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Per un esempio di giornalismo d'inchiesta che abbiamo in questo paese...


Navarre75

Messaggi Raccomandati:

...lo lasciamo"morire"perché è sconveniente a molti, moltissimi, troppi:

LA LETTERA - la Rai ha l'intenzione di togliere la tutela legale a report

Ho una trentina di cause. E non riesco ad avere una polizza per le spese legali

Solo una compagnia inglese e una americana disponibili a rifondere il danno' date=' ma non le spese [/size']

0KQ0CKOQ--140x180.jpg Milena Gabanelli (Emblema) Luigi Ferrarella, sulle pagine di questo giornale, ha sollevato un problema che condivido e mi tocca da vicino: la pressione politica (che in Italia è particolarmente anomala) sul condizionamento della libertà d’informazione forse non è l’aspetto più importante, anche se ciclicamente emerge quando coinvolge personaggi noti. Per questo facciamo grandi battaglie di principio e ignoriamo gli aspetti «pratici». Premesso che chiunque si senta diffamato ha il diritto di querelare, che chi non fa bene il proprio mestiere deve pagare, parliamo ora di chi lavora con coscienza. Alla sottoscritta era stata manifestata l'intenzione di togliere la tutela legale.

La direzione della terza rete ha fatto una battaglia affinché questa intenzione rientrasse, motivata dal dovere del servizio pubblico di esercitare il giornalismo d’inchiesta assumendosene rischi e responsabilità. Nell’incertezza sul come sarebbe andata a finire ho cercato un’assicurazione che coprisse le spese legali e l’eventuale danno in caso di soccombenza dovuta a fatti non dolosi. Intanto sul mercato italiano, di fatto, nessun operatore stipula polizze del genere, mentre su quello internazionale questa prassi è più diffusa. Bene, dopo aver compilato un questionario con l’elenco del numero di cause, l’ammontare dei danni richiesti e l’esito delle sentenze, una compagnia americana e una inglese, tenendo conto del comportamento giudicato fino a questo momento virtuoso, si sono dichiarate disponibili ad assicurare l’eventuale danno, ma non le spese legali. Sembra assurdo, ma il danno è un rischio che si può correre, mentre le spese legali in Italia sono una certezza: le cause possono durare fino a 10 anni e chiunque, impunemente, ti può trascinare in tribunale a prescindere dalla reale esistenza del fatto diffamatorio.

A chi ha il portafogli gonfio conviene chiedere risarcimenti miliardari in sede civile, perché tutto quello che rischia è il pagamento delle spese dell’avvocato. L’editore invece deve accantonare nel fondo rischi una percentuale dei danni richiesti per tutta la durata del procedimento e anticipare le spese ad una montagna di avvocati. Solo un editore molto solido può permettersi di resistere. Quattro anni fa mi sono stati chiesti 130 milioni di euro di risarcimento per un fatto inesistente, e la sentenza è ancora di là da venire. Se alle mie spalle invece della Rai ci fosse stata un’emittente più piccola avrebbe dovuto dichiarare lo stato di crisi. Visto che ad oggi le cause pendenti sulla mia testa sono una trentina, è facile capire che alla fine una pressione del genere può essere ben più potente di quella dei politici, e diventare fisicamente insostenibile. Questo avviene perché non esiste uno strumento di tutela. L’art. 96 del codice di procedura civile punisce l’autore delle lite temeraria, ma in che modo? Con una sanzione blanda, quasi mai applicata, che si fonda su una valutazione tecnica «paghi questa multa perché hai disturbato il giudice per un fatto inesistente». Nel diritto anglosassone invece la valutazione è «sociale», e il giudice ha il potere di condannare al pagamento di danni puntivi «chiedi 10 milioni di risarcimento per niente? Rischi di doverne pagare 20». La sanzione è parametrata sul valore della libertà di stampa, che viene limitata da un comportamento intimidatorio. La condanna pertanto deve essere esemplare. Ecco, copiamo tante cose dall’America, potremmo importare questa norma. Sarebbe il primo passo verso una libertà tutelata prima di tutto dal diritto. Al tiranno di turno puoi rispondere con uno strumento politico, quale la protesta, la manifestazione, ma se sei seppellito dalle cause, anche se infondate, alla fine soccombi.

Milena Gabanelli

29 settembre 2009

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Il problema non è il fantomatico regìme. Il problema è la la scomodità a 360°di certe inchieste. Infatti se andiamo a vedere di cosa si è occupata negli ultimi 2 anni, interessi diretti od indiretti del presunto gran manovratore sono la minima parte.

E' tutto il resto che diventa scomodo per il sistema, e con il sistema ci mangiano TUTTI.

Infatti non ho visto potenti levate di scudi da parte di chicchessia.

Certo l'azienda che si tira indietro è davvero inqualificabile. Perlomeno con Santoro ai tempi ci fu la famigerata "epurazione" (che pure, a mio personalissimo parere, meritava per voler far passare il concetto dell'unica verità possibile), mentre qua è tutto sottotraccia.

Neanche i "paladini" hanno porto un mano. Possible che il gran re del canavese non batta un colpo con i suoi potenti mezzi?

Forse che la trasmissione è davvero indipendente e non vuole diventare braccio armato?

