Le dichiarazioni di Marchionne da Francoforte

[Bluemind]

Fiat: Marchionne, 2010 sara' difficile ma non come il 2009

FRANCOFORTE (MF-DJ)--"Come ha detto ieri il presidente Montezemolo, stiamo ripartendo ma ripartire non e' facile. Oggi mi sono visto con i colleghi dell'Acea (l'associazione dei costruttori automobilistici europei, ndr): sappiamo che il 2010 sara' difficile ma non lo sara' come e' stato il 2009".

Lo ha affermato l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, in merito alle previsioni per il settore automobilisti europeo per l'anno prossimo.

Marchionne ha peraltro sottolineato come dal Salone di Francoforte arrivi "qualche segnale di ottimismo" per il settore nel suo complesso "ma bisogna stare molto attenti".

[Bluemind]

Fiat: Marchionne, dopo piano Chrysler riparleremo di impianti Italia

FRANCOFORTE (MF-DJ)--"Credo che quando ritorneremo a parlare di Chrysler (alla presentazione del piano a novembre, ndr), avremo anche la possibilita' di parlare degli stabilimenti italiani. Spero allora che ci siano notizie piuttosto buone".

Lo ha affermato l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, in merito alle problematiche relative all'occupazione negli impianti italiani del Lingotto, aggiungendo che "ci stiamo lavorando. La cosa importante era capire la rilevanza di Chrysler e cosa si poteva fare in Europa per 'complementare' le attivita'".

[steve61]

Realisticamente Marchionne avrebbe voluto dire :

“Chrysler è un gran casino e sarà ardua sbrogliare la matassa. A novembre vi faremo sapere quello che vorremmo fare (se abbiamo capito tutto).

Il 2009 è andato discretamente ed il 2010, se verranno confermati gli incentivi in tutti i paesi europei, sarà uguale; in caso contrario sarà dura per tutti, ed in particolare per noi perché siamo ancora troppo dipendenti dal mercato interno e perché non copriamo i segmenti C, D, familiari e monovolume medie.

L’esito Opel non mi dispiace più di tanto, ma se fosse andata bene farei salti di gioia."

[Bluemind]

Fiat: Marchionne, rapporti con Magna da cambiare solo se a rischio

FRANCOFORTE (MF-DJ)--"Per quale motivo? Per rivincita? Per vendetta? Tutti i fornitori devono soddisfare gli interessi dell'azienda. Nel momento in cui non lo fanno piu' e nel momento in cui il gruppo si sente a rischio, non li usera' piu'. Se ci sentiremo a rischio non li useremo piu'".

Cosi' l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto a chi gli chiedeva di possibili cambiamenti nei rapporti di fornitura con Magna dopo che la societa' austro-canadese ha vinto la partita per la Opel superando l'offerta presentata dal Lingotto.

Peraltro Magna produce per conto del gruppo Chrysler, presso il proprio stabilimento di Graz, in Austria, la Chrysler 300C e la Jeep Grand Cherokee.

Fiat: Marchionne, dopo bond fabbisogno finanziario a posto

FRANCOFORTE (MF-DJ)--"Abbiamo emesso 1,25 miliardi di bond adesso e 1,4 miliardi meno di 60 giorni fa e Cnh ha emesso un miliardo di dollari americani, quindi per il momento stiamo a posto. La cosa importante e' generare cassa".

Cosi' l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto a chi gli chiedeva se il fabbisogno finanziario del gruppo fosse ad un livello adeguato dopo le recenti emissioni di prestiti obbligazionari.

[nicogiraldi]

FRANCOFORTE (MF-DJ)--"Spero di si', per il bene del Paese", altrimenti "sarebbe disastroso".

Cosi' Sergio Marchionne, a.d. di Fiat, ha risposto a margine del Salone dell'Auto di Francoforte, a chi gli chiedeva se auspicava per il 2010 il rinnovo degli incentivi alla rottamazione.

Per il bene del Paese, o per quella dei suoi azionisti?

Mah si richiedono altri aiuti ad un settore che evidentemente ancora non si autosostiene.

[itr83]

Per il bene del Paese, o per quella dei suoi azionisti?

Mah si richiedono altri aiuti ad un settore che evidentemente ancora non si autosostiene.

[RS6plus]

per completezza, stessa richiesta da parte del CEO di Ford, John Fleming

da automotive news

FRANKFURT (Reuters) -- Ford Motor Co. is asking European governments to keep incentives for consumers to scrap old cars because demand remains "very weak" and an abrupt suspension of the programs could lead to another sharp decline in sales, John Fleming, the head of Ford Europe said.

"It's not a normal market. It's not normal conditions," Ford of Europe CEO John Fleming told reporters on the sidelines of the Frankfurt auto show.

"We will continue to ask them to keep it going until the underlying market improves, or as a minimum we could find a way to put a gentler wind-down so it does less of a shock to the system," Fleming said.

New-car sales in Europe have staged a slight recovery since June after a 14-month slump, fueled by state incentives offering cash bonuses to people who trade in old vehicles for new, fuel-efficient ones. Industry executives and analysts have warned of a second sales crash, with incentive schemes coming to an end after inflating sales in major markets.

2010 drop

Fleming said industry sales are expected to drop further in 2010 from this year's already-depressed levels.

"I would assume that's going to happen because the scrappage disappears, the underlying economy isn't improving -- there will be a gap," he said.

Separately, Ford's marketing and sales chief, Jim Farley, said U.S. industry auto sales were likely to be down anywhere between 30 and 40 percent in September from August, when the annualized sales rate jumped to 14.4 million units on the back of the "cash for clunkers" rebates.

Carmakers in Europe are closely watching potential changes to the industry landscape after General Motors Co. agreed to sell control of its Opel European unit to Canada's Magna International Co. last week -- a deal that has drawn a political storm over 4.5 billion euros in state aid that Germany has pledged.

Fleming said Ford has no objection to financial assistance being provided to Opel or other competitors but added the European Commission and state governments must ensure a "level playing field" for all manufacturers.

[brasileiro]

Realisticamente Marchionne avrebbe voluto dire :

“Chrysler è un gran casino e sarà ardua sbrogliare la matassa. A novembre vi faremo sapere quello che vorremmo fare (se abbiamo capito tutto).

Il 2009 è andato discretamente ed il 2010, se verranno confermati gli incentivi in tutti i paesi europei, sarà uguale; in caso contrario sarà dura per tutti, ed in particolare per noi perché siamo ancora troppo dipendenti dal mercato interno e perché non copriamo i segmenti C, D, familiari e monovolume medie.

L’esito Opel non mi dispiace più di tanto, ma se fosse andata bene farei salti di gioia."