, le cose cambiarono ancora di più... non che fosse un bijoux di stile, però non era neanche malaccio dai).

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Questa è una bella domanda, alla quale sul momento non saprei dare una risposta precisa.

Di sicuro possiamo dire che oggi la possiamo vedere come decaduta perchè lo stile in merito a quel dettaglio si è rimescolato un po'. C'è chi la usa ancora questa soluzione, chi non la usa più (ma mi sa che sono più quelli che non la usano più) mentre ai tempi ci fu una vera e propria inflazione riguardo l'utilizzo di questo sistema.

Grazie a Giugiaro e ad Aldo Mantovani (che ci ha lasciato).

Anzitutto, grazie a Mantovani perchè come non mancava mai di sottolineare lo stesso Giorgetto, lui l'aveva ideata questa soluzione, ma SULLA CARTA. Tutti (le case) mentre se ne parlava ancora in via ipotetica, dissero "si bello ma non si può fare" e lui in effetti in quel momento non aveva granchè da rispondere, perchè dopo averlo ideato e disegnato, quel sistema bisognava REALIZZARLO materialmente, renderlo producibile con dei costi sopportabili.

E questo fu il merito di Mantovani. Giugiaro, come dicevo, non mancò mai di sottolinearlo. "Io l'ho disegnato, ma lui l'ha reso possibile."

Arrivò così la Asso di Fiori e di conseguenza la Isuzu Piazza, che Giugiaro portò come esempio davanti a tutti gli scettici, mostrando che si poteva fare.

Da quel momento, alè, prima le sue auto (Piazza, Uno, Thema, Croma, Pony) e poi quelle degli altri adottarono la soluzione.

La sua idea era appunto quella di far sparire tutti i bordi, profili, accostamenti che si potevano vedere osservando la finestratura girare attorno all'abitacolo.

Per un raccordo parabrezza-vetro laterale c'erano:

-la guarnizione del vetro

-un facoltativo bordino cromato di decorazione

-il montante del padiglione (una parte della sua sezione)

-il gocciolatoio

-il taglio fra montante e telaietto porta

-il telaietto porta

-la guarnizione del vetro porta.

Con la Piazza, primo esperimento, tutto ciò era ridotto a parabrezza (la porta copriva la relativa guarnizione insieme a quella del giro porta), lamierato porta avvolgente e guarnizione vetro laterale. Fine.

Perseguendo lo stesso obbiettivo, ad esempio, egli fece scomparire anche il montante centrale dell'abitacolo.

Prendiamo la Thema o la Croma, ma meglio ancora la Uno. Osserviamola bene. Nella cinque porte, le due portiere si accostano lasciando solo la luce fra le due battute, ed il montante centrale rimane sotto (come in Thema e Croma).

Egli amava "eliminare", ripulire. Se prendiamo la Delta, più vecchia (disegnata nel 1975), vediamo che una parte del montante centrale si vede ancora, con le relative luci rispetto ai telaietti delle porte che gli girano attorno.

Soluzione che egli adottò anche sull'Audi 80 dei tempi (insomma quella prima della tuttatonda 1986).

Oggi queste porte avvolgenti paiono in via di estinzione, come dici tu c'è un ritorno ad un telaietto nero che fa battuta sul montante che è tornato in superficie. Ci pare appunto come dettaglio premium. Non saprei dire se soltanto per correnti stilistiche oppure per metodologia costruttiva.

Chissà, forse le famose fiancate stampate in un pezzo unico che si fanno oggi hanno suggerito di usare questo metodo perchè realizzando tutto insieme, pure il lamierato che poi si vedrà a vista d'occhio, si utilizza appieno il vantaggio che dà questo stampaggio in un minor numero di pezzi separati.

Oppure evolvendo negli studi sull'insonorizzazione, chissà è venuto fuori che le porte avvolgenti, che avvolgevano si, ma lasciavano la luce fra loro stesse e la guarnizione di battuta sulla precisa direzione dell'aria che l'auto sta attraversando, producevano più sibili o fruscii, mentre un montante ritornato fuori e una porta che sta sotto a telarino, rimane più protetta.

Oppure ancora, son tornati a quello perchè costa meno. Non saprei, forse Sporting o Roberto.c ci possono illuminare di più.

Giugi comunque non si fermò mica lì, lui voleva nascondere e carenare ancora di più.

Dopo le porte avvolgenti, cominciarono ad apparire concept coi vetri senza soluzione di continuità su tutti i montanti, i quali rimanevano sotto la sfumatura. Concept come la Oldsmobile Incas, la Lotus Etna, la Marlin su meccanica Delta 4x4.

La stessa sfortunata Eagle Premier by Renault e AMC (poi Chrysler) lui la propose come maquette coi vetri che giravano tutt'attorno al padiglione. Poi Renault decise che non era il caso. Lui comunque ne aveva già dato un piccolo saggio con l'accostamento fra vetri laterali e portellone sulla 9000 di Saab.

Poi decise di "eliminare" ancora di più, anzi estirpare proprio tutto, e fece la Machimoto :D. Via tutto, seduti come sulla moto. :D

Vedete, lo dicevo io. A Gigio basta dare il "la" e lui parte. Mi ha sciorinato fuori una serie di dettagli che... :D

Anche io ricordo queste. ;)

Ciao:D

Pensavo alle utilitarie Fiat segmento B, a proposito della soluzione "porta integrata": la Uno aveva tale soluzione diciamo "parziale", la Punto I la sposava appieno,

la II (III) aveva la variante con "cornice", con la Grande Punto (Evo) si è ritornato alla soluzione "classica". Credo che le motivazioni al di là, di quelle tecniche (isolamento, sicurezza (?)), siano, probabilmente, di ordine estetico:pen:

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