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MotoGP contro Superbike


Guest EC2277

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I piloti di MotoGP sono realmente superiori a quelli della Superbike?

Io vi posto un estratto delle loro carriere, voi giungete alle vostre conclusioni.

Piloti di Superbike che sono passati in Classe 500 od in MotoGp

Lascio perdere i campioni del mondo Raney, Spencer, Gardner, Lawson, Doohan poiché i tempi erano diversi e passo a quelli del dopo-Doohan.

NORIYUKI HAGA. Ha fatto una stagione in 500, in sella alla Yamaha ed una stagione in MotoGP con una RS-Cube; non serve aggiungere altro.

TROY BAYLISS. Debutta in MotoGP nel 2003 e, nonostante anche la moto e la squadra siano al debutto, conclude il capionato al 6° posto della classifica generale ed ottiene 3 podi. L'hanno dopo, per problemi della moto ammessi dalla stessa Ducati, chiude al 14° con un podio all'ultima gara. Nel 2005 passa alla Honda di Pons ma ha problemi ad adattarsi alla moto ed ottiene solo un 5° posto prima di fratturarsi il polso; infortunio che pone fine alla sua stagione.

Nel 2006 torna a guidare la Desmosedici per sostituire Gibernau nel Gran Premio di Valencia vincendolo.

RUBEN XAUS. Debutta in MotoGP nel 2004 con la Ducati dell'anno prima, il suo miglior piazzamento è il 3° posto ottenuto nel Gran Premio del Qatar e conclude il campionato 11°. L'anno dopo passa al team Yamaha Tech3 classificandosi 16° assoluto.

CHRYS VERMULEN. Debutta nel Mondiale Superbike nel 2004 con la CBR e conclude la stagione 4°; fu l'unico pilota non Ducati nei primi 8 classificati. L'anno dopo, sempre con la Honda, piazzandosi 2°.

Nel 2006 debutta in MotoGP con la Suzuki ottenendo l'11° posto dietro al compagno di squadra Hopkins. L'anno dopo, sempre con la Suzuki si classificò 6° mentre il suo compagno di squadra (sempre Hopkins) ottenne il 4°. Nel 2008 ha concluso il campionato all'8° posto mentre il suo nuovo compagno di squadra (Loris Capirossi) si è classificato 10°. Attualmente Vermulen insegue il proprio compagno di squadra con 13 punti di distacco.

COLIN EDWARDS. Ha vinto due mondiali di Superbike e poi, nel 2003, è passato in MotoGP con l'Aprilia RS-Cube. Nel 2004 passa alla Honda e conclude la stagione 5° con 2 secondi posti. Dal 2005 passa alla Yamaha classificandosi 4°, è 7° nel '06, 9° nel '07 e 7° nel '08.

NICKY HAYDEN. Dopo aver vinto il campionato AMA-Superbike, debutta in MotoGP nel 2003 con la Honda, azienda con la quale è restato fino all'anno scorso. In questo periodo di tempo ha concluso il campionato classificandosi 5° nel 2003, 8° nel '04, 3° nel '05, 1° nel '06, 8° nel '07 e 6° nel '08.

JAMES TOSELAND. Vince due mondiali in Superbike, nel 2004 con la Ducati e nel 2007 con la Honda.

Nel 2008 approda in MotoGP nella squadra YamahaTech3 e conclude la stagione 11° con 105 punti (il suo compagno Edwards ne totalizzò 144) mentre quest'anno, con la stessa squadra, è 13° con 78 punti (il suo compagno è invece 6° con 123).

Piloti che dal Motomondiale sono passati in Superbike.

NEIL HODGSON. Nel 1993 si classifica 24° nel campionato di Classe 125, nel '94 e nel '95 corre in 500 con una Yamaha classificandosi rispettivamente 33° ed 11°. Nelle stagioni dal 1996 al '98 corre nel Mondiale Superbike con la Ducati e la Kawasaki finendo il mondiale sempre tra il 9° e l'11° posto. Torna nel Mondiale Superbike con le Ducati nel 2001 classificandosi 5°, 3° l'anno dopo e nel 2003 vince il campionato. Nel 2004 rigareggia in MotoGP con la Ducati del 2003 piazzandosi 17°; sarà l'ultima sua partecipazione ad un qualsiasi campionato mondiale.

MAX BIAGGI. Debutta in Classe 500 nel 1998 con la Honda e si classifica 2°. L'anno dopo passa alla Yamaha classificandosi 4°, è 3° nel 2000, 2° nel '01 e nel '02. Nel 2003 torna alla Honda concludendo la stagione al 3° posto. Si classifica 3° anche nel '04 e 5° nel '05.

Dopo un anno sabatico passa in Superbike con la Suzuki e si classifca 3°. L'anno dopo corre con la Ducati-Sterilgarda e termina la stagione al 7° posto mentre attualmente, con la debuttante Aprilia RSV4, è 4° nella classifica generale.

