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Moto Guzzi: «Così l’Aquila volerà ancora»


Guest EC2277

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Spiraglio alla Moto Guzzi, l’azienda tratta.

di ANDREA MORLEO

— LECCO —

QUATTORIDICI giorni per conoscere il futuro. L’incontro tra i dirigenti del Gruppo Piaggio e i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Moto Guzzi si è concluso con un «arrivederci» al 19 ottobre prossimo quando le parti si incontreranno nuovamente. Mentre i protagonisti erano seduti al tavolo per discutere sul futuro dello storico marchio dell’Aquila e dei 150 diependenti dello stabilimento di Mandello del Lario, fuori dalla sede dell’Unione industriali alcuni operai manifestavano il proprio dissenso contro il recente piano industriale proposto dal Gruppo Piaggio. Soprattutto sull’ipotesi del «taglio» di un terzo della forza lavoro come presupposto al rilancio dell’intera fabbrica.

IL NODO CRUCIALE dell’intera è proprio questo, quello che aveva scatenato la reazione degli stessi sindacati che agli inizi dello scorso settembre avevano organizzato il grande raduno di protesta. Un mese fa erano stati chiamati a Mandello guzzisti da tutta Europa, invitati a testimoniare il proprio attaccamento al marchio e ai suoi dipendenti. I 50 esuberi chiesti dal Gruppo Piaggio sono e restano il motivo (capibile) dell’irrigidimento dei sindacati, che già avevano preannunciato «barricate». Nell’incontro di ieri le posizioni per la verità non sono cambiate: Piaggio resta sulle proprie posizioni, così come i rappresentanti dei lavoratori impegnati a difendere i posti di lavoro.

IL BANCO, come si dice in questi casi, poteva anche saltare «e invece l’azienda ci ha chiesto una sospensiva - spiega Mario venini della Fiom - proprio per valutare le nostre proposte». Proposte che i sindacati hanno messo sul tappeto nella speranza di evitare i licenziamenti. «Abbiamo confermato che la parte del piano sulla riduzione di un terzo dei diepndenti - ha spiegato Venini - continua a non piacerci perché questo significherebbe la morte della fabbrica. Noi vogliamo invece ripartire dall’accordo di tre anni fa, nel quale si parlava di un investimento di 12 milioni di euro».

QUEI SOLDI, secondo gli accordi datati 2006, sarebbero serviti tra le altre cose per la costruzione dello show-room e dell’officina per la personalizzazione della moto; ma anche per corsi di guida e il museo della Moto Guzzi. «Siamo d’accordo che i tempi sono cambiati - spiega il sindacalista - e che le condizioni di mercato sono molto più difficili. Per questo motivo siamo d’accordo nel modificare modi e tempi di attuazione di questo stesso piano». La situazione, già. Quella che si trova ad affrontare il Gruppo Piaggio è da questo punto di vista preoccupante. Il settore moto ha perso dal 20% al 30%, a secondo dei marchi. Quest’anno alla Moto Guzzi la produzione si assesterà su 5 mila esemplari, se le cose dovessero andare bene.

L’ANNO SCORSO si erano vendute circa 6.700 moto mentre addirittura due anni fa si era arrivati a 10 mila. Numeri nient’affatto confortanti. »per questo noi siamo ben d’accordo sulla volontà del Gruppo Piaggio - spiega Pierangelo Arnoldi della Fim - di rilanciare il marchio. Condividiamo la volontà di migliorare la rete vendite e al contempo di immettrere sul mercato modelli più vicini ai gusti dei più giovani. Quello che non ci piace è che questo rilancio sia vincolati a lasciare a casa delle persone». Con una motivazione presentata proprio ieri. «Il Gruppo ha fatto una valutazione sul momento contingente - aggiunge Castelli -. Siccome si tratta di nun momento delicato, riteniamo sia difficile proiettare l’azienda sui numeri di mercato attuali. Meglio prendersi una pausa e aspettare tempi migliori: quello che abbiamo chiesto all’azienda».