Cmq, tifo Milena...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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tanto e' sostituito da Voyager :mrgreen:

difficile, almeno per uno come me che ha estrazione tecnica, valutare la veridicita' di certe affermazioni su materie economico fiscali da parte di "se - dicenti" esperti ....

molto piu' semplice valutare il "mite" Giacobbo fin a quando, "esageri" e mandi in onda qualche servizio dai contenuti piu' tecnici:

famigerata la puntata sul Wifi: come ingegnere elettronico non ho potuto fare a meno di notare la quantita' di baggianate proposte in modo pero' molto piu' affermativo del nostro amico "viaggiatore"

mi sono voluto documentare in rete e' ho scoperto che :

1. non ero l'unico a pensarlo

2. il documentario era stato prodotto dalla BBC

3. La BBC aveva gia' da tempo pubblicamente sconfessato questo "pezzo" definendolo non attendibile

4. la RAI lo ha comunque trasmesso (e quindi il loro valore aggiunto ?)

da allora il dubbio che lo possano fare anche in altre puntate in modo surrettizio io ce l'ho .. anche perche' purtroppo la docu fiction va di moda....

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Il problema non è il fantomatico regìme. Il problema è la la scomodità a 360°di certe inchieste. Infatti se andiamo a vedere di cosa si è occupata negli ultimi 2 anni, interessi diretti od indiretti del presunto gran manovratore sono la minima parte.

E' tutto il resto che diventa scomodo per il sistema, e con il sistema ci mangiano TUTTI.

Infatti non ho visto potenti levate di scudi da parte di chicchessia.

Certo l'azienda che si tira indietro è davvero inqualificabile. Perlomeno con Santoro ai tempi ci fu la famigerata "epurazione" (che pure, a mio personalissimo parere, meritava per voler far passare il concetto dell'unica verità possibile), mentre qua è tutto sottotraccia.

Neanche i "paladini" hanno porto un mano. Possible che il gran re del canavese non batta un colpo con i suoi potenti mezzi?

Forse che la trasmissione è davvero indipendente e non vuole diventare braccio armato?

Cmq, tifo Milena...

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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tanto e' sostituito da Voyager :mrgreen:

difficile, almeno per uno come me che ha estrazione tecnica, valutare la veridicita' di certe affermazioni su materie economico fiscali da parte di "se - dicenti" esperti ....

molto piu' semplice valutare il "mite" Giacobbo fin a quando, "esageri" e mandi in onda qualche servizio dai contenuti piu' tecnici:

famigerata la puntata sul Wifi: come ingegnere elettronico non ho potuto fare a meno di notare la quantita' di baggianate proposte in modo pero' molto piu' affermativo del nostro amico "viaggiatore"

mi sono voluto documentare in rete e' ho scoperto che :

1. non ero l'unico a pensarlo

2. il documentario era stato prodotto dalla BBC

3. La BBC aveva gia' da tempo pubblicamente sconfessato questo "pezzo" definendolo non attendibile

4. la RAI lo ha comunque trasmesso (e quindi il loro valore aggiunto ?)

da allora il dubbio che lo possano fare anche in altre puntate in modo surrettizio io ce l'ho .. anche perche' purtroppo la docu fiction va di moda....

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Il problema non è il fantomatico regìme. Il problema è la la scomodità a 360°di certe inchieste. Infatti se andiamo a vedere di cosa si è occupata negli ultimi 2 anni, interessi diretti od indiretti del presunto gran manovratore sono la minima parte.

E' tutto il resto che diventa scomodo per il sistema, e con il sistema ci mangiano TUTTI.

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purtroppo anche report le sue belle minchiate la ha riportate, ma facendo la tara delle imprecisioni, molte volte inevitabili quando si tratta di semplificare e rendere "digeribile" il tutto a un utente medio come noi, la media è sempre stata elevata.

Credo, piuttosto, anche io che abbiano pestato i piedi a molti, i quali si saranno lamentati dal politico di riferimento (tutti gli schieramenti naturally) e, alla fine, l'indifferenza e la mancanza di appoggi istituzionali fanno più di uno scontro muro contro muro alla santoro.

In fondo, io dirigente rai messo lì da un referente politico, che probabilmente di televisione ne capisco un po' ma la mia carriera sarà in tanti altri consigli di amministrazione di partecipate, perchè dovrei esporre il mio culo per salvare una rompiballe?

A distanza di anni certa gente mica dimentica, e la poltrona del cda magari non la becco..

Credo sia una roba molto Darwiniana più che un preciso progetto politico.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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nessuno la difende perchè nessuno è abbastanza pulito per poterlo fare.

Appena uno cercasse di cavalcare la difesa della gabanelli verrebbe immediatamente demolito, e sepellitto con la sua stessa cacca. Io non tiro in ballo la tua spazzatura, tu non tiri in ballo la mia e la gabanelli che si F---a. tristissimo ma è così come in altri moltissimi settori del paese.

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Queste sono le cose che mi spengono il cervello.

Comunque, per avere un'idea di come sia "seria" l'informazione italiota basta guardare lo speciale di La7 sull'omicido di Walter Tobagi; per chi non l'avesse visto questo è il link: WALTER TOBAGI. GIORNALISTA. (1a parte) - Gli Speciali di Omnibus, condotti da Antonello Piroso

Si sono comportati come cagnolini al guinzaglio per anni ed ora si lamentano se i politici pretendono che facciano i cagnolini al guinzaglio?

Mi autocensuro che è meglio.

P.S. Ovviamente sorvoliamo sulla manifestazione per la libertà d'informazione indetta dai giornalisti; i quali (stranamente) parlano di Santoro, di Berlusconi e non accennano a Report.

Modificato da EC2277
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