CARLOS CHECA. Nel 2002 corre in MotoGP con la Yamaha classificandosi 5°. È 7° nel 2003, nel 2004 e 9° nel 2005 con la Ducati. Nel 2006 torna alla Yamaha chiudendo il mondiale al 15° posto e l'anno dopo passa alla Honda ottenendo il 14° posto in classifica.

Debutta in Superbike con la Honda Ten Kate nel 2008 classificandosi 4° in classifica assoluta e primo dei piloti Honda. Quest'anno, sempre con la Honda ufficiale, è 7° in classifica generale con 80 punti in meno del proprio compagno di squadra: il debuttante Rea che è 4° in classifica.

Mancano Barros, Nakano ed altri.

Modificato da EC2277
in aggiornamento.
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I geni possono "nascere" in qualsiasi categoria, ma considerando i soldi e il prestigio che porta la moto GP, alla lunga i campioni dovrebbero approdare li per poi magari fare il passo opposto, verso la sbk, per concludere la carriera.

Questo indipendentemente dalla spettacolarità o difficolta della serie

MeneS sponsored by L.S.D.M.

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tratto da omnimoto.it

OK, prima che le pietre facciano troppo male: la domanda posta sopra è una provocazione. Però è inevitabile che qualcun osi fare delle domande, se un pischello – certo, Campione del Mondo ma pur sempre pischello – arriva, prova una moto al Mugello per tre giorni, semina scompiglio e chiude a podio dopo aver “tolto di torno” con un’entrata da coltello fra i denti il ben più blasonato compagno di squadra. Girando, durante tutta la gara, nei tempi dei primi.

BATTA DIXIT: LA APRILIA E’ UNA MOTOGP

Ora, viene da pensare che i casi siano due: o l’Aprilia RSV4 è una moto velocissima, un aereo, un mostro, ed è anche facilissima da interpretare per un pilota che viene dal motomondiale (insomma, un po’ come diceva Batta, una MotoGP, un prototipo, non una moto stradale – NO, fermi, stavamo scherzando) e Biaggi, evidentemente, ha vivacchiato per tutto l’anno, oppure Simoncelli è il dono di Dio al motociclismo. Non mi sembra il caso di dilungarmi nello spiegare perché entrambe le ipotesi non sono plausibili, passiamo oltre.

SBK SCARSA DI TALENTI

La realtà è che, diciamocelo, pur offrendo uno spettacolo entusiasmante e vicino alla passione viscerale del motociclista sportivo, la Superbike di oggi soffre di una scarsità di talenti da fare impressione. Premessa: il sottoscritto è fermamente contrario al confronto in senso assoluto fra le due formule, ci sono stati periodi in cui il livello di talento è stato paragonabile, ma nella SBK di oggi la situazione è ben diversa.

BRAVI TUTTI MA…

Intravedo già qualcuno diventare tutto rosso, con espressione oltraggiata, pronto a coprirmi di contumelie. Liberissimo di farlo, ma quando si sarà sfogato trovi qualche spiegazione al fatto che un debuttante nel mondiale (Spies) si presenti, senza conoscere le piste, lasci per strada settantacinque punti nelle prime gare, e sia il più quotato pretendente al titolo mondiale. E prosegua illustrando come mai i piloti di riferimento siano quasi tutti vicini ai quarant’anni. Ragazzi, Haga è veloce, carismatico e simpaticissimo, ma corre nel mondiale da undici anni senza aver vinto un mondiale che sia uno. Fabrizio? Bravo, per carità, ma è una giovane promessa da un po’ troppo tempo. E Dio ci scampi da un (ventilato) ritorno di Bayliss, che se tornasse, a quarantun anni, e vincesse, getterebbe una pietra tombale sulla credibilità di un campionato.

DIVERTIMENTO OK, LIVELLO KO

Sia chiaro: nessuno sta dicendo che la Superbike non sia divertente o emozionante. Si parla di livello agonistico. E chi se ne frega, dirà qualcuno. Posizione condivisibile, certo, a patto di non cadere nel ridicolo pensando che un pilota come Simoncelli, anche e soprattutto dopo la gara di ieri, pensi seriamente ad un’evoluzione della carriera in Superbike che non sia quel prepensionamento d’oro di cui diversi piloti hanno usufruito e, crisi finanziaria permettendo, continueranno ad usufruire l’anno prossimo.