UN’INTERROGAZIONE del consigliere del Pd Carlo Spreafico, sottoscritta da altri colleghi nel Question time del Consiglio regionale, ha nel frattempo chiesto un intervento del presidente Roberto Formigoni sulla crisi della Moto Guzzi. «Come deciso nell’incontro avvenuto la scorsa settimana in sede sindacale - ha spiegato Spreafico - ho chiesto al presidente della Giunta di conoscere se la Giunta stessa non intenda attivarsi direttamente con il Governo e le parti sociali per affrontare le situazioni di crisi, di riorganizzazione e di implementazione riorientando gli strumenti e le risorse per l’innovazione e lo sviluppo dei piani nazionali e regionali per definire le nuove priorità con attenzione al settore occupazionale che contrastino le delocalizzazioni e inducano nuova imprenditorialità».

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Ho la fortissima impressione che comincerà un tira e molla tra la Piaggio ed i sindacati nella speranza che qualcuno (indovina chi?) sganci il denaro necessario a rimettere in sesto la Guzzi senza far pagare pegno a nessuno.

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Si ma è solo un rimandare.

Un marchio che vuole competere sul motociclismo mondiale oggi come oggi non può permettersi di avere nello stesso stabilimento (per altro anche abbastanza scomodo) Ufficio Tecnico, Produzione moto e Fonderia motori...qualcosa deve volare all'esterno e questo i guzzisti mi sà che dovranno imparare a mandarlo giù :roll:

O si manda all'esterno qualcosa o si trasloca....gli stabilimenti "storici" sono più dei limiti che opportunità e pure Ducati l'ha capito e ha fatto le valigie,non si sposterà di km ma la produzione di oggi non è quella del 1920 :roll:

Cosa far fare ad Aprilia/Piaggio e cosa far fare a Guzzi? Sinceramente boh ma visto che dal 2005 ad oggi le guzzi sono difatto marchiate Aprilia tanto vale forse spostare la progettazione a Noale

 

花は桜木人は武士

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Mi hai fatto tornare in mente quando spostarono la sede della Lancia da Borgo San Paolo a Torino e la (meno di quanto possa sembrare) bislacca proposta di Cosimo.

Ad ogni modo c'è poco da fare i romantici: o ci si evolve adeguandosi ai tempi o si muore restando ancorati al passato.

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Mi hai fatto tornare in mente quando spostarono la sede della Lancia da Borgo San Paolo a Torino e la (meno di quanto possa sembrare) bislacca proposta di Cosimo.

Ad ogni modo c'è poco da fare i romantici: o ci si evolve adeguandosi ai tempi o si muore restando ancorati al passato.

cosa avevo proposto? mi ricordo mica.. :lol:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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cosa avevo proposto? mi ricordo mica.. :lol:

Probabilmente una locale di spogliarelliste :mrgreen:

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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al raduno c'era una montagna di gente, il posto e le zone limitrofe sono bellissime, a questa gente piace girare in moto e guardare il paesaggio.. lasciate tutto lì!

potrebbe diventare la mecca di ogni guzzista (anche se per la verità lo è già): lasci gli uffici tecnici - direzione e le linea delle moto di maggior immagine (e costi) con possibilità di effettuare delle personalizzazioni direttamente in fabbrica.

ai trafficoni piacciono ste cose..

metti giù un ristorante/club house che possa dare da dormire. Organizzi giri con qualche club e ti ricostruisci l'immagine.

(se i blocchi motore e relative sbavature me li fanno a pontedera o a vattelapesca, non credo caschi il mondo se son fatti bene..)

moto_guzzi_fabbrica2.jpg

20070901mandello.jpg

normal_Navigando_sul_lago_di_Como_-_Mandello_sul_Lario.jpg

cioè.. non sono alla periferia di addis abeba, buttala sul turistico, quando il cliente guzzoso si fa il giro alla casa madre mica gli dispiace se trova tutta questa robetta, magari ci torna pure.

Soldi non ne perdi troppi, anzi, se sei bravo la cosa si tiene su da sola (sta gente avrà mai sentito parlare di ecomusei? visite guidate?)

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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