SIC HA SCELTO IL PURGATORIO

C’è un motivo se Spies considera il mondiale SBK un intermezzo prima di passare in MotoGP. E se non dovesse passare l’anno prossimo, non illudetevi: non è perché ama l’ambiente, è perché per questione di principio non abbandona un campionato senza averlo vinto, parola di mamma Spies, che di Ben è mentore e schiavista – pardon, manager. E non c’è bisogno di spiegare perché Simoncelli abbia resistito alle lusinghe di Sacchi, che, vedendoci lungo, fin da inizio stagione ha cercato di convincerlo a restare in quel di Noale andando in Superbike. Sic ha preferito il purgatorio del team satellite in MotoGP, piuttosto che la SBK. Certo, gli stipendi sono molto diversi, nelle due categorie: sareste sorpresi dallo scoprire quanti piloti non percepiscano ingaggio dal team ma solo dai propri sponsor personali, in SBK, ma il discorso non è solo questo.

SBK=SERIE B? NI

Le chiacchiere stanno in poco posto: un pilota che arriva a combattere per un titolo mondiale è un pilota che punta al culmine. Non al culmine di un campionato, al culmine e basta. Qualunque pilota arrivi a farsi vedere nel mondiale, in cuor suo, è convinto di essere, o poter arrivare ad essere, il migliore di tutti. E il migliore di tutti, piaccia o no, è chi vince la MotoGP. “Ma i piloti della GP che sono passati in Superbike…” sta iniziando a dire qualcuno. Balle. Non c’è un pilota della GP che sia passato in SBK, dopo essere stato veramente forte, mentre era ancora in grado di dire qualcosa. I comprimari della GP, in SBK, o hanno fatto qualche bella figura – e ricordo pochissimi piloti della SBK che, in condizioni normali, hanno saputo fare altrettanto in GP – o si sono trovati in sella a rottami a due ruote.

CASO TOSELAND

Guardiamo invece cosa ha fatto, per esempio, Toseland. Giovane, veloce, grintoso, e in sella ad una moto, pur privata, su cui fa la sua porca figura anche Edwards. Il bilancio è impietoso, anche senza considerare cambi di capomeccanico e simili indici di psiche in crisi.

Credete, non è snobismo né spocchia: chi scrive adora la Superbike e la meravigliosa atmosfera che si respira alle gare, e uno dei piloti sopra denigrati è una delle pochissime persone che ammira incondizionatamente. Si tratta invece di puro pragmatismo. Ma ammetto di avere una speranza. Che prima o poi arrivi qualcuno che metta d’accordo tutti, ci volessero anche altri dieci anni.

Ora si tratta solo di decidere: sarà Spies o Simoncelli?

Faccio mie le considerazioni dell'articolo.

Infatti io mi riferisco sempre alla situazione odierna, se faccio mente locale ci sono stati anni in cui la situzione talenti 500 SBK era decisamente più paragonabile. andiamo indietro di un bel pò

Il caso Toseland è semplicemente emblematico.

Ho da ridire (come molti altri nel circo della SBK) su alcuni temi tecnici in SBK , ma questa è un'altra questione.

AMA con SBK non c'entra un cazzo, le moto seguono regolamenti diversi e le piste sono COMPLETAMENTE differenti. è cmq un campionato in grave crisi da anni (honda USA quest'anno ha dichiarato che si ritira indefinitivamente dal campionato perchè non d'accordo con le scelte sportive fatte dagli organizzatori e non lo ritiene più un campionato che può promuovere il marchio.)

Modificato da Matteo B.
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L'articolo sopra postato non è molto utile a derimere la questione poiché confuta una tesi mediante dati soggettivi percui può essere controbattuto facendo ricorso ad altri dati soggettivi:

...

E prosegua illustrando come mai i piloti di riferimento siano quasi tutti vicini ai quarant’anni. Ragazzi, Haga è veloce, carismatico e simpaticissimo, ma corre nel mondiale da undici anni senza aver vinto un mondiale che sia uno.

...

Modificato da EC2277
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A me verrebbe in mente un pilota che, con una Honda privata, debuttò (vincendo già nella gara d'esordio) in Classe 500 ed alla fine del campionato si laureò vice-campione del mondo dietro alla Honda ufficiale di Doohan. Poi passò alla Yamaha e, nonostante guidasse una moto che prendeva 20 secondi dalle Honda, riuscì ad essere sempre competitivo ed a classificarsi sempre nei primi 4. Quindi, dopo essere passato per la più sfigata delle squadre satellite della Honda, diventa finalmente il pilota ufficiale dell'HRC. Ma, a fine stagione, decide di lasciare la sua squadra per tornare a quella dell'anno prima (quella sfigatissima) e la Honda pose il veto per la riassunzione del pilota in questione; cosa che lo ha costretto a tornare in Superbike.

Modificato da Matteo B.
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...

la squadra honda "sfigata" è quella di Kanemoto (vai a vedere chi è kanemoto).

...

Modificato da EC2277
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scusa EC ma sei ridicolo. tutte le volte da giudizi assolutamente personali- e IMHO per nulla veri- (es. squadra honda sfigata o yamaha 500 non competitiva) e allora la metti sull'ironia.

mi sa che di gare in moto ne sai veramente poco.

scusa eh, senza offesa. ma le spari gigantesche quando ti ci metti.

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